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sabato 31 ottobre 2009

Beds are burning (Insalata spegnibronchite)


Qualche minuto fa ho fatto il mio giro quotidiano su VeganBlog e ho letto il post di Mariagrazia. Ho subito deciso di andare a leggere e ad ascoltare cosa ha da dire Kofi Annan... quanto mi piace! Mi ha sempre ispirato fiducia, ha un'aria da persona per bene; quando lo guardo mi vengono in mente una tazza di tè, la saggezza del silenzio e l'incalzante necessità (mia) di avere riferimenti affidabili.
Allora... il logo qui a fianco vi porterà ad ascoltare una canzone e un breve messaggio in inglese: stiamo giocando sporco con la Terra, che è poi l'unico pianeta che abbiamo; è arrivato il momento di agire... è per la Terra... è per noi! Prima che i nostri letti vadano letteralmente a fuoco. Troviamo una cura... prendiamo una posizione netta e diciamolo chiaro e tondo: così non ci piace e non va bene. Smettiamola di perdere tempo!
(Sembro un politico diplomato con ReadioElettra, vero?!).

TCK... TCK... TCK... il tempo passa.
Collegandovi al sito e scaricando la canzone (ovviamente gratis) farete un passo avanti. Ogni dowload vale come firma. Ogni firma aggiunta al mucchietto lo farà lievitare. La nostra voce. Un coro che a Copenhagen, il prossimo dicembre, non potranno non sentire. Non lasciamoli diventare sordi!!

INSALATA SPEGNIBRONCHITE


INGREDIENTI:
...un paio di pomodorini a cubetti
...mezzo finocchio a cubetti
...due foglie di cavolo rosso a cubetti
...un pezzettino di cipolla rossa a cubetti
...farro e cicerchie (precedentemente cotti, insieme, dopo ammollo, lunga cottura sorvegliata - non li voglio mollicci - in pentola di coccio, con foglia di alloro, spicchio di aglio, rametto di rosmarino e alga kombu) circa mezza tazza
...origano (rimasuglio dall'orto)
...maggiorana (come sopra)
...olio extravergine d'oliva
...sale alle erbe (a piacere)

QUALI SONO GLI INGREDIENTI SPEGNI-BRONCHITE?!
Finocchio: espettorante
Maggiorana: antibatterica, ricca di vitamina C
Origano: antisettico, antispasmodico con proprietà espettoranti
Cipolla di Tropea: ricca di flavonoidi e polifenoli (contro i radicali liberi... e contro le scorie da cortisone!) che in combinazione con il potassio e il ferro (che pure ci sono) favoriscono l'azione depurativa.
Cavolo rosso: anti-fatica, rinforza le difese immunitarie, depurativo, ricco di vitamina C, antibatterico e antivirale

sabato 27 settembre 2008

L'inconfondibile gusto di... espiazione!

Atonement (titolo del romanzo di McEwan che fa da scenografia al piatto) in inglese significa espiazione. Mangiando senza (quasi) sale io riparo una colpa scontando la pena. Ho deciso di dare una lettura spirituale ai miei valori pressori, che vi comunico* per dovere di informazione e perché mi ha sempre fatto sorridere l'altrui desiderio di condividere esiti di esami del sangue o simili (la compassione mi mette di buon umore, che volete farci!):
140-110 e 100 battiti cardiaci a riposo.
I numeri non mi sono mai piaciuti. Sono pochi, si combinano fra loro e rispondono a una serie di regole espresse in formule e con simboli oscuri. Una setta! Piccoli e grandi che siano ci condizionano sempre: quanti anni hai? Che tram devi prendere? A che ora hai l'appuntamento? Quale contatore deve attivare?! Oh, ma la colpa è nostra, perchè noi li abbiamo caricati di significati. Ecco!
Ho ripreso Atonement, perché si adatta a questo periodo (lo avevo comprato anni fa, ma gli è franato addosso quasi subito un consistente velo di oblio... rischia di nuovo, non riesco a proseguire nella lettura, penso che mi trastullerò con Le Soprano, consigliatomi da Luca&Sabrina di Sapori diVini, da Sabrina, credo). E, sì, mangiare con poco o senza sale fa perdere liquidi in poco tempo (hai ragione Matteo, mi sono accorta subito dell'effetto sulla bilancia!).
Nel frattempo però mangio ancora e non sempre senza sale...

INSALATA DI BIANCHI DI SPAGNA
INGREDIENTI:
... fagioli bianchi di Spagna
(ammollati e cotti nel solito modo, con kombu per renderli morbidi e saporiti anche senza sale, visto che contiene sodio)
... farro cotto
... un grosso pomodoro da insalata maturo (a pezzetti)
... cipolla tropea fresca (a fette)
... una piccola zucchina (a julienne)
... acidulato di riso
... spezie ad libitum
... olio extravergine d'oliva
... sale grosso affumicato (POCO!)
Mescolare la verdura (esclusi i fagioli) e aggiungere l'aceto di riso e le spezie. Lasciar marinare alcune ore in frigorifero. Aggiungere il farro, i fagioli, l'olio e il sale grosso. Atonement!
(*valori medi)

