Questa è una ricetta che mi ha "regalato" un cameriere in un ristorante a Corfù. Dopo aver assaggiato quel piatto sublime non potevo non chiedergli come
l'avevano preparato. Pensate che poverino è stato anche rimproverato da
titolare perché si è fermato al nostro tavolo a parlare e secondo lui
stava perdendo tempo...
Ringrazio infinitamente quel ragazzo che ha "sprecato il suo tempo" perché questo piatto l'ho già rifatto più e più volte. Lo trovo perfetto specie in questo periodo, quando la stagione ti fa desiderare dei piatti più caldi e confortanti... insomma quando durante l'inverno ho un po' di nostalgia del profumo del mare!
INGREDIENTI:
1 grosso polpo verace
4 cipolle
2 bicchieri di vino rosso corposo
1 cucchiaio di miele
2 chiodi di garofano
un piccolissimo pezzetto di
stecca di cannella
qualche bacca di pepe nero
2 foglie di alloro
2
foglie di salvia
PREPARAZIONE
Fai
stufare il polpo, tagliato a grossi pezzi, in un tegame possibilmente di
coccio. Devi mettere pochissima acqua, il vino rosso, il cucchiaio di miele e 4 cipolle tagliate in quarti. Aggiungi anche le spezie a tuo gusto. Cuoci coperto per 1 ora circa e servilo in tavola
caldissimo. Perfetto con semplici patate bollite o arrosto... il sughino
è meraviglioso!
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mercoledì 5 novembre 2014
Polpo al miele
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sabato 2 marzo 2013
Cime di cavolfiore in pastella speziata
Ho comprato tempo fa un mix di spezie incuriosita dal nome "suk" che c'era sulla busta
Si compone di cardamomo, chiodi di garofano, cannella, anice stellato, semi di carvi, noce moscata e coriandolo. Ha un aroma intenso che ho trovato perfetto per profumare degli spiedini di pollo o agnello.
Ma sicuramente troverò l'ispirazione per utilizzarla in tanti altri modi, proprio come in questo caso. Ne ho aggiunto una punta di cucchiaio per insaporire una pastella con cui ho poi fritto delle cime di cavolfiore... Ottimo esperimento!
INGREDIENTI:
600 gr di cime di cavolfiore
100 gr di farina 00
100 gr di farina di riso
300 ml circa di acqua frizzante ben fredda
1 punta di cucchiaio di mix di spezie
1 pizzico di bicarbonato
olio di semi di arachide
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Lavate il cavolfiore e dividetelo in cimette. Sbollentatelo per 4-5 minuti in acqua leggermente salata, quindi scolatelo e fatelo raffreddare. Il cavolfiore non deve cuocere troppo e rimanere piuttosto sodo perché altrimenti si riempie troppo d'acqua e la frittura non riuscirà bene.
Preparate la pastella mescolando con una frusta le due farine con l'acqua frizzante ghiacciata. La pastella dovrà risultare omogenea ma non troppo fluida, quindi aggiungete l'acqua poco alla volta. Se la pastella infatti risulta troppo lenta non si attaccherà bene alla verdura.
Unite nella pastella il mix di spezie, il bicarbonato e un pizzico di sale. Mescolate e immergete nella pastella le cime di cavolfiore.
Aiutandovi con una pinza friggete il cavolfiore in olio profondo bollente per pochi minuti. Quando le cime di cavolo saranno dorate scolatele su carta da cucina per eliminare l'olio in eccesso, salatele leggermente e servitele ben calde.
Si compone di cardamomo, chiodi di garofano, cannella, anice stellato, semi di carvi, noce moscata e coriandolo. Ha un aroma intenso che ho trovato perfetto per profumare degli spiedini di pollo o agnello.
Ma sicuramente troverò l'ispirazione per utilizzarla in tanti altri modi, proprio come in questo caso. Ne ho aggiunto una punta di cucchiaio per insaporire una pastella con cui ho poi fritto delle cime di cavolfiore... Ottimo esperimento!
INGREDIENTI:
600 gr di cime di cavolfiore
100 gr di farina 00
100 gr di farina di riso
300 ml circa di acqua frizzante ben fredda
1 punta di cucchiaio di mix di spezie
1 pizzico di bicarbonato
olio di semi di arachide
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Lavate il cavolfiore e dividetelo in cimette. Sbollentatelo per 4-5 minuti in acqua leggermente salata, quindi scolatelo e fatelo raffreddare. Il cavolfiore non deve cuocere troppo e rimanere piuttosto sodo perché altrimenti si riempie troppo d'acqua e la frittura non riuscirà bene.
Preparate la pastella mescolando con una frusta le due farine con l'acqua frizzante ghiacciata. La pastella dovrà risultare omogenea ma non troppo fluida, quindi aggiungete l'acqua poco alla volta. Se la pastella infatti risulta troppo lenta non si attaccherà bene alla verdura.
Unite nella pastella il mix di spezie, il bicarbonato e un pizzico di sale. Mescolate e immergete nella pastella le cime di cavolfiore.
Aiutandovi con una pinza friggete il cavolfiore in olio profondo bollente per pochi minuti. Quando le cime di cavolo saranno dorate scolatele su carta da cucina per eliminare l'olio in eccesso, salatele leggermente e servitele ben calde.
giovedì 18 ottobre 2012
Ti faccio un goulash così
Noooo... nel senso buono... anzi buonissimo! ^_^
L'altra sera arrivo a casa con una vsschetta di spezzatino di manzo e l'idea era di farlo in umido, alla classica maniera con carotine, patate e piselli. Poi presa da una voglia irresistibile di spezie la mia mano si è lasciata guidare sul vasetto della paprika... e goulash fu!
Apro il mio portatile sulla mensola della cucina e digito "goulash ricetta"... una marea di ricette, tutte abbastanza uguali. Devo confessare che una versione molto particolare l'ho trovata, ma non avevo alcuni ingredienti e quindi l'ho messa tra i "da provare"
Allora cerco "goulash ungherese" e finisco qui ... non so se sia la vera ricetta tradizionale ungherese, ma mi convince più delle altre e quindi, ok, vada per questa, sempre con qualche piccola variazione!
INGREDIENTI:
500 gr di spalla di manzo
300 gr di cipolle
400 gr patate
1 cucchiaio farina
1 pizzico di peperoncino
1 cucchiaio di paprika dolce
1 cucchiaio di cumino
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
50 gr strutto (io ho usato burro)
1/2 bicchiere di birra scura
odori (timo, rosmarino, maggiorana, 1 foglia alloro)
mezzo litro di brodo di carne
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliare la carne a dadi e le cipolle a fette sottilissime. Infarinare la carne e scrollare la farina in eccesso. Far lessare le patate, spellarle e tenerle al caldo.
Far sciogliere lo strutto (o il burro) in una casseruola, rosolarvi la carne infarinata mescolando bene, aggiungere le cipolle e far rosolare anche queste. Sfumare con la birra.
