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venerdì 21 giugno 2013
Scottadito di agnello in panure aromatica con cipolle di Tropea agrodolci
Dopo la ricetta in white eccomi con un nuovo piatto per la week in red, dedicato ad un abbinamento con un vino rosso.
Questa iniziativa promossa da Rallo mi sta davvero coinvolgendo... è fantastico assaggiare un vino e cercare un piatto che si abbina al meglio! :)
Con questo Nero d'Avola, vino morbido e pieno, dai profumi che richiamano i frutti rossi, ho pensato di abbinare un piatto di carne, ma dal gusto piuttosto dolce e intenso come la carne d'agnello. Ho panato le costolette con mandorle tritate, pane in cassetta ed erbe aromatiche fresche. Sono risultate così croccantissime all'esterno e al tempo stesso profumate e succulenti.
In aggiunta alla carne ho servito delle cipolle di Tropea a filetti che ho cotto in agrodolce e fatto sudare lentamente in padella in modo che diventassero dolcissime.
INGREDIENTI (per 2 porzioni)
Per la carne:
4 costolette di agnello
3 fette di pane in cassetta
10 mandorle spellate
1 rametto di rosmarino
4 foglie di salvia
1 ciuffetto di prezzemolo
2 albumi d'uovo
olio extravergine d'oliva q.b.
sale in fiocchi q.b.
Preparate la panure tritando le mandorle con il pane (privato della crosta scura) e le erbe aromatiche lavate ed asciugate. Battete leggermente le costolette di agnello. Sbattete gli albumi d'uovo e immergetevi le costolette, quindi passatele nella panatura premendola leggermente con il palmo della mano per farla ben aderire alla carne.
Scaldate poco olio in una padella di ceramica, o antiaderente, e cuocete le costolette per qualche minuto su entrambe i lati. Non cuocetele troppo, dovranno diventare dorate all'esterno ma la carne ancora rosata all'interno. Salatele leggermente con sale in fiocchi.
Per le cipolle agrodolci:
2 cipolle di Tropea
1/2 cucchiaio di zucchero di canna
2 cucchiai di aceto di mele
1 noce di burro
1 bacca di ginepro
sale q.b.
Sbucciate le cipolle e tagliatele a filetti. Fatele cuocere in una padella con il burro, la bacca di ginepro leggermente schiacciata e un pizzico di sale. Dovranno cuocere a fiamma bassa e molto lentamente in modo da ammorbidirsi senza prendere colore. Dopo circa 10 minuti aggiungete lo zucchero e l'aceto, mescolate e fate evaporare il forte dell'aceto. Quindi unite mezzo bicchiere d'acqua, chiudete con un coperchio e fate cuocere finché il liquido si sarà completamente assorbito.
Servite due costolette per persona accompagnando con le cipolle agrodolci. Decorate con erbe aromatiche fresche.
vino in abbinamento: Il Principe / Nero d'Avola D.O.P. Sicilia Bio / Patti Piccolo
produttore: Cantine Rallo (Marsala, TP)
temperatura di servizio: 16°C
grado alcolico: 13%
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sabato 21 luglio 2012
Sformato di zucchine, chèvre e menta
In questi giorni siamo sommersi dalle zucchine dell'orto e le abbiamo mangiate in mille modi diversi... arrostite in padella, grigliate, ripiene al forno, come sugo sulla pasta, in deliziose polpettine e anche nella fritttata.
L'altro giorno per fare qualcosa di diverso ho provato a fare uno sformato, che poi naturalmente abbiamo lasciato raffreddare e mangiato a temperatura ambiente.
Devo ammettere che gli sformati mi sono sempre sembrati una cosa molliccia e un po' anonima... niente di più sbagliato... mi "rimangio" tutto! ^_^
Ho pensato di abbinare la dolcezza delle zucchine al sapore intenso del formaggio chèvre... il profumo inebriante della menta da infine allo sformato un sapore fresco ed estivo.
INGREDIENTI:
600 gr di zucchine
2 uova
60 gr di parmigiano grattugiato
60 gr di formaggio chèvre
1 piccola cipolla
1 ciuffo abbondante di menta fresca
250 g di latte
40 g di farina (+ qualche altro cucchiaio se dovesse servire)
20 g di burro
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Con la farina, il burro, il latte e un pizzico di sale preparate una besciamella dalla consistenza abbastanza soda.
Tritate la cipolla e fatela imbiondire in una padella con l'olio. Aggiungetevi le zucchine che avrete precedentemente ridotto a filetti con una grattugia a fori larghi. Regolate di sale e pepe e lasciate cuocere finchè le zucchine non saranno morbide e il liquido di cottura sarà asciugato.
Sbattete in una capiente ciotola le uova con il parmigiano grattugiato. Unite il formaggio chèvre ridotto a pezzetti e le zucchine ormai intiepidite. Aggiungete la besciamella e le uova. Mescolate e, se il composto vi sembra troppo morbido, aggiungete poco alla volta qualche cucchiaio di farina.
Tritate finemente la menta e aggiungetela al composto che verserete quindi in una teglia rettangolare in silicone (o in un contenitore che possa andare nel microonde).
Cuocete a 600 watt per circa 20 minuti, in modalità combinata (grill + microonde). Se usate il forno tradizionale cuocete a 180° per circa 40/50 minuti.
Lasciate intiepidire prima di tagliare a fette. Ottimo anche freddo.
L'altro giorno per fare qualcosa di diverso ho provato a fare uno sformato, che poi naturalmente abbiamo lasciato raffreddare e mangiato a temperatura ambiente.
