«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare
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venerdì 14 settembre 2012

Frittata alla catalogna e pecorino

... e tanto tanto pepe!!!
Eh sì, una generosissima macinata di pepe nero in questa frittatona "piatto unico" ci sta proprio bene. ^_^
Trovo entusiasmante il gusto amarognolo della catalogna che ad ogni boccone rende più stuzzicante una semplicissima frittata ... a proposito a voi piacciono le verdure dal sapore amaro?
Il pecorino poi riesce a dare, se ancora tutto il resto non bastasse, quello sprint in più.

Frittata con catalogna e pecorino


INGREDIENTI: per 2 persone
120 gr. di catalogna lessata
4 uova
4 cucchiai di pecorino grattugiato a scaglie
5 cucchiai di latte
1 cucchiaio di farina 00
una noce di burro
sale
pepe nero

PREPARAZIONE:
Fate sciogliere la noce di burro in un'ampia padella antiaderente, saltatevi la catalogna già lessata e tagliuzzata grossolanamente. Regolate di sale e distribuite bene la verdura sul fondo della padella.
Sbattete velocemente le uova incorporando latte, farina e pecorino. Aggiungete un pizzico di sale e  pepe nero macinato al momento.
Versate il composto di uova sulla catalogna, distribuendolo uniformemente e fatelo rapprendere chiudendo con un coperchio (circa 8-10 minuti).
Quando la frittata si sarà completamente rassodata e sui bordi avrà formato una crosticina dorata, fatela  scivolare sul piatto e servitela macinando a piacere altro pepe.

Frittata con catalogna e pecorino

lunedì 16 luglio 2012

Frutta e verdure estive al pecorino

In questo periodo nelle mie "insalate/pranzo" ci casca dentro davvero di tutto! :D
Di solito quella che preferisco è con pomodori, tonno, capperi, basilico, olive e tanto tanto origano. Oppure lattuga con cubetti di prosciutto cotto e mela a tocchetti e condita con una salsina alla senape.
Questa variante però è riuscita veramente strana... fagiolini, pecorino, pinoli e peperoni e fin qui tutto bene... ma ci ho messo anche le albicocche!
Il loro sapore dolce sta divinamente con l'intenso aroma del pecorino (vi consiglio un sardo o un toscano semistagionato)... un mix di ingredienti e di colori che sa proprio d'estate!

Frutta e verdure estive al pecorino


INGREDIENTI: per 2 porzioni
120 gr di fagiolini già lessati al dente
1 peperone rosso grigliato e spellato
4 albicocche mature ma sode
80 gr di pecorino sardo semistagionato
2 cucchiai di pinoli
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale q.b.

PREPARAZIONE
Riducete a falde sottili il peperone. Tagliate a metà i fagiolini se sono troppo lunghi. Lavate le albicocche, snocciolatele e tagliatele a fettine. Fate tostare i pinoli in una padella antiaderente senza alcun condimento. Levate la crosta al pecorino e tagliatelo a pezzetti.
In una grande insalatiera riunite tutti gli ingredienti e condite con sale e olio. Mescolate e servite.

Frutta e verdure estive al pecorino


Frutta e verdure estive al pecorino


Con questa ricetta molto fresca ed estiva, che vede protagonisti il verde dei fagiolini e l'arancio delle albicocche, partecipo al contest  Colors & food, what else? Luglio

giovedì 3 novembre 2011

Spaghetti cacio e pepe con zucca croccante

Cacio e pepe ... una ricetta semplicissima, ma per sbagliarla basta un niente. Troppo asciutta! Troppo brodosa! La pasta è scotta! Poco pepe!
Ognuno poi dice la sua in fatto di preparazione. I puristi che non ci vogliono nemmeno un filo d'olio, quelli che invece con l'olio si manteca meglio.
Mah.... io ho semplicemente aperto la "sacra bibbia" del Carnacina e ho eseguito alla lettera.
Di mia invenzione ho aggiunto solo la zucca fritta alla fine .... che meraviglia! ^_^

Spaghetti cacio e pepe con zucca croccante


domenica 13 febbraio 2011

Risotto alla carbonara ... perché Eggs in Smoking continua!

No, no, tranquilli, avete letto bene. Ho scritto proprio RISOTTO alla carbonara!
Ma che avrò contro i classici spaghetti? Niente anzi mi piacciono davvero molto, ma è che l'altro giorno ho detto "faccio un risottino semplice, di quelli cotti col brodo e mantecato con un bel po' di parmigiano alla fine" e poi ho visto un ovetto che faceva capolino dal frigorifero insieme ad un pezzetto di pancetta e allora...

Preparando la carbonara

Ne è uscito un risotto meraviglioso, molto gustoso e con una cremosità stre-pi-to-sa!
Al diavolo i "teorici" della carbonara perfetta e le "regole" da seguire per la ricetta di tradizione (che poi devo ancora trovarla)... Viva la sperimentazione, se questo è il risultato!

Risotto alla carbonara

INGREDIENTI: 2 porzioni
180 gr di riso carnaroli
60 gr. di guanciale (o pancetta)
2 uova piccine (se sono grandi usate solo il tuorlo)
3 cucchiai di pecorino romano grattugiato
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
1/2 bicchiere di vino bianco secco
un goccio di aceto di mele
brodo vegetale q.b.
sale e pepe q.b.

P.S.: l'olio o il burro non me li son dimenticati, non ci vogliono proprio!

P.P.S.: per fare questo piatto avrete bisogno di 3 padelle sul fornello. Esagerata? Direi di no se lo volete fare proprio buono-buonissimo, poi scegliete voi la strada che preferite!

PREPARAZIONE:
Fate scaldare il brodo vegetale in una pentola e tenetelo sempre ben caldo durante tutta la preparazione del risotto.
In una padella a parte (meglio se a base larga) fate tostare il riso per qualche minuto, mescolando o facendolo saltare per tostarlo uniformemente.
Prendete un tegame e fate rosolare pian piano il guanciale tagliato a cubettini finché diventa ben dorato (non secco) e avrà rilasciato tutto il suo grasso. Spruzzate quindi con un goccio di aceto di mele e fate sfumare. Unite il riso, mescolate e sfumate con il vino, fate evaporare l'alcool e iniziate ad aggiungere il brodo.
Portate a cottura il risotto aggiungendo brodo man mano che si asciuga. Regolate di sale se dovesse servire, ma fate attenzione perché il guanciale è saporito e ricordate che alla fine dovrete aggiungere ancora il formaggio.
Mentre il riso cuoce, sbattete in una ciotola le uova con i formaggi e una macinata di pepe.
Quando il risotto è pronto, allontanate il tegame dal fuoco e aggiungete il composto di uova e formaggi. Mescolate subito energicamente per mantecare ed amalgamare il composto al risotto. Fate riposare un minuto o due e poi servite, a piacere, con un'altra macinata di pepe sulla superficie.

Risotto alla carbonara

Questa ricetta, dato che ha le uova tra gli ingredienti protagonisti, verrà inserita nel ricettario PDF di Eggs in Smoking.
Come cos'è?!?!? 
Ma è il meraviglioso contest che vede protagoniste le uova nel piatto! 

Se vuoi partecipare (anzi DEVI partecipare :) clicca sul banner qui sotto
e ricorda che c'è tempo fino al 6 marzo.

EGGS_IN_SMOKING


IMPORTANTISSIMO!!!
Le 5 ricette finaliste del contest, quelle che poi verranno messe ai voti per decretare il vincitore, verranno inserite nelle pagine del prossimo numero di About Food

Che occasione... non lasciartela sfuggire!

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sabato 9 ottobre 2010

Zuppa morbida di broccoli e patate con pecorino e paprika

Questa è una di quelle zuppe che ti vorresti trovare davanti bella fumante in un giorno un po' triste e grigio... proprio come uno di questi insomma.

Non amo molto le creme e le vellutate, sono più per sentire i pezzi di verdura sotto i denti, ma devo dire che questa zuppa, servita con fette di pane abbrustolito e condite con un buon olio extravergine, ha il suo perché.




INGREDIENTI (per 2-3 persone)

Per la zuppa:
300 g di cime di broccoli
1 patata
1/2 cipolla bianca
pecorino semistagionato
olio extravergine d'oliva
paprika dolce q.b.
sale q.b.

Per il brodo vegetale:
1/2 cipolla bianca
1 gambo di sedano
2 carote

PREPARAZIONE:
In una pentola preparate del brodo vegetale, facendo lessare la 1/2 cipolla con le carote e il sedano per 1/2 ora circa.
Sbollentate le cime di broccoli in acqua salata per 10 minuti, poi scolatele e raffreddatele in acqua e ghiaccio per mantenere il colore verde.
In una casseruola mettete due cucchiai di olio e fate rosolare 1/2 cipolla tritata finemente con la patata tagliata a piccoli cubetti. Dopo 7-8 minuti aggiungete anche le cimette di broccolo (tenetene da parte qualcuna per decorare alla fine i piatti).
Aggiungete il brodo vegetale filtrato ben caldo (circa 500 ml) e regolate di sale.
Lasciate cuocere il tutto per una ventina di minuti. A cottura ultimata frullate tutto con un frullatore ad immersione.
Distribuite la zuppa nelle fondine adagiando al centro del piatto qualche cimetta di broccolo. Grattugiate a scaglie il pecorino sopra la zuppa calda e spolverate con paprika dolce a piacere.

martedì 23 marzo 2010

Gratin di broccoletti e pecorino toscano

Siamo alla semplicità pura!
Trovo che certi piatti non necessitino di rivoluzionarie innovazioni o ingredienti ricercati ed insoliti per essere pur sempre dei "grandi" piatti.
È proprio il caso delle verdure gratinate, semplicemente cotte, ricoperte da morbida besciamella e poi infornate fino a formare quella deliziosa crosticina dorata che invoglia subito all'assaggio.
Nel mio caso ho soltanto sostituito il classico parmigiano con un formaggio dal profumo più intenso: un pecorino toscano semi-stagionato (io adoro il pecorino di Pienza ma anche gli altri pecorini toscani sono deliziosi), che regala ai broccoli ... quel gusto in più!


Gratin di broccoletti e pecorino toscano

INGREDIENTI: 4 porzioni
500 gr di broccoli siciliani
500 gr di besciamella
150 gr di pecorino toscano poco stagionato
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
pepe nero
sale q.b.


PREPARAZIONE:
Mondate il broccolo e dividetelo in cimette. Il gambo più grosso io lo spelo leggermente in superficie con un pelapatate e poi lo taglio a pezzetti.
Lavate bene il broccolo sotto l'acqua corrente e fatelo quindi bollire in acqua leggermente salata per circa 5-6 minuti.
Scolate la verdura quando è ancora al dente e ponetela in una pirofila da forno leggermente unta d'olio.
Con una grattugia a fori larghi riducete a scaglie il pecorino e spargetene più della metà sopra i broccoli.
Preparate una besciamella classica con 30 gr di farina, 30 gr di burro e 400 ml di latte e versatela nella teglia avendo cura di ricoprire bene tutta la superficie.
Cospargete sopra la besciamella il restante pecorino grattugiato, date una leggera macinata di pepe e infornate per una ventina di minuti a 180°C.

sabato 16 gennaio 2010

Su pane frattau

Il "pane frattau" è un piatto tipico della Sardegna, viene preparato specialmente nella regione della Barbagia e nelle zone centrali dell'isola.

Una leggenda dice che venne inventato come piatto da presentare al re Umberto II di Savoia: due donne per la fretta e per il ritardo, durante una visita del re in Sardegna, cercarono di arrangiarsi con ciò che trovarono per dare forma ad un piatto da porgere al monarca. Corsero a prendere della conserva di pomodoro, due uova nel pollaio, del basilico e della cipolla dall'orto e infine presero del pane dalla credenza. Prepararono in fretta e furia il tutto, disponendo il piatto in maniera frettolosa. Offertolo al sovrano, a quanto narra la leggenda, quest'ultimo gradì particolarmente la pietanza. Il nome "frattau", quindi, deriverebbe dalla parola "fretta" o dalla parola "nel frattempo, frattanto".

Gli ingredienti del pane frattau variano a seconda della zona. I più comuni sono un uovo di gallina (cotto in camicia), del pane carasau (ammorbidito nell'acqua, nel brodo o direttamente dal sugo di pomodoro), della cipolla, del basilico fresco, del sugo di pomodoro e parmigiano o pecorino sardo. In alcune zone di utilizzano erbe aromatiche per l'insaporimento della pietanza, come la cicoria, il rosmarino, il timo o l'origano. [fonte Wikipedia]

Pane frattau

INGREDIENTI: per 2 persone
6 fogli di pane carasau (carta da musica)
300 gr di passata di pomodoro
1 spicchio aglio
poca cipolla
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
qualche foglia di basilico fresco
2 uova
brodo di pecora (o comunque di carne)
100 gr di pecorino sardo
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
Preparate un sugo di pomodoro facendo scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio intero e poca cipolla tritata. Unite la passata di pomodoro, regolate di sale e lasciate cuocere per 15-20 minuti. Spegnete il sugo e aggiungete qualche foglia di basilico per profumare, spezzandole con le mani.
In una pentola dal fondo largo scaldate il brodo e, appoggiandoli su una schiumarola, immergete uno alla volta i dischi di pane carasau per pochi secondi. Scolateli e metteteli subito sul piatto, coprite ogni disco con qualche cucchiaio di sugo di pomodoro e spolverate con pecorino grattugiato, fino a formare 3 strati.
In un pentolino a parte cuocete le uova in camicia (consiglio di cuocerle una alla volta). Portate a bollore dell'acqua e aggiungete un cucchiaio di aceto. Abbassate la fiamma in modo che l'acqua frema soltanto, con l'aiuto di un cucchiaio mescolate l'acqua in modo che si crei un "vortice" nel quale farete scivolare delicatamente le uova. Con questo metodo riuscirete ad "avvolgere" l'albume dell'uovo bene intorno al tuorlo e si eviterà che le uova si rompano. Fate cuocere per 3 minuti, scolatele con una schiumarola e asciugatele leggermente su carta da cucina prima di metterle al centro del vostro piatto. Servite a piacere con pepe nero macinato.

Pane frattau

• for English recipe see here
www.sardopan.it/recipes.htm

Questa ricetta è inclusa nella raccolta di Laura...

Italia in cucina

venerdì 13 novembre 2009

Pici, biete e briciole

Mi piace il nome di questo piatto, sembra quasi uno scioglilingua!
E vi assicuro che la lingua si scioglie davvero assaggiando una forchettata di questa fusione di sapori. Un primo di quelli espressi, da preparare con pochi ingredienti semplici, ma che sorprende nel gusto.
Ho trovato tra l'altro al discount questa pasta fresca di produzione toscana, davvero buona. Gli ingredienti in etichetta sono pochi pochi, e si sà che meno ingredienti ci sono sulla confezione, più, solitamente, si alza la qualità di un prodotto.
Insomma il consiglio è che se avete tempo da dedicare alla preparazione dei pici freschi, questa ricetta risulterà sicuramente ancora migliore!

Pici, biete e briciole

INGREDIENTI: per 2 persone
200 gr di pici freschi
300 gr di biete piccole e tenere
1 spicchio d'aglio
70 gr di mollica di pane toscano raffermo
2 cucchiai di pecorino toscano stagionato grattugiato
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Fate lessare i pici al dente in abbondante acqua salata (10 minuti circa). A due minuti dalla fine della cottura unite le bietole pulite.
In una padella imbiondite lo spicchio d'aglio (intero o tritato) con l'olio. Aggiungete la mollica di pane ridotta in briciole e fatela dorare.
Scolate bene la pasta e versatela nella padella del condimento. Aggiungete il pecorino grattugiato e fate saltare il tutto per un minuto.

Pici, biete e briciole

giovedì 19 febbraio 2009

Orecchiette alle cime di rapa

Un piatto di tradizione, classico ma sempre molto apprezzato.
Ingredienti semplici e poveri, ma dal gusto straordinario, che ci fanno godere dei profumi della Puglia .... insomma un inno alla "mediterraneità".


Orecchiette alle cime di rapa


INGREDIENTI: per 2 persone

400 gr di cime di rapa
180 gr di orecchiette
1 spicchio di aglio
2 filetti di acciughe
1 peperoncino piccolo
olio extravergine d'oliva (di quello buono!!!)
pecorino stagionato q.b. (Canestrato Pugliese DOP)

ATTENZIONE: un Pugliese doc mi ha fatto notare che nella ricetta originale è "proibito" tassativamente l'uso di qualsiasi formaggio.... in questo piatto sarebbe un "insulto"!!!

PREPARAZIONE:
Lavare e pulire le rape, eliminando le foglie e le coste più dure, tenendo solo le "cime".
Mettere a bollire in una pentola abbondante acqua salata e cuocervi le orecchiette per circa 10 minuti. Aggiungere quindi le cime di rapa e lasciare cuocere ancora per 4-5 minuti.
In una padella con del buon olio extravergine, far rosolare a fuoco lento 1 spicchio d’aglio, un piccolo peperoncino tritato e due acciughe. Quando le acciughe sono completamente sciolte, scolare la pasta e le cime di rapa e versarle nella padella.
Far insaporire bene il tutto e servire con pecorino grattugiato al momento.

NOTE: se usate le orecchiette di pasta fresca, calate nell'acqua le cime di rapa insieme alla pasta e controllate la cottura.

VINO IN ABBINAMENTO: Salice Salentino rosato
temperatura di servizio 12-14°C


Orecchiette alle cime di rapa

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mercoledì 12 novembre 2008

Spaghetti con pomodorini al forno e pecorino Fiore Sardo D.O.P.

Dedico questa ricetta semplice e gustosa a Laura che mi ha assegnato un premio.... grazie di cuore!


Questo è un premio che riconosce i valori che ogni blogger dimostra ogni giorno nel suo impegno a trasmettere i valori culturali, etici, letterali e personali. In breve mostra la sua creatività in ogni cosa che fa'.
Si deve: 1) Accettare e visualizzare l'immagine del premio e far rispettare le regole; 2) Linkare il blog che ti ha premiato; 3) Premiare altri 15 blog e avvisarli del premio.


15 blog??? Caspita sono davvero tantissimi!!!
... allora ... io premio ....
Anna, Gallina Vecchia, Luisa, Adina, lo ZucchinoLory, Danda, il Gatto, Elisabetta, Manu e Silvia ... 10 ... ho fatto cifra tonda!

Ed ora la ricetta-dedicata .... Laura spero che ti piaccia?!!!



INGREDIENTI: per 2
160 gr di spaghetti
20 pomodori ciliegini (tipo Pachino)
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai di pangrattato
1 pezzo di pecorino Fiore Sardo D.O.P.
olio extra vergine d'oliva
origano esiccato
sale

PREPARAZIONE:
Lavate i pomodorini, asciugateli e tagliateli a metà. Disponeteli in una teglia e cospargeteli con un pizzico di sale.
Tritate molto finemente l'aglio e unitelo al pangrattato, ad un po' di origano e a due cucchiai di olio.
Grattugiate un po' di pecorino (1-2 cucchiai), unitelo al resto degli ingredienti e spargete il tutto sopra i pomodorini.
Infornate a 180° C per circa 20-30 minuti.
Fate cuocere gli spaghetti al dente in abbondate acqua bollente salata.
Quando la pasta è pronta scolatela e versatela nella teglia con i pomodorini.
Mescolate e servite subito spargendo altro pecorino a scaglie e altro origano sopra ogni porzione.



lunedì 16 giugno 2008

Summer Salad ... aspettando la raccolta!

Ragazzi che faticaccia, più di 30 partecipanti alla grandiosa raccolta delle "riciclo-ricette"... siete stati attivissimi!!!
Arrivo però, non disperate. Ci vorrà ancora qualche giorno per sistemare tutto.

Intanto posto una cosina facile-facile... veloce-veloce... non oso nemmeno chiamarla ricetta. Solo che mi piaceva così colorata da sembrare un inno all'estate... chissà che magari porti un po' di sole. A costo di sembrare paranoica, ma davvero non ne posso più di questa pioggia!

Verdura, tanta sana verdura abbinata ad altri ingredienti sfiziosi:
lattuga, pomodori ciliegini di Sicilia, mais, carote a julienne, pecorino fresco di Pienza, uova sode... il tutto condito con una citronette al prezzemolo.

Summer salad

Questo è il piatto unico che ho mangiato per pranzo... così posso fingere di fare un po' di dieta!!!

venerdì 7 marzo 2008

Frittata ai fagiolini e basilico con scaglie di pecorino

Una frittata è un piatto nutriente, che può essere considerato un piatto unico, economico e gustoso.
Questa frittata vede riuniti insieme uova, formaggio e verdura, il tutto aromatizzato dal buon profumo del basilico fresco.



INGREDIENTI: per 2 persone
130 gr. di fagiolini verdi
5 foglie di basilico
1/2 spicchio d'aglio (facoltativo)
4 uova
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
pecorino romano (scaglie)
5 cucchiai di latte
1 cucchiaio di farina 00
olio extravergine d'oliva
sale
pepe

PREPARAZIONE:
Spuntate e lavate i fagiolini, cuoceteli per 10 minuti in acqua bollente salata.
Scolateli bene e tagliateli grossolanamente.
Tritate finemente il basilico fresco e l'aglio (facoltativo).
Amalgamate il tutto alle uova sbattute e incorporate latte, farina e parmigiano. Aggiungete un pizzico di sale e poco pepe macinato al momento.
Preparate la frittata, facendo cuocere il tutto in una padella dal fondo spesso, con due cucchiaiate di olio caldissimo.
Quando la frittata ha formato una bella crosticina dorata rivoltatela sull'altro lato così che risulti ben rassodata.
Fatela quindi scivolare su un piatto e servitela spargendo piccole scaglie di pecorino, che si scioglierenno al contatto con la calda frittata.


Con questo post partecipo all'iniziativa di fiordisale
per "International Women's Day"


Please tell me in english...

INGREDIENTS: for 2 persons
130 grs. of green beans
5 leaves of basil
garlic (optional)
4 eggs
4 spoons of grated parmesan
"pecorino romano" cheese
5 spoons of milk
1 spoon of flour 00
extravirgin olive oil
salt
pepper

Wash the beans and cook them for 10 minutes in salty boiling water. Cut the beans in big pieces. Minced the fresh basil and the garlic. Amalgamates all with the eggs and incorporates milk, flour and parmesan cheese. Add salt and pepper. Cook the omelet in a pot with two spoons of warm oil. When the omelet has formed a gilded crust, turn it on the other side and still cook 2 minutes. Put the omelet on a dish and serve it with small flakes of "pecorino romano".

sabato 2 febbraio 2008

Gnocchetti sardi ai cavolini di Bruxelles e peperone

Un condimento improvvisato con "quello che trovo nel frigo".
Spesso mi succede di "inventare" dei piatti per consumare delle verdure che altrimenti si guasterebbero.
Ho trovato l'abbinamento del peperone e dei cavolini di una dolcezza e delicatezza molto particolare. Ottimo il contrasto con il sapore forte e sapido del pecorino romano.
Da ripetere!!!


INGREDIENTI: per 2 persone
160 gr. di gnocchetti sardi
6 cavolini di Bruxelles
1/2 peperone rosso
1/2 cipolla bianca
2 cucchiai di panna da cucina
1 mestolo scarso di brodo vegetale
1 noce di burro
pecorino romano
pepe nero
sale

PREPARAZIONE:
Togliete le foglie esterne ai cavolini e tagliateli grossolanamente.
Lavate il peperone e riducetelo a cubetti.
Fate imbiondire la cipolla tritata finemente in una noce di burro e aggiungete quindi i cavolini e il peperone. Salate e pepate.
Fate saltare le verdure per 5-6 minuti, mescolando spesso per non farle bruciare. Aggiungete quindi il brodo e la panna da cucina. Coprite e fate cuocere a fiamma bassa per il tempo di cottura della pasta.
Scolate gli gnocchetti ancora al dente e fateli mantecare nella padella del sugo per 2 minuti.
Servite spolverando con pecorino romano grattugiato.

mercoledì 24 ottobre 2007

Polpettine di biete

Delle polpettine invitanti, per riciclare delle bietole lesse avanzate. Un'idea per un contorno diverso dal solito o per uno sfizioso finger-food.


INGREDIENTI:
150 gr. di biete lessate, 2 cucchiai di pecorino grattugiato, 1 uovo, pangrattato, 1 foglia di salvia, olio d'oliva, sale, pepe

PREPARAZIONE:
Strizzate bene le bietole che avrete cotto in acqua poco salata, e tritatele grossolanamente con una mezzaluna.
Unitevi il pecorino grattugiato e l'uovo. Salate e pepate.


Mescolate e aggiungete pangrattato se il composto dovesse essere troppo molle.
Formate delle piccole polpettine grandi come una noce.
Passatele nel pangrattato e rosolatele in una padella antiaderente con qualche cucchiaio di olio ed una foglia di salvia.
Doratele uniformemente su tutti i lati, e scolatele su carta da cucina.
Servitele ben calde.

sabato 20 ottobre 2007

Raggera di formaggi ai 4 mieli

Dal fatidico detto delle mie zone "La boca l'è mia straca, se la sà mia de aca" (la bocca non è stanca se non sa di vacca), ho preparato questa degustazione di formaggi che può servire per chiudere in bellezza un pranzo o cena, prima di passare al dessert!



Ho utilizzato 4 tipi di formaggi di diversa consistenza e stagionatura, e prodotti con latte differente (mucca, pecora e capra).
Vanno assaggiati partendo dal più fresco, fino ad arrivare al più stagionato e saporito.

CAPRINO FRESCO DELLA VALSASSINA (Lombardia-Lecco)
E' un formaggio fresco, di solo latte di capra, ricco di fermenti lattici vivi.
Macinatevi sopra del pepe nero e servitelo abbinato ad un miele di eucalipto (Sicilia).


BRANZI (Lombardia-Bergamo)
Formaggio tipico bergamasco, a pasta semicotta, prodotto con latte di vacca intero o parzialmente scremato, di media stagionatura (da 3 a 6 mesi). Abbinato ad un miele al mirto (Grecia-Zante...buonissimo!!!)

PUZZONE DI MOENA (Trentino-Trento)
Formaggio ottenuto da latte vaccino crudo, stagionatura da 4 a 8 mesi, crosta umida, odore acuto e sapore deciso. Infatti il nome "Puzzone" definisce chiaramente la sua caratteristica principale.
Abbinato ad un miele millefiori (Lombardia).

PECORINO DELL'AMIATA (Toscana-Grosseto / Siena)
Formaggio di solo latte di pecora, stagionatura da 6 a 12 mesi, pasta compatta, granulosa e sapore intenso, dolce e persistente. Abbinato ad un miele di castagno (Sicilia).

Disponete le ciotoline con i diversi mieli in corrispondenza di ogni formaggio.


NB: Bisogna togliere dal frigorifero i formaggi almeno 20 minuti prima di servirli in tavola (ad esclusione del caprino fresco, al quale bastano 10 minuti). I formaggi non vanno mai serviti freddi, altrimenti non sprigionano il profumo e ne risentirebbe molto il sapore e la consistenza.

lunedì 17 settembre 2007

Malloreddus in crema di pecorino su vellutata di lattuga e speck croccante


INGREDIENTI: - per 2 persone
160 gr di malloreddus (gnocchetti sardi), 60 gr. di pecorino stagionato in grotta, 2 fette di speck tagliate sottili, 8 foglie di lattuga, 1 noce di burro, 40 ml. di panna fresca, olio extra-vergine, sale, pepe nero a piacere

PREPARAZIONE
Tagliate ogni fetta di speck in quattro strisce.
Mettetele senza sovrapporle in una teglia che possa andare nel forno.
Lasciatele diventare croccanti (10-15 min. a 170°).
Nel frattempo cuocete in acqua bollente salata i malloreddus (circa 15 min.).

LA CREMA DI PECORINO

Tagliate a cubetti piccolissimi due fette di pecorino.
Mettete in un padellino una noce di burro e la panna.
Aggiungete i cubetti di formaggio e fate sciogliere dolcemente a fuoco bassissimo (o a bagnomaria).
Mescolate e appena il pecorino è sciolto, spegnete la fiamma e tenete in caldo.

LA VELLUTATA DI LATTUGA
Lavate e tagliate grossolanamente delle foglie di lattuga.
Sbollentatele velocemente in pochissima acqua leggermente salata.
Scolatele e frullatele aggiungendo olio extra-vergine a filo fino ad ottenere un composto cremoso.
Mettete la vellutata a specchio sui piatti.

PRESENTAZIONE DEL PIATTO
Sul letto di lattuga mettete i malloreddus ben mantecati con la crema di pecorino e decorateli con le fettine di speck croccante. A piacere macinate al momento del pepe nero.