«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare
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venerdì 14 settembre 2012

Frittata alla catalogna e pecorino

... e tanto tanto pepe!!!
Eh sì, una generosissima macinata di pepe nero in questa frittatona "piatto unico" ci sta proprio bene. ^_^
Trovo entusiasmante il gusto amarognolo della catalogna che ad ogni boccone rende più stuzzicante una semplicissima frittata ... a proposito a voi piacciono le verdure dal sapore amaro?
Il pecorino poi riesce a dare, se ancora tutto il resto non bastasse, quello sprint in più.

Frittata con catalogna e pecorino


INGREDIENTI: per 2 persone
120 gr. di catalogna lessata
4 uova
4 cucchiai di pecorino grattugiato a scaglie
5 cucchiai di latte
1 cucchiaio di farina 00
una noce di burro
sale
pepe nero

PREPARAZIONE:
Fate sciogliere la noce di burro in un'ampia padella antiaderente, saltatevi la catalogna già lessata e tagliuzzata grossolanamente. Regolate di sale e distribuite bene la verdura sul fondo della padella.
Sbattete velocemente le uova incorporando latte, farina e pecorino. Aggiungete un pizzico di sale e  pepe nero macinato al momento.
Versate il composto di uova sulla catalogna, distribuendolo uniformemente e fatelo rapprendere chiudendo con un coperchio (circa 8-10 minuti).
Quando la frittata si sarà completamente rassodata e sui bordi avrà formato una crosticina dorata, fatela  scivolare sul piatto e servitela macinando a piacere altro pepe.

Frittata con catalogna e pecorino

giovedì 3 novembre 2011

Spaghetti cacio e pepe con zucca croccante

Cacio e pepe ... una ricetta semplicissima, ma per sbagliarla basta un niente. Troppo asciutta! Troppo brodosa! La pasta è scotta! Poco pepe!
Ognuno poi dice la sua in fatto di preparazione. I puristi che non ci vogliono nemmeno un filo d'olio, quelli che invece con l'olio si manteca meglio.
Mah.... io ho semplicemente aperto la "sacra bibbia" del Carnacina e ho eseguito alla lettera.
Di mia invenzione ho aggiunto solo la zucca fritta alla fine .... che meraviglia! ^_^

Spaghetti cacio e pepe con zucca croccante


sabato 26 giugno 2010

Ćevapčići

I Ćevapčići sono un piatto a base di carne trita, variamente speziata.
Tipici della cucina dei paesi della penisola balcanica, sono ampiamente diffusi anche nelle province di Trieste e Gorizia ed in alcune zone della provincia di Udine e parte dell'Austria.

Si presentano come polpettine cilindriche del diametro di un paio di centimetri e della lunghezza di 7/8 centimetri. Sono solitamente composti di carne di maiale, manzo e agnello, cipolla tritata finemente, pepe e paprika dolce. Vengono generalmente serviti cotti al barbecue, sulla griglia o alla piastra. Solitamente si gustano con cipolla tagliata a dadini o anelli, ed ajvar, una salsa piccante preparata con peperoni rossi macinati e spezie.


Sembra che i ćevapčići vennero serviti per la prima volta a Belgrado intorno al 1860 nella trattoria "Da Tanasko Rajic" nei pressi del Grande Mercato (oggi Piazza degli Studenti).
Il proprietario della trattoria, il padrone Živko (che si suppone abbia avuto origini dalla regione di Leskovac), si era così arricchito che con il guadagno riuscì a costruire una chiesa nella sua regione d'origine.


[fonte Wikipedia]



INGREDIENTI:
200 gr di macinata di manzo
200 gr di macinata di maiale
1 cipolla bianca non troppo grossa
1 cucchiaio colmo di paprika dolce
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
un pizzico di maggiorana
sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
Tritate molto finemente la cipolla e unitela alla carne. Aggiungete la paprika, l'olio, la maggiorana e regolate di sale e pepe.
Mecolate bene con le mani e lasciate riposare il composto al fresco per almeno un ora in modo da far insaporire la carne.
Formate quindi delle polpette di forma cilindrica lunghe circa 7/8 cm e del diametro di 2 cm.
Fatele cuocere sulla griglia o in una bistecchiera avendo l'accortezza di girarle sul'altro lato soltanto quando sono ben cotte sul primo, altrimenti rischierete che si spacchino.