Devo ammettere che gli sformati mi sono sempre sembrati una cosa molliccia e un po' anonima... niente di più sbagliato... mi "rimangio" tutto! ^_^
Ho pensato di abbinare la dolcezza delle zucchine al sapore intenso del formaggio chèvre... il profumo inebriante della menta da infine allo sformato un sapore fresco ed estivo.
INGREDIENTI:
600 gr di zucchine
2 uova
60 gr di parmigiano grattugiato
60 gr di formaggio chèvre
1 piccola cipolla
1 ciuffo abbondante di menta fresca
250 g di latte
40 g di farina (+ qualche altro cucchiaio se dovesse servire)
20 g di burro
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Con la farina, il burro, il latte e un pizzico di sale preparate una besciamella dalla consistenza abbastanza soda.
Tritate la cipolla e fatela imbiondire in una padella con l'olio. Aggiungetevi le zucchine che avrete precedentemente ridotto a filetti con una grattugia a fori larghi. Regolate di sale e pepe e lasciate cuocere finchè le zucchine non saranno morbide e il liquido di cottura sarà asciugato.
Sbattete in una capiente ciotola le uova con il parmigiano grattugiato. Unite il formaggio chèvre ridotto a pezzetti e le zucchine ormai intiepidite. Aggiungete la besciamella e le uova. Mescolate e, se il composto vi sembra troppo morbido, aggiungete poco alla volta qualche cucchiaio di farina.
Tritate finemente la menta e aggiungetela al composto che verserete quindi in una teglia rettangolare in silicone (o in un contenitore che possa andare nel microonde).
Cuocete a 600 watt per circa 20 minuti, in modalità combinata (grill + microonde). Se usate il forno tradizionale cuocete a 180° per circa 40/50 minuti.
Lasciate intiepidire prima di tagliare a fette. Ottimo anche freddo.
Con questa ricetta partecipo a "L'idea del mese te la do io - Sfida di Luglio"
venerdì 6 luglio 2012
Palline di riso e limone
In questi giorni di caldo, quando arrivo a casa la sera, mi piace aprire la mia acqua tonica e spruzzarci un bel po' di limone che da una bella sensazione di freschezza. Anche se dicono che niente disseti meglio dell'acqua, a me piace talmente tanto...
Il limone è un agrume che non deve mancare mai nel mio frigorifero perché facendo colazione quasi sempre con il tè, lo spruzzo di limone è d'obbligo.
Insomma il limone io lo metto un po' dappertutto: marinate, insalata, pollo, pesce e anche sulla frittura ... dai forza ditelo "che eresia!!!". ^_^
In questa ricetta gli ingredienti sono basilari e semplicissimi, così come è semplice la preparazione: riso, parmigiano, erbe aromatiche, capperi. Infine l'ingrediente principe che darà a queste palline di riso un sapore fresco ed estivo non potrà essere che il... LIMONE!!!
INGREDIENTI: per 2 persone
120 gr di riso
2 limoni biologici
50 gr di parmigiano
1/2 spicchio d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
3 foglie di salvia
qualche rametto di timo fresco
1 cucchiaio di capperini sott'aceto
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lessare il riso al dente in una pentola con abbondante acqua salata, poi scolatelo e lasciatelo intiepidire stendendolo su un vassoio. Mi raccomando! per raffreddarlo non sciacquatelo sotto l'acqua altrimenti perderà l'amido che vi permetterà di formare le palline tenendo compatti i chicchi di riso.
Emulsionate in una ciotola l'olio con il succo di un limone, il timo, il prezzemolo, la salvia e l'aglio lavati e tritati, il sale, il pepe e la scorza grattugiata di 1/2 limone.
Con questa salsina condite il riso, aggiungendo poi il parmigiano grattugiato. Formate con il composto tante palline, della grandezza di una noce.
Tagliate il limone rimasto a fette molto sottili e disponetele armoniosamente sul piatto di portata. Disponete a questo punto le palline di riso sopra le fette di limone e decoratele con un cappero.
A piacere ornate il piatto da portata con qualche fogliolina di erba aromatica e portate in tavola.
[ricetta ispirata da L'enciclopedia della Cucina Italiana - Antipasti, Mondadori]
Se avessi un ristorante, sarebbe piccolo, con pochi tavoli, magari con le pareti, le sedie e le tovaglie colorate di blu, con una stupenda vista sul mare e in una assolata giornata estiva, sotto un fresco pergolato di vite servirei ai miei ospiti queste palline come "benvenuto" dello chef...
Sì, so anche dove lo vorrei, ma questo è un segreto di pochi! ;)
E allora con questi profumi, freschi, semplici, mediterranei ed estivi, partecipo al contest "Se avessi un ristorante" delle Pellegrine Artusi
La ricetta partecipa anche a "...freddo d'estate" il contest di #Food140
Il limone è un agrume che non deve mancare mai nel mio frigorifero perché facendo colazione quasi sempre con il tè, lo spruzzo di limone è d'obbligo.
Insomma il limone io lo metto un po' dappertutto: marinate, insalata, pollo, pesce e anche sulla frittura ... dai forza ditelo "che eresia!!!". ^_^
In questa ricetta gli ingredienti sono basilari e semplicissimi, così come è semplice la preparazione: riso, parmigiano, erbe aromatiche, capperi. Infine l'ingrediente principe che darà a queste palline di riso un sapore fresco ed estivo non potrà essere che il... LIMONE!!!
