I vegetariani e i pari loro rischiano quotidianamente di assumere una quantità insufficiente di proteine. O se vanno bene come quantità sono povere dal punto di vista nutrizionale.
Mi sento ripetere questa solfa una volta di troppo ogni giorno.
In linea di massima non ho nulla contro la ripetizione: coadiuva l'apprendimento di una nozione, fissa un movimento mentre impari un passo di danza, insomma repetita iuvant! Non provo fastidio verso chi la pensa diversamente da me: ho l'ingenua convinzione che le differenze arricchiscono, guarda un po'!Però, uffa, in cattedra c'è quotidiano sovraffollamento, mentre io esigo di rimanere al mio banco e imparare (eventualmente sbagliare, reato depenalizzato nella sempre magnanima Italia).
Prendo in prestito E lasciatemi divertire da Palazzeschi (L'incendiario, 1910)... immaginate che all'Io poetico venga sovrapposto il libero arbitrio proteico (costrutto che ancora non si è laureato tropo letterario) e rimanga invece immutato lo scetticismo del pubblico:
Tri, tri tri
Fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu, ihu.
Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.
Cucù rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!
Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche,
Sono la mia passione.
Farafarafarafa,
Tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!
Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la... spazzatura
delle altre poesie,
Bubububu,
fufufufu,
Friù!
Friù!
Se d’un qualunque nesso
son prive,
perché le scrive
quel fesso?
Bilobilobiobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù. Filolù,
U.
Non è vero che non voglion dire,
vogliono dire qualcosa.
Voglion dire...
come quando uno si mette a cantare
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Ebbene, così mi piace di fare.
Aaaaa!
Eeeee!
liii!
Qoooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovinotto,
diteci un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con cosi poco
tenere alimentato
un sì gran foco?
Huisc... Huiusc...
Huisciu... sciu sciu,
Sciukoku... Koku koku,
Sciu
ko
ku.
Come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ormai che scriviate
in giapponese,
Abi, alì, alarì.
Riririri!
Ri.
Lasciate pure che si sbizzarrisca,
anzi, è bene che non lo finisca,
il divertimento gli costerà caro:
gli daranno del somaro.
Labala
falala
falala
eppoi lala...
e lala, lalalalala lalala.
Certo è un azzardo un po’ forte
scrivere delle cose così,
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi sono cambiati,
gli uomini non domandano più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!
Ecco, mi sento molto meglio! In effetti, un testo poetico può avere utilizzi pratici diversi da quelli tradizionali... È possibile curarsi con la poesia! Lo ha dimostrato "l'Università del Progetto", qualche anno fa: alcuni testi poetici possono avere effetti terapeutici. A questo scopo sono state messe in vendita delle "confezioni" (scatole, come quelle dei medicinali!)... il nome del prodotto è il titolo della poesia, vengono poi indicati la composizione (quante strofe e che tipo di versi), le indicazioni terapeutiche, dosi e modalità di impiego, controindicazioni e avvertenze. Fra i titoli ricordo Il bove (carducciano rimedio emetico, ripetuta ossessione scolastica...) e La quiete dopo la tempesta (ansiolitico, da declamare ad alta voce prima dei pasti principali!).
Ecco perché io ogni tanto ho bisogno di Palazzeschi! Poi, per tacitare eventuali dubbi sul corretto apporto proteico...
INSALATA TIEPIDA DI ORZO CON FUNGHI E LENTICCHIE
INGREDIENTI:
mezzo bicchiere di orzo piacentino
due funghi shiitake
una manciata di porcini
un piccolo scalogno
dado vegetale in polvere (o simile, comunque senza grassi aggiunti)
qualche centimetro di alga kombu (NB: la mia tiroide è a posto!)
due bicchieri di acqua
la punta di un cucchiano di miso d'orzo (opzionale)
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
PREPARAZIONE: mettere in ammollo i funghi in mezzo bicchiere di acqua con la kombu (almeno mezz'ora). Lavare accuratamente l'orzo, affettare lo scalogno e il prezzemolo. Far rosolare alcuni istanti lo scalogno in olio caldo, aggiungere i funghi e la kombu tagliati a listarelle (la kombu può essere lasciata intera e tolta a fine cottura), aggiungere il dado e mescolare, aggiungere l'acqa di ammollo dei funghi e lasciar cuocere a fuoco basso per cinque minuti. Aggiungere l'orzo e il bicchiere e mezzo di acqua rimasto. Cuocere a fuoco basso fino a cottura ultimata (circa trenta minuti). Aggiungere il prezzemolo e il miso stemperato in un cucchiaio di acqua. Spegnere e mantecare aggiungendo poco olio (se avete avuto il braccino corto all'inizio). Lasciar intiepidire...
Ecco perché io ogni tanto ho bisogno di Palazzeschi! Poi, per tacitare eventuali dubbi sul corretto apporto proteico...
INSALATA TIEPIDA DI ORZO CON FUNGHI E LENTICCHIE
INGREDIENTI:
mezzo bicchiere di orzo piacentino
due funghi shiitake
una manciata di porcini
un piccolo scalogno
dado vegetale in polvere (o simile, comunque senza grassi aggiunti)
qualche centimetro di alga kombu (NB: la mia tiroide è a posto!)
due bicchieri di acqua
la punta di un cucchiano di miso d'orzo (opzionale)
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
PREPARAZIONE: mettere in ammollo i funghi in mezzo bicchiere di acqua con la kombu (almeno mezz'ora). Lavare accuratamente l'orzo, affettare lo scalogno e il prezzemolo. Far rosolare alcuni istanti lo scalogno in olio caldo, aggiungere i funghi e la kombu tagliati a listarelle (la kombu può essere lasciata intera e tolta a fine cottura), aggiungere il dado e mescolare, aggiungere l'acqa di ammollo dei funghi e lasciar cuocere a fuoco basso per cinque minuti. Aggiungere l'orzo e il bicchiere e mezzo di acqua rimasto. Cuocere a fuoco basso fino a cottura ultimata (circa trenta minuti). Aggiungere il prezzemolo e il miso stemperato in un cucchiaio di acqua. Spegnere e mantecare aggiungendo poco olio (se avete avuto il braccino corto all'inizio). Lasciar intiepidire...