Visualizzazione post con etichetta Forno. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Forno. Mostra tutti i post

lunedì 2 marzo 2015

Kirby Cupcakes alla marmellata e cioccolato bianco




Fino a qualche settimana fa ignoravo totalmente l'esistenza di Kirby. E dire che, solitamente, di videogiochi e personaggi strampalati ne so abbastanza. Ad  illustrarmi le meravigliose proprietà di questo esserino che "anche se è rosa è un maschio, Noemi"  e che ha tanti poteri ma tra tutti "aspira i mostri" è stato quello che a conti fatti considero un pò come fosse il mio figlioccio. Bando alle ciance, dopo un pomeriggio passato a colmare la mia lacuna in materia osservandolo giocare livello dopo livello, me ne sono andata con la promessa di realizzare i biscotti di Kirby. Poi ho riflettuto, e deciso che fosse più interessante preparare un dolcetto un pò più ricco. Ed ecco che sono nati i Kircupcakes. Nomi impropri a parte, la ricetta base l'ho presa  da Giallo Zafferano, riaddatandola a mio gusto ed arricchendo il cupcakes con marmellatadi more fatta in casa ed un dischetto di cioccolato bianco. Nel caso aveste figli, nipoti, bambini o adulti appassionati di questo mostriciattolo in casa e voleste replicare la ricetta ho pensato di realizzare un tutorial sulla decorazione. Passiamo ai fatti. Per fare questi cupcakes vi occorrono

Ingredienti


  • Farina 00   120 gr
  • Zucchero semolato   120 gr
  • Burro a temperatura ambiente   120 gr
  • Uova   2
  • Scorza grattuggiata di un limone
  • Lievito per torte vanigliato  3 gr
  • Marmellata a piacere (la mia era di more)
  • Cioccolato a piacere (il mio era bianco)
  • Pasta di zucchero rosa, e bianca
  • Coloranti alimentari (giallo e arancio)
  • Pennarello nero alimentare 
  • Alcol puro per diluire i colori

Dunque, la base è davvero semplicissima. Ridurre a crema il burro con lo zucchero, sui quali avrete distribuito la scorza grattugiata di limone, e aggiungere una alla volta le uova continuando a sbattere il tutto con le fruste. Mi raccomando: non aggiungere l'altro uovo se il primo non è stato del tutto amalgamato al composto. Incorporare la farina a cui avrete precedentemente aggiunto il sale e il lievito, setacciandola.  Alla fine avreste una base soda, di consistenza abbastanza sostenuta




Bene, fatto questo occorre munirsi di pirottini. Ne esistono di diversi tipi, e potete utilizzarli per rivestire la classica teglia da muffin in alluminio oppure le apposite "portantine" in cartone. Anche il metodo di riempimento varia molto da persona a persona. Potete utilizzare un cucchiaio, un porzionatore per gelato. Oppure, come faccio io, trasferire l'impasto in un sac a poche ed utilizzare quello. In ogni caso, occorre fare una piccola premessa: il pirottino non andrà riempito per non oltre la metà. Il cupcakes, a differenza del muffin, non deve trasbordare oltre il bordo del pirottino. Dunque, fate uno strato sottile di impasto, inserite la marmellata ed il cioccolato, e ricoprite con un altro pò di composto avendo cura però di non arrivare oltre la metà della teglia. A questo punto non vi resta che infornare a 180° per circa 20 minuti. Il forno, statico, dovrà essere già caldo. Tenete d'occhio la doratura, perchè ogni forno ha un proprio modo di cuocere le cose, e se vi sembrano già cotti prima del tempo fate la prova stecchino e, all'occorrenza, sfornate. A questo punto possiamo occuparci della decorazione. Questa è l'immagine che ho scelto di rappresentare, e che ho trovato su Pinterest






Se, nonostante tutte le attenzioni messe nel livellare il cupcakes, in cottura comunque il dolcetto ha assunto la poco simpatica forma "a vulcano" munitevi di coltello e pazienza e livellatelo, asportando la parte superiore. Ritagliate un dischetto di pasta di zucchero bianca, spessa un paio di millimetri, e dopo aver steso un velo di marmellata sulla superficie del cupcake, adagiatevelo sopra. Livellate con una spatolina in modo da eliminare eventuali piccoli bozzi senza lasciare le impronta delle dita. A questo punto, con un pennello a punta quadrata, possiamo cominciare a disegnare la stella. Io ho utilizzato del colorante in polvere giallo, che ho diluito con poche gocce di alcol. Asciugando l'alcol evaporerà, per cui non ubriacherete nessuno, non temete. La stella è particolarmente facile da realizzare, perchè non ha contorni netti e precisi. Utilizzate non la punta ma la parte di piatto, del pennello, per disegnare le braccine della stella. La piccola curva alla fine di ogni punta, invece, potrete tracciarla con un leggero movimento rotatorio della punta del pennello. Per conferire maggior profondità alla stella sfumate, come in foto, la parte inferiore con un tocco di arancione. Per ottenerlo vi basterà intingerà la punta del pennello nel colorante in gel rosso e sfumare con delicatezza. Per dipingere sulla pasta di zucchero con risultati ottimali occorre che la pasta sia ben secca. Io avevo fretta, e non volevo che il bambino si rompesse i denti addentandola, quindi mi sono dovuta accontentare come potevo. La punta in alto potete evitare di dipingerla del tutto, vi servirà da indicazione su dove adagiare Kirby. 


Le stelline prima che venissero sfumate in arancione

E' ora il momento di utilizzare la pasta di zucchero. Stendiamo la pasta rosa sottile, e utilizzando un coppa pasta rotondo dal diametro di un centimetro per ricavare dei dischetti. Facciamoli aderire alla parte alta della stella  inumidendo il retro con dell'acqua. Modelliamo con le mani una pallina piccola, e spingiamo col polpastrello sul tappetino per schiacciarla leggermente. Deve avere un diametro di circa mezzo centimetro e andremo a tagliarla in verticale con un bisturi o un coltello liscio. Utilizziamo la metà ottenuta per ricreare la manina del pupazzetto, e andiamo ad incollarla in alto a destra. Sempre con la pasta rosa realizziamo una piccola goccia. Appiattiamola sul tappetino e  con l'aiuto di un bisturi definiamo meglio i lati. Incolliamo la parte cosi attenuta nel lato sinistra del cerchietto, ricavando cosi anche il braccino.


