«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare
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venerdì 11 luglio 2014

Due risi ai freschi sapori

Due risi ai freschi sapori

Quando il sole riesce ancora a farsi vedere (giusto quella mezz'ora al giorno) mi viene voglia di piatti estivi, colorati e profumati. Questa insalata di "risi" ha ingredienti semplici e leggeri; riunisce delle croccanti verdure con profumi freschi ed invitanti.
Nell'attesa che l'estate si decida finalmente ad arrivare, ho deciso di portarla io in tavola... che sia di buon augurio?!?!? ^_^

Due risi ai freschi sapori Due risi ai freschi sapori

INGREDIENTI: 2 porzioni

150 gr di riso "chicchi vivaci" (non faccio pubblicità, ma lo trovate in vendita con questo nome, è un mix di riso parboiled + riso rosso... io lo trovo buonissimo)
2 zucchine piccole e sode
6 pomodorini secchi sott'olio
1/2 radice di zenzero
1 ciuffo di menta fresca
poca cipolla bianca
succo di 1/2 limone
2 cucchiai di olio e.v.o.
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Fate lessare il riso in acqua salata per il tempo indicato sulla confezione. Nel frattempo rosolate in una padella la cipolla tritata, unite quindi le zucchine tagliate a piccoli pezzetti. Fatele cuocere a fiamma piuttosto alta, saltandole velocemente per circa 5 minuti. Salatele e conditele con zenzero fresco grattugiato e un trito di menta. Mescolate e lasciate raffreddare.
Sgrondate bene i pomodori secchi dal loro olio di conserva e tagliateli a striscioline. Scolate il riso e fatelo raffreddare con acqua fresca. Riunite in un'insalatiera il riso, le zucchine e i pomodorini. Versate il succo di limone, mescolate bene e servite.

Due risi ai freschi sapori

lunedì 23 dicembre 2013

Panettoncini e muffins salati per Natale

Uhhhh... da quanto tempo che non scrivo una ricettina! Beh almeno per Natale volevo tornare ancora qui e con qualcosa di sfizioso.
Siccome questi muffins salati stazionavano sul mio computer da un bel po' di tempo (quasi un anno), ma non li avevo mai pubblicati, eccoli tutti per voi, ben "impacchettati" per le feste. :)

Buon Natale !!!



Muffins mediterranei



Muffins mediterranei

Ingredienti per 6 muffins:
140 gr di farina 00; 100 gr latte tiepido; 1 uovo; 3 cucchiai olio extravergine di oliva; 40 gr pistacchi già sgusciati; 2 cucchiai capperi sotto sale; 8 pomodorini secchi sott'olio; 1 cucchiaino di origano secco; 1 cucchiaino lievito per torte salate; 1 punta di cucchiaino di bicarbonato; un pizzico di sale fino

Sminuzzate grossolanamente al coltello i pistacchi. Tagliate a pezzetti i pomodorini. Risciacquate bene i capperi dal sale. Setacciate la farina con il lievito, il sale e il bicarbonato. A parte sbattete l'uovo con l'olio e il latte. Versate il composto sulla farina e, con l'aiuto di una frusta, amalgamate fino ad ottenere una pastella piuttosto densa e senza grumi. Unite i pomodorini secchi, i capperi, i pistacchi e l'origano e mescolate bene. Disponete i pirottini di carta dentro uno stampo da muffins e versate per ogni stampo due cucchiaiate di composto (gli stampini dovranno essere riempiti circa per metà). Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 15/20 minuti. 


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Panettoncini al 
Montasio



Panettoncini al Montasio

Ingredienti per 6 panettoncini:

80 gr farina di farro; 60 gr farina 00; 100 gr latte tiepido; 1 uovo; 30 gr burro; 60 gr formaggio Montasio; 30 gr uvetta sultanina; 1 cucchiaino lievito per torte salate; 1 punta di cucchiaino di bicarbonato; 1/2 cucchiaino sale fino

In una capiente ciotola setacciate le farine con il lievito, il sale e il bicarbonato. A parte sbattete l'uovo con il burro fuso e il latte. Versate il composto sulle farine e, con l'aiuto di una frusta, amalgamate fino ad ottenere una pastella piuttosto densa e senza grumi. Unite quindi l'uvetta ammollata in acqua tiepida e strizzata e il formaggio Montasio ridotto a piccoli cubetti. Mescolate bene. Disponete i pirottini di carta dentro uno stampo da muffins dai bordi piuttosto alti e versate per ogni stampo due generose cucchiaiate di composto (gli stampini dovranno essere riempiti circa per un terzo). Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 15/20 minuti. 

