Una ricetta gustosa, profumata e semplice da preparare. Lo zafferano con la sua polvere dorata regalerà al pollo un colore intenso e brillante e potrebbe essere, perchè no, una ricetta "passionale" da preparare per la sera di San Valentino.
Sì, perché il pregiatissimo zafferano, che si ricava dai fiori di Croco, è considerato una spezia afrodisiaca da millenni.
Tutto deriva dalla mitologia greca: il giovane e bello Krokos parte alla ricerca della ninfa Smilax nelle foreste vicino ad Atene. In un primo periodo di amore idilliaco Smilax è lusingata dalle attenzioni di Krokos, ma presto inizia ad annoiarsi. Krokos continuava a darle attenzioni, fino a perseguitarla, così gli dei nel vedere questo amore tramutare in infelicità, trasformano Krokos in un fiore di zafferano, con tre bellissimi stimmi rossi, fiore del desiderio d’amore e simbolo della passione di Krokos per Smilax.
[fonte www.laconteaincantata.net]
INGREDIENTI: x 2 porzioni
2 fusi di pollo abbastanza grossi
1 bustina di zafferano
½ bicchiere di vino bianco
2 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino fresco
1 cucchiaino di timo essiccato
2 cucchiai di olio extra-vergine di oliva
brodo vegetale q.b.
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare velocemente le cosce di pollo con acqua fresca e asciugarle tamponandole con carta da cucina. Fiammeggiarle per eliminare eventuali residui di piccole piume.
Sollevare in alcuni punti la pelle e infilarvi sotto dei pezzetti di spicchi d'aglio e degli aghi di rosmarino. Il restante rosmarino tritarlo finemente.
Mettere le cosce in una terrina, spolverarle con il timo e il trito di rosmarino e irrorarle con il vino bianco.
Lasciarle riposare in frigorifero per circa 1 ora, dopodichè sgocciolarle bene e farle rosolare in padella con l'olio a fiamma vivace.
Una volta che sono ben dorate su tutti i lati, versare il vino della marinatura fatto scaldare a parte e nel quale avrete sciolto lo zafferano.
Lasciare evaporare l'alcool, regolare di sale e pepe, coprire e lasciare cuocere per circa 30 minuti, aggiungendo del brodo caldo se dovessero asciugare troppo.
Partecipo con questa ricetta alla raccolta tutta dedicata a questa fantastica spezia
Oro nel piatto - 1000 e una ricetta con lo ZAFFERANO
È un'idea del blog "Note di Cioccolato"
giovedì 11 febbraio 2010
sabato 6 febbraio 2010
Insalata tiepida di cavolo nero, cipolle e fichi secchi
In questo periodo sto mangiando moltissima verdura, non so come mai ma in ogni piatto noto che abbondo sempre con i vegetali e devo dire che il gusto non manca affatto.... anzi.Questo è a mio parere un esempio azzeccato di piatto praticamente quasi a base di sola verdura, che combina sapori contrastanti ma in ottimo accordo.
Si può considerare un piatto unico se mangiato in una porzione abbondante oppure un antipastino sfizioso e diverso dal solito se diminuiamo le dosi nel piatto.
Ed ecco ciò di cui avremo bisogno: del cavolo nero toscano freschissimo e tenero ... quello con le foglioline piccole, di colore verde intenso con riflessi quasi blu.
Anche se si trova durante tutto il periodo invernale, sarebbe l'ideale acquistarlo dopo le prime gelate perchè diventa più tenero e meno amaro, e dato che quest'anno ormai di gelate ce ne sono state davvero molte, il cavolo nero è alla sua massima bontà!Questa verdura, come del resto tutte quelle che appartengono alla famiglia dei cavoli, è una pianta straordinaria per le sue proprietà: ricchissimo di sali minerali come calcio, ferro e potassio, ha un elevato contenuto di vitamina C, previene numerose forme tumorali ed ha un bassissimo potere calorico (da 19 a 25 kcal ogni 100 gr).Per mantenere intatte tutte le proprietà nutrizionali del cavolo nero, è consigliata una cottura veloce e con pochissima acqua. Inoltre una cottura prolungata lo renderebbe alquanto indigesto e di odore sgradevole.