Con la pasta arancione modelliamo un cilindro. Asportiamo la parte superiore col coppa pasta, e incolliamo il piedino cosi ottenuto in basso, sul lato destro. Modelliamo una pallina ancora più piccola, che schiacceremo e taglieremo a metà, anche per l'altro piede che collocheremo in alto a sinistra. Con il pennello ritocchiamo il colore per rendere entrambe le scarpe più brillanti, spennellandole di arancione. 




Lasciamo asciugare per qualche minuto la pasta di zucchero, e con il pennarello nero edibile tracciamo due linee verticali, parallele l'una all'altra, di circa mezzo centimetro di lunghezza leggermente a destra sul cerchietto e, al di sotto delle stesse, una mezza circonferenza che sarà la bocca. Utilizziamo due minuscoli pezzetti di pasta di zucchero bianca per ricavare le lucine degli occhi, andando a pigiarli nella parte alta del nero con un balltool a punta piccola od il manico del pennello. Con un pennello a punta tonda intinto nel colorante rosso, sfumiamo le guance. Ed ecco il risultato finale. 


Qui prima di mettere il "fard" sulle guance


Ad alcuni cupcakes ho dipinto la base con del colore perlescente oro, ma a dirla tutta preferisco di più la versione in bianco. 



Urla di gioia, briciole di pasta e marmellata e manine unte di pasta di zucchero in fase di scioglimento hanno attestato che, si, i dolcini sono piaciuti. 
Penso che, comunque, il regalo più grande mi sia stata fatto. Ogni qualvolta lui mi racconta una storia, con lo stupore e la meraviglia propria della sua età, e con la passione di chi è davvero contento e felice nel narrare le vicende di un personaggio e dei suoi antagonisti mi sento un pò più speranzosa, verso il futuro. Non solo il suo, ma anche il mio. Se questa sarà la generazione di domani, piena di gratitudine, gioiosa, e con la parlantina arguta e svelta di chi sa catturare cuori e attenzione, c'è da sperare solo in bene.

Buon Kirb...cupcake a tutti 

- Noemi -

domenica 22 febbraio 2015

Torta all'arancia (senza burro, senza olio, poco zucchero)




E' da un pò di tempo che rifletto sulla possibilità di pasticciare una serie di ricette che siano gustose (e facili da realizzare) e vadano incontro a chi si trova nella condizione di non poter mangiare determinati alimenti o, semplicemente, di non volerne abusare. Zucchero, uova, burro, latte sono alla base di centinaia di preparati ma, ahimè, non vengono tollerati o ammessi nella dieta di molti e in famiglia ultimamente abbiamo deciso di modificare un pò le nostre abitudini alimentari. Non significa che diventeremo disaffezionati a parmigiane al forno o porzioni generose di tiramisù, ma che staremo più attenti a ciò con cui facciamo merenda/colazione/pranzo/cena e al modo con cui concludiamo il pasto. Dunque, da adesso in avanti, mi impegnerò ad utilizzare ingredienti alternativi in sostituzione di alcuni alimenti e, nel caso in cui non dovessi morire e l'esperimento risultasse sufficientemente gradevole al palato, condividerò con voi le mie scoperte.

Cominciamo, quindi, con questa torta semplicissima. E' ideale per la prima colazione, si prepara in pochissimo e cuoce alla svelta. Non contiene burro, nè olio, e lo zucchero è in proporzione ridotta (vi do, comunque, anche le dosi per realizzarla col fruttosio) L'aroma di arancia è estremamente delicato, e in parte contribuisce a dolcificare naturalmente la torta. Ho utilizzato le arance del mio giardino, la qualità è in parte tarocco, in parte sanguinella. Il succo, quindi, non è stucchevolmente dolce ma  tende un pò all'agro. Per quanto riguarda la farina integrale, ho pensato di integrarla nel dolce perchè anche questa è fatta in casa, da me, e fa benissimo alla salute (mi dicono dalla regia). Ecco  nel dettaglio ciò che ho utilizzato. 

Ingredienti per una teglia da 22 cm

- 3 uova
- 80 gr di zucchero (oppure 16 gr di fruttosio)
- 116 gr di farina 00
- 134 gr di farina integrale
- 1 vasetto di yogurt bianco
- 1 bustina di lievito
- Il succo e la scorza di due arance piccole

Sbattere le uova con lo zucchero finchè il composto non diviene spumoso. Grattuggiare la scorza delle arance sul composto, e ricavarne il succo (poco più di mezzo bicchiere). In una terrina mescolare le farine e il lievito. Aggiungere la miscela cosi ottenuta al composto, un cucchiaio alla volta, mescolando per amalgamare bene e versando di tanto in tanto il succo quando il composto tende a diventare troppo secco. Infine, per ultimo, versare lo yogurt. Imburrare e infarinare la teglia, che andrà messa in forno statico a 160 gradi per mezz'ora circa.



Non lievita tanto, ma è decisamente morbida. Il sapore della farina integrale è lieve, e si sposa bene col delicato aroma d'arancia. Non è insipida come temevo, e volendo può essere arricchita (per chi può permetterselo) con farina di mandorle, pezzi di nocciole tritate, cubetti di arancia candita per renderlo un dolce più sontuoso e ricco. Come primo esperimento posso ritenermi più che soddisfatta! Buon dolce a tutti (e ribadisco, a tutti )



- Noemi - 



martedì 21 gennaio 2014

Porcellini ovunque!






Ultimamente, è periodo. No, non c'entra Peppa Pig (ed anzi, tenete i bambini lontani da questo post) quanto la tradizione made in Calabria di preparare, in occasione della macellazione del maiale, le Frittole. Anche lo scorso anno ho fatto un dolce per quest'occasione. Questa che vedete qui sopra, però, non è la torta che ho realizzato per noi. E' un regalo, ad una coppia di amici molto legata alla mia famiglia, portata durante la loro frittolata per l'appunto. La torta è una moretta, con bagna al rhum, farcita di Camy Cream e ricoperta di ganache al cioccolato fondente (che preferisco alla crema al burro in quanto smorza un pò la dolcezza della pasta di zucchero).
La pasta è stata colorata a  mano, ed ho realizzato degli steccati, i porcellini e la mangiatoia (quello all'interno è riso soffiato. Che ha, peraltro, riscosso grande successo tra i più piccoli). Ultimamente mi sto specializzando nelle torte Last Minute. Tipo che te le chiedono un giorno, per quello seguente. Qualcosa di riposante, insomma. Ringrazio mio padre, ovviamente, per la faticaccia. Ma ne è valsa la pena, visto quanto è piaciuta sia esteticamente che  "mangerecciamente".