Dopo 10 minuti unire la paprika, salare e mescolare bene di nuovo. Far cuocere per circa 20 minuti, mescolando spesso e aggiungendo quando è necesssario qualche cucchiaio di brodo.
Unire il concentrato di pomodoro diluito nel restante brodo, il peperoncino e gli odori. Cuocere a pentola coperta e a fuoco bassissimo per circa un'ora e mezza. Servire il goulasch caldissimo con le patate lesse.
[fonte ricetta Taccuini Storici]
Curiosità:
in ungherese Gulyás o, più precisamente, Gulyás-leves, letteralmente significa "zuppa del mandriano"
Con questa ricetta partecipo al contest di Ely dal titolo "Colora il tuo Autunno"
nella categoria "Arrivano i Saladini"
e al contest di Monica dal titolo "Le Maghe delle Spezie"
realizzato con il supporto di:
L'altra sera arrivo a casa con una vsschetta di spezzatino di manzo e l'idea era di farlo in umido, alla classica maniera con carotine, patate e piselli. Poi presa da una voglia irresistibile di spezie la mia mano si è lasciata guidare sul vasetto della paprika... e goulash fu!
Apro il mio portatile sulla mensola della cucina e digito "goulash ricetta"... una marea di ricette, tutte abbastanza uguali. Devo confessare che una versione molto particolare l'ho trovata, ma non avevo alcuni ingredienti e quindi l'ho messa tra i "da provare"
Allora cerco "goulash ungherese" e finisco qui ... non so se sia la vera ricetta tradizionale ungherese, ma mi convince più delle altre e quindi, ok, vada per questa, sempre con qualche piccola variazione!
INGREDIENTI:
500 gr di spalla di manzo
300 gr di cipolle
400 gr patate
1 cucchiaio farina
1 pizzico di peperoncino
1 cucchiaio di paprika dolce
1 cucchiaio di cumino
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
50 gr strutto (io ho usato burro)
1/2 bicchiere di birra scura
odori (timo, rosmarino, maggiorana, 1 foglia alloro)
mezzo litro di brodo di carne
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliare la carne a dadi e le cipolle a fette sottilissime. Infarinare la carne e scrollare la farina in eccesso. Far lessare le patate, spellarle e tenerle al caldo.
Far sciogliere lo strutto (o il burro) in una casseruola, rosolarvi la carne infarinata mescolando bene, aggiungere le cipolle e far rosolare anche queste. Sfumare con la birra.
Dopo 10 minuti unire la paprika, salare e mescolare bene di nuovo. Far cuocere per circa 20 minuti, mescolando spesso e aggiungendo quando è necesssario qualche cucchiaio di brodo.
Unire il concentrato di pomodoro diluito nel restante brodo, il peperoncino e gli odori. Cuocere a pentola coperta e a fuoco bassissimo per circa un'ora e mezza. Servire il goulasch caldissimo con le patate lesse.
[fonte ricetta Taccuini Storici]
Curiosità:
in ungherese Gulyás o, più precisamente, Gulyás-leves, letteralmente significa "zuppa del mandriano"
Con questa ricetta partecipo al contest di Ely dal titolo "Colora il tuo Autunno"
nella categoria "Arrivano i Saladini"
e al contest di Monica dal titolo "Le Maghe delle Spezie"
realizzato con il supporto di:
sabato 2 giugno 2012
Pollo rogan josh
La cucina etnica mi affascina. Ho una particolare predilezione per i piatti speziati e profumati e amo quindi la cucina orientale. Cumino, curry, garam masala, zenzero ... potrei affondarci il naso e lasciarmi inebriare da quegli intensi ed esotici aromi.
Grazie alle spezie quindi il semplice e quasi banale petto di pollo ha trovato "nuove vie". Complice un libricino che ogni tanto mi piace sfogliare, tutto dedicato alla cucina indiana ("Cucina Indiana" di Anne Wilson, edizioni Gribaudo) ho rielaborato una delle ricette, che prevedeva però carne di agnello, cucinando il pollo con un mix di spezie che lo rendono saporito e gustoso.
INGREDIENTI: 2 porzioni
250 gr di petto di pollo
1 cucchiaino di garam masala
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
1/2 cucchiaino di zenzero grattugiato
2 chiodi di garofano
una grattugiata di noce moscata
succo di 1/2 limone
2 cucchiai di burro (o ghee)
4 cucchiai di panna fresca
1 rametto di rosmarino
2 cucchiai scarsi di farina bianca
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Mescolate la farina con lo zenzero. Tagliate il petto di pollo a bocconcini e infarinateli.
Rosolate la carne nel burro con i chiodi di garofano. Spolverizzate sul pollo il cumino e la noce moscata.
Aggiungete una tazza di acqua, il succo di limone, regolate di sale e lasciate cuocere per 10 minuti. Unite quindi il garam masala e la panna e fate cuocere per altri 5 minuti in modo che la salsa di addensi.
Tagliuzzate finemente gli aghi di rosmarino e uniteli a fine cottura al pollo. Servite accompagnando con riso bianco bollito e guarnite con la salsa.
Grazie alle spezie quindi il semplice e quasi banale petto di pollo ha trovato "nuove vie". Complice un libricino che ogni tanto mi piace sfogliare, tutto dedicato alla cucina indiana ("Cucina Indiana" di Anne Wilson, edizioni Gribaudo) ho rielaborato una delle ricette, che prevedeva però carne di agnello, cucinando il pollo con un mix di spezie che lo rendono saporito e gustoso.
INGREDIENTI: 2 porzioni
250 gr di petto di pollo
1 cucchiaino di garam masala
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
1/2 cucchiaino di zenzero grattugiato
2 chiodi di garofano
una grattugiata di noce moscata
succo di 1/2 limone
2 cucchiai di burro (o ghee)
4 cucchiai di panna fresca
1 rametto di rosmarino
2 cucchiai scarsi di farina bianca
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Mescolate la farina con lo zenzero. Tagliate il petto di pollo a bocconcini e infarinateli.
Rosolate la carne nel burro con i chiodi di garofano. Spolverizzate sul pollo il cumino e la noce moscata.
Aggiungete una tazza di acqua, il succo di limone, regolate di sale e lasciate cuocere per 10 minuti. Unite quindi il garam masala e la panna e fate cuocere per altri 5 minuti in modo che la salsa di addensi.
Tagliuzzate finemente gli aghi di rosmarino e uniteli a fine cottura al pollo. Servite accompagnando con riso bianco bollito e guarnite con la salsa.
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giovedì 22 dicembre 2011
Idee per il menù di natale... e un digestivo
Cari amici, siete ancora in alto mare con il menù di Natale? Siete arrivati ormai alla soglia della disperazione, pensando che anche quest'anno sfodererete le solite lasagne, e il solito arrosto... e non se ne parli più?!?!