sabato 28 luglio 2012

Freselle ai due pomodori e pesto

Devo confessarvi che ci sono delle ricette che mi riprometto di sperimentare e poi lascio sempre perdere. Almeno una due volte l'anno me le ritrovo davanti e mi dico che le farò e poi per pigrizia o altri motivi, rimangono sempre e solo nel cassetto dei "da fare".
E' proprio il caso delle freselle, ho sentito dire spesso quanto siano più buone se fatte in casa con ottima farina e ingredienti genuini... ma quando fa caldo e non ci penso minimamente ad accendere il forno, ripiego volentieri su quelle già pronte.
Io le compro sempre di farina integrale, le preferisco per il loro sapore più rustico e le utilizzo spesso per pranzo, farcendole e condendole con tutto quello che mi capita. Il must comunque rimane, e per me rimarrà sempre, pomodoro e basilico.
In questa variante pomodori e basilico sono i protagonisti, ma li ho assemblati in modo un po' diverso... per la preparazione delle freselle rimanderò ancora alla prossima volta!

Freselle ai due pomodori e pesto


INGREDIENTI: 2 porzioni
4 freselle integrali (quelle piccole)
2 pomodori cuore di bue
8 pomodorini secchi sott'olio
tanto tanto basilico :)
una manciata di pinoli
1/2 spicchio d'aglio
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
olio extravergine d'oliva
sale, pepe

PREPARAZIONE:
Preparate il pesto frullando nel mixer il basilico, lavato e asciugato, il parmigiano, il mezzo spicchio d'aglio (al quale avrete tolto il germe interno), un pizzico di sale e olio a filo quanto basta.
Lavate i cuore di bue, tagliateli a dadini, conditeli con olio, sale e pepe e lasciateli macerare per 10 minuti. Bagnate le freselle con il liquido che i pomodori avranno rilasciato e conditele con un goccio di olio.
Distribuite la dadolata di cuore di bue sulle freselle e aggiungetevi sopra due cucchiai di pesto. Completate ogni fresella con due pomodorini secchi e foglie di basilico fresco a decorare e profumare il piatto.

Freselle ai due pomodori e pesto

mercoledì 22 febbraio 2012

A pezzi ...

Avete presente il film "Harry a pezzi" del grande Woody Allen?
Ecco io in questi giorni mi sento un po' così... bloccata nella fantasia, ho voglia di fare mille cose ma allo stesso tempo non concludo niente. Quando mi metto al computer, vi confesso che "cazzeggio" per la maggior parte del tempo.
Forse perché il tempo è sempre poco, o perché quando torno a casa dal lavoro sono stanca e non ho voglia di cucinare niente di originale. Le ricette scarseggiano, anzi ormai sono proprio a zero. Ho qualche foto fatta nei mesi scorsi, ma niente che valga la pena di essere postato.
Questa situazione mi  rende un po' malinconica, perché non riuscire a fare ciò che si desidera è forse la peggior cosa.

"I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale la pena di non dormire per star dietro ad un proprio desiderio."
[A. Baricco]

Ma veniamo al motivo di questo post... "A pezzi" è il titolo che mi ha ispirato la nuova scultura di Stefano Bianco. Bellissima come sempre, ma in questo periodo di pochissima ispirazione, guardandola non mi è venuto in mente altro. Pezzi, tocchetti, fette, tranci... fate voi..... sta di fatto che questa sua opera cade proprio "a fagiuolo", in sintonia con il mio umore.

Colgo al volo l'occasione di partecipare all'undicesima ricetta di Carving in the Kitchen, e lo faccio ovviamente con una ricetta già pubblicata.

Carving in the kitchen Recipe number eleven


Nell'attesa di vedere cosa succederà, vi lascio il link alla ricetta, nel caso qualcuno se la sia persa... dei tranci (pezzi) di tonno, gustosi, saporiti, deliziosi... ma soprattutto ISPIRATI!!!

Tranci di tonnetto con panatura ai
pomodori secchi e capperi su letto di patate 


Tranci di tonnetto con panatura ai pomodori secchi e capperi su letto di patate
Tranci di tonnetto con panatura ai pomodori secchi e capperi su letto di patate


lunedì 20 dicembre 2010

Simil patate duchesse ai pomodorini secchi

Questo è un antipasto sfizioso che si prepara in poco tempo e può essere declinato in mille varianti.
Sotto la ricetta ne ho segnalate alcune che mi sembrava meritassero, poi sta voi sbizzarrirvi con tutti gli ingredienti che volete, mantenendo le patate come base.