Questi, invece, sono i miei primi cake pops. Ossia dei dolcetti su stecco che ho fatto per riciclare le vagonate di pandoro avanzate delle feste e a cui ho dato la forma di piccoli porcelli. Come promesso, inserisco qui sotto la ricetta

Ingredienti 

  • Pandoro da un kg
  • Un vasetto da 270 gr di crema gianduia (per me Nero Perugina)
  • Uno - due cucchiai di formaggio cremoso (per me Philadelphia)
  • 500 gr di cioccolato bianco per copertura
  • Pasta di zucchero rosa e nera q.b
  • Zucchero a velo q.b


La ricetta è davvero semplicissima. Ho sbriciolato il pandoro eliminando la parte esterna più scura, un pò troppo duretta, fino ad ottenere una sorta di farina priva di grumi. Ho poi aggiunto la crema, mescolando con un cucchiaio, e il formaggio. Il formaggio si mette ad occhio, nel senso che va dosato a seconda di quanto il pandoro assorbe le crema. Dobbiamo ottenere un composto compatto, come quello per le polpette, che non sia appiccicoso e che sia ben amalgamato. Formiamo tante piccole polpettine a cui daremo una forma leggermente ovale e disponiamole sulla carta forno. Lasciamo in frezeer ad indurire per qualche ora.



Modelliamo, nella pasta di zucchero, piccole palline rosa. Schiacciamole fino ad ottenere una piccolaa ellissi e con uno strumento a punta ricaviamo le narici. Per le orecchie, invece, basteranno piccoli rombi. Infine, gli occhi sono due palline molto piccole di pasta di zucchero nera Quando sono indurite passiamole nello zucchero a velo, e infiliamo lo stecco. Lo zucchero a velo serve a fare aderire meglio il cioccolato. In merito allo stecco, vendono proprio quelli adatti per fare i lollipos ma, non trovandoli, potete benissimo usare gli stecchini di legno per spiedini. Sciogliamo il cioccolato a bagnomaria aggiungendo una punta di colorante alimentare in gel rosso, per ricreare la giusta gradazione di rosa. Ricopriamo, aiutandoci con un cucchiaio, i dolcetti eliminando l'eccesso semplicemente facendo girare tra le dita lo stecco  in modo che coli verso il basso. Prima che si solidifichi del tutto attacchiamo il musetto, le orecchie e gli occhi



Potete sbizzarrirvi sia con le creme da usare per la farcia che con la copertura esterna, optando ad esempio per la ghiaccia anzichè per il cioccolato, e arricchendo i cake pops con granella di nocciole, gocce di cioccolato e quant'altro vi suggeriscono il gusto e la fantasia. Il pandoro, ad esempio, può essere sostituito con una torta margherita, un pan di spagna, un dolce semplice che è diventato troppo "secco" e non piace più troppo in famiglia


A presto

- Noemi -

mercoledì 23 ottobre 2013

Torta "Prato fiorito"



Questa torta l'ho realizzata qualche tempo fa, e mi è stata richiesta per il compleanno di una ragazza. In realtà ho avuto carta bianca, sia per quanto riguarda la base e la farcia che per la decorazione esterna. Nessun colore base, e come unica indicazione quella di realizzare qualcosa che fosse floreale, magari con qualche animaletto simpatico qua e la. Inizialmente ero più orientata verso qualcosa di classico (base bianca, mille fiorellini colorati sparsi qua e la). Ma poi mi è stato consigliato di provare a fare qualcosa di più brioso e giovanile. Un prato, ma realizzato in 3d. Considerato quanto è piaciuta e quanto io sia stata soddisfatta del risultato finale devo ringraziare Francesca per avermi suggerito l'idea.



La base che ho utilizzato è quella classica della Moretta, con una leggera bagna al Rhum e farcita con crema al latte di  Nanny. Ho poi ricoperto la torta con uno strato leggero di crema al burro aromatizzata al rhum e rivestito con pasta di zucchero fatta in casa. Con la pasta di zucchero avanzata ho poi realizzato sia gli elementi floreali che i piccoli insetti che ornano l'intera superficie della torta.


Il prato corre tutto intorno al bordo della torta. Foglie e fiori stilizzate, ma anche margherite, campanule. Coccinelle e piccole api, di cui ho disegnato anche la traiettoria seguita in volo. Nella parte inferiore, con la ghiaccia reale, ho realizzato un piccolo bordo bianco. E, sempre in bianco, nella parte superiore ho aggiunto il nome della festeggiata assieme alla scritta d'auguri. E' incorniciato da piccole farfalle in pasta di zucchero, dipinte a mano con colori perlescenti e disposte come se si fossero appena posate li vicino, con le ali ancora leggermente alzate.



Come sempre, l'espressione felice della cliente mi ha ripagato dello sforzo. Realizzata in appena due giorni, zucchero ovunque per casa, ansia durante tutto il tragitto fino al luogo della consegna ma...alla fine ce l'ho fatta! E a quanto pare oltre all'aspetto hanno apprezzato la torta anche dal punto di vista gastronomico, visto che hanno fatto persino il bis!

A presto

- Noemi -

lunedì 30 settembre 2013

Il Dolce della Domenica: Crostata alla frutta con doppia crema





Ok, la torta di oggi è una ricetta di riciclo. Avete presente quando, in dispensa, avanzano due dita di marmellata, non più di tre pesche sciroppate, una ciotolina di crema ecc ecc? Bene, il risultato è questo. L'esperimento, però, si è rivelato cosi gustoso e saporito da consigliarvelo. Il guscio di frolla racchiude una farcia con crema al burro, marmellata di more fatta in casa e crema al latte. Le pesche, infine, aggiungono una nota di freschezza e di colore all'insieme. E' un dolce che trovo ideale sia a fine pasto che per la colazione del mattino, la giusta via di mezzo tra una crostata alla frutta ed un dolce raffinato. Senza contare che potere sbizzarrirvi come meglio credete e cambiare il gusto della confettura da usare o scegliere di decorare con frutta fresca di stagione

