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lunedì 26 ottobre 2015

Melignè - Bignè farciti con crema al mascarpone, mele e cannella




Questo è un dolce speciale, per una persona altrettanto speciale. Mia madre ha compiuto sessant'anni, un traguardo importante che avrei omaggiato con una torta a sei piani, fontane di luce, decorazioni in zucchero soffiato e mirabolanti collar in royal icing. Tuttavia la festeggiata, mancando mia sorella in casa, non se la sentiva di festeggiare in grande stile. Niente candele, niente strati, niente ciuffi di panna. Allora ho pensato a qualcosa di piccolo, da mangiare in un sol boccone, e prodotto in casa. Dalle mele, che sono quelle dell'albero piantato di fronte casa, al latte condensato. Qualcosa che fosse cremoso, ma anche saporito e speziato, che avesse un aspetto accattivante ma rimanesse sotto sotto, qualcosa di tradizionale. Ho pensato a questi bignè, farciti con crema al mascarpone e latte condensato, arricchita con pezzettini di mela cotti nel burro e aromatizzati alla cannella, e decorati con glassa al cioccolato per conferire loro l'aspetto di piccole meline. Dentro e fuori, a 360°, un unico frutto che fosse in grado di appagare senso e vista e che ricordasse alla mia mamma che, nella sua perfetta semplicità, lei rimane squisitamente unica e preziosa.

Ingredienti
Per i bignè

  • 125 grammi di farina 00
  • 63 grammi di acqua
  • 63 grammi di latte parzialmente scremato
  • 50 grammi di burro 
  • 3-4 uova (indicativamente, dipende da quanto ne assorbe l'impasto)


Per il latte condensato fatto in casa

  • 250 gr di latte parzialmente scremato
  • 160 gr di zucchero a velo
  • 20 gr di burro
  • 1 bustina di vanillina


Per la farcia

  • 700 gr di mele (consiglio la qualità Fuji, la quantità si riferisce al prodotto già pulito)
  • 100 gr di burro
  • 1 cucchiaio di cannella in polvere
  • 3 cucchiai di zucchero di canna
  • 250 gr di mascarpone


Per la glassa e per decorare

  • 1 albume
  • 50 gr di cioccolato bianco
  • 100 gr di zucchero a velo
  • qualche goccia di succo di limone
  • pasta di zucchero verde
  • biscottini Mikado
  • acqua q.b

Preparazione 


Iniziamo con la preparazione dei bignè. Setacciare la farina, e in un pentolino mettere a sciogliere il burro, il latte, e l'acqua portando il tutto ad ebollizione. Versare, in un colpo solo, la farina e mescolare con un cucchiaio di legno. L'impasto inizierà a sfrigolare, e quando si staccherà completamente dalle pareti andrà tolto dal fuoco e lasciato intiepidire. Battiamo il primo uovo, amalgamando tuorlo e albume, e incorporiamolo all'impasto aggiungendo l'uovo successivo soltanto quando il primo è stato assorbito. Dovremo ottenere una pasta dalla consistenza piuttosto soda e satinata. Il numero delle uova varia anche in base alla capacità di assorbirne dell'impasto ed alla grandezza stessa delle uova, dunque orientativamente posso dire che ne servono tre ma se l'impasto vi sembra troppo duro e opaco non esitate ad aggiungerne un altro. Riscaldare il forno a 200°, statico. Imburrare e infarinare una placca da forno, e riempire un sac a poche con l'impasto.
 Potete usare un bocchettone liscio o, direttamente come ho fatto io, fare un taglio netto alla plastica del sac a poche usa e getta. Distribuire i bignè sulla teglia, avendo cura di distanziarli di circa quattro centimetri l'uno dall'altro. Dovranno avere la grandezza di una noce, e potete abbassare eventuali creste del composto inumidendo un pennellino o la punta del dito e abbassandole. In questo modo aiuterete il bignè ad assumere una bella forma rotonda. Infornate la teglia nella sezione media del forno,e lasciate cuocere per circa 10 minuti, poi abbassate la temperature a 160° e cuocete per altri venti minuti. Anche in questo caso, la cottura dipende molto dal vostro forno. Il bignè deve gonfiare e, sopratutto, deve asciugarsi internamente. Per favorire la cottura interna alcuni suggeriscono, una volta abbassata la temperatura, di forare i bignè nella parte inferiore con uno stuzzicadenti. Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella, in un luogo asciutto. 

Prepariamo ora la farcia. Sbucciamo e priviamo del torsolo le mele e, per evitare di farle annerire, a mano a mano che le sbucciamo mettiamole in una ciotola con acqua e limone. A lavoro ultimato asciughiamole, tagliamole a dadini molto piccoli (dovranno poi entrare nei bignè) e mettiamole a cuocere in padella a fuoco dolce, nella quale avremo precedentemente sciolto 100 grammi di burro, con tre cucchiai di zucchero di canna ed uno di cannella. Mescoliamo spesso, finchè le mele non diventano quasi trasparenti senza però che si sfarinino. Ci vorrà circa mezz'oretta. Nel frattempo cuociamo il latte condensato, semplicemente mettendo tutti gli ingredienti previsti (latte, zucchero a velo, vanillina, burro) in un pentolino, e sciogliendo con cura gli ingredienti. Portiamo ad ebollizione e cuociamo per quindici minuti, senza smettere di mescolare. Il composto si rapprenderà, ma diventerà davvero denso solo quando sarà completamente freddato. 