Stuzzichini finger-food perfetti per l'aperitivo natalizio!!!! :)


Simil patate duchesse ai pomodorini secchi


INGREDIENTI: circa 30/40 pezzi
400 gr di patate lesse
100 gr di prosciutto cotto
10 pomodori secchi sott'olio
5 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 uovo
un goccio di olio
sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
1. Spellate e schiacciate le patate ancora calde, poi fatele raffreddare.
2. Riunite nel mixer tutti gli ingredienti e frullate fino ad ottenere un composto omogeneo.
3. Trasferite il composto in una tasca da pasticceria e distribuite dei mucchietti regolari su un foglio di carta forno.
4. Infornate a 180° per 15/20 minuti circa e servite subito.


variante "aromatica": al posto dei pomodorini potete mescolare alle patate un trito di erbe aromatiche fresche (salvia, rosmarino, timo, erba cipollina, ecc.)

variante "piccantina": utilizzate della spianata calabra o del salamino piccante al posto del prosciutto cotto.

variante "di magro": abbinate alle patate lesse del salmone affumicato e un po' di aneto fresco.

Simil patate duchesse ai pomodorini secchi

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sabato 28 novembre 2009

Maltagliati ceci e vongole

Ispirata da questa foto di Sabrina, quasi due anni dopo avere visto questo piatto, finalmente li ho fatti anch'io!
Ceci e vongole ... un connubio perfetto di sapori che si sposano con una pasta all'uovo fatta in casa. In questa ricetta c'è tutto il sapore rustico della campagna e c'è anche il profumo del mare.
Ho dato una nota fresca al piatto aggiungendo della scorza di limone di Sorrento.

Maltagliati ceci e vongole

INGREDIENTI per 2 persone

per la pasta
150 di farina (100 gr di 00 e 50 gr di semola rimacinata)
1 uovo
1 cucchiaio di olio extravergine
un pizzico di sale
acqua q.b

per il condimento
350 gr di vongole veraci
100 gr di ceci già lessati
1 limone di Sorrento (non trattato)
un ciuffo di prezzemolo
4 pomodorini secchi
3 cucchiai di olio extravergine
1 spicchio d'aglio
pepe nero

PREPARAZIONE:

Mettete la farina a fontana sulla spianatoia e rompetevi al centro l'uovo, aggiuntete l'olio e pochissimo sale. Iniziate ad impastare e, se l'impasto risulta troppo asciutto, aggiungete pochissima acqua tiepida poco alla volta.
Lavorate bene l'impasto fino ad ottenere una massa morbida e liscia. Copritela con un panno umido e lasciatela riposare per 15 minuti.
Stendetela quindi non troppo sottilmente con il mattarello di legno, in modo che la pasta risulti più ruvida, in questo modo si legherà meglio al condimento. Fate asciugare ancora per 10 minuti la sfoglia prima di tagliarla.
Tagliate la sfoglia a pezzi irregolari non molto grandi, utilizzando un coltello ben affilato o una rotella tagliapasta liscia.
In un tegame, nel quale avrete messo qualche cucchiaio di olio e uno spicchio d'aglio schiacciato, mettete le vongole. Coprite con coperchio e a fiamma vivace fate aprire i molluschi (basteranno 2 minuti).
Unite i ceci, i pomodorini secchi tagliati a listarelli sottili, la scorza grattugiata di mezzo limone (senza la parte bianca che è amara) e abbondante prezzemolo tritato. Non aggiungete sale, le vongole e i pomodorini secchi sono già saporiti di loro.
Spegnete il sugo che non deve cuocere troppo altrimenti le vongole diventano dure e gommose.
Cuocete i maltagliati in abbondante acqua non molto salata e scolateli al dente. Uniteli nella padella del condimento e fateli saltare per due minuti a fuoco vivace in modo da insaporirli e mantecarli con il sugo.
Servite con pepe nero macinato al momento.

Maltagliati ceci e vongole

martedì 3 novembre 2009

Vellutata di spinaci e patate con Castelmagno D.O.P. e pomodorini secchi

Dal sito AltoPalato l'ispirazione per questa morbidissima vellutata di spinaci e patate che ho naturalmente modificato a mio piacimento.

