«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare
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martedì 12 ottobre 2010

Palamita alle erbe fini

Era da un po' che non postavo una ricetta di pesce.
Trovo che più le preparazioni siano semplici, più valorizzino la carne del pesce che, se fresco, dà naturalmente il meglio di sè.
In questo caso ho scelto una piccola palamita che ho tagliato a tranci, ma voi potete comprare anche dei tranci già pronti di circa 150-200 gr ciascuno.
Questa ricetta si può adattare benissimo anche ad altri pesci similari come sgombri o piccoli tonnetti.




INGREDIENTI: (4 porzioni)
una palamita di circa 800 gr che taglierete a tranci
uno scalogno
un mazzetto di erbe aromatiche fresche (prezzemolo, erba cipollina, menta)
un pizzico di dragoncello essicato
1/2 bicchiere di vino bianco secco
due cucchiai di olio extravergine d'oliva
un piccolo peperoncino piccante
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Tritate finemente lo scalogno e rosolatelo a fuoco basso in una padella con due cucchiai di olio e il peperoncino lasciato intero.
Aggiungete i tranci di palamita e fateli cuocere due minuti per lato. Nel frattempo lavate e tritate le erbe aromatiche.
Sfumate il pesce con il vino bianco, lasciate evaporare l'alcool e aggiungete il trito di erbe fini e il dragoncello.
Regolate di sale, cuocete ancora per due minuti e ... il piatto è pronto!

mercoledì 25 giugno 2008

Mini strudel di piselli e ricotta di pecora con pomodori secchi al dragoncello

Lo so che l'idea di accendere il forno vi sembra pura follia, ma questi strudel poi si possono mangiare anche freddi.
Sono l'ideale ad esempio da portare ad un pic-nic, o meglio ancora in spiaggia... per chi ci può già andare!


Dragoncello
Se a sentir parlare di foglie di dragoncello vien da pensare a maghi e streghe indaffarate nel preparare misteriose pozioni non è del tutto sbagliato. In tempi antichi, godeva di buona fama quale rimedio per diversi malanni o, insieme ad altre sostanze, come risolutore di gravidanze indesiderate.
In realtà, il dragoncello, o
artemisia dracunculus, è un erba aromatica quasi speziata che ferme restando le sue proprietà erboristiche, più che per intrugli magici, si presta meglio per usi culinari davvero da sperimentare. Questo, in gran parte per merito dei francesi che, per primi, cominciarono ad impiegare il dragoncello in cucina per aggiungere sapore a piatti di carne, cacciagione, pesce, insalate e formaggi.
Non ultimo, grazie al suo aromatico sapore che ricorda menta e prezzemolo in veste piccantina, per confezionare la famosa salsa bernaise. Ottimo se usato fresco, avendo cura di usare i rametti e le foglioline più tenere, il dragoncello si può adoperare anche esiccato ma si deve ricordare, come per tante altre erbe aromatiche, che la sua forza ne risente e la magia per il palato… può sparire.
(fonte
peperosso.libero.it)


Mini strudel di piselli e ricotta di pecora con pomodori secchi al dragoncello


Ingredienti:
220 gr di ricotta di pecora
120 gr di piselli già lessati
pasta brisée
pomodori secchi sott'olio
1 uovo
dragoncello
olio extravergine d'oliva
sale
pepe bianco

Preparazione:
Stemperate la ricotta con una forchetta per ammorbidirla bene.
Aggiungete i piselli già lessati per circa 10-15 minuti in acqua leggermente salata.
Tagliate a filetti sottili 7-8 pomodori secchi e aggiungeteli alla ricotta.
Sbattete bene un uovo con un pizzico di sale, aggiungetelo nella ciotola e mescolate per amalgamare bene il tutto.
Lavate due ciuffetti di dragoncello e sminuzzateli finemente. Unite il trito al resto degli ingredienti.
Prendete la pasta brisée e stendetela molto sottile su un foglio di carta forno. Tagliatela quindi a forma rettangolare. Tagliate il rettangolo a metà per il lato corto e in tre parti per quello lungo in modo da ricavarne 6 altri rettangoli.
Praticate sui lati lunghi di ogni rettangolo delle incisioni sui lati lunghi, come si vede nella foto. Sono distanti tra loro circa 1 cm e bisogna lasciare intatta la parte centrale.
Distribuite al centro 2-3 cucchiai del composto preparato in precedenza. Richiudete quindi le due estremità in modo da evitare che in cottura la ricotta esca.
A questo punto dovete sovrapporre in modo alternato le strisce di pasta come a formare una treccia. Una a destra e una a sinistra e così via.
Spennellate la superficie dello strudel con acqua e olio e spolverate con pepe bianco.
Infornate a 180° per circa 30-40 minuti o comunque fino a che gli strudel saranno dorati in superficie.
Frullate grossolanamente altri pomodori secchi con un po' del loro olio, poco pepe e altro dragoncello per fare la salsa di accompagnamento.

Preparazione degli strudel