Più o meno la procedura ideata dal Comune di Cremona, di concerto con la ASL e l'Associazione "Difendere la vita con Maria", dovrebbe essere questa:
- quando una donna va ad abortire le chiedono se intende seppellire il feto (domanda delicatissima da porre a una che sta per affrontare un'interruzione di gravidanza, non è vero?);
- se la donna risponde di sì il feto viene seppellito, con tanto di funerale e a sue spese, nell'apposito spazio del cimitero destinato a questo scopo dal comune;
- se la donna risponde di no la sepoltura avviene ugualmente a spese della struttura sanitaria dove avviene l’interruzione di gravidanza, e al funerale ci pensano quelli dell'Associazione.