Ho arricchito la ricetta con una crema di Castelmagno D.O.P. che mi affascina sempre per il suo sapore inconfondibile; forse io amando in particolar modo i formaggi a latte ovino e caprino, trovo che questo formaggio, che mischia tre tipologie di latte nella sua preparazione, sia straordinario. Con il suo profumo intenso e avvolgente mi cattura il palato e, in questa vellutata, affondando nella dolcezza e delicatezza della crema di spinaci e patate, mi ha sorpreso ad ogni cucchiaiata.

Il tocco finale per questa ricetta
è dato dal sapore sapido dei filetti di pomodori secchi e dalla nota croccante dei semi di sesamo tostati sparsi sopra la vellutata.


Castelmagno D.O.P. ... formaggio dalle origini leggendarie
E' tra i migliori prodotti caseari del Piemonte, un mito per gli estimatori, appartiene alla famiglia degli erborinati e prende il nome dal comune di Castelmagno, dove si produce da tempi antichissimi.
Le sue stesse origini sono avvolte nella leggenda, prima fra tutte quella legata al nome, che potrebbe derivargli dal santuario di San Magno, costruito in memoria di un soldato romano martirizzato sulle montagne circostanti, oppure dall'imperatore Carlo Magno, grande estimatore.
In realtà le prime forme vennero prodotte nel XII secolo, mentre una sentenza del 1277 stabilì che il marchese di Saluzzo ne ricevesse in pagamento di un canone annuale.
Sempre nel 1200 il possesso di alcune forme di Castelmagno fu pretesto per una guerra tra Cuneo e Saluzzo, guerra che durò - si racconta - trent'anni, uno per ogni forma di formaggio contesa. Cinque secoli più tardi un decreto di Vittorio Amedeo II di Savoia ordinerà "la regalità di rubbi nove di formaggio" e nell'Ottocento il Castelmagno comparirà nei menù dei più prestigiosi ristoranti d'Europa.
Le due grandi guerre con il conseguente spopolamento delle valli, ne misero in pericolo la produzione, che fortunatamente è ricresciuta negli ultimi decenni, fino a raggiungere la denominazione d'origine protetta nel 1996, sancendo il legame esclusivo del formaggio con i tre comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana, piccoli paesi della parte medio-alta della Valle Grana, in provincia di Cuneo.
Nasce dal latte vaccino di due mungiture successive, con piccole aggiunte di latte ovino e caprino. Al termine della lavorazione le forme vengono fatte maturare all'interno di grotte, dove alcuni praticano la foratura, come per il Gorgonzola, per favorire la diffusione delle muffe.
A quanto si dice, il gusto inconfondibile deriverebbe da una particolare erba ("evax" o "eves"), propria della zona di produzione.
Si presenta con una crosta liscia, paglierina, quando è giovane, rugosa, dura, marrone, quando è stagionato. La pasta è semidura, di colore bianco perlaceo, con la maturazione si screzia di venature blu - verdastre. Le forme hanno un diametro di 15-20 cm e pesano 2-7 kg.
[ fonte testo www.piemondo.it ]


Vellutata di spinaci e patate con Castelmagno morbido e pomodorini secchi

INGREDIENTI: per 4 persone
500 g di spinaci
300 g di patate
6 cipollotti (oppure 4 porri piccoli)
1 dl di olio d'oliva extravergine
1 cucchiaio di zucchero
3 cucchiai di vino bianco secco
10 pomodorini secchi sott'olio
200 gr. di Castelmagno D.O.P.
1/2 bicchiere di latte
sale e pepe

PREPARAZIONE:
Pulire gli spinaci e lavarli accuratamente; sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a pezzi.
Pulire i cipollotti, privandoli delle radici e della parte verde più dura, lavarli e tritarne 2 finemente; farli appassire in un tegame con un poco d'olio senza lasciarli colorire, aggiungere le patate e gli spinaci e rosolarli per qualche minuto. Versare il vino bianco e farlo evaporare; aggiungere 1,5 litri d'acqua, un pizzico di sale e pepe, lo zucchero e cuocere per circa 20 minuti; passare il composto al passaverdura (oppure frullarlo).
Fare sciogliere a bagnomaria il formaggio Castelmagno con il latte e tagliare a filettini i pomodori secchi.
Distribuire la vellutata di spinaci nei singoli piatti di portata, versare al centro due cucchiai di crema di Castelmagno e adagiarvi sopra i filetti di pomodori secchi e i semi di sesamo precedentemente tostati.