Tranquilli, ci sono qui io a raccogliere qualche idea per voi. Vi proporrò 3 menù, ognuno con caratteristiche diverse, dal più sontuoso e tradizionale a quello più veloce e semplice, passando per un menù insolito per gli amanti della cucina fusion.
aperitivo:
aperitivo:
aperitivo:
E dopo aver mangiato ogni "bendidio" vi propongo questo digestivo che vi rimetterà in sesto! :)
INGREDIENTI: per 2 persone
280 ml di vino Brachetto d'Acqui
1 cucchiaio di mix per "vin chaud" (scorza d'arancia essiccata, ginepro, anice, cannella, chiodi di garofano)
scorza di mezzo limone
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaino di zucchero di canna
PREPARAZIONE:
1) Mettere in un pentolino tutti gli ingredienti e far scaldare fino ad arrivare ad ebollizione.
2) Spegnere la fiamma, chiudere con coperchio e lasciare in infusione per qualche minuto.
3) Filtrare e servire ben caldo decorando i bicchieri con una scorza di limone.
... alla salute! ^_^
Tranquilli, ci sono qui io a raccogliere qualche idea per voi. Vi proporrò 3 menù, ognuno con caratteristiche diverse, dal più sontuoso e tradizionale a quello più veloce e semplice, passando per un menù insolito per gli amanti della cucina fusion.
« Menù Elegance »
aperitivo:
antipasti:
primo piatto:
secondo piatto:
dessert:
« Menù Fusion »
aperitivo:
antipasti:
primo piatto:
secondo piatto:
dessert:
« Menù Easy »
aperitivo:
antipasto:
primo piatto:
secondo piatto:
dessert:
E dopo aver mangiato ogni "bendidio" vi propongo questo digestivo che vi rimetterà in sesto! :)
Vin chaud al limone e Brachetto
INGREDIENTI: per 2 persone
280 ml di vino Brachetto d'Acqui
1 cucchiaio di mix per "vin chaud" (scorza d'arancia essiccata, ginepro, anice, cannella, chiodi di garofano)
scorza di mezzo limone
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaino di zucchero di canna
PREPARAZIONE:
1) Mettere in un pentolino tutti gli ingredienti e far scaldare fino ad arrivare ad ebollizione.
2) Spegnere la fiamma, chiudere con coperchio e lasciare in infusione per qualche minuto.
3) Filtrare e servire ben caldo decorando i bicchieri con una scorza di limone.
... alla salute! ^_^
martedì 13 dicembre 2011
Tavola di Natale al profumo di spezie
Per fare una bella tavola natalizia, che sia accogliente e calda, bastano pochi accorgimenti. Innanzitutto scegliete dei colori caldi, sui toni del marrone o dell’ocra. Fatevi ispirare da quegli oggetti che avete in casa, quelli che vedete ogni giorno e normalmente non notate.
Ad esempio una semplicissima rete di corda, che avvolgeva un vaso di fiori, può trasformarsi in un centrotavola rustico e profumato ... vediamo come!
Ad esempio una semplicissima rete di corda, che avvolgeva un vaso di fiori, può trasformarsi in un centrotavola rustico e profumato ... vediamo come!
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venerdì 26 agosto 2011
Soutzoukakia
Il Soutzoukakia è una specialità regionale di Smirne (ai giorni nostri Izmir). Anche se questo è un piatto prevalentemente greco, il nome è sicuramente di origine turca perché deriva dalla parola "soutzouk" (tipiche salsicce turche di piccole dimensioni).
Tradizionalmente, il piatto è una ricetta turca. Ma nel 1922, in seguito all'inasprimento dei rapporti tra turchi e greci che vivevano in Turchia, è avvenuta una emigrazione di massa di cittadini greci di ritorno nella loro terra natia. I greci fuggiti dalla Turchia hanno quindi portato con loro la ricetta di questo piatto, adottandolo così nella cucina popolare greca. Il piatto è ora comunemente cucinato in moltissime taverne greche ed è una ricetta molto popolare.
La maggior parte delle ricette avranno diverse combinazioni di carne, ma le ricette tradizionali comprendono agnello e manzo in una combinazione 1:1. Ogni chef le cucina in maniera differente, e quindi può aggiungere carne bovina e suina alla miscela per rendere il soutzoukakia più saporito.
Altri ingredienti che vengono aggiunti possono includere foglie di alloro, erbe come origano, aneto, prezzemolo, ecc. La carne viene poi impastata con erbe e spezie per creare piccole quenelle a forma di salsiccia. Queste generalmente vengono prima fritte e poi unite alla salsa, ma in alcune versioni le polpette vengono cotte direttamente nella salsa a base di pomodoro condito con cumino e prezzemolo.
Esiste anche una versione ripiena di queste polpette in cui il centro viene farcito con del formaggio Kefalotyri. Un'altra variante suggerisce di mescolare il formaggio Feta con il Kefalotyri.
Il Soutzoukakia è generalmente servito come piatto principale, accompagnato per tradizione da riso al vapore. Altri principali accompagnamenti possono essere purè di patate, verdure a vapore o patate fritte.
[note tradotte da http://www.ifood.tv ]
Ed ecco la ricetta... trovate in rosso le mie annotazioni, varianti o aggiunte all'originale.
INGREDIENTI:
5 porzioni (4 polpette a persona)
per le polpette:
500 gr di carne macinata (io ho usato solo manzo)
2 spicchi di aglio tritati
1 cucchiaino di cumino in polvere
1/4 di bicchiere di vino bianco secco
2 fette di pane casereccio (useremo solo la mollica bagnata e strizzata)
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 uovo
sale, pepe q.b.
farina bianca
olio per friggere
per la salsa:
300 gr di pomodori pelati e tritati (oppure salsa di pomodoro)
poca cipolla bianca tritata
1 bicchiere di acqua
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
una noce di burro (io ho usato 3 cucchiai di olio)
sale, pepe q.b.
PREPARAZIONE:
In un contenitore mettete tutti gli ingredienti e amalgamate bene. Fate le polpette a forma allungata e infarinatele. Mettete l'olio a scaldare e friggetele. Credo che l'espressione "friggetele" sia impropria data la quantità scarsa di olio. Sarebbe più corretto dire che le polpette vengono rosolate in padella. L'importante è farle cuocere bene su tutti i lati.
Nel frattempo preparate la salsa (io ho soffritto la cipolla in qualche cucchiaio di olio, ho aggiunto la salsa di pomodoro, l'acqua, le spezie, regolato di sale e pepe) e fatela bollire dolcemente.
Prima che si addensi del tutto aggiungete le polpette fritte e lasciatele a fuoco basso per 15-20 minuti.
Se le gustate il giorno dopo saranno ancora più buone perché i sapori e i profumi del sugo e delle polpette si saranno amalgamati divinamente.