Montare il mascarpone, amalgamare il latte condensato e, infine, le mele freddate, incorporando con cura dal basso verso l'alto. Riempire un sac a poche con la farcia e farcire i bignè. Per rendere l'operazione più semplice io ho forato, con un bocchettone più piccolo, il bignè prima di riempirlo. 



A questo punto non resta che preparare la glassa. Facciamo sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria o in microonde, e nel frattempo battiamo l'albume con lo zucchero a velo, aggiungendo qualche goccia di limone e qualche goccia di colorante alimentare rosso. Incorporiamo il cioccolato bianco, mescolando dal basso verso l'alto. Glassiamo la parte superiore dei bignè, e decoriamo con un pezzetto di biscotto Mikado per fare il torsolo e con una piccola fogliolina in pasta di zucchero verde, ottenuta semplicemente prelevando una piccola pallina di pasta, dandole la forma di una goccia e schiacciandola 



Questo è come si presenta il dolce, completamente decorato, alla fine. 
Note e suggerimenti 
  • Potete usare anche del latte condensato già pronto, in questo caso ve ne serviranno 170 grammi ( un tubetto)
  • Il mascarpone può essere sostituito con altro formaggio cremoso a piacere (come il Philadelphia). I biscotto Mikado possono essere sostituiti con pasta di zucchero marrone o riccioli di cioccolato, le foglie possono essere anche d'ostia colorata.
Vi lascio con un'ultima foto del dolce, visto internamente



Con questa ricetta partecipo al Contest indetto dal "Molino Chiavazza" dal titolo "Dolci alle Mele"



sabato 16 agosto 2014

Sweet Table "Bugs" per la Laurea di mia sorella




Io non amo gli insetti. Davvero. Se escludiamo le coccinelle e le farfalle non ho un buon rapporto con questa particolare forma di vita. Non scappo terrorizzata di fronte a un'ape o a una falena, ma in generale tendo a tenermi piuttosto lontana da loro. Mia sorella, invece, trova queste piccole zampettute creature estremamente interessanti e affascinanti al punto di farci sopra la propria tesi di laurea. E di chiedermi di realizzare una torta che richiamasse questa sua passione, proprio in occasione di questo evento. Per chi non avesse mai avuto modo di frequentare l'Università la laurea non è semplicemente il pezzo di carta che pone fine a un periodo piuttosto prolungato di tasse/esami/lezioni. No. La laurea è la conclusione di un percorso, il più delle volte in salita, spesso gratificante, altre volte umiliante. E' la ciliegina su quella torta chiamata "formazione" che dovrebbe segnare il passaggio dallo status di studente a quello di persona pronta a tuffarsi a capofitto nel mondo del lavoro, della ricerca, della cultura. Mica pizza e fichi. Insomma, non potevo certo presentarmi con una tortina da niente. Ecco perchè ho pensato a questa.



Ho trovato uno splendido tutorial su come realizzare le torte a forma di tronco (e che vi linko qui) e ho scelto come base la classica moretta al cacao. Bagnata al Rhum e farcita con crema chantilly e crema alla nocciola con pezzi di nocciole tostate. In totale erano due torte da 24 cm, con base in polistirolo sottostante, separate tra loro da un sottotorta in cartone e sostenute da pioli in plastica. Invece della crema al burro, per rivestirla, ho utilizzato della ganache al cioccolato bianco. Non ho realizzato da me la pasta di zucchero perchè ero terrorizzata che col caldo si sciogliesse...ed a proposito: lavorare la pasta di zucchero in casa, senza condizionatore, il 9 di luglio è un INCUBO. Detto questo, ho utilizzato circa due kg di Massa Ticino bianca. Per ottenere il colore del legno ho impastato il panetto con cacao amaro per quanto riguarda la corteccia, e con un pizzico di colorante giallo per quanto riguarda il tronco vero e proprio. Il cacao amaro mi è servito anche per evidenziare i rilievi del tronco, realizzati con un tappetino della decora. I cerchi concentrici tipici dell'albero, invece, sono stati realizzati a mano. 



Il tutorial realizza le radici utilizzando una miscela di cereali&mashmellow che ho già utilizzato in passato e che consente di realizzare parti ben definite, dal momento che si plasma facilmente sotto le dita e può essere limitato con un coltello, senza appesantire troppo la torta. E che intendevo sfruttare anche stavolta. Peccato che quando ho aperto la busta per prendere il necessario per preparare il rice krispies mi sono accorta di aver scordato di acquistare il riso soffiato. Bene. Dunque le radici sono totalmente in pasta di zucchero. Per abbellire, qua e la, ho disposto foglioline e piccoli fiori realizzati in pasta di gomma. Ogni decorazione presente sulla torta è stata fatta da me, a casa, e incollata alla torta utilizzando della ghiaccia reale. Per gli animaletti, ho scelto di far loro degli occhi in stile cartoon. Sulla torta, oltre alle coccinelle, camminano allegramente un paio di bruchi, una farfalla ed una libellula prendono comodamente il sole assieme a qualche altra farfallina azzurra e, qua e la, svolazzano diverse apette.