Partecipo con questa ricetta alla raccolta
"SEGNI PARTICOLARI: DOP"
ideata da Genny di Al cibo commestibile
in collaborazione con
La compagnia del cavatappi

giovedì 20 novembre 2008

Tranci di tonnetto con panatura ai pomodori secchi e capperi su letto di patate

Questi tranci di tonno sono stati prima scottati velocemente in padella con le aromatiche bacche di pepe rosa e poi ricoperti da una panatura saporita. Sono stati poi adagiati sulle patate ormai cotte e dorati in forno.

Tranci di tonnetto con panatura ai pomodori secchi e capperi su letto di patate

Ingredienti: per 6 persone
1 tonnetto da circa 1 kg
800 g di patate
8 pomodori secchi
50 g di pangrattato
1 spicchio d'aglio
una decina di capperi sotto sale
1 ciuffo di prezzemolo
1 cucchiaino di timo e maggiorana esiccate
succo di limone
poco vino bianco secco
qualche bacca di pepe rosa
olio extravergine
sale

Preparazione:
Eviscerate il tonnetto, sciacquatelo con acqua fresca e, dopo aver tolto la testa, tagliatelo a tranci spessi circa 2 cm.
Disponete i tranci in un recipiente e spruzzateli con succo di limone.
Mentre i tranci di tonno stanno marinando sbucciate le patate e tagliatele a fette sottili (circa 3-4 mm).
Disponetele in una teglia da forno (io l'ho ricoperta di carta forno per praticità). Versate un filo d'olio e 1/2 bicchiere d'acqua che aiuterà la cottura e non farà seccare troppo le patate.
Salatele leggermente e spargete il timo e la maggiorana.
Infornatele per circa 20 minuti a 180°.
Preparate quindi la panatura frullando il pangrattato con 1 spicchio d'aglio e il prezzemolo.
Aggiungete i capperi ben risciacquati dal sale, i pomodori secchi, due cucchiai d'olio e 1 cucchiaio di acqua.
Frullate ancora fino ad ottenere un impasto denso e quasi modellabile.
In una padella fate sigillare i tranci di tonno da entrambi i lati, con poco olio e il pepe rosa leggermente schiacciato così sprigiona il suo aroma.
Spegnete la fiamma e distribuite la panatura soltanto su un lato dei tranci.
Spruzzate le patate con un goccio di vino bianco e disponetevi sopra i tranci di tonno.
Infornate nuovamente per circa 10 minuti con il grill acceso fino a che la panatura diventa leggermente dorata.

Tranci di tonnetto con panatura ai pomodori secchi e capperi su letto di patate

lunedì 21 luglio 2008

Insalata di caserecce orto-mare

Una pasta fredda che si può considerare piatto unico data la varietà degli ingredienti che la compongono.
Molto delicata e al tempo stesso gustosa per la presenza dei pomodori secchi e delle olive.


Insalata di caserecce orto-mare

Ingredienti: 2-3 persone
150 gr. di caserecce
una dozzina di olive verdi
150 gr. di fagiolini
1 scatola di sgombro sott'olio
10 pomodori secchi sott'olio
succo di limone
origano essiccato
sale

Preparazione:
In abbondante acqua bollente salata, mettete a cuocere la pasta.
Nel frattempo spuntate e lavate i fagiolini. Cuoceteli in poca acqua bollente leggermente salata e lasciateli cuocere per 8-10 minuti. Scolateli e raffreddateli subito in acqua fredda.
Tagliateli a pezzi regolari lunghi circa 3 cm.
Tagliate a pezzetti anche i pomodori secchi, scolandoli bene dall'olio di conserva.
Scolate molto bene anche lo sgombro e sbriciolatelo in una terrina capiente.
Tagliate le olive a rondelle e unitele allo sgombro. Unitevi anche i pomodori secchi e i fagiolini tagliati.
Scolate la pasta, raffreddatela sotto l'acqua corrente e riunitela agli altri ingredienti.
Spargete un bel pizzico di origano essiccato, date una spruzzata di succo di limone e mescolate bene prima di servire.

mercoledì 25 giugno 2008

Mini strudel di piselli e ricotta di pecora con pomodori secchi al dragoncello

Lo so che l'idea di accendere il forno vi sembra pura follia, ma questi strudel poi si possono mangiare anche freddi.
Sono l'ideale ad esempio da portare ad un pic-nic, o meglio ancora in spiaggia... per chi ci può già andare!


