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E con questo caos indegno si finisce per non parlare mai del caos dei Municipi

9 febbraio 2017
Era il 19 giugno scorso quando il M5s ha trionfato a Roma ed in quasi tutti i Municipi, insediando la prima donna della storia a fare il Sindaco, un avvenimento che avrebbe dovuto essere rivoluzionario ed epocale, la svolta tanto attesa per dare la scossa ad una città sporca fuori e dentro, assopita, carente in tutto. Una giovane donna Sindaco, un barlume di speranza, un'inaspettata possibilità per tutti quei romani che stufi e schifati dalla malapolitica degli ultimi 15 anni hanno dato fiducia a Donna Virginia e soprattutto ai suoi sodali, in primis agli anonimi (drammaticamente anonimi) Presidenti di Municipio.

Il risveglio al cospetto della realtà per gli ignari romani raggirati è oggi ormai definitivamente durissimo, oltre sette mesi di liti intestine, nomine contestate, dimissioni, scenette da telenovelas sudamericana primi anni '80. Non è percebile neppure lontanamente il minimo cambiamento ma anzi è una costante l'immobilismo amministrativo, il non scegliere, il rimandare, il non sporcarsi le mani, il tentativo malcelato di tutelare tutte le peggiori lobbies. Tutti atteggiamenti che fanno pensare al peggio ormai prossimo venturo. Non è pensabile che un Amministratore pubblico debba bloccare tutto e ridurre la città capitale d'Italia ad un paesello: non ci sono i soldi, si sono rubati tutto, abbiamo un debito elevatissimo, tutte scuse banali per aspettare in santa pace fine mese.

Sono oltre 7 mesi che lor signori, dal Sindaco, agli Assessori, dai Presidenti di Commissioni, ai Presidenti dei Municipi incassano regolarmente fior di emolumenti il 30 del mese sui propri conti correnti e non restituiscono proprio un bel nulla a nessuno in termini di impegno, di soluzioni, di provvedimenti (i numeri del Consiglio Comunale fanno piangere)... E sono emolumenti ricchi per personaggi spesso precedentemente inoccupati o con redditi certamente non paragonabili agli introiti odierni. Marco "me lo magno" Terranova, ripescato in consiglio comunale dopo la miracolosa abdicazione di Daniele Frongia, 422 voti raccattati in tutta Roma, addirittura promosso con la maturità scientifica a Presidente della fondamentale Commissione Bilancio è la vecchia politica reincarnata nel grillismo 2.0, il nulla cosmico, il vuoto pneumatico.
Prendiamo il “prode” Alfredino Campagna, quello che era il compagnuccio ripetente di classe delle superiori di Andrea Severini in Raggi, autista dell'Atac assunto su chiamata diretta dell'ufficio di collocamento, che pur non riuscendo ad articolare un ragionamento in pubblico (vi ricorderete il video in cui non riusciva a dire cosa avrebbe fatto nei suoi primi 100 giorni di governo) intanto è arrivato primo al concorso da Capotreno. Il personaggio si è ritrovato Presidente di Municipio ed oggi senza arte ne parte incassa il 30 del mese almeno 3.000 euro di emolumenti, una somma che non aveva mai visto in vita sua. La classe dirigente a Cinque Stelle è l'unica che, impegnandosi in politica, non accetta emolumenti più bassi rispetto alla vita reale ma fa bingo con stipendi più alti.