E questo per quanto riguarda la torta. Ma io ho parlato di Sweet Table  ossia di una vera e propria tavolata di dolcetti differenti ispirati al tema portante. Ecco cos'altro ho pensato - e cucinato - per quel giorno. Fiorellini di pasta frolla con apetta: semplici ma di grande effetto, e farciti con marmellata di fichi e limone e marmellata ai lamponi, entrambe preparate in casa. Su un petalo ho incollato, con un goccio di ghiaccia reale, una piccola ape in pasta di zucchero. Per ottenere la forma a fiore ho rivestito uno stampo antiaderente per minimuffin con un cerchio di pasta in grado di coprire il fondo, e ho disposto tutto intorno al bordo dei cerchi più piccoli, ritagliati con un coppa pasta, che gonfiando in cottura si sono aperti a ricreare il petalo 

I biscotti appena sfornati
I biscotti decorati e farciti con le marmellate

Biscotti al burro con farfalle in royal icing: la pasta, friabilissima, mantiene perfettamente la cottura senza sformarsi ed è stata aromatizzata con un tocco di vaniglia e una punta di limone. Giusto un pò di scorza, per dare più profumo che gusto. La ghiaccia, invece, è aromatizzata al Rhum. Colorata utilizzando coloranti in gel, nei toni del blu e del nero, ho utilizzato la tecnica marble per riprodurre i disegni delle farfalle. Si stende un primo strato di ghiaccia con consistenza piuttosto fluida. Quando è ancora fresca si aggiungono, al di sopra, righe o pallini di colori differenti. E infine, utilizzando uno stecchino o l'apposito attrezzo, si trascinano i colori creando suggestive sfumature. In questo bellissimo video  trovate una spiegazione dettagliata (e sicuramente migliore della mia) della tecnica utilizzata. 

I biscotti in preparazione

Il piatto completo


Cupcakes con decoro in pasta di zucchero e frosting alla camy cream: Sono andata sul sicuro, utilizzando la'ormai provata e riprovata Camy Cream  che ho colorato con una puntina di colorante verde e sistemato sui cucpcakes alla vaniglia con un bocchettone a stella aperta in un morbido riccio. Al centro, un animaletto in pasta di zucchero a scelta tra coccinella, ape, libellula e farfalla e bruco. 

Gli insetti pronti ad essere posizionati! 

Il vassoio completo 

Ultimo dolcetto: le fossette golose con cioccolato fondente. Di queste, niente foto, ma è una ricetta che ho già pubblicato sul blog e che potrete trovare qui


Vi lascio con un'ultima foto, ma stavolta della festeggiata. E' stata dura, organizzare tutto quanto per tempo e fare in modo che fosse all'altezza della situazione. Ma, alla fine, ce l'ho fatta! E sono stata felice dei complimenti ricevuti in loco, anche se le parole più belle sono state quelle di un professore. Chiedendomi che cosa io facessi di professione, e appurando che la pasticceria per me è solo un hobby, ha rimproverato chi mi esortava a finire gli studi per dedicarmi solo ed esclusivamente alla professione forense. Specificando che nessuno stabilisce nulla, e che non devo per forza scegliere, potendo benissimo essere l'una e l'altra cosa. Pasticcere ed avvocato insieme. Penso sia la prima persona ad avermi detto che non ho bivi, davanti a me, ma solo tanto lavoro da portare a termine. 
Quanto al resto...mia sorella è stata bravissima, ed io sono orgogliosa di lei. Sembra ieri che andava all'asilo, ed oggi eccola qui, una corona d'alloro in testa, un traguardo in più da chiudere nel cassetto. Le voglio un mondo di bene, gliene vorrò sempre, e mi auguro che con questo mio regalo abbia capito quanto sia importante, per me, e quanto abbia a cuore la sua felicità.



Congratulazioni sorellina! 



domenica 21 luglio 2013

Il blog riapre i battenti con il dolce della domenica: Muffins Cocco & Lamponi


Ci sono grandi idee, luminose, sfolgoranti, semplicemente brillanti. E idee un pò meno azzeccate, un pò meno "giuste" delle altre. Chiudere il blog per dedicarmi solo ed esclusivamente ad un progetto rientra, indubbiamente, nella seconda delle categoria appena descritte. Mi ha tolto definitivamente la voglia di fare, ed alla fine mi sono ritrovata con mesi di niente, un bel pugno di mosche e le labbra  perennemente storte in un'espressione poco convinta. Sono ,però, dell'opinione che lamentarsi serva a poco e che piuttosto occorra reagire, reagire e reagire! Voltare pagina, riprendere la penna e ricominciare a scrivere, decidendo se continuare ciò che si è interrotto o scrivere di nuove storie, desideri, pensieri.
Ricomincio da qui. Da questi dolci, semplici e buoni, da prima colazione o da merenda. Si preparano in un lampo, e gli ingredienti sono semplici da reperire. I lamponi che io ho utilizzato sono freschi e provengono da una passeggiata tra i boschi. Ma  voi potete usarli congelati, o sostituirli con altra frutta a piacimento.
Sperimentare non ha mai fatto male a nessuno

Ingredienti per circa 18 muffins


  • 280 gr di farina
  • 210 gr di zucchero
  • 10 gr di lievito per dolci
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 vasetto di yogurt al cocco
  • 150 ml di latte
  • 3 uova
  • 130 gr di burro fuso
  • 200 gr di lamponi