giovedì 4 settembre 2008

Insalata di verdure estive e avocado

Quando vedo una ricetta in qualche modo simile a una mia mi entusiasmo: mi piacciono le affinità tanto quanto le differenze. Le differenze mi permettono di imparare, confrontarmi e crescere. Le affinità mi consolano! Giro per i food-blog e rimango spesso incantata, come Alice nel paese delle meraviglie davanti al Ghignagatto... vado di qua e di là per ore. Qualche giorno fa, durante uno dei miei pellegrinaggi ho fatto visita a Kevin, dal suo blog passo quasi quotidianamente: non lo conosco bene e nemmeno da molto tempo, ma mi sembra un tipo decisamente interessante... anzitutto è un uomo* (in un mondo, quello dei blog di cucina, molto femminile!), un uomo curioso e in fuga dalla noia in cucina, un uomo capace di inanellare una serie infinita di ricette... e mi fa venire fame ogni volta che passo da lui! Insomma, qualche sera fa ho notato la sua insalata di avocado e mais e mi è sovvenuto che giaceva ormai dimenticata la foto di una mia creatura simile di qualche tempo fa, mossa di desiderio di emulazione posto quanto segue:

Verdure estive in trappola di avocado**


INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE:
quattro fette di pane casereccio tostato (il mio molto)
otto pomodorini datterino
una piccola scatola di mais cotto
sei rapanelli a julienne
una zucchina giovane a julienne
tre foglie di radicchio pan di zucchero a julienne
un cipollotto di Tropea affettato sottilmente
un avocado maturo
sale
succo di un limone
PREPARAZIONE: tagliare a metà l'avocado, togliere il nocciolo (basta dargli un colpetto con la lama del coltello in modo da piantala bene nel nocciolo e poi ruotare il coltello!), togliere la pelle e schiacciare la polpa dell'avocado (o frullarla) emulsionandola con il succo del limone. Mescolare le verdure, salare e aggiungere la crema di avocado. Servire subito!


*Colgo l'occasione per elencare i food-blog maschili che mi piacciono di più (in rigoroso ordine sparso)... Ziodà, gran cerimoniere del saccarosio e cavaliere della focaccia doppia; cucchiaio di legno, che vorrei come vicino di casa per poter assaggiare e non solo copiare le sue ricette di tofu e seitan; essenza alimentare, perché è un geometra delle gelatine; lo zucchino d'oro, che trasferisce la creatività da musicista in piatti semplici e coloratissimi; ricette vagabonde, perché Gunther va letto anche in Papille vagabonde; il cuoco di artificio, che in realtà essendo cuoco è come se giocasse in casa, ma è talmente simpatico che gli si perdona anche la professione...

**l'avocado non mi fa impazzire. Ma... è un frutto (??) prodigioso: ha effetti benefici su stomaci in disordine e acidità, placa le infiammazioni e pare avere effetti sedativi sulle ulcere intestinali. L'olio di avocado è usato per curare la psoriasi. Contiene una ventina di vitamine e una pletora di minerali, luteina carotenoide (ottima per la vista) e il 23% di grassi. Ma sono grassi fantastici: saluberrimi e anticolesterolo. Un avocado medio fornisce circa 100 calorie.
Non cuocete l'avocado e non surgelatelo.
NB: parrebbe avere effetti afrodisiaci. Forse. Io non ricordo...

domenica 10 agosto 2008

Insalata di cavolo, carote, radicchio rosso, arame marinate e pompelmo rosa

Pranzo ricco di minerali, antiossidanti, calcio e compagnia briscola. Gli ingredienti sono su per giù quelli che affollano il titolo del post...
INSALATA DI CAVOLO, CAROTE, RADICCHIO DI CHIOGGIA, ARAME E POMPELMO ROSA

PER UNA PERSONA
... 1/4 di cavolo cappuccio tagliato a julienne sottili
... una carota affettata con un pela-verdure (a tagliatelle)
... quattro foglie di radicchio a julienne sottili
... spicchi di un pompelmo rosa (pelato al vivo raccogliendo il succo che inevitabilmente si produce durante l'operazione)
... arame marinate (Come? Ammollare le alghe in poca acqua per cinque minuti; cuocerle fino ad assorbimento dell'acqua in cui avrete aggiunto un cucchiaino di shoyu e due di mirin. Si conservano in frigorifero per tre o quattro giorni e sono adatte anche come aggiunta a creme spalmabili)
... due cucchiaini di olio extravergine d'oliva
... un cucchiaino di aceto balsamico di Modena
... cristalli di sale rosa
... pochi semi di sesamo nero
PREPARAZIONE: mescolare le verdure crude in una insalatiera. Mescolare arame e spicchi di pompelmo. Preparare una emulsione di aceto balsamico, succo di pompelmo e sesamo nero: versare sulle alghe e pompelmo. Condire l'insalata di verdura con olio e sale. Unire le due preparazioni.

Completavano il pasto: piccoli wasa e (chi ride fa una brutta fine) mortadella finta. Fake. Tre settimane fa ho ordinato al telefono da un laboratorio di Vicenza (o Padova?!) una consegna di seitan e tofu. Sono super soddisfatta di non dover peregrinare in giro per la provincia alla disperata ricerca di qualche Simil-Naturasì aperto e adeguatamente rifornito. Fra gli altri, succube dell'improvviso amarcord del profumo della mortadella, mi sono lasciata attirare da questo ennesimo FAKE... la mia vita è costellata di falsi, farlocchi, rimpiazzi e succedanei... e, tutto sommato, ne sono quasi lieta!