Ingredienti
  • 250 gr di pasta frolla (la mia ricetta la trovate qui)
  • 100 gr di crema al burro 
  • 300 gr di crema al latte (la ricetta che uso qui)
  • 3-4 cucchiai di marmellata di more
  • 4 pesche sciroppate


Preparazione

Iniziamo imburrando e infarinando uno stampo a cerniera da 24 cm. Stendiamo la pasta frolla e, aiutandoci con un mattarello, rivestiamo la teglia creando un bordo piuttosto alto. Aiutandoci con una forchetta bucherelliamo la pasta in modo da evitare che in  cottura si gonfi. Sempre per evitare che in cottura cresca un pò troppo ricopriamola con un foglio di carta forno e versiamo, al di sopra della stessa, fagioli secchi, riso o ceci. In commercio esistono anche delle biglie in ceramica da utilizzare come pesetti, simili a queste

http://www.dmail.it/sfere-in-porcellana-per-dolci/prodotto/210573.html

Inforniamo a 180° per 20 minuti, togliamo la carta forno con i pesetti e rimettiamo in forno per altri dieci minuti fin quando la superficie non è ben dorata. Facciamo raffreddare, e ricopriamo con la crema al burro. Ne basta uno strato sottile, ma in genere la ricetta che uso io prevede l'utilizzo di 250 gr di zucchero a velo,  125 gr di burro, qualche cucchiaio di panna e una fialetta di aroma a piacere. Il burro, lasciato per circa un'ora fuori dal frigo per farlo ammorbidire a dovere, va impastato con lo zucchero aggiungendo, gradualmente, la panna finchè non si ottiene una crema soffice e spumosa.


Riempiamo la torta con la crema al latte, e decoriamo con le pesche sciroppate tagliate a fettine sottili. Se avete una quantità minore di crema  e non avete voglia di prepararne un'altra dose potete montare, a parte, della panna senza zucchero ed aggiungerla al composto. Vi consiglio, inoltre, di spennellare della gelatina sulle pesche per evitare che, col passare delle ore ed a contatto con l'aria, si anneriscano. 



Buona domenica e buon dolce a tutti

- Noemi 

giovedì 26 settembre 2013

Lasagne di verdure piccanti



Qualcuno oggi mi ha fatto notare che siamo già in autunno, da ben cinque giorni. Francamente, non me ne sono accorta.  Sarà perchè stamattina il mare era di un azzurro che più azzurro non si può,  perchè le giornate sono ancora calde e assolate, perchè davvero quest'estate mi sembra non sia mai del tutto cominciata. Comunque, a  quanto pare...è cosi, siamo in autunno. Bene. Comfort food allora. Di quello godurioso, leccornioso, peccaminoso. Tanto i costumi sono già nell'armadio, ci siamo iscritti fiduciosi in palestra e le riprese attività quotidiane (studio, lavoro, fate vobis) ci richiedono un consumo di energie non indifferenti. La ricetta di oggi è rielaborata  da quella trovato su Più Cucina di Settembre/Ottobre 2013. Ho sostituito la ricotta con la mozzarella e modificato qualche passaggio ma devo ammettere che non mi aspettavo venisse cosi saporita e leggera al tempo stesso. E poi, non dicono di mangiare più verdure? Ecco una buona scusa per farlo


Ingredienti


  • 3 uova
  • 300 gr di farina 00
  • 500 ml di besciamella
  • 200 gr di prosciutto cotto
  • 1 mozzarella
  • 400 gr di bietole
  • 400 gr di zucchine
  • 10 gr di parmigiano
  • olio & peperoncino q. b







Procedimento
Prepariamo per prima la sfoglia. Versiamo la farina sulla spianatoia formando una specie di vulcano (il termine tecnico è "fontana") . Rompiamo le uova al centro, sbattiamole aiutandoci con una forchetta incorporando, a poco a poco, la farina dai bordi. Quando il composto è sufficientemente denso da poter essere lavorato impastiamo con le mani fino ad ottenere un panetto morbido e liscio. Avvolgiamolo nella pellicola e lasciamo riposare per circa un'oretta. A questo punto prepariamo le verdure. Puliamo le biete, e mettiamole a lessare in poca acqua, tagliate a pezzi, per circa 3 minuti. Deve rimanere croccante e non spappolarsi. Nel frattempo tagliamo le zucchine a rondelle e scottiamole in acqua bollente, finchè non diventano leggermente trasparenti. Ci vorranno si e no 5 minuti, dopodichè scoliamole e lasciamole raffreddare. Quando la bieta sarà cotta scoliamola, strizziamola bene, e ripassiamo in padella con due cucchiai di olio d'oliva e un peperoncino.Facciamo insaporire per qualche minuto e facciamo raffreddare. Tiriamo la sfoglia e, prima di utilizzarla, scottiamola in acqua bollente salata per qualche minuto mettendola poi ad asciugare su una tovaglia o un canovaccio pulito.


A questo punto non ci resta che assemblare! Mettiamo qualche cucchiaiata di besciamella sul fondo della teglia, e disponiamo il primo strato di pasta in modo da sovrapporre leggermente i lembi di sfoglia. Distribuiamoci sopra le biete, le zucchine, il cotto e la mozzarella tagliati a pezzetti, qualche cucchiaiata di besciamella e una spolverata di parmigiano. Ricopriamo con un altro strato di sfoglia e proseguiamo fino ad esaurire tutti gli ingredienti tenendo da parte qualche zucchina per la decorazione finale. L'ultimo strato sarà di sfoglia, sopra il quale verseremo la besciamella e il parmigiano rimanenti e le rondelle di zucchina tenute da parte. Prima di infornare, a 200° per circa 25 -30 minuti, versiamo un goccio di latte ai quattro lati della teglia. La sfoglia è cotta quando la superficie sarà diventata ben dorata e croccante



Piccole note
  • Potete utilizzare la sfoglia già pronta, ed evitare gran parte del lavoro, personalmente vi suggerisco quella fresca che si trova al banco frigo.
  • Il peperoncino da un gusto leggermente piccante alla sfoglia, temperato dalle zucchine. Potete, ovviamente, ometterlo.