Un'ultima curiosità su questa verdura: sembrerebbe che già in epoca romana venisse considerato un valido alleato per allontanare la tristezza, quell'apatia e malinconia tipica dei cambi di stagione... sarà vero? Non so, ma a me questo piatto un sorriso l'ha strappato!
INGREDIENTI: 2 porzioni
300 gr di cavolo nero
1/2 cipolla rossa
4 fichi secchi
un cucchiaio di olio extravergine d'oliva
sale grosso q.b.
pepe nero
PREPARAZIONE:
Lavate bene le singole foglie di cavolo nero e spezzettatele grossolanamente con le mani.
Scaldate in una padella l'olio e aggiungete la cipolla tagliata a fettine sottili. Lasciatela brasare lentamente aggiungendo qualche grano di sale grosso in modo che appassisca più velocemente.
Unite il cavolo ancora grondante d'acqua, mescolate e coprite con il coperchio. Lasciate stufare per 5 max 10 minuti. Macinate un pizzico di pepe, spegnete la fiamma e lasciate intiepidere sempre a padella coperta.
Nel frattempo tagliate a piccoli pezzi i fichi secchi. Distribuite la verdura nei piatti o in picole ciotole e unite i fichi.
Volendo si può servire questo piatto con una fetta di pane integrale spalmata di crema di fegatini per crostini toscani.
Si può considerare un piatto unico se mangiato in una porzione abbondante oppure un antipastino sfizioso e diverso dal solito se diminuiamo le dosi nel piatto.
Ed ecco ciò di cui avremo bisogno: del cavolo nero toscano freschissimo e tenero ... quello con le foglioline piccole, di colore verde intenso con riflessi quasi blu.
Anche se si trova durante tutto il periodo invernale, sarebbe l'ideale acquistarlo dopo le prime gelate perchè diventa più tenero e meno amaro, e dato che quest'anno ormai di gelate ce ne sono state davvero molte, il cavolo nero è alla sua massima bontà!Questa verdura, come del resto tutte quelle che appartengono alla famiglia dei cavoli, è una pianta straordinaria per le sue proprietà: ricchissimo di sali minerali come calcio, ferro e potassio, ha un elevato contenuto di vitamina C, previene numerose forme tumorali ed ha un bassissimo potere calorico (da 19 a 25 kcal ogni 100 gr).Per mantenere intatte tutte le proprietà nutrizionali del cavolo nero, è consigliata una cottura veloce e con pochissima acqua. Inoltre una cottura prolungata lo renderebbe alquanto indigesto e di odore sgradevole.
Un'ultima curiosità su questa verdura: sembrerebbe che già in epoca romana venisse considerato un valido alleato per allontanare la tristezza, quell'apatia e malinconia tipica dei cambi di stagione... sarà vero? Non so, ma a me questo piatto un sorriso l'ha strappato!
INGREDIENTI: 2 porzioni
300 gr di cavolo nero
1/2 cipolla rossa
4 fichi secchi
un cucchiaio di olio extravergine d'oliva
sale grosso q.b.
pepe nero
PREPARAZIONE:
Lavate bene le singole foglie di cavolo nero e spezzettatele grossolanamente con le mani.
Scaldate in una padella l'olio e aggiungete la cipolla tagliata a fettine sottili. Lasciatela brasare lentamente aggiungendo qualche grano di sale grosso in modo che appassisca più velocemente.
Unite il cavolo ancora grondante d'acqua, mescolate e coprite con il coperchio. Lasciate stufare per 5 max 10 minuti. Macinate un pizzico di pepe, spegnete la fiamma e lasciate intiepidere sempre a padella coperta.
Nel frattempo tagliate a piccoli pezzi i fichi secchi. Distribuite la verdura nei piatti o in picole ciotole e unite i fichi.
Volendo si può servire questo piatto con una fetta di pane integrale spalmata di crema di fegatini per crostini toscani.
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mercoledì 3 febbraio 2010
Paccheri con lenticchie, carciofi e sedano
È da quando ho preparato questo riso e lenticchie che mi stavo chiedendo ... perchè non fare la stessa cosa con la pasta?
Devo dire che questa operazione è utilissima per chi vuole ottimizzare i tempi di cottura di un piatto e soprattutto permette di non sporcare mille pentole per preparare una buona pietanza.
Inoltre trovo che il cuocere la pasta insieme a qualche altro ingrediente la renda più saporita e profumata, cosa che si fà abitualmente quando si cuociono ad esempio le orecchiette con le cime di rapa oppure i pizzoccheri con le biete o le verze.
Ma ora torniamo a questo piatto ... una volta deciso di abbinare pasta e lenticchie dovevo trovare il condimento giusto.
Ci voleva un sapore vegetale e rustico, ma al tempo stesso delicato e non invadente, per poter assaporare appieno tutto il profumo di grano di questi paccheri artigianali.
Ed ecco spuntare dal frigorifero verdure di stagione e combinarsi in questo primo piatto dalle tonalità ... campagnole!
INGREDIENTI: per 2 persone
150 gr di Paccheri di Gragnano
40 gr di lenticchie marroni di piccolo formato
2 coste di sedano verde
2 carciofi varietà Spinoso Sardo
poca cipolla bianca
un ciuffo di prezzemolo
un goccio di vino bianco secco
olio extravergine d'oliva q.b.
sale e pepe nero q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliate a fettine sottili la cipolla e fatela appassire in poco olio. Lavate il sedano e tagliatelo a tocchetti. Pulite i carciofi e tenete solo il cuore tenero. Dividete ogni cuore in piccoli spicchi.
Unite sedano e carciofi al soffritto di cipolla, regolate di sale e pepe e lasciate cuocere per 5-10 minuti. Sfumate con un goccio di vino bianco, aggiungete un po' di acqua bollente e lasciate cuocere a fiamma media per il tempo di cottura della pasta. Portate a bollore abbondante acqua salata, e lessatevi per circa 10 minuti le lenticchie. Poi unite i paccheri e lasciate cuocere per il tempo indicato sulla confezione (circa 15-20 minuti).
Scolate pasta e lenticchie e fate insaporire tutto nella padella del condimento aggiungendo un po' di prezzemolo tritato.
Devo dire che questa operazione è utilissima per chi vuole ottimizzare i tempi di cottura di un piatto e soprattutto permette di non sporcare mille pentole per preparare una buona pietanza.
Inoltre trovo che il cuocere la pasta insieme a qualche altro ingrediente la renda più saporita e profumata, cosa che si fà abitualmente quando si cuociono ad esempio le orecchiette con le cime di rapa oppure i pizzoccheri con le biete o le verze.
Ma ora torniamo a questo piatto ... una volta deciso di abbinare pasta e lenticchie dovevo trovare il condimento giusto.
Ci voleva un sapore vegetale e rustico, ma al tempo stesso delicato e non invadente, per poter assaporare appieno tutto il profumo di grano di questi paccheri artigianali.
Ed ecco spuntare dal frigorifero verdure di stagione e combinarsi in questo primo piatto dalle tonalità ... campagnole!
INGREDIENTI: per 2 persone
150 gr di Paccheri di Gragnano
40 gr di lenticchie marroni di piccolo formato
2 coste di sedano verde
2 carciofi varietà Spinoso Sardo
poca cipolla bianca
un ciuffo di prezzemolo
un goccio di vino bianco secco
olio extravergine d'oliva q.b.
sale e pepe nero q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliate a fettine sottili la cipolla e fatela appassire in poco olio. Lavate il sedano e tagliatelo a tocchetti. Pulite i carciofi e tenete solo il cuore tenero. Dividete ogni cuore in piccoli spicchi.
Unite sedano e carciofi al soffritto di cipolla, regolate di sale e pepe e lasciate cuocere per 5-10 minuti. Sfumate con un goccio di vino bianco, aggiungete un po' di acqua bollente e lasciate cuocere a fiamma media per il tempo di cottura della pasta. Portate a bollore abbondante acqua salata, e lessatevi per circa 10 minuti le lenticchie. Poi unite i paccheri e lasciate cuocere per il tempo indicato sulla confezione (circa 15-20 minuti).
Scolate pasta e lenticchie e fate insaporire tutto nella padella del condimento aggiungendo un po' di prezzemolo tritato.
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