[fonte ricetta: libro "Cucina Greca con ricette tradizionali", edizioni Toubi's]
Tradizionalmente, il piatto è una ricetta turca. Ma nel 1922, in seguito all'inasprimento dei rapporti tra turchi e greci che vivevano in Turchia, è avvenuta una emigrazione di massa di cittadini greci di ritorno nella loro terra natia. I greci fuggiti dalla Turchia hanno quindi portato con loro la ricetta di questo piatto, adottandolo così nella cucina popolare greca. Il piatto è ora comunemente cucinato in moltissime taverne greche ed è una ricetta molto popolare.
La maggior parte delle ricette avranno diverse combinazioni di carne, ma le ricette tradizionali comprendono agnello e manzo in una combinazione 1:1. Ogni chef le cucina in maniera differente, e quindi può aggiungere carne bovina e suina alla miscela per rendere il soutzoukakia più saporito.
Altri ingredienti che vengono aggiunti possono includere foglie di alloro, erbe come origano, aneto, prezzemolo, ecc. La carne viene poi impastata con erbe e spezie per creare piccole quenelle a forma di salsiccia. Queste generalmente vengono prima fritte e poi unite alla salsa, ma in alcune versioni le polpette vengono cotte direttamente nella salsa a base di pomodoro condito con cumino e prezzemolo.
Esiste anche una versione ripiena di queste polpette in cui il centro viene farcito con del formaggio Kefalotyri. Un'altra variante suggerisce di mescolare il formaggio Feta con il Kefalotyri.
Il Soutzoukakia è generalmente servito come piatto principale, accompagnato per tradizione da riso al vapore. Altri principali accompagnamenti possono essere purè di patate, verdure a vapore o patate fritte.
[note tradotte da http://www.ifood.tv ]
Ed ecco la ricetta... trovate in rosso le mie annotazioni, varianti o aggiunte all'originale.
INGREDIENTI:
5 porzioni (4 polpette a persona)
per le polpette:
500 gr di carne macinata (io ho usato solo manzo)
2 spicchi di aglio tritati
2 foglie di salvia tritate
1/2 cucchiaino di timo essiccato1 cucchiaino di cumino in polvere
1/4 di bicchiere di vino bianco secco
2 fette di pane casereccio (useremo solo la mollica bagnata e strizzata)
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 uovo
sale, pepe q.b.
farina bianca
olio per friggere
per la salsa:
300 gr di pomodori pelati e tritati (oppure salsa di pomodoro)
poca cipolla bianca tritata
1 bicchiere di acqua
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
una noce di burro (io ho usato 3 cucchiai di olio)
sale, pepe q.b.
PREPARAZIONE:
In un contenitore mettete tutti gli ingredienti e amalgamate bene. Fate le polpette a forma allungata e infarinatele. Mettete l'olio a scaldare e friggetele. Credo che l'espressione "friggetele" sia impropria data la quantità scarsa di olio. Sarebbe più corretto dire che le polpette vengono rosolate in padella. L'importante è farle cuocere bene su tutti i lati.
Nel frattempo preparate la salsa (io ho soffritto la cipolla in qualche cucchiaio di olio, ho aggiunto la salsa di pomodoro, l'acqua, le spezie, regolato di sale e pepe) e fatela bollire dolcemente.
Prima che si addensi del tutto aggiungete le polpette fritte e lasciatele a fuoco basso per 15-20 minuti.
Se le gustate il giorno dopo saranno ancora più buone perché i sapori e i profumi del sugo e delle polpette si saranno amalgamati divinamente.
[fonte ricetta: libro "Cucina Greca con ricette tradizionali", edizioni Toubi's]
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domenica 12 settembre 2010
Petto d'anatra al miele e quattro spezie
L'anatra era una delle cose che ancora non avevo provato a cucinare ma dopo averla assaggiata in Alsazia quest'inverno, mi ero riproposta che una volta o l'altra...
Ho cercato in internet la ricetta ricordandomi il nome in francese del piatto che avevo letto sul menù e dopo qualche pagina scorsa a vuoto ... eccola! Magret de canard au miel et quatre epices
Forse non sono riuscita a realizzare il piatto proprio uguale, ma devo dire che questa è stata comunque una piacevole cenetta.
Ingredienti: 2 porzioni
1 petto di anatra
1 cucchiaino di paprika dolce
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1/4 cucchiaino di cumino
un cucchiaio di miele
1/4 cucchiaino di dado ganulare (possibilmente di pollo)
un goccio di aceto balsamico
sale, pepe
Preparazione:
Praticate delle incisioni sul petto dell'anatra dal lato del grasso, aiuterà ad avere un cottura uniforme.
Mescolate tutte le spezie con un pizzico di sale e pepe, e massaggiate il lato della carne con questa miscela. Lasciate riposare a temperatura ambiente per una mezz'ora.
Scaldate bene una padella antiaderente senza aggiungere grassi e, a fiamma alta, rosolate il petto d'anatra con la parte grassa rivolta verso il basso. Premete per un minuto il petto con una spatola per evitare che il petto si "arricci".
Lasciate cuocere sul lato della pelle eliminando man mano il grasso, fino a che non ne rilascia quasi più (circa 8-10 minuti). La pelle dovrà essere ben grigliata e dorata.
Poi girate il petto d'anatra sul lato della carne e lasciate cuocere 2-3 minuti a fiamma più bassa (fate attenzione che le spezie non brucino altrimenti rilasciano un sapore amaro).
Togliete il petto d'anatra e avvolgetelo in un foglio di alluminio affinché termini la cottura (circa 15-20 minuti).
Abbassate ulteriormente la fiamma e deglassate bene il fondo della padella con un goccio di aceto balsamico fino a che si ridurrà di due terzi.
Aggiungete il brodo granulare, 3-4 cucchiai di acqua, il miele e riducete fino ad ottenere una salsa sciropposa.
Tagliate il petto a fette sottili (vedrete che il petto risulterà ben dorato in superficie e al centro sarà rosa) e servite nappando con il fondo di cottura. Io ho accompagnato la carne con un purè di patate.
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Ho cercato in internet la ricetta ricordandomi il nome in francese del piatto che avevo letto sul menù e dopo qualche pagina scorsa a vuoto ... eccola! Magret de canard au miel et quatre epices
Forse non sono riuscita a realizzare il piatto proprio uguale, ma devo dire che questa è stata comunque una piacevole cenetta.
Ingredienti: 2 porzioni
1 petto di anatra
1 cucchiaino di paprika dolce
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1/4 cucchiaino di cumino
un cucchiaio di miele
1/4 cucchiaino di dado ganulare (possibilmente di pollo)
un goccio di aceto balsamico
sale, pepe
Preparazione:
Praticate delle incisioni sul petto dell'anatra dal lato del grasso, aiuterà ad avere un cottura uniforme.
Mescolate tutte le spezie con un pizzico di sale e pepe, e massaggiate il lato della carne con questa miscela. Lasciate riposare a temperatura ambiente per una mezz'ora.