INGREDIENTI: per 2 persone
120 gr di riso
2 limoni biologici
50 gr di parmigiano
1/2 spicchio d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
3 foglie di salvia
qualche rametto di timo fresco
1 cucchiaio di capperini sott'aceto
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lessare il riso al dente in una pentola con abbondante acqua salata, poi scolatelo e lasciatelo intiepidire stendendolo su un vassoio. Mi raccomando! per raffreddarlo non sciacquatelo sotto l'acqua altrimenti perderà l'amido che vi permetterà di formare le palline tenendo compatti i chicchi di riso.
Emulsionate in una ciotola l'olio con il succo di un limone, il timo, il prezzemolo, la salvia e l'aglio lavati e tritati, il sale, il pepe e la scorza grattugiata di 1/2 limone.
Con questa salsina condite il riso, aggiungendo poi il parmigiano grattugiato. Formate con il composto tante palline, della grandezza di una noce.
Tagliate il limone rimasto a fette molto sottili e disponetele armoniosamente sul piatto di portata. Disponete a questo punto le palline di riso sopra le fette di limone e decoratele con un cappero.
A piacere ornate il piatto da portata con qualche fogliolina di erba aromatica e portate in tavola.
[ricetta ispirata da L'enciclopedia della Cucina Italiana - Antipasti, Mondadori]
Se avessi un ristorante, sarebbe piccolo, con pochi tavoli, magari con le pareti, le sedie e le tovaglie colorate di blu, con una stupenda vista sul mare e in una assolata giornata estiva, sotto un fresco pergolato di vite servirei ai miei ospiti queste palline come "benvenuto" dello chef...
Sì, so anche dove lo vorrei, ma questo è un segreto di pochi! ;)
E allora con questi profumi, freschi, semplici, mediterranei ed estivi, partecipo al contest "Se avessi un ristorante" delle Pellegrine Artusi
La ricetta partecipa anche a "...freddo d'estate" il contest di #Food140
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venerdì 30 marzo 2012
Co(s)tolette di agnello profumate al timo
Le costolette di agnello mi piacciono moltissimo! Di solito le preparo lasciandole marinare per qualche ora con succo di limone ed erbe aromatiche e poi le cuocio velocemente arrostendole in padella. Praticamente tento di dare un sapore "barbecue" con il normale fornello da cucina.
Questa volta ho voluto farle impanate e fritte e sicuramente, anche se un po' più pesantine, sono ancora più golose.
INGREDIENTI: 4 persone
12 costolette di agnello
una tazza di pangrattato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di foglioline di timo fresco
2 uova
un pizzico di cumino
fior di sale q.b.
olio per friggere q.b.
PREPARAZIONE:
Togliete le parti più grasse alle costolette e battetele per renderle sottili. In un recipiente mescolate il pangrattato con il parmigiano, il timo e cumino a piacere. Sbattete le uova in una fondina e intingetevi le cotolette da ambo i lati. Passatele quindi nella miscela di pangrattato e premete per far aderire bene la panatura.
Scaldate abbondante olio in una padella dai bordi piuttosto alti e quando sarà bello caldo (provate ad immergere uno stecchino di legno fino a toccare il fondo della pentola, se sfrigola e fa delle bollicine l'olio è ok) immergetevi poche costolette alla volta. Cuocetele finchè sono belle dorate su tutti i lati.
Scolatele su carta assorbente per far perdere l'unto in eccesso. Salatele con fior di sale e spruzzatele con succo di limone a piacere.
Servitele con un'insalata fresca e una salsina preparata con yogurt magro, olio, sale e timo ... saranno deliziose!
Questa volta ho voluto farle impanate e fritte e sicuramente, anche se un po' più pesantine, sono ancora più golose.
INGREDIENTI: 4 persone
12 costolette di agnello
una tazza di pangrattato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di foglioline di timo fresco
2 uova
un pizzico di cumino
fior di sale q.b.
olio per friggere q.b.
PREPARAZIONE:
Togliete le parti più grasse alle costolette e battetele per renderle sottili. In un recipiente mescolate il pangrattato con il parmigiano, il timo e cumino a piacere. Sbattete le uova in una fondina e intingetevi le cotolette da ambo i lati. Passatele quindi nella miscela di pangrattato e premete per far aderire bene la panatura.
Scaldate abbondante olio in una padella dai bordi piuttosto alti e quando sarà bello caldo (provate ad immergere uno stecchino di legno fino a toccare il fondo della pentola, se sfrigola e fa delle bollicine l'olio è ok) immergetevi poche costolette alla volta. Cuocetele finchè sono belle dorate su tutti i lati.
Scolatele su carta assorbente per far perdere l'unto in eccesso. Salatele con fior di sale e spruzzatele con succo di limone a piacere.
Servitele con un'insalata fresca e una salsina preparata con yogurt magro, olio, sale e timo ... saranno deliziose!
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sabato 15 ottobre 2011
Pollo arrosto con salsa asprigna alle verdure semplici
Forse l'autunno è arrivato. Oggi l'aria è frizzantina e la temperatura incomincia ad abbassarsi. Non è ancora il caso di accendere il riscaldamento, ma in tutta onestà stare davanti al forno acceso è quasi un piacere.
INGREDIENTI per 4 persone (ma noi ce lo siamo pappato tutto in due!)
Non sono molto in forma, colpa di questo mal di gola e di questa brutta tosse, che mi ha già preso in pieno... uffa. Quindi ho "programmato" un weekend in casa all'insegna del relax e mi sono dedicata ad un po' di quella cucina che mi permette di fare le cose bene e con calma. Che bellezza!