Procedimento
Regola vuole che, per realizzare i muffins, gli ingredienti secchi e quelli liquidi vanno miscelati in due ciotole diverse ed uniti insieme solo alla fine. Per cui, in una ciotola mescoliamo assieme lo zucchero, la farina, la vanillina, il bicarbonato e il sale. In un'altra, invece, sbattiamo le uova assieme al latte, aggiungiamo lo yogurt e il burro intiepidito. Versiamo adesso la miscela liquida nel mix di ingredienti secchi, amalgamando con una frusta per evitare grumi. Incorporiamo solo alla fine i lamponi, leggermente infarinati in modo che non finiscano sul fondo del dolce. Posizioniamo un pirottino di carta per ogni cavità presente su di uno stampo per muffins e, usando un cucchiaio o un sac a poche, riempiamolo per circa 3/4 con il composto. Inforniamo a forno già caldo, a 180° per una ventina di minuti finchè non sono gonfi e dorati. Fare sempre la prova stecchino.


Piccole note 
  • Si mantengono morbidi per qualche giorno, specie se conservati in un sacchetto di plastica o in una scatola a chiusura ermetica
  • Nel caso utilizziate del lievito vanigliate omettete la vanillina, durante il procedimento


E nel caso decideste di farli stasera per domani...beh, buona colazione/merenda di inizio settimana!
- Noemi -

domenica 24 febbraio 2013

Il Dolce della Domenica: Dolcetti al cocco e limone per una prof indimenticabile




Ci sono persone che lasciano, che tu lo voglia o meno, un segno decisamente profondo nella tua vita. Gli insegnanti, nel bene o nel male, appartengono a questa categoria. Trascorrono con noi gran parte della loro giornata, mese dopo mese, anno dopo anno. Alcuni si limitano a fare il loro lavoro, asetticamente, badando che alle nozioni seguano altre nozioni e basta. Altri ancora sviluppano una sorta di strano sadismo, verso l'intera classe o solo per alcuni membri della stessa, perseguitandoli e rendendo odiosa non solo la loro figura quanto la loro stessa persona. E poi...capita anche che alcuni, rari come mosche bianche, siano tutt'altra cosa. Vuoi perchè amano il loro lavoro, la loro materia, il confronto con menti più giovani e decisamente ignoranti, costoro ci mettono passione.  Le lezioni, in questi casi, vanno oltre il programma ministeriale e il rapporto che si viene a creare tra alunni e insegnante supera la durata del corso di studi, la stima rimane inossidabile nel tempo e l'affetto creatosi non conosce scadenze, semmai matura. La Prof. Natalia ha incarnato ed incarna ancora, per me, tutto questo. Elegante, persino quando si arrabbiava, ricordo ancora com'era vestita il primo giorno di lezione assieme, il primo sorriso, la prima battuta che mi ha rivolto. Il suo metodo non era tanto quello di spiegarci il passo della Divina Commedia piuttosto che la regoletta in latino, quanto quello di fare zapping tra argomenti di diversa natura, seguendo un filo logico a cui tutti, anche i meno preparati, potevano facilmente aggrapparsi. Ogni lezione era un'avventura diversa, una storia diversa...e noi miracolosamente eravamo un pò meno ignoranti di prima, e un pò più entusiasti. Il fatto che fosse esigente, molto esigente, e all'occorrenza anche severa non ce la faceva amare di meno. Forse perchè lei, da sempre, ci insegnava anche altro. L'amore per la bellezza, per la conoscenza, per la vita. Sono passati sei anni dal mio diploma, e solo a scriverlo mi sembra un'eternità. Nonostante il tempo continui, inesorabilmente, a sfuggirmi dalle dita capita che mi ricordi di andarla a trovare assieme a qualche altra mia compagna di classe dell'epoca. E l'ultima volta, in dono, ho portato questi. Semplicissimi da realizzare, uno tira l'altro neanche fossero ciliegie. Al di la delle regole del galateo, che prevede di portare qualcosa  a chi si va in visita, lo faccio perchè con lei mi sento sempre in debito, in difetto.
Forse perchè mi ha dato tanto, in quei tre anni assieme, forse perchè se non avesse insistito non mi sarei iscritta a Giurisprudenza, non avrei conosciuto il mio migliore amico, e tante meravigliose persone, non sarei dove sono ora nè come sono ora.
Forse. O forse perchè a certa gente, viene spontaneo dire sempre, sentitamente: Grazie!

Ingredienti


  • 250 gr di farina 00
  • 2 uova
  • 100 gr di farina di cocco
  • 150 gr di zucchero
  • 125 gr di burro
  • 50 gr di mandorle tritate finissime 
  • la scorza grattuggiata di un limone
  • 2 cucchiaini di liquore al limoncello 


Per decorare

  • albume
  • cocco rapè q.b







Procedimento

Impastiamo, come per la frolla, lo zucchero, il burro, le uova, le farine, le mandorle e il liquore. Non occorre lavorare molto l'impasto ed una volta amalgamati tutti gli ingredienti il panetto va avvolto nella pellicola e lasciato riposare in frigo per un'ora. Una volta trascorso il tempo previsto ricaviamo delle piccole palline grosse quanto una noce e diamo loro la forma di una polpetta. Passiamole nell'albume e poi rotoliamole nel cocco rapè per ricoprirle. Disponiamole ben distanziate su una placca ricoperta di carta forno e informiamo a 180° per 15 minuti a forno statico. Quando saranno dorati sforniamoli e mettiamoli a raffreddare su una gratella per dolci.