Io ho servito i Ćevapčići con delle zucchine grigliate, ma la versione originale li vorrebbe accompagnati con la salsa Ajvar ... chissà magari nei prossimi giorni la provo!

[per la ricetta sono stata ispirata da Disgustoso Buongustaio]


venerdì 22 gennaio 2010

Pasta patate e ricotta

Pasta e patate, un classico della cucina italiana.
Ma se volessimo dare allla ricetta quel tocco in più, aumentando la nota cremosa e giocando con un sentore leggermente piccantino?
Ecco allora l'invenzione di questo gustoso piatto ... senza nulla togliere alla ricetta "classica"!


Pasta patate e ricotta

INGREDIENTI: per 2 persone
120 gr di pasta
250 gr di patate a pasta gialla
120 gr di ricotta di capra
una decina di grani di pepe verde in salamoia
qualche stelo di erba cipollina
una noce di burro
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Portate a bollore l'acqua, regolate di sale e tuffate le patate sbucciate e tagliate a cubetti insieme alla pasta.
Nel frattempo scaldate in una padella la noce di burro con le bacche di pepe verde.
Unite la ricotta e stemperatela con qualche cucchiaio dell'acqua di cottura della pasta.
Scolate pasta e patate leggermente al dente e fatele mantecare nella padella del condimento per qualche minuto, aggiungendo se serve altra acqua.
Tagliuzzate all'ultimo momento l'erba cipollina, mescolate e servite il piatto ben caldo.

Pasta patate e ricotta



Partecipo con questo piatto alla raccolta
"Ricette con la ricotta" ideata da Dolci Pasticci



domenica 1 marzo 2009

Brasato d'asino speziato

Asino! No, non è un insulto. E' quello che ho esclamato davanti al banco carne del supermercato.
La carne d'asino non si vede spesso in macelleria e appena me lo sono trovato davanti non ho resistito.
Avevo sempre mangiato il brasato d'asino al ristorante, anche perché da queste parti è un piatto abbastanza tradizionale, ma volevo provare a cucinarlo con le mie manine e così dopo l'acquisto è partita la "caccia" alla miglior ricetta per gustarlo al meglio.
Ho elaborato questa ricetta partendo da un tradizionale brasato d'asino, ma insaporendolo e profumandolo con spezie ed aromi.

Brasati e stufati, spezzatini e bolliti appartengono tutti alla famiglia degli umidi. La carne preparata in questo modo deve essere cotta a lungo e lentamente, in casseruole o pentole coperte, con l'aggiunta di verdure, erbe aromatiche e di un liquido che potrà essere, a scelta, brodo, vino, acqua, salsa di pomodoro o altro.
La prolungata cottura è compensata dal fatto che i tagli di carne usati sono più economici e che la pietanza così preparata è molto nutriente e ricca di vitamine e sali minerali oltre che di proteine.

La scelta della carne:
Tutte le preparazioni a cottura lenta offrono il vantaggio di poter usufruire di tagli di seconda o terza scelta, che sono meno costosi e più adatti, per sapore, ricchezza di grasso e sugo, ad essere cucinati in umido.

I tagli più indicati per questi tipi di cotttura:
spalla, reale, pesce, fiocco, coda, ossibuchi, spinacino, scannello, geretto. cappello del prete, magatello, fusello, scamone, lingua.

Marinatura:
Per insaporire la carne, specie se di selvaggina o cacciagione, o come in qesto caso per ammorbidire dei tagli tendenzialmente piuttosto duri, è bene farla marinare per molte ore, con un trito di verdure, spezie ed erbe aromatiche. Si dovrà ricoprire poi con vino, od olio e succo di limone e lasciarla a bagno per molte ore.
Si deve avere l'accortezza di non usare recipienti di metallo o in plastica in quanto potrebbero cedere sostanze dannose ai cibi, specialmente se a contatto con ingredienti acidi. Ceramica, porcellana, vetro e pyrex sono tutti materiali adatti alla marinatura. Non lasciate mai i cibi a marinare fuori dal frigorifero.