Qui, invece, è come si presenta all'interno. Filante e dorata al punto giusto.
 Buon appetito e buon autunno

- Noemi -

martedì 30 luglio 2013

Il Dolce della Domenica: La torta dei vasetti di Angela


Capita, delle volte, che mia madre si lasci prendere un pò la mano dalle offerte che trova al supermercato. Torna a casa, quindi, tutta pimpante con gigantesche confezioni di prodotti in saldo che, in effetti, sono davvero convenienti...per chi ha un nucleo familiare di minimo dodici persone. In linea di massima finisce che ci ingozziamo per evitare di far scadere la roba, ma la vera e propria tragedia si consuma con gli yogurt. In queste fantomatici lotti da sei c'è sempre, e dico sempre, un'accoppiata di gusti che a nessuno piace. E cosi, dopo aver consumato i gusti più appetitosi in tempi sin troppo brevi, e centellinato quelli "cosi e cosi" in tempi sin troppo lunghi, i due vasetti che non garbano a nessuno giacciono li nel frigo, tra le uova e il burro, in attesa che passi il loro tempo ed una mano pietosa li trasferisca direttamente in pattumiera.
La torta di Angela risolve questo inconveniente, una volta per tutte. Si fa con lo yogurt, per l'appunto, che è vero che abbiamo detto che non ci piace ma trasformato in "dolce" diventa decisamente più sfizioso da mangiare. Si fa in quattro e quattr'otto, e per le temerarie che di questo periodo osano accendere il forno ma non hanno voglia di passare mezza giornata in cucina è l'ideale. E  infine...si misura tutto col vasetto dello yogurt. Niente bilancia, niente misuratore di liquidi...solo un vasetto. E' quindi comoda per chi si trova in vacanza e non ha messo in valigia i propri, adorati, attrezzi da cucina.


Ingredienti

  • 3 uova
  • 2 vasetti di yogurt a piacere (tenete un vasetto per misurare gli altri ingredienti)
  • 1 vasetto di olio di semi
  • 2 vasetti di zucchero
  • 3 vasetti di farina
  • 1 bustina di lievito



Procedimento





In una ciotola sbattere le uova con lo yogurt. Aggiungere lo zucchero, amalgamare bene ed incorporare l'olio di semi. Unire, a questo punto, uno alla volta i tre vasetti di farina, ed infine il lievito setacciato. Versare in uno stampo imburrato e infarinato, cuocere in forno ventilato a 180° per mezz'oretta circa. Io ho utilizzato uno yogurt ai frutti di bosco con frutta in  pezzi...ma nulla vi vieta di arricchire la torta con pezzi di frutta fresca, gocce di cioccolato e qualsiasi altra cosa possa sposarsi bene con la torta. Stessa cosa per la copertura:  io ho utilizzato dello zucchero a velo, ma potete anche lasciarla semplice o ricoprirla di glassa al cioccolato, ghiaccia...a voi la scelta.




Ringrazio nuovamente Angela per questa meravigliosa ricetta. A presto

Noemi

giovedì 25 luglio 2013

Finta lasagna di alici




Quando mangiare pesce, se non d'estate? Specie se si abita in una città di mare, e il pesce è freschissimo e locale. Le alici sono un pò snobbate, in un'epoca in cui vanno di moda i pesci pregiati come il salmone, il tonno, il pesce spada. Eppure il "pesce azzurro" fa benissimo, è facile da reperire, si può consumare in molti modi e costa decisamente meno rispetto a tanti altri prodotti a disposizione dal pescivendolo. Oggi, dunque, ricettina sciuè sciuè...da fare in poco meno di niente, cosi poi potete andare a mare. Leggere. E appagate

Ingredienti
  • 500 gr di alici fresche (potete farle già pulire dal pescivendolo)
  • 200 gr di pomodori ciliegino
  • 100 gr di olive verdi
  • 30 gr di parmigiano grattuggiato
  • 30 gr di pangrattato
  • capperi, olio, basilo q.b





Procedimento
Eliminate dalle alici la lisca e le code, dividete il filetto a metà e disponete i pezzi, cosi ottenuti, in una teglia rivestita di carta forno e irrorata da un filo d'olio d'oliva. La pelle va messa a diretto contatto con la carta forno. Create un primo strato di pesce, dopodiche ricoprite con pezzetti di olive denocciolate, i pomodorini tagliati in quarti, metà parmigiano, metà pangrattato, capperi e basilico a piacimento. Poco sale, giusto una spruzzata. Sovrapponete poi un altro strato di alici, avendo cura stavolta di tenere la pelle verso l'alto. Nuovamente, ricoprite con pomodori, parmigiano, pangrattato, capperi e basilico. Un filo d'olio prima di mettere la teglia in forno, a 180° finchè non si forma una crosticina dorata lungo tutta la superficie



Semplice, gustosa e veloce. Buon mare a tutti!

- Noemi -

domenica 21 luglio 2013

Il blog riapre i battenti con il dolce della domenica: Muffins Cocco & Lamponi


Ci sono grandi idee, luminose, sfolgoranti, semplicemente brillanti. E idee un pò meno azzeccate, un pò meno "giuste" delle altre. Chiudere il blog per dedicarmi solo ed esclusivamente ad un progetto rientra, indubbiamente, nella seconda delle categoria appena descritte. Mi ha tolto definitivamente la voglia di fare, ed alla fine mi sono ritrovata con mesi di niente, un bel pugno di mosche e le labbra  perennemente storte in un'espressione poco convinta. Sono ,però, dell'opinione che lamentarsi serva a poco e che piuttosto occorra reagire, reagire e reagire! Voltare pagina, riprendere la penna e ricominciare a scrivere, decidendo se continuare ciò che si è interrotto o scrivere di nuove storie, desideri, pensieri.
Ricomincio da qui. Da questi dolci, semplici e buoni, da prima colazione o da merenda. Si preparano in un lampo, e gli ingredienti sono semplici da reperire. I lamponi che io ho utilizzato sono freschi e provengono da una passeggiata tra i boschi. Ma  voi potete usarli congelati, o sostituirli con altra frutta a piacimento.
Sperimentare non ha mai fatto male a nessuno

Ingredienti per circa 18 muffins


  • 280 gr di farina
  • 210 gr di zucchero
  • 10 gr di lievito per dolci
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 vasetto di yogurt al cocco
  • 150 ml di latte
  • 3 uova
  • 130 gr di burro fuso
  • 200 gr di lamponi


Procedimento
Regola vuole che, per realizzare i muffins, gli ingredienti secchi e quelli liquidi vanno miscelati in due ciotole diverse ed uniti insieme solo alla fine. Per cui, in una ciotola mescoliamo assieme lo zucchero, la farina, la vanillina, il bicarbonato e il sale. In un'altra, invece, sbattiamo le uova assieme al latte, aggiungiamo lo yogurt e il burro intiepidito. Versiamo adesso la miscela liquida nel mix di ingredienti secchi, amalgamando con una frusta per evitare grumi. Incorporiamo solo alla fine i lamponi, leggermente infarinati in modo che non finiscano sul fondo del dolce. Posizioniamo un pirottino di carta per ogni cavità presente su di uno stampo per muffins e, usando un cucchiaio o un sac a poche, riempiamolo per circa 3/4 con il composto. Inforniamo a forno già caldo, a 180° per una ventina di minuti finchè non sono gonfi e dorati. Fare sempre la prova stecchino.


