I miei lettori
giovedì 21 ottobre 2010
nonsolodue
sabato 16 ottobre 2010
Smetto di leggere
giovedì 13 maggio 2010
Sto leggendo ...
sabato 27 marzo 2010
Il mio ultimo libro
sabato 27 febbraio 2010
L'ultima rivelazione
venerdì 29 gennaio 2010
Ma mannaggia a Dan Brown !
lunedì 11 gennaio 2010
Sto leggendo ...
sabato 24 ottobre 2009
Sto leggendo ...
venerdì 8 maggio 2009
Meme libri
Leggi in bagno ?
Cosa ne pensi dei libri tipo trilogie ?
Hai un libro che ritieni un "cult" per te ?
Ti piace rileggere i libri ?
Una lettura inconfessabile ?
Televisione, videogioco o libro ?
Un libro elettronico ?
Libro imprestato o comperato ?
Hai già abbandonato la lettura di un libro?
Qual'é il libro che non ti é proprio piaciuto ?
Guardi i film dopo aver letto il libro ?
Tieni i libri, li presti o li dai via ?
Conclusioni :
giovedì 12 marzo 2009
Daniel Pennac
Era sordo?
O magari dislessico?
Non aveva mica intenzione di farci un "rifiuto scolastico"?
O di accumulare un ritardo irrecuperabile?
Allora?
Pigro?
Semplicemente pigro?
No, seguiva il suo ritmo, ecco tutto, che non è necessariamente quello di un altro, e che non è necessariamente il ritmo uniforme di una vita. Il suo ritmo di apprendista lettore, che conosce accelarazioni e brusche regressioni, periodi di bulimia e lunghe sieste digestive, la sete di progredire e la paura di deludere...
Solo che noialtri "pedagoghi" siamo usurai impazienti.
Detentori del Sapere, lo prestiamo contro interessi. E vogliamo che renda, e in fretta! Se ciò non accade, è di noi stessi che dubitiamo.
Daniel Pennac, Come un romanzo
I DIECI DIRITTI DEL LETTORE
1. IL DIRITTO DI NON LEGGERE (…) la maggior parte dei lettori si concede quotidianamente il diritto di non leggere. (…) tra un buon libro e un brutto telefilm, il secondo ha, più spesso di quanto vorremmo confessare, la meglio sul primo. Inoltre, non leggiamo sempre. I nostri periodi di lettura si alternano sovente a lunghi digiuni (…) (…) se possiamo tranquillamente ammettere che un singolo individuo rifiuti la lettura, è intollerabile che egli sia – o si ritenga – rifiutato da essa.
2. IL DIRITTO DI SALTARE LE PAGINE Ho saltato delle pagine (…).E tutti i ragazzini dovrebbero fare altrettanto. In questo modo potrebbero buttarsi prestissimo su tutte le meraviglie ritenute inaccessibili per la loro età. (…) Un grave pericolo li minaccia se non decidono da soli quel che è alla loro portata saltando le pagine che vogliono: altri lo faranno al posto loro.
3. IL DIRITTO DI NON FINIRE IL LIBRO Ci sono mille ragioni per abbandonare un romanzo prima della fine: la sensazione del già letto, una storia che non ci prende, il nostro totale dissenso rispetto alle tesi dell’autore, uno stile che ci fa venire la pelle d’oca (…) Inutile enumerare le 995 altre ragioni, fra le quali si debbono tuttavia annoverare la carie dentale, le angherie del capoufficio o un terremoto del cuore che ci paralizza la mente. (…)
4. IL DIRITTO DI RILEGGERE Rileggere quel che una prima volta ci aveva respinti, rileggere senza saltare nessun passaggio, rileggere da un’altra angolazione, rileggere per verificare (…) Ma rileggiamo soprattutto in modo gratuito, per piacere della ripetizione, la gioia di un nuovo incontro (…)
5. IL DIRITTO DI LEGGERE QUALSIASI COSA (…) ci sono “buoni” e “cattivi” romanzi. Molto spesso sono i secondi che incontriamo per primi sulla nostra strada. E, parola mia, quanto toccò a me, ricordo di averli trovati “belli un casino”. Ma sono stato fortunato: nessuno mi ha preso in giro … Qualcuno ha solo lasciato sul mio passaggio qualche “buon” romanzo guardandosi bene dal proibirmi gli altri.
6. IL DIRITTO AL BOVARISMO E’ questo, a grandi linee, il “bovarismo”, la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazione: l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (…)
7. IL DIRITTO DI LEGGERE OVUNQUE (qui Pennac ci presenta un soldato un po’ particolare, che ama leggere Gogol durante l’esecuzione di un servizio, considerato dai più, poco onorevole: pulire le latrine. Il messaggio, consegnatoci dallo scrittore francese, è che qualunque luogo è buono per chi ami la lettura…. anche un comune gabinetto).
8. IL DIRITTO DI SPIZZICARE E’ la libertà che ci concediamo di prendere un volume a caso della nostra biblioteca, di aprirlo, dove capita e di immergercisi un istante, proprio perché solo di quell’istante disponiamo.
9. IL DIRITTO DI LEGGERE A VOCE ALTA L’uomo che legge a viva voce si espone completamente agli occhi che lo ascoltano.(…)
10. IL DIRITTO DI TACERE L’uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire. (…) (…) le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere.
domenica 11 gennaio 2009
Le cose da dire ...
il secondo libro è "La donna di Avalon" di Jack Whyte
- La pietra del cielo
- La spada che canta
- La stirpe dell'aquila
- Il sogno di Merlino
- Il forte sul fiume
- Il segno di Excalibur
- Le porte di Camelot
- La donna di Avalon