Avrò anche tutto il tempo di aggiornare le ultime ricette che arriveranno per il mio contest Glossy Food che scade domenica sera, quindi affrettatevi!!! :)
Avrò anche tutto il tempo di aggiornare le ultime ricette che arriveranno per il mio contest Glossy Food che scade domenica sera, quindi affrettatevi!!! :)
Oggi a pranzo ho preparato uno dei nostri piatti preferiti (sì, ne abbiamo tanti... troppi): il pollo arrosto al limone. Volevo però accompagnarlo con una salsina particolare così da renderlo un po' diverso dal solito.
Ho aperto il frigorifero e mi sono lasciata ispirare dagli ingredienti ... ed ho pensato "questa cosa succede un po' troppo spesso" :)
Ho utilizzato quelle verdure che bene o male abbiamo sempre nel frigorifero, perché sono la base del classico soffritto (sedano, carote, cipolla).
Ho aggiunto un po' di erbe a profumare (basilico, timo, alloro). Ho dato una nota aspra ed aromatica con il succo e la scorza di limone. Qualche cappero di Salina per una sferzata di gusto in più!
Ho aggiunto un po' di erbe a profumare (basilico, timo, alloro). Ho dato una nota aspra ed aromatica con il succo e la scorza di limone. Qualche cappero di Salina per una sferzata di gusto in più!
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Per il pollo arrosto:
1 pollo ruspante da circa 1,5 kg
un cucchiaio di erbe aromatiche tritate (salvia, rosmarino, timo)
succo di un limone
brodo vegetale q.b.
due cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale q.b.
Per la salsa:
2 carote
1 costa di sedano
1 piccola cipolla dorata
1 foglia di alloro
4 foglie di basilico
3 rametti di timo
succo e scorza di mezzo limone
un cucchiaio di capperi di Salina sotto sale
20 gr di burro
2 mestoli di brodo vegetale (ottenuto dalla cottura delle verdure)
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Fiammeggiare il pollo sul fornello per togliere i residui di piume. Sciacquarlo in acqua fresca ed asciugarlo tamponando con carta da cucina.
Distribuite un po' del trito di erbe aromatiche all'interno del pollo e salate leggermente. Legate insieme le zampe del pollo e legate anche il petto e le ali, in modo che non si scomponga e sia più facile rigirarlo durante la cottura. Spennellate il pollo con l'olio e riponetelo in una teglia.
Cuocete in forno già caldo a 180°, girando il pollo su tutti i lati, per farlo dorare bene. Dopo circa mezz'ora di cottura cospargete il pollo con metà del succo di limone, le restanti erbe aromatiche e salatelo in superficie. Dopo un'altra mezz'ora versate il restante succo e aggiungete un goccio di brodo vegetale per non farlo seccare troppo. Bagnate con il fondo di cottura la pelle del pollo; in questo modo la carne si manterrà succosa e la pelle diventerà bella croccante.
In totale la cottura del pollo sarà di circa un'ora e mezza. In questa ora e mezza avrete tutto il tempo per preparare la salsa di accompagnamento...
Mondate le verdure (spellate le carote, togliete i filamenti al sedano, sbucciate la cipolla). Tagliate sedano e carota a tocchetti mentre la cipolla tagliatela solo a metà. Fate lessare le verdure in acqua leggermente salata per 10 minuti. Scolate le verdure (conservate il brodo, lo userete per bagnare il pollo) e frullatele con un mestolo di brodo vegetale.
Fate sciogliere in un tegame il burro, unitevi il frullato di verdure. Aggiungete la foglia di alloro e un trito di basilico, timo e capperi (precedentemente dissalati).
Lasciate cuocere per qualche minuto dopodiché unite il succo e la scorza di limone finemente grattugiata.
Regolate di sale e aggiungete un altro mestolo di brodo se dovesse servire. Lasciate cuocere per altri 10 minuti, finché la salsa non si sarà addensata.
Servite il pollo, tranciandolo a pezzi e cospargendo la carne con qualche cucchiaio di salsa.
Lasciate cuocere per qualche minuto dopodiché unite il succo e la scorza di limone finemente grattugiata.
Regolate di sale e aggiungete un altro mestolo di brodo se dovesse servire. Lasciate cuocere per altri 10 minuti, finché la salsa non si sarà addensata.
Servite il pollo, tranciandolo a pezzi e cospargendo la carne con qualche cucchiaio di salsa.
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Con questa ricetta partecipo al contest de La Cuochina Sopraffina con Food&Life
e al contest di American Pie & Dintorni
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giovedì 6 ottobre 2011
Il nettare degli dei
E' arrivato il momento dell'assaggio! No calma... non è che ora si materializzerà sul vostro monitor un bocconcino goloso o cose simili.
E' solo che ieri sera ho finalmente goduto del liquore al finocchietto che stava a riposare da un po'. Tutti mi hanno detto di far passare ancora più tempo, perché sarebbe diventato ancora più buono, ma non ho resistito. Ecchecaspita!!! se diventa più buono di così non durerà molto. ^_^
Ispirata da lei ho fatto come al solito le mie varianti ed ho imbottigliato oltre due litri di liquore ... da paura!
Ho raccolto questo finocchietto profumatissimo e in piena fioritura l'ultimo giorno di vacanza a Cefalonia, così ogni volta che lo sorseggerò mi ricorderò della Grecia e dei suoi profumi.
Liquore al finocchietto selvatico
INGREDIENTI:
1 litro di alcool a 95°
1,5 litri di acqua
800 gr di zucchero semolato
50 gr circa di fiori di finocchietto selvatico
un limone
PREPARAZIONE:
Lavate il limone e con l'aiuto di un pelapatate togliete solo la scorza gialla (attenzione a non togliere anche il bianco perché darà al liquore un sapore amaro).
Sciacquate velocemente i fiori di finocchietto e metteteli insieme alle scorze di limone in un vaso di vetro che si può chiudere ermeticamente. Versatevi l'alcool, chiudete e lasciate in infusione per circa 3-4 settimane, in un luogo fresco e buio, scuotendo ogni 3-4 giorni il vaso.
Preparate uno sciroppo portando a bollore l'acqua, spegnete la fiamma, scioglietevi lo zucchero e lasciate raffreddare.
Filtrate quindi l'alcool, almeno 2 o anche 3 volte, aiutandovi con una tela pulita dalla trama molto fitta o con del cotone idrofilo.
Unite l'alcool allo sciroppo, mescolate bene e imbottigliate. Lasciate riposare almeno due mesi prima di servire.
CONSERVAZIONE:
Oggi la Gente del Fud alla mia domanda "ma lo conservo in freezer? e la bottiglia non scoppia?" mi ha dato alcuni consigli ...
- Ho la crema di limoncello e di cedro fatta da noi in congelatore (a -20°C) e non congela. Non ricordo ora di preciso la percentuale di alcool ma di certo non è puro ;-) (Massimo)
- Non congela ... io metto sempre i liquori in freezer, non per la conservazione ma perchè vanno serviti ghiacciati, soprattutto il limoncello e non congelano... se l'alcol è al 30%. Vedrai che freddo è ancora piu' buono! (Valeria)
- A mio parere e per quante ne ho sentite i liquori non si mettono in fresco, si conservano in luogo fresco e, se non in bottiglia molto scura (di solito non si fa per gustarne anche visivamente) al buio. Questo serve anche ad affinarlo. Provate se ci riuscite, a bere un liquore dopo un anno o meglio di più, lo troverete molto migliorato. Sicuramente questo in frigo non avviene... (Mimmo)
- Tranqui col freezer xchè l'alcool a quelle gradazioni non congela mai completamente! io ci tengo regolarmente quasi tutti i liquori che faccio che si gustano meglio freddi (Cinzia)
- In ogni caso si usano bottiglie adatte a stare nei congelatori, con bottiglie normali si rischia... (Nuccio)
Quindi a voi la scelta...
E poi c'è chi dice...
- Verró a copiare la rua ricetta, a Filicudi cè un finocchietto profumatissimo e ... di libero raccolto! (Cinzia)
- ...perdonami anch'io ho il finocchietto in infusione, che proporzioni hai usato per lo sciroppo???...grazie (Rosaria)
- Piuttosto potremmo avere la ricetta di questo nettare degli dei? (Mimmo)
Beh ... sta qui sopra! ^_^
E' solo che ieri sera ho finalmente goduto del liquore al finocchietto che stava a riposare da un po'. Tutti mi hanno detto di far passare ancora più tempo, perché sarebbe diventato ancora più buono, ma non ho resistito. Ecchecaspita!!! se diventa più buono di così non durerà molto. ^_^
Ispirata da lei ho fatto come al solito le mie varianti ed ho imbottigliato oltre due litri di liquore ... da paura!
Ho raccolto questo finocchietto profumatissimo e in piena fioritura l'ultimo giorno di vacanza a Cefalonia, così ogni volta che lo sorseggerò mi ricorderò della Grecia e dei suoi profumi.
Testi ed immagini sono protetti dalla legge sul diritto d'autore.
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INGREDIENTI:
1 litro di alcool a 95°
1,5 litri di acqua
800 gr di zucchero semolato
50 gr circa di fiori di finocchietto selvatico
un limone
PREPARAZIONE:
Lavate il limone e con l'aiuto di un pelapatate togliete solo la scorza gialla (attenzione a non togliere anche il bianco perché darà al liquore un sapore amaro).
Sciacquate velocemente i fiori di finocchietto e metteteli insieme alle scorze di limone in un vaso di vetro che si può chiudere ermeticamente. Versatevi l'alcool, chiudete e lasciate in infusione per circa 3-4 settimane, in un luogo fresco e buio, scuotendo ogni 3-4 giorni il vaso.
Preparate uno sciroppo portando a bollore l'acqua, spegnete la fiamma, scioglietevi lo zucchero e lasciate raffreddare.
Filtrate quindi l'alcool, almeno 2 o anche 3 volte, aiutandovi con una tela pulita dalla trama molto fitta o con del cotone idrofilo.
Unite l'alcool allo sciroppo, mescolate bene e imbottigliate. Lasciate riposare almeno due mesi prima di servire.
CONSERVAZIONE:
Oggi la Gente del Fud alla mia domanda "ma lo conservo in freezer? e la bottiglia non scoppia?" mi ha dato alcuni consigli ...
- Ho la crema di limoncello e di cedro fatta da noi in congelatore (a -20°C) e non congela. Non ricordo ora di preciso la percentuale di alcool ma di certo non è puro ;-) (Massimo)
- Non congela ... io metto sempre i liquori in freezer, non per la conservazione ma perchè vanno serviti ghiacciati, soprattutto il limoncello e non congelano... se l'alcol è al 30%. Vedrai che freddo è ancora piu' buono! (Valeria)
- A mio parere e per quante ne ho sentite i liquori non si mettono in fresco, si conservano in luogo fresco e, se non in bottiglia molto scura (di solito non si fa per gustarne anche visivamente) al buio. Questo serve anche ad affinarlo. Provate se ci riuscite, a bere un liquore dopo un anno o meglio di più, lo troverete molto migliorato. Sicuramente questo in frigo non avviene... (Mimmo)
- Tranqui col freezer xchè l'alcool a quelle gradazioni non congela mai completamente! io ci tengo regolarmente quasi tutti i liquori che faccio che si gustano meglio freddi (Cinzia)
- In ogni caso si usano bottiglie adatte a stare nei congelatori, con bottiglie normali si rischia... (Nuccio)
Quindi a voi la scelta...