Piccole note 
  • Si mantengono morbidi per qualche giorno, specie se conservati in un sacchetto di plastica o in una scatola a chiusura ermetica
  • Nel caso utilizziate del lievito vanigliate omettete la vanillina, durante il procedimento


E nel caso decideste di farli stasera per domani...beh, buona colazione/merenda di inizio settimana!
- Noemi -

venerdì 29 marzo 2013

Tempo di Pasqua - Idee per il menù

Di nuovo spunti, ma stavolta decisamente golosi, utilizzabili per impreziosire i vostri menù. Anche stavolta ho scelto due temi diversi, e preso qua e la delle foto dal web. Dio benedica Pinterest e i suoi meravigliosi boards!


Carote! Un'idea...




1)...per la frutta. Invece della solita macedonia o dei sempiterni spiedini di frutta...a fine pasto servite queste "carotine". Si tratta di fragole ricoperte di cioccolato bianco, a cui è stato aggiunto qualche goccia di colorante alimentare arancione. Con sac a poche e beccuccio sottile potrete poi, sempre col cioccolato colorato, disegnare sulla superficie le striature tipica di questo simpatico ortaggio. Fonte: Harry & David

2)...per il dolce. Vista da fuori sembra una porzione di orticello. Ciuffi verdi spuntano qua e la tra la grassa e ricca terra..e sezionandola appare, al di sotto dei ciuffi, una carota. In realtà è una torta. Che sembra difficile da realizzare, ma non lo è affatto. Necessità di un pò di tempo, però, e di pazienza. Realizzate prima le carotine ritagliandole da un pan di spagna all'arancia o da una torta alla carota. Disponete in fila in uno stampo da plumcake, dentro al quale verserete l'impasto per la torta al cioccolato. Cuocete come da ricetta e decorate la superficie con ganache al cioccolato, ciuffi in pasta di zucchero, cioccolato in scaglie per ricreare l'effetto terra. Trovate il passo passo qui. Fonte: Pinterest

3)...per l'antipasto. Una mousse al formaggio modellata come se fosse una carota, guarnita con rametti di prezzemolo e servita con cracker salati o piccoli tacos da usare al posto delle posate. Antipasto fresco, veloce da realizzare ed estremamente gustoso. Per renderla ancora più simile alle vere carote potete "panarla" con una grattuggiata di cheddar o altro formaggio a pasta morbida, di colore tendente al giallo - arancio. Una ricetta sul tipo di mousse da realizzare potete trovarla qui. Fonte: Pinterest


Conigli, da servire con...



1) ...la frutta. Una macedonia un pò particolare..sopratutto per il contenitore! Non è affatto difficile ricavare, da una piccola anguria, il coniglietto. E una volta svuotata la si può riempire con fragole, more, mirtilli, lamponi, lasciati a macerare in zucchero e liquore a piacere o, semplicemente, al naturale. Di mirtilli sono fatti anche gli occhi, mentre per i baffi si utilizza la parte chiara dell'anguria. Trovate le istruzioni complete qui. Fonte: WaterMelon

2) ...il dolce. Prendete  la vostra ricetta di cupcakes preferita, scegliete un frosting a piacere, aggiungete un tocco di pasta di zucchero...et voila! Otterrete un grazioso coniglietto. L'effetto "pelo" è dato dal particolare beccuccio del sac a poche, utilizzato anche per ricreare praticelli e capelli. A rendere ancora più realistiche le zampine ci pensa un tocco di ghiaccia rosa. Qualche idea sul frosting e sulla base potete trovarla qui e qui. Fonte: Purple Chocolat Home

3) ...il secondo. Invece del solito pane provate ad accompagnare il secondo con questi teneri, deliziosi congilietti. Realizzarli è semplicissimo, basta munirsi di forbici e pazienza. La ricetta originale prevede l'impiego della panna acida, ma voi potete ometterla ed utilizzare l'impasto lievitato che preferite. Più piccoli sono e più  grazioso sarà l'effetto...per cui vi conviene prepararne tanti. Sempre che, con un musetto cosi grazioso, riusciate a mangiargli. Fonte: Daily Veg Recipes

4) ...l'aperitivo. Mini quiche in pasta sfoglia, ripiene di una golosa farcia al pollo e verdure, decorate come fossero coniglietti. Basta un pò di erba cipollina, un pezzetto di carota e qualche ingegnoso escamotage per realizzare le orecchie per dare un'aria diversa ed allegra al solito aperitivo. Trovate la ricetta originale nel link ma, va da se, voi potete farcirle col ripieno che più vi aggrada e copiare anche solo l'idea della presentazione. Fonte : Kitchen Fun with My Three Sons

Spero di esservi stata utile anche oggi e di avervi offerto spunti interessanti.

A presto!