Scaldate bene una padella antiaderente senza aggiungere grassi e, a fiamma alta, rosolate il petto d'anatra con la parte grassa rivolta verso il basso. Premete per un minuto il petto con una spatola per evitare che il petto si "arricci".
Lasciate cuocere sul lato della pelle eliminando man mano il grasso, fino a che non ne rilascia quasi più (circa 8-10 minuti). La pelle dovrà essere ben grigliata e dorata.
Poi girate il petto d'anatra sul lato della carne e lasciate cuocere 2-3 minuti a fiamma più bassa (fate attenzione che le spezie non brucino altrimenti rilasciano un sapore amaro).
Togliete il petto d'anatra e avvolgetelo in un foglio di alluminio affinché termini la cottura (circa 15-20 minuti).
Abbassate ulteriormente la fiamma e deglassate bene il fondo della padella con un goccio di aceto balsamico fino a che si ridurrà di due terzi.
Aggiungete il brodo granulare, 3-4 cucchiai di acqua, il miele e riducete fino ad ottenere una salsa sciropposa.
Tagliate il petto a fette sottili (vedrete che il petto risulterà ben dorato in superficie e al centro sarà rosa) e servite nappando con il fondo di cottura. Io ho accompagnato la carne con un purè di patate.
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Mi stavo quasi dimenticando, ma domani sono 3 anni di blog!
:))
Tanti auguri a me, tanti auguri a me...
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giovedì 11 febbraio 2010
Fusi di pollo allo zafferano
Una ricetta gustosa, profumata e semplice da preparare. Lo zafferano con la sua polvere dorata regalerà al pollo un colore intenso e brillante e potrebbe essere, perchè no, una ricetta "passionale" da preparare per la sera di San Valentino.
Sì, perché il pregiatissimo zafferano, che si ricava dai fiori di Croco, è considerato una spezia afrodisiaca da millenni.
Tutto deriva dalla mitologia greca: il giovane e bello Krokos parte alla ricerca della ninfa Smilax nelle foreste vicino ad Atene. In un primo periodo di amore idilliaco Smilax è lusingata dalle attenzioni di Krokos, ma presto inizia ad annoiarsi. Krokos continuava a darle attenzioni, fino a perseguitarla, così gli dei nel vedere questo amore tramutare in infelicità, trasformano Krokos in un fiore di zafferano, con tre bellissimi stimmi rossi, fiore del desiderio d’amore e simbolo della passione di Krokos per Smilax.
[fonte www.laconteaincantata.net]
INGREDIENTI: x 2 porzioni
2 fusi di pollo abbastanza grossi
1 bustina di zafferano
½ bicchiere di vino bianco
2 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino fresco
1 cucchiaino di timo essiccato
2 cucchiai di olio extra-vergine di oliva
brodo vegetale q.b.
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare velocemente le cosce di pollo con acqua fresca e asciugarle tamponandole con carta da cucina. Fiammeggiarle per eliminare eventuali residui di piccole piume.
Sollevare in alcuni punti la pelle e infilarvi sotto dei pezzetti di spicchi d'aglio e degli aghi di rosmarino. Il restante rosmarino tritarlo finemente.
Mettere le cosce in una terrina, spolverarle con il timo e il trito di rosmarino e irrorarle con il vino bianco.
Lasciarle riposare in frigorifero per circa 1 ora, dopodichè sgocciolarle bene e farle rosolare in padella con l'olio a fiamma vivace.
Una volta che sono ben dorate su tutti i lati, versare il vino della marinatura fatto scaldare a parte e nel quale avrete sciolto lo zafferano.
Lasciare evaporare l'alcool, regolare di sale e pepe, coprire e lasciare cuocere per circa 30 minuti, aggiungendo del brodo caldo se dovessero asciugare troppo.
Partecipo con questa ricetta alla raccolta tutta dedicata a questa fantastica spezia
Oro nel piatto - 1000 e una ricetta con lo ZAFFERANO
È un'idea del blog "Note di Cioccolato"
Sì, perché il pregiatissimo zafferano, che si ricava dai fiori di Croco, è considerato una spezia afrodisiaca da millenni.
Tutto deriva dalla mitologia greca: il giovane e bello Krokos parte alla ricerca della ninfa Smilax nelle foreste vicino ad Atene. In un primo periodo di amore idilliaco Smilax è lusingata dalle attenzioni di Krokos, ma presto inizia ad annoiarsi. Krokos continuava a darle attenzioni, fino a perseguitarla, così gli dei nel vedere questo amore tramutare in infelicità, trasformano Krokos in un fiore di zafferano, con tre bellissimi stimmi rossi, fiore del desiderio d’amore e simbolo della passione di Krokos per Smilax.
[fonte www.laconteaincantata.net]
INGREDIENTI: x 2 porzioni
2 fusi di pollo abbastanza grossi
1 bustina di zafferano
½ bicchiere di vino bianco
2 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino fresco
1 cucchiaino di timo essiccato
2 cucchiai di olio extra-vergine di oliva
brodo vegetale q.b.
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare velocemente le cosce di pollo con acqua fresca e asciugarle tamponandole con carta da cucina. Fiammeggiarle per eliminare eventuali residui di piccole piume.
Sollevare in alcuni punti la pelle e infilarvi sotto dei pezzetti di spicchi d'aglio e degli aghi di rosmarino. Il restante rosmarino tritarlo finemente.
Mettere le cosce in una terrina, spolverarle con il timo e il trito di rosmarino e irrorarle con il vino bianco.
Lasciarle riposare in frigorifero per circa 1 ora, dopodichè sgocciolarle bene e farle rosolare in padella con l'olio a fiamma vivace.
Una volta che sono ben dorate su tutti i lati, versare il vino della marinatura fatto scaldare a parte e nel quale avrete sciolto lo zafferano.
Lasciare evaporare l'alcool, regolare di sale e pepe, coprire e lasciare cuocere per circa 30 minuti, aggiungendo del brodo caldo se dovessero asciugare troppo.
Partecipo con questa ricetta alla raccolta tutta dedicata a questa fantastica spezia
Oro nel piatto - 1000 e una ricetta con lo ZAFFERANO
È un'idea del blog "Note di Cioccolato"
mercoledì 16 settembre 2009
Orate alla curcuma
La Curcuma longa, o zafferano delle indie, è una pianta originaria dell'Asia ed è la spezia base per la preparazione del curry e del masala.
La polvere di colore giallo ocra molto intenso viene prodotta dai rizomi della pianta che vengono bolliti e successivamente seccati e polverizzati.
Il suo ingrediente attivo è la curcumina che ha un sapore terroso, amaro e piccante.
