Il tempo prolungato io non me lo sarei mai scelta. C'è la mensa, che è un incubo, cui dedicherò apposito post.
E c'è un pomeriggio a settimana occupato, e questo, per quelli fatti come me, non significa che c'è una mattina libera, se non poche volte l'anno.
Però: parli delle rocce sedimentarie e vulcaniche, e i bambini arrivano con tutte le pietre che hanno a casa, scomodando anche la collezione del nonno tagliapietre o del prozio cche lavorava nelle cave in Val d'Aosta o nelle miniere in Belgio, ei fossili marini trovati dietro casa (a Asti sono comuni come le foglie secche d'autunno, ma sono pur sempre roba che ha minimo due milioni di anni). E se hai il tempo di selezionarle, far fare i cartellini, farle esporre con cura sul bancone della cucina, far preparare un foglio con scritto Mostra di rocce e minerali della I A, e poi mandare quattro o cinque piccolini a fare da guida ai più grandi, è una vera figata.
Se poi i grandi ti rientrano in classe e vogliono sapere "ma prof, ma Winnie Pooh di geografia cosa prende, dieci? E' un mostro, sapeva tutto, c'ha spiegato tutto lui!" e di conseguenza tu parti e vai a scrivere la nota di merito e i complimenti sul diario di Winnie, che è anche uno dei tuoi cocchi, è proprio una bella giornata.
venerdì 18 novembre 2011
Una bella giornata
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il mio è il mestiere più bello del mondo,
ullallà
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2 commenti:
io ho lavorato per tanti anni nel "vecchio" TP, quello con le compresenze e i laboratori e, nonostante la fateica di quel pomeriggio, non l'avrei certo cambiato!
e sono quelle volte che torni a casa camminando a quattro metri dal suolo!
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