Piccole note

  • La ricetta l'ho presa dal mensile "Più Dolci" di Settembre 2010
  • Il sentore del limone è piuttosto leggero. Nel caso preferiste un gusto più deciso aggiungete più scorza grattugiata
  • Per ricoprire più facilmente e omogeneamente le palline mettete il cocco in un piatto fondo, disponete all'interno poche palline alle volta  e scuotete il piatto con un movimento rotatorio. Le palline, rotolando, si ricopriranno perfettamente di cocco e voi non vi sporcherete le dita. Non troppo.

Buona Domenica a tutti voi
- Noemi -

domenica 18 novembre 2012

Il Dolce della Domenica: "I Cookies della Fra" (che non sono della Fra)



Innanzitutto...cos'è un cookie? E' il tipico biscotto da colazione, Americano, burrosissimo, croccante e friabile. Possiamo trovarne diverse, mirabolanti, variabili (con aggiunta di cacao, frutta secca, uva passa) e potete, voi stessi, sperimentarne di nuove magari "italianizzandoli" con prodotti d'eccellenza come il cioccolato di Modica, il pistacchio di Bronte, le nocciole di Giffoni.
Semplicissimi da preparare, ancora più rapidi da mangiare...e visto che Natale è vicino, perchè non trasformarli in regalo mangereccio? Magari confezionandoli in una bella scatola di latta, che tra l'altro li conserva divinamente, dal sapore un pò shabby e vintage, come questa in vendita su www.shab.it


Devo ringraziare Francesca, amica geograficamente distante negata ai fornelli ma di buona forchetta, che nutre una passione quasi morbosa per questi biscotti e che me ne ha parlato per talmente tanto  tempo e con una tale enfasi da spingermi a cercare la ricetta e a cucinarli ( ricetta che, a proposito, è stata presa dal sito di Cookaround). Insomma, alla fine son venuti su talmente bene che ho promesso di spedirglieli per Natale...e siccome la preparazione non è difficile, le feste lontane, e lo stomaco brontola s'è messa a spignattarli anche lei. E questa, signori miei, è la regina delle garanzie.
Perchè se son riusciti alla Fra, riusciranno a tutti.

Ingredienti 
  • 250 gr farina 00
  • 200 gr di gocce di cioccolato fondente
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 125 gr di burro
  • 125 di zucchero di canna
  • 125 gr di zucchero semolato
  • essenza a piacere (io ho usato la buccia grattuggiata di mezzo limone)
  • 1 uovo


Preparazione


Sbattere l'uovo fino a farlo diventare gonfio e spumoso. Aggiungere il burro sciolto, lo zucchero di canna, lo zucchero semolato, l'essenza. Incorporare la farina al bicarbonato ed aggiungerla, poco per volta, all'impasto aggiungendo alla fine il cioccolato. A questo punto avrete ottenuto un impasto piuttosto solido. Se dovesse risultare appiccicoso lasciatelo riposare in frigo, per qualche minuto. Dopodichè ricavate delle palline non troppo grandi e disponetele, ben distanziate, su una teglia rivestita di carta forno. Tenete presente che il dolce, in cottura, gonfia e si allarga per cui non lesinate lo spazio tra una pallina e l'altra. Infine infornata a 180° forno statico per circa una decina di minuti finchè non avranno assunto un bel colore dorato. I biscotti, appena tolti dal forno, sono estremamente delicati. Prima di spostarli dalla teglia vi consiglio di farli raffreddare




Ed ecco l'interno di questi dolcetti. Con queste dosi io ne ho ottenuti circa una trentina. Già volatizzati.
Provateli gente, provateli!

A presto

- Noemi -

domenica 16 settembre 2012

Il Dolce della Domenica: Pesche (Old Style)




Questo è uno dei dolci della mia infanzia. Nel senso che è cosi laborioso che mia madre son ormai molti anni che ha desistito di proporcelo. Trattasi di un biscotto di frolla farcito con crema pasticcera bianca e al cacao, bagnato nell'alchermes e passato nello zucchero semolato. Si, una bomba. Ma buonissimo! E bellissimo a vedersi...anzi, se desideraste un colore ancora più intenso invece di utilizzare la bagna all'Alchermes, come nel mio caso, inzuppatele nel liquore vero e proprio in modo da renderle maggiormente rosa. E siccome nei miei ricordi di bambina non esistevano robine tipo silicone, teflon, ecc... ho deciso di realizzarli utilizzando la tecnica di mia madre: i gusci di noce. Tagliati a metà, lavati accuratamente e chiusi in un sacchetto proprio allo scopo di realizzare questi dolcini. Che, vi ripeto, son da provare!