La medicina Ayurvedica ritiene che la curcuma sia dotata di molte proprietà medicinali; molti la usano in India come antisettico per tagli, scottature e contusioni, come antibatterico e per i problemi di stomaco. [fonte Wikipedia]
INGREDIENTI: x 2 persone
2 orate da 250 gr ciascuna
4 cucchiai di olio extravergine
succo di 1/2 limone
qualche stelo di erba cipollina
1 cucchiaio colmo di curcuma
1 cucchiaino di origano secco
2 spicchi d'aglio
poco vino bianco secco
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Eviscerate le orate, squamatele e lavatele velocemente sotto l'acqua fresca.
Tamponatele con carta da cucina sia esternamente che internamente.
Riunite in una ciotola l'olio, il succo di limone, l'origano, l'erba cipollina tagliuzzata, il sale e il pepe. Mescolate e spalmate il composto all'interno e all'esterno dei pesci.
Disponeteli quindi in una pirofila da forno e spolverateci sopra la curcuma e l'aglio tritato.
Infornate a 180°C per circa 15 minuti, dopodichè spruzzate i pesci con un goccio di vino bianco.
Abbassate il forno a 160°C e infornate le orate ancora per circa 10 minuti.
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domenica 1 marzo 2009
Brasato d'asino speziato
Asino! No, non è un insulto. E' quello che ho esclamato davanti al banco carne del supermercato.
La carne d'asino non si vede spesso in macelleria e appena me lo sono trovato davanti non ho resistito.
Avevo sempre mangiato il brasato d'asino al ristorante, anche perché da queste parti è un piatto abbastanza tradizionale, ma volevo provare a cucinarlo con le mie manine e così dopo l'acquisto è partita la "caccia" alla miglior ricetta per gustarlo al meglio.
Ho elaborato questa ricetta partendo da un tradizionale brasato d'asino, ma insaporendolo e profumandolo con spezie ed aromi.
Brasati e stufati, spezzatini e bolliti appartengono tutti alla famiglia degli umidi. La carne preparata in questo modo deve essere cotta a lungo e lentamente, in casseruole o pentole coperte, con l'aggiunta di verdure, erbe aromatiche e di un liquido che potrà essere, a scelta, brodo, vino, acqua, salsa di pomodoro o altro.
La prolungata cottura è compensata dal fatto che i tagli di carne usati sono più economici e che la pietanza così preparata è molto nutriente e ricca di vitamine e sali minerali oltre che di proteine.
La scelta della carne:
Tutte le preparazioni a cottura lenta offrono il vantaggio di poter usufruire di tagli di seconda o terza scelta, che sono meno costosi e più adatti, per sapore, ricchezza di grasso e sugo, ad essere cucinati in umido.
I tagli più indicati per questi tipi di cotttura:
spalla, reale, pesce, fiocco, coda, ossibuchi, spinacino, scannello, geretto. cappello del prete, magatello, fusello, scamone, lingua.
Marinatura:
Per insaporire la carne, specie se di selvaggina o cacciagione, o come in qesto caso per ammorbidire dei tagli tendenzialmente piuttosto duri, è bene farla marinare per molte ore, con un trito di verdure, spezie ed erbe aromatiche. Si dovrà ricoprire poi con vino, od olio e succo di limone e lasciarla a bagno per molte ore.
Si deve avere l'accortezza di non usare recipienti di metallo o in plastica in quanto potrebbero cedere sostanze dannose ai cibi, specialmente se a contatto con ingredienti acidi. Ceramica, porcellana, vetro e pyrex sono tutti materiali adatti alla marinatura. Non lasciate mai i cibi a marinare fuori dal frigorifero.
Cottura:
Fate sigillare bene la carne nel condimento scelto (burro, olio, lardo o pancetta) rosolandola su tutti i lati. Unite le verdure e bagnate con il liquido. Mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco basso o in forno a 180°. Il tempo di cottura varia a seconda del pezzo e del peso della carne, dalle 2 alle 4 ore.
INGREDIENTI:
1 kg di reale d'asino (senza osso)
1 litro di vino rosso corposo
30 gr. di pancetta tesa
1 cipolla
2 carote
1 spicchio d'aglio
10 chiodi di garofano
10 bacche di ginepro
1 pezzetto di stecca di cannella
pepe nero macinato fresco
1 rametto di rosmarino
4 foglie di salvia
2 foglie di alloro
poca farina 00
una noce di burro
olio extravergine d'oliva q.b.
brodo di carne o vegetale q.b.
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliate a fette grossolane la cipolla e tagliate a tocchetti le carote.
Distribuite una parte delle verdure in un recipiente che non sia di metallo e appoggiatevi sopra la carne.
Schiacciate i chiodi di garofano e le bacche di ginepro e spargeteli sopra la carne insieme al resto delle verdure.
Unite la cannella, le foglie di alloro, lo spicchio d'aglio tagliato a metà e versate il vino a coprire il tutto.
Chiudete bene con pellicola da cucina e mettete in frigorifero per almeno 10-12 ore.
Trascorso il tempo indicato, scolate la carne dalla marinatura e tamponatela per asciugarla bene. Legatela con spago da cucina e massaggiatela con sale fine e pepe nero macinato al momento, dopodichè infarinatela leggermente.
Preparate quindi un battuto con la pancetta, la salvia ed il rosmarino.
In un tegame dal fondo spesso, mettete a sciogliere il burro, unite qualche cucchiaio d'olio e aggiungete il battuto. Fatelo insaporire per un minuto e poi unite la carne.
Fatela rosolare bene su tutti i lati per sigillare la superficie.
Passate al colino la marinata e togliete le verdure, mettendole nella pentola insieme alla carne. Abbassate la fiamma e fate insaporire le verdure nel soffritto.
Intanto scaldate il vino, ben scolato da tutti i residui di spezie e quando è ben caldo usatelo per bagnare la carne.
Terminato il vino coprite con brodo bollente, chiudete il tegame con coperchio e lasciate cuocere lentamente per circa 3 ore.
Togliete la carne dal tegame e chiudetela in carta alluminio per circa mezz'ora.
Intanto passate al setaccio il fondo di cottura con tutte le verdure e preparate la salsa.
Tagliate la carne a fette, distribuitele sul piatto di portata e irroratele con il suo denso sugo.
Con questo post partecipo al concorso 02/10: IL BRASATO
Il regolamento lo potete trovare all'interno del sito "La Cucina Italiana"
La carne d'asino non si vede spesso in macelleria e appena me lo sono trovato davanti non ho resistito.
Avevo sempre mangiato il brasato d'asino al ristorante, anche perché da queste parti è un piatto abbastanza tradizionale, ma volevo provare a cucinarlo con le mie manine e così dopo l'acquisto è partita la "caccia" alla miglior ricetta per gustarlo al meglio.
Ho elaborato questa ricetta partendo da un tradizionale brasato d'asino, ma insaporendolo e profumandolo con spezie ed aromi.
Brasati e stufati, spezzatini e bolliti appartengono tutti alla famiglia degli umidi. La carne preparata in questo modo deve essere cotta a lungo e lentamente, in casseruole o pentole coperte, con l'aggiunta di verdure, erbe aromatiche e di un liquido che potrà essere, a scelta, brodo, vino, acqua, salsa di pomodoro o altro.
La prolungata cottura è compensata dal fatto che i tagli di carne usati sono più economici e che la pietanza così preparata è molto nutriente e ricca di vitamine e sali minerali oltre che di proteine.
La scelta della carne:
Tutte le preparazioni a cottura lenta offrono il vantaggio di poter usufruire di tagli di seconda o terza scelta, che sono meno costosi e più adatti, per sapore, ricchezza di grasso e sugo, ad essere cucinati in umido.
I tagli più indicati per questi tipi di cotttura:
spalla, reale, pesce, fiocco, coda, ossibuchi, spinacino, scannello, geretto. cappello del prete, magatello, fusello, scamone, lingua.
Marinatura:
Per insaporire la carne, specie se di selvaggina o cacciagione, o come in qesto caso per ammorbidire dei tagli tendenzialmente piuttosto duri, è bene farla marinare per molte ore, con un trito di verdure, spezie ed erbe aromatiche. Si dovrà ricoprire poi con vino, od olio e succo di limone e lasciarla a bagno per molte ore.
Si deve avere l'accortezza di non usare recipienti di metallo o in plastica in quanto potrebbero cedere sostanze dannose ai cibi, specialmente se a contatto con ingredienti acidi. Ceramica, porcellana, vetro e pyrex sono tutti materiali adatti alla marinatura. Non lasciate mai i cibi a marinare fuori dal frigorifero.
Cottura:
Fate sigillare bene la carne nel condimento scelto (burro, olio, lardo o pancetta) rosolandola su tutti i lati. Unite le verdure e bagnate con il liquido. Mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco basso o in forno a 180°. Il tempo di cottura varia a seconda del pezzo e del peso della carne, dalle 2 alle 4 ore.
INGREDIENTI:
1 kg di reale d'asino (senza osso)
1 litro di vino rosso corposo
30 gr. di pancetta tesa
1 cipolla
2 carote
1 spicchio d'aglio
10 chiodi di garofano
10 bacche di ginepro
1 pezzetto di stecca di cannella
pepe nero macinato fresco
1 rametto di rosmarino
4 foglie di salvia
2 foglie di alloro
poca farina 00
una noce di burro
olio extravergine d'oliva q.b.
brodo di carne o vegetale q.b.
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliate a fette grossolane la cipolla e tagliate a tocchetti le carote.
Distribuite una parte delle verdure in un recipiente che non sia di metallo e appoggiatevi sopra la carne.
Schiacciate i chiodi di garofano e le bacche di ginepro e spargeteli sopra la carne insieme al resto delle verdure.
Unite la cannella, le foglie di alloro, lo spicchio d'aglio tagliato a metà e versate il vino a coprire il tutto.
Chiudete bene con pellicola da cucina e mettete in frigorifero per almeno 10-12 ore.
Trascorso il tempo indicato, scolate la carne dalla marinatura e tamponatela per asciugarla bene. Legatela con spago da cucina e massaggiatela con sale fine e pepe nero macinato al momento, dopodichè infarinatela leggermente.
Preparate quindi un battuto con la pancetta, la salvia ed il rosmarino.
In un tegame dal fondo spesso, mettete a sciogliere il burro, unite qualche cucchiaio d'olio e aggiungete il battuto. Fatelo insaporire per un minuto e poi unite la carne.
Fatela rosolare bene su tutti i lati per sigillare la superficie.
Passate al colino la marinata e togliete le verdure, mettendole nella pentola insieme alla carne. Abbassate la fiamma e fate insaporire le verdure nel soffritto.
Intanto scaldate il vino, ben scolato da tutti i residui di spezie e quando è ben caldo usatelo per bagnare la carne.
Terminato il vino coprite con brodo bollente, chiudete il tegame con coperchio e lasciate cuocere lentamente per circa 3 ore.
Togliete la carne dal tegame e chiudetela in carta alluminio per circa mezz'ora.
Intanto passate al setaccio il fondo di cottura con tutte le verdure e preparate la salsa.
Tagliate la carne a fette, distribuitele sul piatto di portata e irroratele con il suo denso sugo.
Con questo post partecipo al concorso 02/10: IL BRASATO
Il regolamento lo potete trovare all'interno del sito "La Cucina Italiana"
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venerdì 10 ottobre 2008
Maiale al Rum e pepe della Giamaica
Il pepe della Giamaica è una bacca che sull'isola cresce praticamente allo stato selvatico.
Tutto di questa pianta profuma: la corteccia, le foglie e naturalmente i suoi fiori bianchi e le sue preziose bacche.
Il pepe della Giamaica sprigiona un aroma che ricorda quello di un composto di spezie a base di pepe, cannella, noce moscata, chiodi di garofano ed un pizzico di zenzero.
Se non trovate questo pepe, potete fare un mix di queste spezie, pestarle nel mortaio ed usarle per insaporire la carne.
Questa carne speziata e dal sapore agro-dolce, va servita con il piatto tradizionale per eccellenza di quasi tutti i Caraibi: riso bollito con fagioli rossi.
INGREDIENTI: per il riso
1 l. d'acqua
1 bicchiere di latte di cocco
100 gr. di riso
60 g. di fagioli secchi rossi
sale q.b.
Mettete ad ammollare i fagioli in acqua fredda per tutta una notte.
Il giorno dopo portate a bollore l'acqua leggermente salata. Attenzione!!! Mettete poco sale, al massimo lo aggiusterete alla fine, perché il riso dovrà assorbire completamente tutta l'acqua.
Versate il riso e aggiungete il latte di cocco e i fagioli. Coprite e lasciate cuocere a fiamma molto bassa fino a quando il riso avrà assorbito tutto il liquido. Spegnete la fiamma, scoperchiate e sgranate il riso.
INGREDIENTI: per la carne
300 gr. di coppa di maiale (con osso) - potete usare anche spalla
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 grossa cipolla bianca
1 spicchio d'aglio
qualche stelo di erba cipollina
1 cucchiaino di grani di pepe della Giamaica (o pepe nero)
1 cucchiaio di aceto di mele
un bicchierino di rum
pepe nero macinato
sale q.b
Togliete gli ossi e gli scarti del grasso alla carne e fateci un brodo.
Fate scaldare in una padella l'olio con lo zucchero di canna.
tagliate la carne a pezzi non troppo grossi e rosolateli bene nell'olio fino a farli diventare ben dorati e caramellati.
Aggiungete quindi la cipolla tagliata a fette e l'aglio tritato fine.
Unite l'erba cipollina tagliuzzata, una macinata di pepe e regolate di sale.
Unite anche i grani di pepe della giamaica e bagnate con il brodo bollente. Lasciate cuocere a fuoco basso per circa 1 ora, continuando ad aggiungere brodo se il sugo fosse troppo denso.
A fine cottura alzate la fiamma e aggiungete il cucchiaio d'aceto e il rum. Servite accompagnando con il riso.
Tutto di questa pianta profuma: la corteccia, le foglie e naturalmente i suoi fiori bianchi e le sue preziose bacche.
Il pepe della Giamaica sprigiona un aroma che ricorda quello di un composto di spezie a base di pepe, cannella, noce moscata, chiodi di garofano ed un pizzico di zenzero.
Se non trovate questo pepe, potete fare un mix di queste spezie, pestarle nel mortaio ed usarle per insaporire la carne.
Questa carne speziata e dal sapore agro-dolce, va servita con il piatto tradizionale per eccellenza di quasi tutti i Caraibi: riso bollito con fagioli rossi.
INGREDIENTI: per il riso
1 l. d'acqua
1 bicchiere di latte di cocco
100 gr. di riso
60 g. di fagioli secchi rossi
sale q.b.
Mettete ad ammollare i fagioli in acqua fredda per tutta una notte.
Il giorno dopo portate a bollore l'acqua leggermente salata. Attenzione!!! Mettete poco sale, al massimo lo aggiusterete alla fine, perché il riso dovrà assorbire completamente tutta l'acqua.
Versate il riso e aggiungete il latte di cocco e i fagioli. Coprite e lasciate cuocere a fiamma molto bassa fino a quando il riso avrà assorbito tutto il liquido. Spegnete la fiamma, scoperchiate e sgranate il riso.
INGREDIENTI: per la carne
300 gr. di coppa di maiale (con osso) - potete usare anche spalla
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 grossa cipolla bianca
1 spicchio d'aglio
qualche stelo di erba cipollina
1 cucchiaino di grani di pepe della Giamaica (o pepe nero)
1 cucchiaio di aceto di mele
un bicchierino di rum
pepe nero macinato
sale q.b
Togliete gli ossi e gli scarti del grasso alla carne e fateci un brodo.
Fate scaldare in una padella l'olio con lo zucchero di canna.
tagliate la carne a pezzi non troppo grossi e rosolateli bene nell'olio fino a farli diventare ben dorati e caramellati.
Aggiungete quindi la cipolla tagliata a fette e l'aglio tritato fine.
Unite l'erba cipollina tagliuzzata, una macinata di pepe e regolate di sale.
Unite anche i grani di pepe della giamaica e bagnate con il brodo bollente. Lasciate cuocere a fuoco basso per circa 1 ora, continuando ad aggiungere brodo se il sugo fosse troppo denso.
A fine cottura alzate la fiamma e aggiungete il cucchiaio d'aceto e il rum. Servite accompagnando con il riso.
venerdì 18 luglio 2008
Streusel al caffè
Un'altro dolce? Anche a me sembra strano, ma volevo assolutamente partecipare all'iniziativa che Imma ha lanciato per il suo "blogleanno".
Stavo leggendo questo carinissimo libro, regalo di mia mamma,"Cuocere al forno" (ed. Gribaudo-Parragon) e mi sono imbattuta in questa ricetta. Ho preparato quindi questa torta, semplice ma davvero buona, e con un sapore deciso di caffè e spezie... ha un profumo e un sapore molto particolare!
INGREDIENTI: per 8 persone
100 gr di burro sciolto e raffreddato più extra per lo stampo
275 gr. di farina 00
1 cucchiaio di lievito in polvere
75 gr. di zucchero semolato
150 ml di latte
2 uova
2 cucchiai di caffè solubile (sciolto in 1 cucchiaio di acqua bollente)
50 gr. di mandorle tritate
zucchero a velo
COPERTURA:
75 gr. di farina autolievitante
75 gr. di zucchero di canna
2 cucchiai di burro a tocchetti
1 cucchiaino di spezie miste in polvere (cannella, zenzero, chiodi di garofano, ecc)
1 cucchiaino di acqua
PREPARAZIONE:
Imburrate una tortiera da 23 cm di diametro e foderatela con carta da forno.
Setacciate la farina e il lievito in una terrina capiente e unitevi lo zucchero semolato.
Amalgamate il latte con le uova, il burro sciolto freddo e il caffè e versate la miscela ottenuta sugli ingredienti secchi. Aggiungete le mandorle e mescolate.
Versate il composto nella tortiera.
Per la copertura, mescolate la farina autolievitante con lo zucchero di canna. Amalgamatevi il burro con le dita fino ad ottenere un impasto granuloso. Unitevi le spezie e l'acqua e lavorate con le mani in modo da separare bene le briciole e distribuitele sull'intera superficie del composto nella tortiera.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 190° per circa 1 ora. Se la copertura si scurisce troppo rapidamente, coprite con un foglio di carta stagnola.
Lasciate raffreddare nella tortiera, spolverizzate di zucchero a velo (facoltativo) e servite.
Dato che mancono pochi giorni alla scadenza, e questo fine non sarò davanti al computer, ne approfitto ora, prima di dimenticarmi del tutto.
Stavo leggendo questo carinissimo libro, regalo di mia mamma,"Cuocere al forno" (ed. Gribaudo-Parragon) e mi sono imbattuta in questa ricetta. Ho preparato quindi questa torta, semplice ma davvero buona, e con un sapore deciso di caffè e spezie... ha un profumo e un sapore molto particolare!
INGREDIENTI: per 8 persone
100 gr di burro sciolto e raffreddato più extra per lo stampo
275 gr. di farina 00
1 cucchiaio di lievito in polvere
75 gr. di zucchero semolato
150 ml di latte
2 uova
2 cucchiai di caffè solubile (sciolto in 1 cucchiaio di acqua bollente)
50 gr. di mandorle tritate
zucchero a velo
COPERTURA:
75 gr. di farina autolievitante
75 gr. di zucchero di canna
2 cucchiai di burro a tocchetti
1 cucchiaino di spezie miste in polvere (cannella, zenzero, chiodi di garofano, ecc)
1 cucchiaino di acqua
PREPARAZIONE:
Imburrate una tortiera da 23 cm di diametro e foderatela con carta da forno.
Setacciate la farina e il lievito in una terrina capiente e unitevi lo zucchero semolato.
Amalgamate il latte con le uova, il burro sciolto freddo e il caffè e versate la miscela ottenuta sugli ingredienti secchi. Aggiungete le mandorle e mescolate.
Versate il composto nella tortiera.
Per la copertura, mescolate la farina autolievitante con lo zucchero di canna. Amalgamatevi il burro con le dita fino ad ottenere un impasto granuloso. Unitevi le spezie e l'acqua e lavorate con le mani in modo da separare bene le briciole e distribuitele sull'intera superficie del composto nella tortiera.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 190° per circa 1 ora. Se la copertura si scurisce troppo rapidamente, coprite con un foglio di carta stagnola.
Lasciate raffreddare nella tortiera, spolverizzate di zucchero a velo (facoltativo) e servite.
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