Un perfetto abbinamento: porcini freschi (regalati da un'amica che vive in montagna, è generosa e non ha mai assaggiato nulla di cucinato dalla scrivente...) e patate del raccolto estivo. Il risultato mi è tanto piaciuto che mi sono strafogata mangiandone fino sentire tirare la pelle sullo stomaco... lo so che non è bello da dire, ma mangiare a crepapelle è terribilmente bello. Come ridere fino a farsi venire le lacrime agli occhi. Come scendere a tutta birra un pendio, accorgendosi a un certo punto che i freni della bici, forse ci hanno mollato! Ecco, forse in questo caso terribilmente prevale su bello!
Non ricordo di aver mai apprezzato tanto la variabilità dell'autunno come mi accade di fare quest'anno... mi godo ogni raggio di sole, ogni goccia di pioggia (qui poca a dire il vero), ogni sbalzo di temperatura. Me ne frego di domani: l'oggi di turno deve sbattermi in faccia almeno due terzi del suo fascino, altrimenti non dormo.
S-TORTINO DI PATATE E PORCINI
INGREDIENTI:
- patate (tagliate a fette alte meno di mezzo centimetro)
- funghi porcini freschi (come sopra)
- olio extravergine d'oliva
- sale aromatizzato per arrosti o per patate o salamoia bolognese (la mia ricetta preferita è questa)
Non ci sono quantità da indicare... dipende essenzialmente da quanti fughi avete a disposizione! Per tre porzioni io ho usato un grosso fungo (tre etti buoni) e uno piccolo (un etto) e tre patate grosse.
Si affettano le patate (e si mettono a riposare in acqua fresca) e i funghi. In una pirofila si alternano strati di patate e di funghi, ciascuno adeguatamente insaporito con sale/salamoia e poco olio. Si inforna a 180° C, stampo coperto con un foglio di alluminio e si fa cuocere per quindici minuti, poi si toglie la copertura e si fa cuocere a 220° C per altri cinque minuti.
Se non fossi quasi astemia ci berrei su un bianco del Trentino.
Si affettano le patate (e si mettono a riposare in acqua fresca) e i funghi. In una pirofila si alternano strati di patate e di funghi, ciascuno adeguatamente insaporito con sale/salamoia e poco olio. Si inforna a 180° C, stampo coperto con un foglio di alluminio e si fa cuocere per quindici minuti, poi si toglie la copertura e si fa cuocere a 220° C per altri cinque minuti.
Se non fossi quasi astemia ci berrei su un bianco del Trentino.