Ingredienti

Per la pasta biscotto
  • Zucchero 200 gr
  • Uova 4
  • Burro 240 gr
  • Lievito 1 bustina
  • Latte 240 ml
  • Buccia grattuggiata di 1 limone
  • Farina quanta ne richiede l'impasto

Per farcire
  • Crema pasticcera classica e al cioccolato
Per decorare
  • Bagna all'Alchermes (o in alternativa Liquore Alchermes)
  • Zucchero semolato q.b
  • Foglie di mandarino


Preparazione

Sciogliere, in una casseruola, lo zucchero con il burro. Versare il composto in un recipiente ed aggiungere le uova, la buccia di limone e il latte, mescolando per amalgamare bene ed evitare la formazione di grumi. Aggiungere, a poco a poco, la farina mescolata al lievito finchè non otterremo un impasto morbido e facilmente lavorabile con le mani. La consistenza dovrà essere quella della pasta da pane o da pizza. A questo punto formiamo delle palline di pasta (come se stessimo facendo delle polpette) appiattiamole  tra le mani creando un disco spesso circa mezzo centimetro, e avvolgiamo il guscio di noce, precedentemente unto con del burro o pochissimo olio d'oliva, disponendo i dolci ben distanziati su una teglia rivestita di carta forno, in modo che la parte cava del guscio sia a contatto con la teglia.





Questo serve a far si che, cuocendo, si formi un incavo nel biscotto dentro al quale disporre la crema. Se non doveste avere i gusci di noce potete utilizzare uno stampo di questo tipo rivestendo le formine con un disco sottile di pasta


Questo stampo è prodotto da Silkomart


A questo punto inforniamo a 180° a forno statico finchè i dolci non diventano dorati, ci vorranno circa 20 minuti. Una volta cotti estraiamo via il guscio di noce finchè sono tiepidi, aiutandoci con un coltellino e facendo attenzione a non danneggiare il biscotto. Otterremo questo


Prima di farcire i biscotti vi consiglio di "appaiare" i gusci, ossia verificare quali combacino perfettamente ponendoli vicini. Una metà del biscotto andrà farcita con la crema pasticcera al cacao, l'altra con la versione classica. Altro trucchetto: sporcate leggermente anche i bordi del biscotto in modo che la crema faccia un pò da colla e vi aiuti a tener ferme le due metà.




Per concludere prendiamo le nostre pesche, bagnamole nell'Alchermes e facciamole rotolare nello zucchero semolato, completando la decorazione con una fogliolina di mandarino.






Dunque, ricapitolando: un pò laboriosi, è vero...ma che bontà!

Buona Domenica e a presto

- Noemi -






domenica 1 aprile 2012

Il Dolce della Domenica: Maxi Bignè con Mousse al Cioccolato



Ripeto: questo periodo, prima o poi, dovrà finire! Nell'attesa continuo a sfornare delizie e creazioni ed a postarle quando posso. Ringrazio tutte coloro che mi seguono sempre con tanto affetto, senza di voi il Blog non avrebbe proprio motivo d'esistere. Tornando a noi...E' Domenica! Oggi realizzeremo i Bignè. Che non sono poi cosi difficili, bisogna solo prestare un pò d'accortezza in alcuni passaggi. Li ho farciti con la Mousse al Cioccolato e Mascarpone già utilizzata altre volte. Ma voi potete riempirli a piacimento con altre creme e farcie. Un'ultima cosa: io ho deciso di farli in formato "maxi" ma, se lo preferite, potete usare lo stesso impasto per farne di dimensioni standard oppure per realizzare delle èclairs. Insomma, come sempre, sbizzarritevi!

Ingredienti
  • 280 gr Farina
  • 250 ml Acqua
  • 200 gr Burro
  •  8 Uova circa
  • 2 cucchiai di Zucchero
  • 1 pizzico di Sale

Per farcire e decorare
  • 250 gr di Mousse al Cioccolato e Mascarpone
  • Zucchero a Velo per decorare

Preparazione



Mettere  in una pentola dai bordi alti l'acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero ed il sale finchè il burro non si scioglie ed il composto non entra in ebolizzione. Togliamo la pentola dal fuoco e incorporiamo, in un colpo solo, tutta la farina, mescolando bene per eliminare i grumi ed amalgamarla perfettamente ottenendo una pasta liscia. Rimettiamo il pentolino sul fuoco e continuiamo a mescolare finchè la nostra pasta non inizia a sfrigolare, staccandosi dai bordi.



A questo punto allontaniamola nuovamente dal fuoco e lasciamola intiepidire. In questo modo evitere che le uova, che andremo ad incorporare, si "cuociano" a contatto con la pasta calda. Aggiungiamo un uovo alla volta, mescolando energicamente ed aspettando che ognuno sia perfettamente amalgamato prima di passare al secondo. Il tipo di farina e di burro utilizzati possono influenzare il numero di uova necessarie. Non dobbiamo ottenere un impasto troppo "molle" ma raggiungere lo stadio in cui la pasta è lucida e si stacca a fatica dal cucchiaio.




A questo punto non ci resta che inserire la pasta all'interno di un sac a poche con bocchettone liscio e andare a realizzare dei mucchietti del diametro di circa 4 cm, su di una teglia ricoperta di carta da forno. Cuociamo per circa mezz'ora a forno statico, inizialmente a 200°, successivamente a 180°, con calore sotto e sopra, disponendo la teglia nella parte inferiore del forno. Una volta dorati e gonfi lasciamoli raffreddare, pratichiamo un foro nella parte inferiore e farciamoli con la nostra mousse.




Sempre la stessa ricetta, utilizzata sotto le feste, ma stavolta i Bignè preparati erano formato mignon.