Cottura:
Fate sigillare bene la carne nel condimento scelto (burro, olio, lardo o pancetta) rosolandola su tutti i lati. Unite le verdure e bagnate con il liquido. Mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco basso o in forno a 180°. Il tempo di cottura varia a seconda del pezzo e del peso della carne, dalle 2 alle 4 ore.

Brasato d'asino speziato

INGREDIENTI:
1 kg di reale d'asino (senza osso)
1 litro di vino rosso corposo
30 gr. di pancetta tesa
1 cipolla
2 carote
1 spicchio d'aglio
10 chiodi di garofano
10 bacche di ginepro
1 pezzetto di stecca di cannella
pepe nero macinato fresco
1 rametto di rosmarino
4 foglie di salvia
2 foglie di alloro
poca farina 00
una noce di burro
olio extravergine d'oliva q.b.
brodo di carne o vegetale q.b.
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Tagliate a fette grossolane la cipolla e tagliate a tocchetti le carote.
Distribuite una parte delle verdure in un recipiente che non sia di metallo e appoggiatevi sopra la carne.
Schiacciate i chiodi di garofano e le bacche di ginepro e spargeteli sopra la carne insieme al resto delle verdure.
Unite la cannella, le foglie di alloro, lo spicchio d'aglio tagliato a metà e versate il vino a coprire il tutto.
Chiudete bene con pellicola da cucina e mettete in frigorifero per almeno 10-12 ore.
Trascorso il tempo indicato, scolate la carne dalla marinatura e tamponatela per asciugarla bene. Legatela con spago da cucina e massaggiatela con sale fine e pepe nero macinato al momento, dopodichè infarinatela leggermente.
Preparate quindi un battuto con la pancetta, la salvia ed il rosmarino.
In un tegame dal fondo spesso, mettete a sciogliere il burro, unite qualche cucchiaio d'olio e aggiungete il battuto. Fatelo insaporire per un minuto e poi unite la carne.
Fatela rosolare bene su tutti i lati per sigillare la superficie.
Passate al colino la marinata e togliete le verdure, mettendole nella pentola insieme alla carne. Abbassate la fiamma e fate insaporire le verdure nel soffritto.
Intanto scaldate il vino, ben scolato da tutti i residui di spezie e quando è ben caldo usatelo per bagnare la carne.
Terminato il vino coprite con brodo bollente, chiudete il tegame con coperchio e lasciate cuocere lentamente per circa 3 ore.
Togliete la carne dal tegame e chiudetela in carta alluminio per circa mezz'ora.
Intanto passate al setaccio il fondo di cottura con tutte le verdure e preparate la salsa.
Tagliate la carne a fette, distribuitele sul piatto di portata e irroratele con il suo denso sugo.

Brasato d'asino speziato



Con questo post partecipo al concorso 02/10: IL BRASATO
Il regolamento lo potete trovare all'interno del sito "La Cucina Italiana"

martedì 21 ottobre 2008

Fusilli al ferretto con mele e pesto di nocciole

Un condimento per pasta facile facile, senza cottura, ma dal sapore sorprendente.
Questo piatto è nato per caso... amo giocare con ingredienti che casulamente mi ritrovo fra le mani e combinarli per vedere cosa ne uscirà.
Devo dire che il risultato è stato al di sopra delle mie aspettative: la morbidezza e dolcezza della ricotta, il croccante delle nocciole, la nota asprina delle mele, e il tocco leggermente piccante del pepe nero.