Dragoncello
Se a sentir parlare di foglie di dragoncello vien da pensare a maghi e streghe indaffarate nel preparare misteriose pozioni non è del tutto sbagliato. In tempi antichi, godeva di buona fama quale rimedio per diversi malanni o, insieme ad altre sostanze, come risolutore di gravidanze indesiderate.
In realtà, il dragoncello, o
artemisia dracunculus, è un erba aromatica quasi speziata che ferme restando le sue proprietà erboristiche, più che per intrugli magici, si presta meglio per usi culinari davvero da sperimentare. Questo, in gran parte per merito dei francesi che, per primi, cominciarono ad impiegare il dragoncello in cucina per aggiungere sapore a piatti di carne, cacciagione, pesce, insalate e formaggi.
Non ultimo, grazie al suo aromatico sapore che ricorda menta e prezzemolo in veste piccantina, per confezionare la famosa salsa bernaise. Ottimo se usato fresco, avendo cura di usare i rametti e le foglioline più tenere, il dragoncello si può adoperare anche esiccato ma si deve ricordare, come per tante altre erbe aromatiche, che la sua forza ne risente e la magia per il palato… può sparire.
(fonte
peperosso.libero.it)


Mini strudel di piselli e ricotta di pecora con pomodori secchi al dragoncello


Ingredienti:
220 gr di ricotta di pecora
120 gr di piselli già lessati
pasta brisée
pomodori secchi sott'olio
1 uovo
dragoncello
olio extravergine d'oliva
sale
pepe bianco

Preparazione:
Stemperate la ricotta con una forchetta per ammorbidirla bene.
Aggiungete i piselli già lessati per circa 10-15 minuti in acqua leggermente salata.
Tagliate a filetti sottili 7-8 pomodori secchi e aggiungeteli alla ricotta.
Sbattete bene un uovo con un pizzico di sale, aggiungetelo nella ciotola e mescolate per amalgamare bene il tutto.
Lavate due ciuffetti di dragoncello e sminuzzateli finemente. Unite il trito al resto degli ingredienti.
Prendete la pasta brisée e stendetela molto sottile su un foglio di carta forno. Tagliatela quindi a forma rettangolare. Tagliate il rettangolo a metà per il lato corto e in tre parti per quello lungo in modo da ricavarne 6 altri rettangoli.
Praticate sui lati lunghi di ogni rettangolo delle incisioni sui lati lunghi, come si vede nella foto. Sono distanti tra loro circa 1 cm e bisogna lasciare intatta la parte centrale.
Distribuite al centro 2-3 cucchiai del composto preparato in precedenza. Richiudete quindi le due estremità in modo da evitare che in cottura la ricotta esca.
A questo punto dovete sovrapporre in modo alternato le strisce di pasta come a formare una treccia. Una a destra e una a sinistra e così via.
Spennellate la superficie dello strudel con acqua e olio e spolverate con pepe bianco.
Infornate a 180° per circa 30-40 minuti o comunque fino a che gli strudel saranno dorati in superficie.
Frullate grossolanamente altri pomodori secchi con un po' del loro olio, poco pepe e altro dragoncello per fare la salsa di accompagnamento.

Preparazione degli strudel

venerdì 28 dicembre 2007

Chiocciole di sfoglia ai pomodori secchi

Un bel metodo per utilizzare quei ritagli di pasta sfoglia che spesso avanzano quando si preparano, torte salate, salatini, ecc.


COME SI FANNO:
Si prendono gli avanzi della sfoglia, e si riducono a striscioline con la rotella dentellata (secondo me sono più carini).
Si prendono dei pomodori secchi sott'olio e si tagliano a pezzetti con un coltello.
Si mettono due pezzi di pomodoro sulla cima di ogni striscia di sfoglia e la si arrotola quindi su se stessa premendo bene la parte finale per farla attaccare.
Si distribuiscono le "chiocciole" ben distanziate su carta forno.
Si spennellano leggermente con uovo sbattuto (potete anche non farlo) e si infornano per 5 minuti o fino a doratura.
Fate attenzione perché questi bocconcini sono talmente piccoli che bruciano facilmente!!!

VARIANTI GOLOSE:
Si possono farcire anche mettendo al centro un'oliva verde snocciolata e arrotolando sempre su se stessa la striscia di sfoglia, oppure con cubetti di prosciutto cotto, o ancora con pezzetti di acciughe sott'olio ben scolate e tamponate con carta da cucina!