PS: Vi rammento alcune delle mie precedenti insalate...
Insalata algerina
Insalata di cannellini
Insalata di cous cous
Insalata di barbabietole e carote
Insalata cubista
Insalata riflessiva
Insalata di fagioli del Purgatorio

lunedì 7 luglio 2008

L'insostenibile lunghezza del fagiolino

Forse hanno un nome particolare. Forse, magari, può essere... ma per me sono solo fagiolini lunghi! Che hanno di diverso da quelli tradizionali? Nulla, credo, sono molto lunghi.
(Ripasso: sono lunghi e sono fagiolini!)
Sono molto più verdi (esibizionisti della clorofilla), cuociono rapidamente e (credo) vengono dalla Puglia (NB: questa è una pigra illazione, informazione non acclarata, acquisita come fondata e pertinente perché la fonte è quasi attendibile - mia cugina Roberta - o meglio, io non ho voglia di giocare a fare Magnum P.I.!).















INSALATA FREDDA DI DITALINI INTEGRALI, FAGIOLINI ACCORCIATI, SEMI E REGALINI DEL FRIGORIFERO


INGREDIENTI:
... 70 grammi di ditalini integrali coop (cotti e raffreddati sotto il getto dell'acqua fredda)
... otto fagiolini (fanno come 24 degli altri; cotti insieme alla pasta)
... mezzo cucchiaio di pesto di rucola (il mio senza formaggio)
... quattro pomodorini datterino a rondelle
... semi di girasole e di lino
... alga dulse (polverizzata dopo averla passata in forno a 100°C, dieci minuti, senza ammollo)
Note: è un piatto nel quale il gusto piccante della rucola viene stemperato dai pomodorini e dai fagiolini. La nota acidula del pomodoro ci sta a meraviglia!
(Pubblico questa ricetta ora, perché ho visto le orecchiette di Carla ed ho deciso che mi auto-gemello... no, cioè le sue orecchiette sono molto meno "di corsa" delle mie, ma contengono fagiolini e quindi le sento affini!).


LUNGHISSIMI ALLA PIZZAIOLA


INGREDIENTI:
trenta fagiolini (...issimi, appunto)
un mestolo di acqua di cottura della pasta di cui sopra
tre pomodori pelati
sale q.b.
un cucchiaio di olio extravergine d'oliva con aglio infuso
due cucchiaini di origano secco (o fresco se, beati voi, lo avete!)

Procedimento: schiacciare i pelati nell'olio caldo e rosolare con l'origano per qualche minuto, aggiungere un mestolo di acqua e i fagiolini puliti e spuntati. Cuocere con coperchio per dieci minuti (o più se non piace la verdura soda). Servire freddi!
Attenzione: tentazione di scarpetta in agguato (si consiglia pane integrale, affettato e brevemente tostato ).

mercoledì 25 giugno 2008

Germogli: da grande farò l'orto! Ma per il momento mi faccio una specie di panino...


"Piccolino dove vai?
- Sotto terra, non lo sai?!
E la sotto non fai nulla?
- Dormo dentro alla mia culla!

E se tanto crescerai, chiccolino, che farai?!
- Una spiga metterò, tanti chicchi ti darò...
"
(piccola filastrocca che mi raccontava mia madre quando ero piccola)

Caldo.
Ha i suoi vantaggi.
Davvero!
Provate a far germogliare dei semi ora.
Risultati spettacolari. Raccolti rigogliosi. Croccanti.
Possiedo un germogliatore dal millenovecentonovantuno. L'avrò usato otto volte. Il fatto è che o non germogliano come si deve o germogliano come se dovessero ripopolare la foresta amazzonica.
La scorsa settimana ho messo a dimora due strati del germogliatore con un mix si semi: porro, ravanello, alfa-alfa (erba medica, quella delle mucche... ormai è guerra del cibo fra me e Clarabella, cui già rubo il cavolorapa) e fagiolo mungo. Dopo tre giorni (innaffiamenti doppi ogni giorno) ecco il raccolto!

Ma dove sta la magia del germoglio?! A contatto con l'acqua (elemento vitale per antonomasia) le sostanze presenti nel seme vengono come attivate per generare i tessuti che costituiranno il germoglio vero e proprio. Lasciar fare alla natura... durante la germogliazione vengono generati molti minerali e clorofilla. I germogli non sono tutti uguali: sono dolci e ricchi di aminoacidi quelli ottenuti con i semi di cereali, possono essere anche molto piccanti, invece quelli di verdure come il ravanello. Non mi dilungo, tanto ognuno di voi può, se lo desidera, approfondire autonomamente... vi indico solo un link, tanto per darvi il LA!
Per beneficiare al massimo delle qualità e proprietà nutrizionali dei germogli vi consiglio di lasciare per ultima l'idea della cottura... mangiatene pochi per volta, per abituarvi all'intensità dei sapori che incontrerete.

Per via del caldo o non cucino (razziando il frigo senza criterio e creando quindi insalate impossibili) o mi metto a friggere o accendo il forno (tanto...). Nel caso dei germogli proprio non mi andava di cuocerli e allora ho deciso di annegarli in una salsa leggera e gustosa che ho copiato qui. Si tratta della Tzatziki vegan proposta da Yari: ho solo aggiunto un po' di semi di girasole ammollati e pepe bianco macinato. Per i non vegani posto il link a quella che mi pare una ricetta vicina a quella tradizionale...