Buona domenica e buon dolce a tutti!

- Noemi -

domenica 5 febbraio 2012

Il Dolce della Domenica: I Krapfen


Mia madre è una cuoca bravissima. Nonostante io e mia sorella l'accusiamo di essere "antica" quando trasecola di fronte alla salsa di soia, al quinoa o alla radice di zenzero è, indubbiamente, la più brava cuoca di casa. Quando ero molto piccola, e lei aveva molto più tempo di fare la casalinga, ricordo che prendevo un suo libro di ricette dalla copertina rigida, marrone, il primo numero di quelle enciclopedie per la donna che tanto si usavano negli anni 80, e sfogliando le pagine sceglievo uno dei tanti bei dolci fotografati. Poi, mia madre, con santissima pazienza e in base anche agli ingredienti che avevamo a casa, lo preparava, magari personalizzandolo, e questo accadeva praticamente ogni settimana. Adesso è passato oltre un decennio da allora, ed anche io crescendo mi sono appassionata alla cucina. Il libro c'è ancora, ingiallito e con tanto dei miei (orribili) disegni fatti a penna nelle pagine bianche tra una pietanza e l'altra. La ricetta di questa domenica l'ho presa proprio da li e mi fa tenerezza pensare che, adesso, è mia madre che, di tanto in tanto, mi chiede: "Che dolce farai domani?" Questo dolce lo dedico a tutte le Mamme&Figlie che hanno ancora il tempo e la gioia di impiastricciare insieme in cucina.

Ingredienti
Per il lievitino
  • 80 gr di farina tipo 00
  • 25 gr di lievito di birra
  • poco meno di mezzo bicchiere d'acqua
Per l'impasto
  • 500 gr di farina tipo 00
  • 100 gr di zucchero
  • 100 gr di burro
  • 4 uova
  • la scorza grattuggiata di un limone
  • 1 pizzico di sale
  • latte ( solo se necessario)
Per la farcia, la frittura, la decorazione
  • Crema pasticcera e/o Crema al Cioccolato
  • Strutto o Olio di semi
  • Zucchero a velo




  


Iniziamo col lievitino, sulla spianatoia formiamo la fontana e sciogliamo il lievito in acqua tiepida. Non abbondate con l'acqua, la dose ideale è leggermente meno di mezzo bicchiere. Versiamo il lievito sciolto nella farina ed impastiamo ottenendo un piccolo panetto. Se l'impasto dovesse presentarsi troppo liquido aggiungete tutta la farina del caso, finchè impastandolo non si appiccicherà più alle mani. Incidiamo una croce sopra e mettiamo il lievitino a riposare in una ciotola riempita d'acqua tiepida finchè non avrà raddoppiato di volume. (Ad un certo punto la nostra palla si staccherà dal fondo e incomincierà a galleggiare. Niente timore, è normale!)



Facciamo nuovamente la fontana con il mezzo kg di farina e versiamo, al suo interno, le uova, lo zucchero, il pizzico di sale, la scorza grattuggiata di limone e il burro a tocchetti. Impastiamo gli ingredienti amalgamandoli bene prima di aggiungere anche il lievitino, che avremo fatto sgocciolare appena, ottenendo un impasto morbido e liscio che non si appiccica alle mani. Se l'impasto dovesse essere troppo duro aggiungete qualche goccia di latte, se troppo appiccicoso infarinate ulteriormente la spianatoia. Anche questo impasto, una volta inciso a croce e messo in una ciotola asciutta, deve riposare finchè non raddoppia il proprio volume.



Riprendiamo il nostro impasto, lavoriamolo un pò con le mani, ricaviamo un lungo salsicciotto che taglieremo a tocchetti grossi. Manipolandoli con le mani come fossero polpette dovremo ottenere delle palline della dimensione pari a quella di un mandarino. Mettiamole a riposare su un tagliere ricoperto da un canovaccio infarinato e copriamole con un altro canovaccio ed una coperta lasciandole lievitare per 2 ore.



A questo punto riempiamo una padella fonda (meglio ancora le apposite padelle per friggere con tanto di reticella) di strutto o olio. Io, personalmente, preferisco il primo. Friggiamo pochi krapfen alla volta facendoli dorare da una parte e dell'altra finchè non hanno assunto un bel colore leggermente brunito. Occhio a non farli bruciare, e non tenete l'olio troppo caldo altrimenti cuociono solo fuori e non dentro!
Scoliamoli tutti assieme, ed a mano a mano che friggiamo, utilizzando un sac a poche, farciamo i krapfen da sotto, spolverizziamo di zucchero a velo e serviamo ancora caldi.


Piccole Note
- Al cioccolato sono buoni...ma con la crema pasticcera sono letteralmente divini!
- Questi dolci, di origine tedesca, possono essere riempiti anche con marmellate o creme di diverso tipo e solitamente si preparano per Carnevale. Per maggiori info sulla sua storia, cliccate qui.
- Con questa ricetta io ho realizzato circa 20 krapfen. Perchè in foto ce ne sono solo tre?! Eh beh..mica potevamo solo guardarli!