E poi c'è chi dice...
- Verró a copiare la rua ricetta, a Filicudi cè un finocchietto profumatissimo e ... di libero raccolto! (Cinzia)
- ...perdonami anch'io ho il finocchietto in infusione, che proporzioni hai usato per lo sciroppo???...grazie (Rosaria)
- Piuttosto potremmo avere la ricetta di questo nettare degli dei? (Mimmo)
Beh ... sta qui sopra! ^_^
mercoledì 3 novembre 2010
Sarde verdi e profumate
Come rendere gustose e un po' speciali delle semplicissime ma buonissime e freschissime sarde?
Non serve niente di complicato, solo qualche erba aromatica e un po' di pane raffermo. Ecco come le ho cucinate qualche giorno fà ... spazzolando poi completamente tutta la teglia. :)
INGREDIENTI: per 2 persone
500 gr di sarde
2 fette di pane raffermo senza crosta
un ciuffo di prezzemolo
qualche foglia di salvia
un rametto di rosmarino
succo di 1 limone
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Staccate la testa alle sarde e tiratela infilando la punta di un dito dentro il pancino per eviscerarle.
Sciacquatele velocemente sotto l'acqua fresca e lasciatele in un colapasta a sgrondare per bene.
Nel frattempo preparate la panatura: mettete nel mixer il pane raffermo tagliato a pezzetti, le erbe aromatiche lavate ed asciugate (togliendo il rametto centrale e più legnoso del rosmarino).
Unite 4 cucchiai di olio, un pizzico di sale e di pepe e frullate fino ad ottenere una panatura omogenea ma non troppo fine. Se la panatura vi sembra troppo asciutta unite ancora un goccio di olio.
Disponete a questo punto le sarde in una teglia da forno leggermente oliata, spremete il limone sulla superficie del pesce e distribuitevi sopra la panatura.
Infornate per 10 minuti a 180°C.
Non serve niente di complicato, solo qualche erba aromatica e un po' di pane raffermo. Ecco come le ho cucinate qualche giorno fà ... spazzolando poi completamente tutta la teglia. :)
INGREDIENTI: per 2 persone
500 gr di sarde
2 fette di pane raffermo senza crosta
un ciuffo di prezzemolo
qualche foglia di salvia
un rametto di rosmarino
succo di 1 limone
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Staccate la testa alle sarde e tiratela infilando la punta di un dito dentro il pancino per eviscerarle.
Sciacquatele velocemente sotto l'acqua fresca e lasciatele in un colapasta a sgrondare per bene.
Nel frattempo preparate la panatura: mettete nel mixer il pane raffermo tagliato a pezzetti, le erbe aromatiche lavate ed asciugate (togliendo il rametto centrale e più legnoso del rosmarino).
Unite 4 cucchiai di olio, un pizzico di sale e di pepe e frullate fino ad ottenere una panatura omogenea ma non troppo fine. Se la panatura vi sembra troppo asciutta unite ancora un goccio di olio.
Disponete a questo punto le sarde in una teglia da forno leggermente oliata, spremete il limone sulla superficie del pesce e distribuitevi sopra la panatura.
Infornate per 10 minuti a 180°C.
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martedì 12 ottobre 2010
Palamita alle erbe fini
Era da un po' che non postavo una ricetta di pesce.
Trovo che più le preparazioni siano semplici, più valorizzino la carne del pesce che, se fresco, dà naturalmente il meglio di sè.
In questo caso ho scelto una piccola palamita che ho tagliato a tranci, ma voi potete comprare anche dei tranci già pronti di circa 150-200 gr ciascuno.
Questa ricetta si può adattare benissimo anche ad altri pesci similari come sgombri o piccoli tonnetti.
INGREDIENTI: (4 porzioni)
una palamita di circa 800 gr che taglierete a tranci
uno scalogno
un mazzetto di erbe aromatiche fresche (prezzemolo, erba cipollina, menta)
un pizzico di dragoncello essicato
1/2 bicchiere di vino bianco secco
due cucchiai di olio extravergine d'oliva
un piccolo peperoncino piccante
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Tritate finemente lo scalogno e rosolatelo a fuoco basso in una padella con due cucchiai di olio e il peperoncino lasciato intero.
Aggiungete i tranci di palamita e fateli cuocere due minuti per lato. Nel frattempo lavate e tritate le erbe aromatiche.
Sfumate il pesce con il vino bianco, lasciate evaporare l'alcool e aggiungete il trito di erbe fini e il dragoncello.
Regolate di sale, cuocete ancora per due minuti e ... il piatto è pronto!
Trovo che più le preparazioni siano semplici, più valorizzino la carne del pesce che, se fresco, dà naturalmente il meglio di sè.
In questo caso ho scelto una piccola palamita che ho tagliato a tranci, ma voi potete comprare anche dei tranci già pronti di circa 150-200 gr ciascuno.
Questa ricetta si può adattare benissimo anche ad altri pesci similari come sgombri o piccoli tonnetti.
INGREDIENTI: (4 porzioni)
una palamita di circa 800 gr che taglierete a tranci
uno scalogno
un mazzetto di erbe aromatiche fresche (prezzemolo, erba cipollina, menta)
un pizzico di dragoncello essicato
1/2 bicchiere di vino bianco secco
due cucchiai di olio extravergine d'oliva
un piccolo peperoncino piccante
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Tritate finemente lo scalogno e rosolatelo a fuoco basso in una padella con due cucchiai di olio e il peperoncino lasciato intero.
Aggiungete i tranci di palamita e fateli cuocere due minuti per lato. Nel frattempo lavate e tritate le erbe aromatiche.
Sfumate il pesce con il vino bianco, lasciate evaporare l'alcool e aggiungete il trito di erbe fini e il dragoncello.
Regolate di sale, cuocete ancora per due minuti e ... il piatto è pronto!
venerdì 16 luglio 2010
Carpaccio di zucchine con crema di formaggio fresco al basilico
Trovo che questa ricetta sia molto fresca e leggera, adattissima per questo caldo che non mi permette di avvicinarmi nemmeno per un minuto ai fornelli, ottima come apripasto o contorno leggero.
Gli ingredienti sono utilizzati tutti a crudo e sprigionano tutti i loro sapori e profumi, mantenendo intatte tutte le vitamine.
Perfetta per chi ama le verdure croccanti e insaporite da erbe aromatiche.
INGREDIENTI: 2-3 porzioni
2 zucchine giovani e tenere
12 foglie di basilico
succo di 1/2 limone
70 gr di formaggio fresco spalmabile
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 o 2 pomodori
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavate le zucchine e con l'aiuto di una mandolina (o come ho fatto io con un peapatate) tagliatele a fette il più sottile possibile.
Adagiate le fette di zucchina sul piatto di servizio e irroratele con una citronette fatta con il succo di limone, un pizzico di sale e due cucchiai di olio. Pepate a piacere e riponete in frigorifero a marinare per almeno 30 minuti, un ora.
A questo punto preparate la salsa: mettete in un frullatore le foglie di basilico lavate e asciugate, il formaggio fresco, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio. Frullate fino ad ottenere una crema omogena (se fosse troppo densa potete allungarla con un goccio di latte).
Distribuite la crema sulle zucchine e decorate il piatto con qualche spicchietto di pomodoro e delle foglie di basilico fresco.
Gli ingredienti sono utilizzati tutti a crudo e sprigionano tutti i loro sapori e profumi, mantenendo intatte tutte le vitamine.
Perfetta per chi ama le verdure croccanti e insaporite da erbe aromatiche.
INGREDIENTI: 2-3 porzioni
2 zucchine giovani e tenere
12 foglie di basilico
succo di 1/2 limone
70 gr di formaggio fresco spalmabile
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 o 2 pomodori
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavate le zucchine e con l'aiuto di una mandolina (o come ho fatto io con un peapatate) tagliatele a fette il più sottile possibile.
Adagiate le fette di zucchina sul piatto di servizio e irroratele con una citronette fatta con il succo di limone, un pizzico di sale e due cucchiai di olio. Pepate a piacere e riponete in frigorifero a marinare per almeno 30 minuti, un ora.
A questo punto preparate la salsa: mettete in un frullatore le foglie di basilico lavate e asciugate, il formaggio fresco, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio. Frullate fino ad ottenere una crema omogena (se fosse troppo densa potete allungarla con un goccio di latte).
Distribuite la crema sulle zucchine e decorate il piatto con qualche spicchietto di pomodoro e delle foglie di basilico fresco.
venerdì 5 marzo 2010
Quaglie ripiene di salsiccia con scalogni al cognac
Ad alcuni le quaglie possono fare "tenerezza" per le piccole dimensioni simili ad uccellini. Vi assicuro che se non le avete ancora provate vi siete persi qualcosa di veramente delizioso.
Sono moltissime le ricette per preparare questi volatili che vengono consumati soprattutto nell'Italia centrale e settentrionale: arrosto, al forno, in padella, allo spiedo, o ripiene.
La carne di quaglia è molto apprezzata soprattutto per la sua elevata digeribilità. Ha un alto contenuto proteico e un basso tenore in grassi (circa 7 gr su 100).
Le quaglie selvatiche sono più grasse e, ovviamente, più saporite. Se non amate i sapori forti quelle acquistate al supermercato o in macelleria, che sono sicuramente di allevamento, non avranno alcun sapore di selvatico.
INGREDIENTI: 4 porzioni oneste ... o 2 mega!
4 quaglie bene in carne
100 gr di salsiccia
50 gr di burro
10 scalogni
un bicchierino di cognac
4 foglie di salvia
2 rametti di rosmarino
2 foglie di alloro
brodo di pollo q.b.
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare la salvia e il rosmarino, tamponarli con carta da cucina e preparare un trito finissimo.
Togliere il budello alla salsiccia, metterla in una ciotola con metà del trito di salvia e rosmarino e con l'aiuto di una forchetta schiacciarla e amagamarla bene alle erbe aromatiche.
Pulire le quaglie, svuotarle, fiammeggiarle per togliere i residui di piume, quindi lavarle ed asciugarle bene. Riempire le quaglie con il composto di salsiccia.
Scaldare in una padella il burro e farvi rosolare le quaglie su tutti i lati a fuoco vivace.
Quando le quaglie sono belle dorate, aggiungere gli scalogni sbucciati e divisi a metà, salare e pepare. Unire il cognac, far scaldare il liquore per qualche secondo e quindi fiammeggiare.
Spargere la restante metà del trito di rosmarino e salvia sopra le quaglie. Coprire con qualche mestolo di brodo ben caldo e far cuocere con coperchio per circa 1 ora a fuoco dolce, aggiungendo altro brodo se dovesse servire.