Il mio panino "aperto"
(PARAFRASANDO LE FAMOSE LASAGNE DI GUALTIERO MARCHESI)
tre fette di baguette ai semi di sesamo e zucca (tostate)
una tazza di germogli
una tazza di salsa Tzatziki
Procedimento: mescolare la salsa ai germogli e lasciar insaporire mezz'ora in frigorifero. Disporre i germogli insaporiti sulle fette di pane. Mangiare!


sabato 14 giugno 2008

Futomaki al farro (l'arte del riciclo, del falso e dell'arrampicarsi sugli specchi...)

Giovedì sera, per la prima volta in vita mia, ho mangiato cibo giapponese "vero". Così mi sono ricordata di un esperimento (ne ho altri, documentati, ma accantonati... tipo il tofu autoprodotto... coming soon!) di qualche tempo fa, che non avevo mai voglia di postare...
Da tempo possiedo un sacchetto di farina di ceci. L'ho comprata per fare la farinata o magari le panelle... forse anche la cecina... Due mesi fa ci ho provato per la prima volta, sperando di ottenere un qualcosa di commestibile anche solo lontanamente simile a una qualsiasi delle tradizionali ricette che usano questo ingrediente...mi sarei accontentata di riuscire a mettere inseme delle frittelle di ceci. Ho seguito le istruzioni contenute nella ricetta di una nota cavoletta di Bruxelles... ma non ho uno stampo adatto! Me ne sono resa conto la sera del venerdì raccontando alla mia amica Marina i miei programmi per la mattina successiva: le mie vengono buone, mi ha improvvisamente detto, perché ho la teglia giusta. E che teglia ci vorrà mai?! Eh, una seria di rame, mica una delle tue di teflon leggere come la carta da forno... Mi sono lasciata spaventare... e ho cotto la mia non-farinata in padella... come fossero crêpes sottilissime e a quel punto ho stravolto i miei piani per il pranzo di quel sabato... Futomaki di farro!
Il fatto è che avevo del farro spezzato cotto in frigorifero e alcuni nuovi acquisti giapponesizzanti in attesa di essere testati.


Ingredienti per otto futomaki farlocchi
... due fogli di alga nori
... una tazza di farro spezzato precotto (ma io lo rifarei anche con altri cereali!!)
... crêpes di farina di ceci (chi può userà frittata!) ridotta a tagliatelle
... una carota a bastoncini
... pochi germogli di soia
... uno spicchio di Tropea
... mirin (una sorta di vino dolce fermentato, a base di riso mochigome al vapore)
... salsa di soia
... acidulato di riso
... rosmarino fresco
Procedimento: marinare i bastoncini di carote, i germogli e lo spicchio di cipolla con acidulato di riso, un poco di soia e il rosmarino tritato fine. Nel frattempo mettere un po' di mirin nel farro e mescolare. Mettere un foglio di nori su di un tagliere (sul quale ho messo un foglio di cellophane per poi poter arrotolare l'alga più agevolmente), inumidirsi le dita e stendere uniformemente il farro, pressando bene (non è compatto come il riso!), disporre al centro, per tutta la lunghezza da destra a sinistra, un fila o due di bastoncini di carota, fettine di cipolla e tagliatelle di farinata. Chiudere il tutto arrotolando su se stesso con l'aiuto del cellophane, stringendo il più possibile. Non sono proprio riuscita a dargli una forma cilindrica!! Ripetere con il secondo foglio di nori. Tagliare a metà ciascun rotolo e ciascuna metà a metà. I germogli di soia sono finiti nel piatto con le poche carote rimaste (le ho mangiate mentre impiattavo!) come decorazione commestibile. Su ciascun futomaki ho poi versato poche gocce di salsa di soia (e per colpa sua il farro si è un po' slegato).

Perché mi arrampico?
  1. non avevo il wasabi
  2. non sarò mai in grado di finire la farina di ceci prima che scada (anche se mi hanno suggerito di usarla al posto dell'uovo per impanare le cotolette... avete altre idee?!)
  3. mancavano anche gli insalatini di daikon o zenzero o cetriolo...
  4. per questo mi autodenuncio come baro, da qui l'appellativo fake (falso... farlocco!!)
Però...










... che buoni!! Viva i farlocchi.

sabato 7 giugno 2008

Cavolorapa: a cole slaw!

Dopotutto non morirò totalmente ignorante. Aggiungo un tassello al puzzle dei vegetali del mio paniere personale... e se le mie fonti non sono del tutto farlocche, ho il piacere di introdurre al vostro cospetto il cavolorapa. Alias navone. Alias kohlrabi. Alias rutabaga (su quest'ultima denominazione non scommetterei, perché in realtà mi pare sia la pastinaca, voi ne sapete qualcosa?!) .

Carino vero?
In Italia è destinato prevalentemente all'alimentazione dei bovini (dicono...), sebbene sia particolarmente ricco dal punto di vista nutrizionale (minerali, soprattutto calcio, potassio e magnesio; vitamine, buone quantità di A, C e alcune del gruppo B). Ha una polpa soda e croccante, il suo sapore ricorda quello i broccoli (che mi piacciono molto). Lo si può mangiare sia crudo che cotto. Non vedo proprio la ragione per cui dovrei lasciarlo tutto a una mucca: è buono, facciamo almeno un po' per uno!