Fusilli al ferretto con mele e pesto di nocciole

INGREDIENTI: per 2
160 gr. di fusilli al ferretto
60 gr. di ricotta vaccina (compatta tipo ricotta romana)
una dozzina di nocciole tonde
1 mela Red Delicious
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
pepe nero
sale

PREPARAZIONE:
Mentre la pasta cuoce in abbondante acqua salata preparate il pesto di nocciole.
Sgusciate le nocciole e spezzettatele grossolanamente.
Fatele tostare mettetendole sul fuoco qualche minuto in una padella antiaderente, senza alcun condimento.
Toglietele dal fuoco e pestatele in un mortaio insieme alla ricotta, al cucchiaio di olio e un pizzico di sale.
Dovrete ottenere una crema abbastanza omogenea, ma non dovrete ridurre completamente in poltiglia le nocciole, anzi si dovranno sentire ancora i pezzetti sotto i denti.
Lavate bene la mela, asciugatela e tagliatela a fette rotonde spesse circa 5 mm.
Tagliate a questo punto le fette a cubettini regolari.
Scolate la pasta tenendo un cucchiaio di acqua di cottura.
Rimettetela nella pentola e aggiungete il pesto di nocciole, i cubetti di mela e il cucchiaio di acqua di cottura.
Mescolate bene, impiattate e servite macinando al momento del pepe nero e altre nocciole spezzettate.


Visto che c'è ancora qualche giorno di tempo, con questa ricetta partecipo a...
Concorso Pesto 2008

venerdì 10 ottobre 2008

Maiale al Rum e pepe della Giamaica

Il pepe della Giamaica è una bacca che sull'isola cresce praticamente allo stato selvatico.
Tutto di questa pianta profuma: la corteccia, le foglie e naturalmente i suoi fiori bianchi e le sue preziose bacche.
Il pepe della Giamaica sprigiona un aroma che ricorda quello di un composto di spezie a base di pepe, cannella, noce moscata, chiodi di garofano ed un pizzico di zenzero.
Se non trovate questo pepe, potete fare un mix di queste spezie, pestarle nel mortaio ed usarle per insaporire la carne.
Questa carne speziata e dal sapore agro-dolce, va servita con il piatto tradizionale per eccellenza di quasi tutti i Caraibi: riso bollito con fagioli rossi.



INGREDIENTI: per il riso
1 l. d'acqua
1 bicchiere di latte di cocco
100 gr. di riso
60 g. di fagioli secchi rossi
sale q.b.

Mettete ad ammollare i fagioli in acqua fredda per tutta una notte.
Il giorno dopo portate a bollore l'acqua leggermente salata. Attenzione!!! Mettete poco sale, al massimo lo aggiusterete alla fine, perché il riso dovrà assorbire completamente tutta l'acqua.
Versate il riso e aggiungete il latte di cocco e i fagioli. Coprite e lasciate cuocere a fiamma molto bassa fino a quando il riso avrà assorbito tutto il liquido. Spegnete la fiamma, scoperchiate e sgranate il riso.

INGREDIENTI: per la carne
300 gr. di coppa di maiale (con osso) - potete usare anche spalla
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 grossa cipolla bianca
1 spicchio d'aglio
qualche stelo di erba cipollina
1 cucchiaino di grani di pepe della Giamaica (o pepe nero)
1 cucchiaio di aceto di mele
un bicchierino di rum
pepe nero macinato
sale q.b

Togliete gli ossi e gli scarti del grasso alla carne e fateci un brodo.
Fate scaldare in una padella l'olio con lo zucchero di canna.
tagliate la carne a pezzi non troppo grossi e rosolateli bene nell'olio fino a farli diventare ben dorati e caramellati.
Aggiungete quindi la cipolla tagliata a fette e l'aglio tritato fine.
Unite l'erba cipollina tagliuzzata, una macinata di pepe e regolate di sale.
Unite anche i grani di pepe della giamaica e bagnate con il brodo bollente. Lasciate cuocere a fuoco basso per circa 1 ora, continuando ad aggiungere brodo se il sugo fosse troppo denso.
A fine cottura alzate la fiamma e aggiungete il cucchiaio d'aceto e il rum. Servite accompagnando con il riso.

preparazione maiale al rum


La ricetta partecipa a questa bella raccolta: