Era il 19 giugno scorso quando il M5s
ha trionfato a Roma ed in quasi tutti i Municipi, insediando la prima
donna della storia a fare il Sindaco, un avvenimento che avrebbe
dovuto essere rivoluzionario ed epocale, la svolta tanto attesa per
dare la scossa ad una città sporca fuori e dentro, assopita, carente
in tutto. Una giovane donna Sindaco, un barlume di speranza,
un'inaspettata possibilità per tutti quei romani che stufi e
schifati dalla malapolitica degli ultimi 15 anni hanno dato fiducia a
Donna Virginia e soprattutto ai suoi sodali, in primis agli anonimi
(drammaticamente anonimi) Presidenti di Municipio.
Il risveglio al cospetto della realtà
per gli ignari romani raggirati è oggi ormai definitivamente
durissimo, oltre sette mesi di liti intestine, nomine contestate,
dimissioni, scenette da telenovelas sudamericana primi anni '80. Non
è percebile neppure lontanamente il minimo cambiamento ma anzi è
una costante l'immobilismo amministrativo, il non scegliere, il
rimandare, il non sporcarsi le mani, il tentativo malcelato di
tutelare tutte le peggiori lobbies. Tutti atteggiamenti che fanno
pensare al peggio ormai prossimo venturo. Non è pensabile che un
Amministratore pubblico debba bloccare tutto e ridurre la città
capitale d'Italia ad un paesello: non ci sono i soldi, si sono rubati
tutto, abbiamo un debito elevatissimo, tutte scuse banali per
aspettare in santa pace fine mese.
Sono oltre 7 mesi che lor signori, dal
Sindaco, agli Assessori, dai Presidenti di Commissioni, ai Presidenti
dei Municipi incassano regolarmente fior di emolumenti il 30 del mese
sui propri conti correnti e non restituiscono proprio un bel nulla a
nessuno in termini di impegno, di soluzioni, di provvedimenti (i
numeri del Consiglio Comunale fanno piangere)... E sono emolumenti
ricchi per personaggi spesso precedentemente inoccupati o con redditi
certamente non paragonabili agli introiti odierni. Marco "me
lo magno" Terranova, ripescato in consiglio comunale dopo la
miracolosa abdicazione di Daniele Frongia, 422 voti raccattati in tutta Roma,
addirittura promosso con la maturità scientifica a Presidente della
fondamentale Commissione Bilancio è la vecchia politica reincarnata
nel grillismo 2.0, il nulla cosmico, il vuoto pneumatico.
Prendiamo il “prode” Alfredino
Campagna, quello che era il compagnuccio ripetente di classe
delle superiori di Andrea Severini in Raggi, autista dell'Atac
assunto su chiamata diretta dell'ufficio di collocamento, che pur non
riuscendo ad articolare un ragionamento in pubblico (vi ricorderete
il video in cui non riusciva a dire cosa avrebbe fatto nei suoi primi
100 giorni di governo) intanto è arrivato primo al concorso da
Capotreno. Il personaggio si è ritrovato Presidente di Municipio ed
oggi senza arte ne parte incassa il 30 del mese almeno 3.000 euro di
emolumenti, una somma che non aveva mai visto in vita sua. La classe dirigente a Cinque Stelle è l'unica che, impegnandosi in politica, non accetta emolumenti più bassi rispetto alla vita reale ma fa bingo con stipendi più alti.
Si amministra Roma così. Emblematico
il Municipio XIV di Alfredino, nessuna selezione reale od online per
lui, dei consiglieri eletti o degli assessori nominati, nessun
curriculum vagliato dagli iscritti al portale del Movimento residenti
nel territorio, tanto pressappochismo, tanto passaparola tra gli
amici degli amici per rimediare qualcuno per bloccare una poltrona.
Curriculum roboanti pubblicati all'ultimo (sempre dopo i nostri
articoli che li sollecitavano) sul sito (ancora vecchio, benché il
suo rinnovamento fosse l'unico punto in programma del presidente) del
Municipio non allineati alle dichiarazioni dei redditi, per capirci
personaggi che hanno 5 pagine di curriculum, incarichi ed
onoreficenze e poi dichiarano circa 9.000 euro annui. Lordi. Dov'è
l'errore? Chi ci casca?
L'elettore, sempre lui, che credeva nel
miraggio di avere una giovane donna Sindaco, capace di rivoluzionare
Roma. Ammaliato da quello che sproloquiava Grillo: il merito, il web,
il curriculum, la trasparenza... Esattamente il contrario. Mai una
amministrazione è stata così opaca e autoreferenziale.
Oggi è bene ricordare che il Municipio
del prode Alfredino, amministrato da un Presidente del Consiglio
Municipale che nel 2015 non aveva reddito, così come la sua Vice
Presidente e la Capogruppo del M5s, è fermo al più totale
immobilismo. Nei precedenti articoli vi abbiamo abbondantemente
raccontato dello studio a+4, a proposito la Segreteria
Generale del Comune quanto ci mette a farci sapere se l'Assessore
Menna è incompatibile così come il Geometra Salamone? Intanto
l'Anac ha inviato le carte in Procura...
Alfredino e compagnia grillina hanno
approvato il bilancio previsionale facendo avanspettacolo, triste
teatrino comico di periferia. Si sono presentati in aula con dei
fogli scritti dal Comune centrale e silenziando le opposizioni hanno
detto così è se vi pare. Chapeau
Nel frattempo se incappate in buche
stradali restate calmi, se sono inferiori ai 20 centimetri come ci
suggerisce il Consigliere Buratta su Facebook rivolgetevi
all'Urp, tanto i fondi comunali per gli interventi non sono stati
richiesti.
Drakula Maggi (vedere altri
articoli per inquadrare il personaggio...) tra una corsetta e l'altra
con il kompagno Angelo Diario (il genio che sostiene “i
privati sono luridi”, tanto a lui non interessa che qualcuno venga
ad investire, lui ha lo stipendio statale al ministero e sticazzi
della disoccupazione), intanto ha preso pieno possesso del Municipio,
lui che ha un concetto tutto suo della proprietà ha gettato la
maschera, è lui a presentarsi su delega di Alfredino alle riunioni
dell'Urban Center per preparare progetti di riqualificazione del
Forte Trionfale ed è sempre lui a presentarsi in Commissione
Trasparenza a monitorare l'odg sul Santa Maria della Pietà.
E' roba sua tutto ciò che tocca l'Ex
Lavanderia, spazio pubblico, appartenente a tutti noi, da lui stesso
illegalmente occupato.
Novello urbanista de' noantri rifiuta
però il confronto con i genitori degli alunni disabili a cui ha
imposto lacrime e sangue con il taglio fino al 30% delle ore AEC, lui
che è Assessore al Sociale senza la minima competenza o titolo. Ma i
genitori interessati alle scorribande di Drakula Maggi hanno mai
letto i nostri articoli per capire con chi hanno a che fare?
Sono passati due mesi dall'ultimo
articolo che si è occupato del Municipio XIV, il Municipio delle
Vergogne, naturalmente avremmo voluto parlare di altro, saremmo
voluti entrare nel merito di delibere, progetti, possibilità di
sviluppo, ma il sito Municipale è tristemente vuoto, si delibera
pochissimo e solo su banalità, gli assessori sono latitanti, la
Superciclista Vice-Presidente non eletta ma nominata Valeria
Pulieri (un giorno scriveremo più ampiamente della mega
operazione di voto di scambio e di accordo pre-elettorale
Salvaiciclisti-Raggi, che ha portato pseudo ciclisti incompetenti in
posti chiave tra Comune e Municipi) deve essersi persa in qualche
cratere sulla pista ciclopedonale, le commissioni ridotte a meri
gettonifici, i compensi ed i rimborsi sono aggiornati a Luglio 2016,
aspetteremo fiduciosi per tutti gli approfondimenti dettagliati.
Uno vale uno, il merito, il curriculum,
internet non dimentica... ma cosa aspettano le opposizioni ed i
cittadini comuni a scendere in piazza e a farsi sentire?
Questa è la storia del XIV Municipio,
il territorio dove in questi mesi sono successe le cose più
eclatanti, ma in tutta la città la solfa è questa. Non c'è un
territorio amministrato in maniera dignitosa e civile con trasparenza
e rispettando il programma. Dovunque cricche, mafiette e opacità.
Non se ne parla perché la telenovelas brasiliana del Comune è
troppo allettante per i media. Prima c'è Muraro, poi c'è Marra, poi
c'è Romeo, e le ore di interrogatorio, e i 43 successi facilmente smentibili in 43 fregnacce, e le interviste di Berdini, e
gli avvisi di garanzia. Ne deriva che nessuno va a vedere cosa sta
succedendo nei municipi e questi ultimi si sentono ancor più
protetti nello sgovernare la città nel segno di sciocche ideologie,
smaccate incapacità e incoffessabili interessi con conseguenze che
pagheremo per anni.