Il cavolo in insalata è un classico che non ammette vie di mezzo: lo si odia o lo si ama; esistono tantissime variazioni sul tema (potete leggerne alcune qui), la mia è un carpaccio vegetale piccantissimo! L'ho tagliato con l'affetta-verdure e fatto marinare per una notte con acidulato di umeboshi, olio extravergine d'oliva, sesamo nero, pepe rosso e peperoncino.













Un cavolorapa (grosso come un pompelmo con i poli schiacciati) affettato garantisce un contorno per tre persone. Marinato si conserva in frigorifero per due o tre giorni (aumenta il gusto del condimento e si perde il sapore del cavolo).

lunedì 19 maggio 2008

Frittata di magro e insalata ricca!

Oggi vi beccate due piccioni con una fava. Due ricette al prezzo di una! Si tratta di una frittata, talmente buona che quasi quasi mollo la tastiera e vado a rifarmela seduta stante, e un'insolita insalata.













Da tre giorni piove a dirotto all'ora del tè e io vado in sollucchero... quando piove (ed io sono al coperto, al sicuro, all'asciutto) mi sento vicina agli Dei dell'Olimpo o nelle grazie di una delle tre carte di identità del Dio Unico o prossima al Nirvana. Ora piove. Piove forte. Piove tanto forte che metà delle rose rampicanti stanno spetalando di brutto. Piove, ma io sono al coperto... mi sento generosa e conviviale e invito tutti quelli che leggono a unirsi al mini banchetto (niente dolci, sono irremovibile... a meno che non abbiate voglia di redimermi a suon di commenti con ricetta/link al vostro miglior prodotto da conversione di irriducibile... sono io! Non era chiarissimo, eh?!)... Libiamo!

Frittata della mamma di Geillis
Ho modificato solo lievemente la ricetta, per pigrizia e per piacere!
Ingredienti
... un chilo di patate
... una grossa cipolla bianca affettata sottilmente
... olio extravergine d'oliva (tre o quattro cucchiai... se proprio non avete la pentola di titanio...)
... pepe nero macinato al momento
... sale rosa himalayano (è davvero rosa, sul serio, proprio rosa)
... dieci foglie di salvia fresca (a pezzetti)
Procedimento: lessare le patate (io le ho cotte a vapore, con la buccia); pelarle e schiacciarle con lo schiacciapatate (o racchetta da tennis... se non avete mai visto il film Benny & Joon (1993), fra le vostre argute tecniche di provetti chef, cuochi e praticoni, mancheranno altri due o tre trucchetti che non vi svelo...) mentre sono ancora calde. In padella (diametro 18 o 22 andrà bene) ammorbidire brevemente la cipolla con alcuni cucchiai di olio, quindi aggiungere patate schiacciate, salvia spezzettata e regolare di sale e pepe: mescolare con una forchetta per far insaporire il tutto facendo attenzione affinché non si attacchi al fondo della padella (pochi minuti, Geillis dice tre e tre ho fatto!). Ora viene la parte divertente... spianare con i rebbi di una forchetta cercando di compattare la frittata. Lasciar cuocere a fuoco medio basso, senza toccare, in attesa che si formi la crosticina... ci vorranno altri tre o quattro minuti. Ora, se come me siete delle inette incapaci di voltare la frittata giocatevi uno degli aiuti (i soliti... chiamate a casa; chiedete al pubblico; o comprate la padella doppia): è un lavoraccio, ma va fatto bene e con delicatezza. Io ho chiesto aiuto... Fate cuocere anche il lato B fino a doratura (mentre la frittata era ospite momentanea di un coperchio, ho aggiunto un poco di olio alla padella, che non è di titanio) e fate attenzione che non bruci! Ecco il risultato (talmente buona che deglutisco in continuazione solo al pensiero).


Insalata algerina
Pubblicata da Gourmet (febbraio 2008), io l'ho trovata su Epicurios qualche settimana fa. Quella che segue è la mia versione un po' corretta... very algerinian, anyway!
Ingredienti
... un cuore di finocchio (e qualche fogliolina) a julienne
... una carota a julienne
... (qualche fettina di cipolla di Tropea, per il colore...)
... due pomodori secchi tagliati a filetti sottilissimi
Per il condimento/dressing:
... un cucchiaino di succo di limone
... un cucchiaino di aceto balsamico
... due cucchiaini di olio extravergine d'oliva
... sei olive di Gaeta snocciolate e tagliuzzate
... un pizzico di peperoncino in polvere (piccolissimo)
... un pizzico di sale (o più, se piace; io ho messo alla fine otto pistacchi salati, tritati)
... (suggerito prezzemolo: due cucchiai; io non lo avevo)
Procedimento: mescolare gli ingredienti per il condimento e lasciar riposare mezz'ora per insaporire. Mescolare alla verdura tagliata e mangiare (sconsiglio lunghe marinature, in questo caso).

mercoledì 30 aprile 2008

Farro spezzato con fave, pomodoro Pachino e olive taggiasche


Ciò che contribuisce al buon esito di tutte le attese, mi piace e mi compiaccio di trovare, ogni tanto, accostamenti casualmente soddisfacenti.
Ieri ho comprato troppa roba, parte della quale necessita di essere stipata nel congelatore per non finire direttamente in compostiera. Il congelatore è il piccolissimo freezer posto sopra al frigo. Sempre pieno. Ho dovuto scongelare le fave che avevo imboscato appena una settimana fa...




Ingredienti:
1/2 bicchiere di farro spezzato
un bicchiere di fave fresche (o surgelate...)
cinque pomodorini di Pachino
tre o quattro olive taggiasche
1/2 cipolla bianca tagliata come per il soffritto
acqua q.b.
sale e pepe q.b.
olio extravergine d'oliva q.b.
aceto balsamico di Modena
due foglie di alloro secco
poco prezzemolo tritato





Procedimento: pelare e tritare la cipolla e metterla a soffriggere con pochissimo olio, aggiungere le fave, salare leggermente, pepare, aggiungere un mestolino d'acqua e portare a cottura a fuoco lieve (a me ci sono voluti circa dodici minuti). Cuocere il farro in acqua salata bollente per sette minuti (ho aggiunto le foglie di alloro per aromatizzare). Scolare attentamente. Ungere leggermente uno stampino/tazzina/della forma voluta e riempire bene col farro e far intiepidire. Tagliare i pomodorini in quarti e condire con olive, olio e aceto balsamico.
Capovolgere la tazzina con il farro sul piatto, aggiungere poco prezzemolo, impiattare anche pomodorini e fave.
Dopo la seduta dal fotografo ho mescolato ottenendo una insalata tiepida della quale ho ancora in mente il sapore... per la ricetta delle fave devo ringraziare la suocera pugliese di mia cugina... alla quale ho telefonato attaccando bottone come la peggiore delle comari!

domenica 20 aprile 2008

Insalata di Cannellini

In due dei blog (qui e qui) che leggo più spesso ho trovato di recente ricette con fagioli. Fa ancora un po' troppo poco caldo per me e, in linea di massima, le verdure crude non mi fanno ancora voglia... quindi ho imbastito questa insalata che mescola cotto e crudo.

Ingredienti:

una scatolina di cannellini
(precotti... non potevo aspettare!)
una carota grattugiata
una manciata di rucola
un cipollotto Tropea
un gambo di sedano
due cucchiai di alghe hiziki
(vedi post precedente)
olio extravergine d'oliva
aceto balsamico


Svolgimento:
mescolare il tutto... non ho aggiunto sale, perché i fagioli in scatola sono salatissimi e le alghe sono cotte di acqua e salsa di soia.

martedì 15 aprile 2008

L'orto di Geremia e il contorno di Unika

Noi lunatici (dentro) disfiamo il pensiero agendo nelle parole: talvolta è come se ci mancasse il ponte di collegamento fra pensiero e parole. Quando mastichiamo silenzi carichi di promesse o impastiamo le idee in discorsi fatti di frasi nominali, agiamo sotto l'influsso della Luna. Come i vegetali, le semine, le piogge e le gravidanze, anche noi risentiamo (più o meno colpevolmente) del suo moto eterno. Queste giornate assurde sono una vera geremiata: piove, piove e piove... perbacco! Giova ai radicchi pelosi e amari del babbo. E allora li mangiamo!

L'ORTO DI GEREMIA:

Per assecondare il genitore maschio, orgoglioso del tardo prodotto dello sparuto orto... lavare accuratamente i radicchi, 'che tanto piacciono ai molluschi gasteropodi, ch'io poco apprezzo.
Tagliare finemente, a mo' di tagliatella, e condire come più aggrada. Io uso olio extravergine, sale rosa e poco aceto balsamico (gentilmente fornito da amico acetaio).
Tendono a colonizzare gli interstizi dentali, ma sono talmente buoni che si può ben tribolare un poco.


IL CONTORNO DI UNIKA:

Ingredienti:
sei piccole patate bianche a buccia rossa
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
1/2 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
due cucchiai di prezzemolo tritato
sale
acqua (eventualmente)
Svolgimento: pelare, lavare e tagliare a spicchi le patate. Lavare, pulire e tagliare i peperoni a listarelle larghe e lunghe quanto un dito. Scaldare l'olio e versare le patate in padella facendole andare a fuoco vivo per due o tre minuti, sempre mescolando. Aggiungere i peperoni, salare e far cuocere al coperto per circa dieci minuti a fuoco medio basso (scoperchiare spesso, mescolare e aggiungere qualche cucchiaio di acqua se dovesse asciugare troppo). Scoperchiare, alzare la fiamma e, mescolando sempre, portare a fine cottura aggiungendo il prezzemolo a fuoco spento. Sono buonissime!

giovedì 10 aprile 2008

Insalata di cous cous

Quando ancora frequentavo assiduamente l'Essel***a, rimanevo interi minuti davanti al piccolo scaffale con i prodotti del commercio equo e solidale (Altromercato). Fra i tanti mi è rimasto nel cuore il Cous Cous maftoul integrale, di grana grossa (rispetto a quello precotto di semola raffinata). Ieri sera l'ho ripescato dalla dispensa...
Ingredienti:
1/2 bicchiere di cous cous
mezzo bicchiere di acqua bollente
poca curcuma
poco cumino
un pomodoro secco
un cipollotto fresco
tre cucchiai di cicerchie lessate
alcune foglie di sedano
un gambo di sedano a tocchetti
due foglie di radicchio spezzettate
sale
olio extravergine d'oliva
Svolgimento: mettere l'acqua a bollire con le spezie, il cipollotto tagliato a fettine, il pomodoro secco a pezzettini e poco sale. Nel frattempo mettere il cous cous in un piatto fondo (o insalatiera). Quando l'acqua arriva a bollore versarla sulla semola e coprire con pellicola trasparente. Lasciar gonfiare per 10/15 minuti. Mescolare sedano, radicchio e foglie di sedano cui vanno aggiunti sale e olio. Sgranare il cous cous con una forchetta e far raffreddare. Aggiungere la verdura cruda, mescolare e aggiungere un poco di olio.

lunedì 7 aprile 2008

Quinoa al limone con insalata di barbabietole e carote + succedanei di peccati di gola

Questa sera trattamento super.
A dire il vero meriterei un sacchetto di patatine fritte. Possibilmente buone: sì, perché mica tutte valgono la steatosi microvescicolare. Oggi qui tirava un vento da far paura, c'era un bellissimo cielo terso e caldo come a Maggio inoltrato. Domani, pare, pioverà. Tutta questa variabilità stagionale (anche se solo minacciata) mi fa sentire come un organismo unicellulare invitato ad un rave party.
Ho programmato quindi una cena vera, nutrizionalmente quasi completa. Nel piatto...
Quinoa aromatizzato al limone, Insalata di barbabietole rosse e carote (ispirata da questo blog)... lupini e olive di Cerignola.
Olive e lupini erano l'uno l'opposto dell'altro: salate da matti le tre Belle di Cerignola, insipidi come acqua di sorgente i lupini.


Quinoa*** aromatizzato al limone
Ingredienti:
1/2 bicchiere di quinoa
1 bicchiere di acqua
sale q.b.
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di scorza di limone - biologico - grattugiata
1 cucchiaio di succo di limone

Preparazione: lavare molto bene la quinoa (cambiare acqua tre volte almeno, per eliminare la saponina sostanza amara che riveste i semi: NB... non è mica un cereale!! Appartiene alla stessa famiglia degli spinaci) quindi cuocere per 10/15 minuti. Deve gonfiarsi bene, ma rimanere croccante. Grattugiare la buccia del limone, spremere il succo ed emulsionare entrambi con l'olio e un poco di sale. A fine cottura della quinoa mescolare il tutto.
***Non contiene glutine, è ricco di minerali quali ferro, fosforo, potassio e manganese, di aminoacidi essenziali e proteine!

Insalata di barbabietole rosse e carote
Ingredienti:
1 grossa carota grattugiata
2 piccole rape rosse (crude) grattugiate
poche alghe arame (ammollate 10 minuti, poi cotte nella stessa acqua fino ad assorbimento completo)
un cucchiaio gomasio al timo
tabasco vegan (poche gocce)
due cucchiaini di olio extravergine di oliva

Spiegazione: ammollare e cuocere le arame, grattugiare carota e rape (che fatica!!) e condire il tutto con olio, tabasco e gomasio. Mescolare e lasciar marinare alcuni minuti.

: nero cinese agli agrumi.

martedì 1 aprile 2008

Mi è tornata voglia di leggere: alto indice glicemico...



Il titolo suggerisce qualcosa? Beh, complici il sole tiepido e le pulizie di primavera nella mia libreria (ho trovato alcuni titoli non letti! Li avevo comprati e dimenticati...) mi è tornata voglia di leggere e ho pochissima voglia di cucinare due volte al giorno. Lunedì sera ho preparato una tipica insalata di riso (vegan, minimalista e con poca attenzione a cosa fosse di stagione e cosa no): volevo che mi facesse sia da pranzo che da cena per il giorno dopo. Missione compiuta!

Ingredienti:
1/2 bicchiere di riso integrale precedentemente ammollato per alcune ore
sei olive nere e sei olive verdi (anche otto)
una scatolina (saranno 60 grammi circa) di mais dolce
una carota e un pezzo di sedano rapa tagliati ad arte (con quell'aggeggio che fa le onde)
cipolline e cetriolini sott'aceto (i miei erano in aceto di mele)
funghi champignones affettati
qualche cimetta di cavolfiore
1/3 di peperone a pezzetti
quattro cucchiai di piselli surgelati
aceto di mele
sale e olio extravergine d'oliva (un cucchiaio)

Svolgimento: mentre il riso cuoce a fuoco basso (non possiedo la pentola a pressione, mi ci vogliono almeno 35 minuti in questa stagione) in acqua pari a 3 volte il suo volume, taglio i cetriolini, affetto le olive, scolo il mais (lo sciacquo anche...) e mescolo tutto alle cipolline e all'olio per insaporire. Carota, sedano rapa, piselli, cavolfiore e peperone sono stati sbollentati alcuni minuti (in quest'ordine aggiungendo ogni ingrediente a distanza di due minuti uno dall'altro) in acqua salata e acidulata con poco aceto di mele; li ho poi raffreddati sul davanzale... quindi aggiunti alle olive e co. Per i funghi ho usato il solito modo: trifolati! Non ho però messo prezzemolo. Il riso, se tutto va come deve, cuoce assorbendo l'acqua. Si può far raffreddare spianandolo e sventagliandolo come si fa per il riso del sushi: io l'ho passato sotto il getto dell'acqua fredda.
Mescolare il tutto e lasciar padire in frigo fino al primo languore.

L'insalata di riso è uno dei miei piatti favoriti. Mi piace perché è democratica e si presta ad ogni tipo di personalizzazione e... ha pazienza! Ti aspetta in frigo senza languire.

giovedì 27 marzo 2008

Mammole con patate novelle e insalata cubista ( e topinambur petulante)


Soffro di nostalgia acuta. Voglio la primavera. Oppure mi va bene anche l'estate. Mi mancano il sole e le belle giornate luminose: basta una sola nuvola per congelare ogni mio entusiasmo. I vecchi saggi (e quelli solo vecchi) sostengono però che l'acqua ci vuole. Dicono proprio così: ci vuole!
Non riesco a trovare un link alla copertina di un numero di Colors del 1999: parlava dell'acqua e faceva venire al pelle d'oca. Va bene, l'acqua ci vuole...
E allora io mangio colorato o almeno ci provo (patatine permettendo, perché la consolazione del junk food è terribilmente efficace).


INSALATA CUBISTA
Ingredienti:
un capsicum annum giallo a cubetti
una carota a cubetti
un cucumis sativus-cucurbitaceae a cubetti
olio extravergine
sale rosa himalayano

Spiegazione: superflua...

MAMMOLE CON PATATE NOVELLE
Ingredienti:
due carciofi (mammole appunto)
quattro patate novelle piccole
olio extravergine d'oliva
prezzemolo e aglio tritati finemente
sale alle erbe
acqua

Spiegazione: Pulire i carciofi levando le foglie esterne fino a incontrare quelle un po' più chiare; rifinire con un coltello le eventuali "mezze foglie" rimaste attaccate alla base, mondare il gambo togliendo la parte esterna fibrosa. Io uso anche i gambi, magari tagliati a pezzi di quattro o cinque centimetri e li cuocio insieme ai carciofi. Mano a mano che si procede mettere in ammollo i carciofi e i gambi in acqua e limone. Lavare e pelare le patate. Aprire le foglie dei carciofi: salare e condire con prezzemolo e aglio. Metterli a testa in giù (foglie a contatto con il fo
ndo della pentola) in una pentola di acciaio, aggiungere tre cucchiai di olio, un bicchiere di acqua, le patate e il sale alle erbe e cuocere a pentola coperta per venti minuti a fuoco basso. Controllare cottura patate e far arrostire il tutto per cinque minuti a fiamma vivace.

TOPINAMBUR PETULANTI
Rispetto alla ricetta di Petula ho aggiunto limone alla fine... perché lo adoro e lo metto sempre anche sulle cotolette!

lunedì 25 febbraio 2008

Insalata riflessiva di farro, ceci e verdure varie

La verdura fa tanto bene... bisognerebbe mangiare cinque porzioni al giorno, fra frutta e verdura, di colori diversi... bisognerebbe che la frutta mi piacesse, almeno tanto quanto mi piace la verdura!
Questa ricetta richiede un minimo di organizzazione e il frigo rifornito, mescola verdure dolci e verdure amare e vi fa arrivare a cinque colori (ora che ci rifletto).

Ingredienti:
ceci cotti
(ammollo di un giorno, butto l'acqua, cuocio con qualche cm di alga kombu per due ore)
farro cotto
(con aggiunta di poco sale alla fine)
rosmarino e aglio sminuzzati
foglie di ravanello spezzettate a mano
qualche filo di carota
radicchio variegato di Castelfranco
un avanzo di rafano nero (l'ho finito!!)
olio extravergine d'oliva
sale

Mettere le verdure a foglia sul piatto, aggiungere ceci e farro precedentemente conditi con olio, rosmarino, aglio a lamelle e sale. Aggiungere carote e rafano.
Buon appetito!

venerdì 8 febbraio 2008

Fagioli del purgatorio di Gradoli

I vegetariani dovrebbero mangiare legumi, magari associati a cereali integrali, poiché in essi si trovano: alto contenuto di vitamine del gruppo B, minerali tipo ferro, calcio, fosforo (in quantità diverse a seconda del legume), proteine...

I legumi sono buoni (alcuni più di altri).
Non si fatica a mangiare cose buone. Ma spesso costa fatica mettere in ammollo, poi cuocere... passano ore!
I legumi in scatola però contengono sale, talvolta conservanti, spesso semi di leguminose di dubbia provenienza. Quindi, meglio pochi e cotti in casa!

Ieri sera ho preparato un insalata con fagioli del purgatorio di Gradoli, prodotto dell’alta Tuscia, che in passato erano il piatto forte del mercoledì delle Ceneri (pranzo del Purgatorio, da qui il nome).

È un fagiolo piccolo e bianco, tondeggiante, con la buccia sottile. Danno il meglio di sé quando vengono semplicemente lessati e conditi con olio extravergine e sale.

Insalata di Fagioli del Purgatorio
(sarebbero fotogenici, ma ieri sera c’era davvero poca luce…)

50 grammi di fagioli lessati
(dopo ammollo di otto ore, cuocere per mezz’ora circa)

1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva

Sale con erbe
(la sfumatura verde sopra ai fagioli, nella foto!)

Mezza prugna umeboshi ridotta a purea

Mescolare gli ingredienti e lasciar insaporire.

Alla fine, dopo la foto e prima di mangiarli, ho aggiunto della pastinaca e del rafano nero grattugiati a julienne.