- Noemi -

domenica 4 novembre 2012

Il Dolce della Domenica: Cheesecake cotta alle more



Ricordo di un'estate che...è ancora qui. No, non sto dicendo sciocchezze. Mentre vi scrivo ho la finestra di camera mia aperta e sento, distintamente, i grilli cantare. Non fa freddo, niente affatto, i cieli sono tersi e oggi il sole ha trionfato bellamente alla faccia delle previsioni meteo, degli anticicloni, del periodo in cui ci troviamo. Insomma! Io di questi tempi vorrei già pensare concretamente al Natale, alla neve, alle luci...e invece, con tutto sto caldo, ritorno, con la mente, a questa ricetta qui e alle vacanze finite. L'ho realizzata in estate con le more raccolte in una delle tante scampagnate per boschi (cotta di notte, sia mai che si usasse il forno durante il giorno). Voi la potete rifare anche adesso che siamo a Novembre, comprando le more congelate e lasciandole scongelare in frigo, per una notte. Non richiede particolari abilità tecniche, cotture eccessivamente lunghe e complicate o chissà quali altre diavolerie tecnologiche. C'è il formaggio, è vero,e non è certo un dolce light. Ma ormai, nonostante le temperature atipiche, la prova costume è definitivamente archiviata. Una fettina non capovolgerà di certo il mondo (nè la nostra linea)

Ingredienti

Per l'impasto
  • 300 gr di farina
  • 1/2 bustina di lievito
  • 150 gr di mandorle tritate
  • 250 gr di formaggio cremoso spalmabile (io ho usato il Philadelphia)
  • 125 gr di zucchero
  • 150 ml di olio extravergina di oliva (io ho usato quello di semi di mais)

Per il ripieno
  • 100 gr di zucchero
  • 250 gr di formaggio cremoso spalmabile
  • 150 gr di mascarpone
  • 1 bustina di vanillina
  • 2 tuorli
  • 750 gr di more
Preparazione

In una ciotola amalgamiamo la farina, lo zucchero, le mandorle e il lievito. Aggiungiamo, a poco a poco, l'olio ed il formaggio, finchè non avremo un impasto piuttosto morbido. Imburriamo e infariniamo uno stampo a cerniera di circa 24 cm, posizioniamo sul fondo un disco di carta forno e rivestiamolo con l'impasto, non solo su fondo ma creando, tutto intorno, un bordo alto. L'impasto tenderà a gonfiare per cui non stendetelo eccessivamente spesso, un centimetro di spessore sarà più che sufficiente. In una ciotola a parte mescoliamo i formaggi con i tuorli, amalgamandoli uno alla volta, aromatizziamo con la vanillina e dolcifichiamo con lo zucchero. Versiamo la crema cosi ottenuta all'interno del guscio d'impasto



A questo punto disponiamo sulla superficie della crema le nostre more. Se preferite potete alternarle a lamponi, more di gelso o altri piccoli frutti a piacimento. Facciamo cuocere a forno statico, precedentemente riscaldato, a 175° per 40 minuti. Se preferite potete servire spolverizzata di zucchero a velo oppure con una pallina di gelato alla vaniglia

Piccole note
Prima di tagliare la torta assicuratevi che sia ben fredda. I formaggi, in cottura, tendono a sciogliersi un tantinello troppo. Rischiate, quindi, di servire fette piuttosto sbrodolonti se il dolce è ancora troppo caldo. Nel dubbio, aspettate qualche minutino in più.




Alla prossima

-Noemi-

giovedì 26 gennaio 2012

Pizza alla Messinese



Questa ricetta è stata ispirata da un tipico pezzo da tavola calda messinese: il Pitone. No, non è un serpente, e nulla ha a che vedere con rettili e simili. Praticamente si tratta di un calzone, che la tradizione vuole ripieno di un particolare tipo di insalata, alici, mozzarella e capperi. Vi dirò, pur essendo  Reggio distante solo 3 km da Messina, questo piatto non si trova affatto nelle nostre pizzerie/rosticcerie. Come lo conosco? Quando ho iniziato la storia con il mio palermitanissimo fidanzato, tre anni fa per l'esattezza, gli aliscafi Reggio - Messina erano gestiti dalle Ferrovie, ed il costo del biglietto era veramente irrisorio. Avevamo preso, quindi, un' abitudine piuttosto romantica. Lui prendeva il treno da Palermo che arrivava alle undici a Messina, io l'aliscafo che partiva alle dieci. Sbarcata in città facevo giusto in tempo ad arrivare alla stazione per accoglierlo a braccia aperte. Camminavamo un pò per il centro, e poi ci mettevamo su una panchina, al sole oppure sotto i pini del giardino vicino la stazione, e mangiavamo insieme i Pitoni che compravamo in un forno poco distante, dopodichè riprendevamo l'aliscafo per Reggio dopo pranzo. E' un ricordo dolcissimo, legato al piacere di ritrovare qualcuno che ami dopo tanto tempo e di poter mangiare insieme, in un posto dove nessuno ti conosce e dove il tempo sembra non appartenerti. Per cui, godetevi questa ricetta e, se ne avete la possibilità, quando fate un salto a Messina provate queste prelibatezze.

Ingredienti
Per la pizza

  • 500 gr di farina
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 3 cucchiai d'olio
  • acqua tiepida q.b
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiano di sale
Per la farcia
 
  • Indivia riccia (dalle mie parti scarola)
  • capperi dissalati
  • alici sott'olio
  • olive verdi
  • uno spicchio d'aglio

Prepariamo la pizza nel modo classico: fontanella sul piano di lavoro al centro del quale mettiamo il sale, lo zucchero e l'olio. Sciogliamo il lievito in una tazza di acqua tiepida tenendo un pò d'acqua da parte nel caso l'impasto risultasse troppo duro. Aggiungiamo il lievito alla fontana e mescoliamo. Dovremo ottenere un panetto morbido e liscio, faremo un incisione al di sopra dello stesso e lo metteremo a lievitare ben coperto e al caldo per circa un'oretta e mezza. Quando dico ben coperto...ecco, io ci metto sopra un canovaccio e sopra il canovaccio un plaid, per cui prendetemi proprio alla lettera.
Nel frattempo saltiamo in padella due cucchiai d'olio con uno spicchio d'aglio sbucciato, che toglieremo non appena avremo insaporito l'olio. In padella versiamo l'indivia riccia tagliata a pezzetti, un'alicetta e i caperi. Lasciamo ammorbidire la lattuga per qualche minuto, non deve essere cotta a puntino in quanto dopo andrà in forno.
Stendiamo la pizza e mettiamo, al di sopra della stessa, la nostra indivia, qualche alicetta intera, le olive verdi a pezzetti, mozzarella a tocchetti. Una volta infornata non resta che controllare la cottura della pasta e che la mozzarella sia filante a puntino, servite con un filo d'olio e, se vi piace, una minuscola puntina di pepe bianco tritato.