Buona Domenica a tutti!!!
- Noemi -

mercoledì 14 dicembre 2011

Biscotti all'Arancia (più lunghi a dirsi che a farsi)


Ultimamente tutta una serie di graziosissimi esami sta allontanando i miei pensieri dal Blog. Vi chiedo dunque scusa se non ho risposto ai vostri commenti nè ricambiato le vostre visite, ma farò ammenda tra qualche giorno quando finirà questa estenuante corsa ad ostacoli. Nel frattempo una ricettina realizzata qualche tempo fa, presa e rielaborata dalla rivista "I Dolci di Natale della Nonna". Se togliamo il tempo di posa in frigo di un'oretta (che però possiamo ridurre utilizzando il freezer) sono i biscotti più rapidi che abbia mai fatto. Il sapore di arancia è delicatissimo e persino mio padre, che dei dolci non va particolarmente pazzo, una volta assaggiati ha messo su un sermone contro i biscotti comprati e sulla necessità di fare i dolci in casa che sono più sani, più belli, più tutto. Provateli!

Occorrente
  • 250 gr di farina tipo 00
  • 150 gr di burro a pezzetti
  • 75 gr di zucchero a velo
  • 60 gr di mandrole secche, con tutta la pellicina, in polvere
  • 1 bustina di vanillina o 2 gocce di aroma vaniglia
  • la buccia grattuggiata di un'arancia e un cucchiaio del suo succo

Preparazione

In una ciotola versare tutti gli ingredienti e amalgamare senza particolari attenzioni ottenendo un composto estremamente morbido. Avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciare riposare o in frigo per un'ora oppure in frezeer per una mezz'ora in modo che diventi duro e facilmente lavorabile. Trascorso il tempo necessario prelevare piccole dosi d'impasto e passarlo tra le mani fino ad ottenere una polpetta. Schiacciarla in modo da ottenere un cerchio e  posizionarla  su  una teglia capiente rivestita con carta da forno. I biscotti tendono ad allargarsi in cottura per cui posizionateli ben distanti l'uno dall'altro. Far cuocere in forno già caldo a 180° finchè non diventano dorati.



Piccole Note
- Si  tratta di dolci senza uova, adatti quindi a chi ha problemi di colestorolo. Potete anche usare l'olio di semi al posto del burro (90 gr in tal caso) oppure dimezzare il burro e aggiungere latte fin quando ne richiede l'impasto.
- Vista la loro estrema facilità sono ideali da prepare con i bambini (e per i bambini)
- Si conservano perfettamente per circa una settimana. Se ci arrivano, ovvio.


Che poi Natale & Arancia sono una bella accoppiata...no? A proposito! Se vi piace la Stella di Natale della foto sappiate che presto pubblicherò un tutorial e che, anche in questo caso, si prepara in pochissimo tempo!
A presto

Noemi

domenica 4 dicembre 2011

Il Dolce della Domenica: Muffin al Cacao e Banane (senza Uova)



I miei genitori dicono sempre che se ho un euro ne spendo tre. In realtà le cose non funzionano esattamente cosi. Solitamente ho in tasca 50 centesimi e riesco comunque a spenderli tutti.  Ma la verità è che faccio acquisti intelligenti come gli stampini per la pasta di zucchero. Oppure lo scavino per verdure. O ancora la  teglia da 6 Muffin (il mio primo acquisto online tra l'altro).



Vedete, sapevo che era solo questione di tempo e che prima o poi l'avrei usata. Come ormai avrete ben capito (mi sono lamentata anche qui e qui) ultimamente sto producendo dei dolci totalmente privi di uova. Questi Muffin sono, dunque, un esperimento. Lo ammetto, mi sono sentita un pò come il Dottore Von Frankenstein quando, assaggiandolo, ho esclamato "SI- PUO' - FARE!"  Bando alle ciancie, passiamo alla ricetta:

Occorrente per 6 Muffin:
  • 100 gr di Farina 00
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 75 gr di zucchero
  • 50 ml di olio di semi
  • 1 vasetto da 125 gr di yogurt alla banana
  • 90 gr di panna vegetale senza grassi idrogenati
  • 1 banana
  • 40 gr di cacao amaro
  • 1 banana
  • Fialetta di aroma vaniglia
Procedimento



In una ciotola mescolare tutti gli ingredienti secchi (farina, lievito, bicarbonato). In un'altra ciotola, invece, versare lo zucchero, l'olio, lo yogurt, la panna e qaulche goccia di aroma alla vaniglia. Aggiungere il composto liquido a quello secco ed amalgamare il tutto. Tagliare la banana a pezzetti ed unirla al composto.


Riempire gli stampini sino al bordo e porre in forno caldo (statico) a 180°  per circa 20-25 minuti. Servire tiepidi o freddi con una leggera spolverizzata di zucchero a velo.

Piccole Note
  • Per chi è uovo-dotato la dose prevista è di mezzo uovo per le quantità di cui sopra (omettete la panna però).
  • Io ho usato lo stampo in silicone per questo ho omesso la fase dell'imburattura e infarinatura della teglia. Per chi non avesse teglie da muffin potete usare i pirottini di carta e porli in una teglia normale, o anche i pirottini in alluminio usa e getta (al supermercato, vicino alle vaschette per congelare).

Ricetta semplice, velocissima, leccorniosa. Che dirvi di più? Ah..si! Con questa ricetta partecipo al Contest "MARTHellati" di Arabafelice in cucina



Buon appetito e Buona Domenica

- Noemi -