A fine cottura alzare leggermente la fiamma per far restringere il sugo.
Disporre le quaglie e gli scalogni in un piatto di servizio, cospargere con il fondo di cottura e servire subito in tavola.
Sono moltissime le ricette per preparare questi volatili che vengono consumati soprattutto nell'Italia centrale e settentrionale: arrosto, al forno, in padella, allo spiedo, o ripiene.
La carne di quaglia è molto apprezzata soprattutto per la sua elevata digeribilità. Ha un alto contenuto proteico e un basso tenore in grassi (circa 7 gr su 100).
Le quaglie selvatiche sono più grasse e, ovviamente, più saporite. Se non amate i sapori forti quelle acquistate al supermercato o in macelleria, che sono sicuramente di allevamento, non avranno alcun sapore di selvatico.
INGREDIENTI: 4 porzioni oneste ... o 2 mega!
4 quaglie bene in carne
100 gr di salsiccia
50 gr di burro
10 scalogni
un bicchierino di cognac
4 foglie di salvia
2 rametti di rosmarino
2 foglie di alloro
brodo di pollo q.b.
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare la salvia e il rosmarino, tamponarli con carta da cucina e preparare un trito finissimo.
Togliere il budello alla salsiccia, metterla in una ciotola con metà del trito di salvia e rosmarino e con l'aiuto di una forchetta schiacciarla e amagamarla bene alle erbe aromatiche.
Pulire le quaglie, svuotarle, fiammeggiarle per togliere i residui di piume, quindi lavarle ed asciugarle bene. Riempire le quaglie con il composto di salsiccia.
Scaldare in una padella il burro e farvi rosolare le quaglie su tutti i lati a fuoco vivace.
Quando le quaglie sono belle dorate, aggiungere gli scalogni sbucciati e divisi a metà, salare e pepare. Unire il cognac, far scaldare il liquore per qualche secondo e quindi fiammeggiare.
Spargere la restante metà del trito di rosmarino e salvia sopra le quaglie. Coprire con qualche mestolo di brodo ben caldo e far cuocere con coperchio per circa 1 ora a fuoco dolce, aggiungendo altro brodo se dovesse servire.
A fine cottura alzare leggermente la fiamma per far restringere il sugo.
Disporre le quaglie e gli scalogni in un piatto di servizio, cospargere con il fondo di cottura e servire subito in tavola.
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mercoledì 20 febbraio 2008
Pane ai pinoli ed erbe aromatiche
Ho trovato una ricetta per dei panini alle noci, ma avevo dei pinoli da utilizzare e così l'ho leggermente cambiata.
Il risultato sono questi buonissimi pani, croccanti e profumati alla salvia e rosmarino!
INGREDIENTI:
500 gr farina bianca 00
patata lessa 150 gr
1 cubetto di lievito fresco
150 gr latte tiepido
acqua calda
1 cucchiaino di miele
50 gr di pinoli
salvia e rosmarino (1 cucchiaio)
PREPARAZIONE:
Mescolare la farina con un pizzico di sale e la patata lessata e passata allo schiacciapatate.
Sbriciolare il lievito nel latte tiepido addizionato con 1 cucchiaino di miele ed unire il tutto all’impasto.
Lavorare molto bene la pasta per circa 10 - 15 minuti finchè l’impasto sarà liscio e perfettamente omogeneo.
Far lievitare al caldo per 1 ora e mezza circa.
Riprendere la pasta e sgonfiarla.
Mescolare i pinoli all’impasto insieme alle erbe finemente tritate.
Formare dei panini del peso di circa 30 gr l’uno e porli su una placca rivestita di carta forno.
Rimettere a lievitare per circa 40 minuti e cuocere quindi in forno a 180° per circa 20 minuti.
venerdì 28 settembre 2007
Schiacciata alle erbe aromatiche
Con questi ingredienti ho preparato due teglie come quelle che vedete nella fotografia.
INGREDIENTI:
500 gr. farina 00, 20 gr. lievito di birra, 1 bicchiere latte, olio extravergine d'oliva, acqua q.b., 1/2 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaino di sale, pepe, 4/5 foglie di salvia fresca, 3 rametti di rosmarino fresco, 2 cucchiaini di origano essicato, 2 cucchiaini di timo essicato
PREPARAZIONE:
Setacciare in una terrina la farina, aggiungere il sale e una macinata di pepe.
Lavare le erbe fresche e tritarle finemente.
Aggiungerle alla farina insieme al timo e all'origano essicati, e a 4 o 5 cucchiai di olio.
In una piccola ciotola sciogliere il lievito con un po' latte tiepido e il mezzo cucchiaino di zucchero.
Aggiungerlo quindi alla farina con il rimanente latte e incominciare ad impastare.
Sicuramente la farina sarà ancora asciutta, quindi aggiungere a poco a poco acqua tiepida.
Lavorare fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico.
Coprire quindi la terrina con un panno e lasciare lievitare in forno chiuso e spento per circa 1 ora.
Riscaldare il forno a 200°.
Nel frattempo prendere la pasta lievitata, e lavorarla ancora un po' su un piano infarinato.
Mettere nella teglia un foglio di carta forno e incominciare a stendere l'impasto con le dita ben unte di olio fino a raggiungere uno spessore di mezzo cm. circa.
Punzecchiare quindi con una forchetta l'impasto steso.
Salare leggermente la superficie e infornare per circa 15/20 minuti.
Attenzione a non farla seccare troppo: sopra la schiacciata sarà dorata e croccante, ma all'interno deve rimanere soffice.
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