Se avete ricette/ricordo dei tempi in cui eravate fidanzati novelli...beh, mi piacerebbe conoscere le vostre storie :)

Un saluto
- Noemi -



Ps chiedo scusa se ancora non ho risposto a tutti i gentili commenti che ho ricevuto ma...gli esami sono tremenda vicini! Abbiate pazienza.. se notate neppure la ricetta è recente (tant'è che è contornata da cose natalizie)

  

venerdì 6 gennaio 2012

Sformatini di Cannellini - Croccanti fuori, morbidi dentro


Buona Epifania! E' stata generosa con voi la Befana? La mia calza stamattina era alquanto vuota...ma confido in un "riempimento" pomeridiano ad opera del Befano di casa (leggete Papà ). Se anche con voi la Befana è stata parca di doni e avete bisogno di consolarvi con qualcosa di morbido, goloso, ma non eccessivamente pesante...fate questi sformati! Intanto sono ai Cannellini, fagioli bianchi dalla forma allungata e dal sapore delicato. Inoltre, la cottura in forno, li rende piacevolmente croccanti fuori e morbidi dentro. Vediamo come si preparano!

Ingredienti

  • 300 gr di cannellini lessati (io ho usato quelli in scatola)
  • 1 cipolla
  • 150 ml di latte
  • 25 gr di burro
  • 25 di farina
  • 100 gr di parmigiano
  • 1 uovo
  • 1 cucchiano di chiodi di garofano in polvere (per me Tec - Al)
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere
  • pangrattato q.b per rivestire i pirottini
  • 6 pirottini di alluminio
  • prezzemolo, sale, pepe.


Preparazione

In una padella facciamo rosolare la cipolla tritata con un cucchiaio d'olio abbondante. Sgoccioliamo i fagioli e mettiamoli  nella padella ad insaporire,  finchè non faranno una leggera crosticina in superficie ma senza bruciarli. Prepariamo la besciamella mettendo in un pentolino il burro e, una volta sciolto, la farina. Mescoliamo finchè il composto non diventa dorato e, con delicatezza, incorporiamo il latte riscaldato, continuando a mescolare finchè non si sarà addensato. Dovremo ottenere una besciamella molto soda. Togliamo i fagioli dal fuoco e, una volta freddi, insaporiamoli con il pepe, le altre  spezie, il prezzemolo tritato finissimo. Passiamo i fagioli al mixer ottenendo una purea, alla quale aggiungeremo la besciamella, un pizzico di sale, un uovo e il parmigiano. Con l'aiuto di un pennello oliamo i pirottini all'interno e ricopriamoli di pangrattato. Disponiamo quindi il composto ottenuto a cucchiaiate e versiamo sulla superficie  di ognuno una spolverata di pangrattato. Mettiamo i pirottini in una teglia e poi in forno ,preriscaldato, mettendo la temperatura al massimo e tenendoli al suo interno finchè sulla superificie non si formerà una bella crosticina dorata.

Sformare e servire tiepidi, magari accompagnati da una salsina verde.




Piccole Note

- Ho preso la base di questa ricetta sulla rivista Più Cucina Ho poi personalizzato il tutto aggiungendo le spezie che avevo in casa. Trattandosi di un piatto che, di base, ha un  sapore molto neutro, sbizzarritevi pure  a personalizzare questi sformati come più vi piace! Spezie diverse, pezzetti di salumi, formaggi particolari...e poi fatemi sapere le vostre varianti :)

- Io ho usato i pirottini...ma è ovvio che potete sfruttare le teglie per muffin oppure stampi dalle diverse forme. Tra l'altro, a forma di stella o guarniti con faccette buffe realizzate con pezzetti di verdura, sono un modo carino per far mangiare i legumi ai bambini.

Buon appetito

- Noemi -

domenica 18 dicembre 2011

Il Dolce della Domenica: Torta "Pere & Cereali"




Lo so, lo so...la Domenica è quasi passata. Ma non vedevo la mia dolce metà da settimane e ci siamo presi una giornata-relax solo per noi visto che, purtroppo, il giorno del nostro anniversario l'abbiam passato separati. Però la ricetta di oggi ve la dovete assolutamente segnare! E' una rivisitazione della famosa Torta di Pere e Grano Saraceno della Parodi.  Io il grano saraceno non ce l'avevo. Però ho usato la Farina di Segale del Molino Chiavazza. La segale ha un suo gusto particolare, dolce ed esotico. Si sposa perfettamente con le pere! Prendete nota:

Occorrente
  • 120 gr di Farina di Segale (per me Molino Chiavazza)
  • 100 gr di Farina tipo 00
  • 30 gr di Cacao Amaro
  • 100 gr di burro
  • 100 di zucchero
  • 3 pere grosse non troppo mature
  • 2 bicchieri di latte intero
  • 1/2 bustina di lievito vanigliato per dolci
  • 1 cucchiaio di marmellata di albicocche o arance
  • il succo di 1 arancia amara
  • 1 uovo

Preparazione

 Mescoliamo assieme le farine, il cacao e il lievito. Nel frattempo facciamo sciogliere il burro, che andremo poi ad amalgamare con lo zucchero in una ciotola capiente. Aggiungiamo a poco a poco il miscuglio di farine, mescolando con una frusta, ed aggiungendo prima l'uovo e poi il latte. Inizialmente il composto si presenterà bricioloso e duro, ma aggiungendo l'uovo ed il latte sarà cremoso e morbido come quando prepariamo il pan di spagna.





Imburriamo e infariniamo uno stampo a cerniera da 26 centimentri. Se non ne avete uno potete sempre usare una normale teglia e ricoprirla di carta da forno lasciando che un centimetro fuoriesca dai bordi. Versiamo il composto al suo interno e livelliamo con il cucchiaio. Adesso passiamo alle pere! Con uno scavino ritagliamo delle palline e disponiamole a croce. Ritagliamo dal resto delle pere delle striscioline sottili ed inseriamole negli spazi vuoti cercando di creare una composizione omogenea e di aggiungerne il più possibile.



 Mescoliamo il cucchiaio di marmellata al succo d'arancia e ricopriamo l'intera torta di questa emulsione. Mettiamo in forno statico preriscaldato a 180° per circa 30 minuti finchè la nostra torta non sarà cotta (fate sempre la prova stecchino, ovviamente)



Manca pochissimo a Natale, domani sul mio Blog potrete trovare alcuni spunti per l'impacchettamento dei vostri regali. Nell'attesa, preparate questa torta per la colazione del mattino...credetemi, non ve ne pentirete! Un abbraccio e Buona Domenica

-Noemi-