Si amministra Roma così. Emblematico il Municipio XIV di Alfredino, nessuna selezione reale od online per lui, dei consiglieri eletti o degli assessori nominati, nessun curriculum vagliato dagli iscritti al portale del Movimento residenti nel territorio, tanto pressappochismo, tanto passaparola tra gli amici degli amici per rimediare qualcuno per bloccare una poltrona. Curriculum roboanti pubblicati all'ultimo (sempre dopo i nostri articoli che li sollecitavano) sul sito (ancora vecchio, benché il suo rinnovamento fosse l'unico punto in programma del presidente) del Municipio non allineati alle dichiarazioni dei redditi, per capirci personaggi che hanno 5 pagine di curriculum, incarichi ed onoreficenze e poi dichiarano circa 9.000 euro annui. Lordi. Dov'è l'errore? Chi ci casca?
L'elettore, sempre lui, che credeva nel miraggio di avere una giovane donna Sindaco, capace di rivoluzionare Roma. Ammaliato da quello che sproloquiava Grillo: il merito, il web, il curriculum, la trasparenza... Esattamente il contrario. Mai una amministrazione è stata così opaca e autoreferenziale.
Oggi è bene ricordare che il Municipio del prode Alfredino, amministrato da un Presidente del Consiglio Municipale che nel 2015 non aveva reddito, così come la sua Vice Presidente e la Capogruppo del M5s, è fermo al più totale immobilismo. Nei precedenti articoli vi abbiamo abbondantemente raccontato dello studio a+4, a proposito la Segreteria Generale del Comune quanto ci mette a farci sapere se l'Assessore Menna è incompatibile così come il Geometra Salamone? Intanto l'Anac ha inviato le carte in Procura...
Alfredino e compagnia grillina hanno approvato il bilancio previsionale facendo avanspettacolo, triste teatrino comico di periferia. Si sono presentati in aula con dei fogli scritti dal Comune centrale e silenziando le opposizioni hanno detto così è se vi pare. Chapeau
Nel frattempo se incappate in buche stradali restate calmi, se sono inferiori ai 20 centimetri come ci suggerisce il Consigliere Buratta su Facebook rivolgetevi all'Urp, tanto i fondi comunali per gli interventi non sono stati richiesti.
Drakula Maggi (vedere altri articoli per inquadrare il personaggio...) tra una corsetta e l'altra con il kompagno Angelo Diario (il genio che sostiene “i privati sono luridi”, tanto a lui non interessa che qualcuno venga ad investire, lui ha lo stipendio statale al ministero e sticazzi della disoccupazione), intanto ha preso pieno possesso del Municipio, lui che ha un concetto tutto suo della proprietà ha gettato la maschera, è lui a presentarsi su delega di Alfredino alle riunioni dell'Urban Center per preparare progetti di riqualificazione del Forte Trionfale ed è sempre lui a presentarsi in Commissione Trasparenza a monitorare l'odg sul Santa Maria della Pietà.
E' roba sua tutto ciò che tocca l'Ex Lavanderia, spazio pubblico, appartenente a tutti noi, da lui stesso illegalmente occupato.
Novello urbanista de' noantri rifiuta però il confronto con i genitori degli alunni disabili a cui ha imposto lacrime e sangue con il taglio fino al 30% delle ore AEC, lui che è Assessore al Sociale senza la minima competenza o titolo. Ma i genitori interessati alle scorribande di Drakula Maggi hanno mai letto i nostri articoli per capire con chi hanno a che fare?
Sono passati due mesi dall'ultimo articolo che si è occupato del Municipio XIV, il Municipio delle Vergogne, naturalmente avremmo voluto parlare di altro, saremmo voluti entrare nel merito di delibere, progetti, possibilità di sviluppo, ma il sito Municipale è tristemente vuoto, si delibera pochissimo e solo su banalità, gli assessori sono latitanti, la Superciclista Vice-Presidente non eletta ma nominata Valeria Pulieri (un giorno scriveremo più ampiamente della mega operazione di voto di scambio e di accordo pre-elettorale Salvaiciclisti-Raggi, che ha portato pseudo ciclisti incompetenti in posti chiave tra Comune e Municipi) deve essersi persa in qualche cratere sulla pista ciclopedonale, le commissioni ridotte a meri gettonifici, i compensi ed i rimborsi sono aggiornati a Luglio 2016, aspetteremo fiduciosi per tutti gli approfondimenti dettagliati.
Uno vale uno, il merito, il curriculum, internet non dimentica... ma cosa aspettano le opposizioni ed i cittadini comuni a scendere in piazza e a farsi sentire?


Questa è la storia del XIV Municipio, il territorio dove in questi mesi sono successe le cose più eclatanti, ma in tutta la città la solfa è questa. Non c'è un territorio amministrato in maniera dignitosa e civile con trasparenza e rispettando il programma. Dovunque cricche, mafiette e opacità. Non se ne parla perché la telenovelas brasiliana del Comune è troppo allettante per i media. Prima c'è Muraro, poi c'è Marra, poi c'è Romeo, e le ore di interrogatorio, e i 43 successi facilmente smentibili in 43 fregnacce, e le interviste di Berdini, e gli avvisi di garanzia. Ne deriva che nessuno va a vedere cosa sta succedendo nei municipi e questi ultimi si sentono ancor più protetti nello sgovernare la città nel segno di sciocche ideologie, smaccate incapacità e incoffessabili interessi con conseguenze che pagheremo per anni.

Tentativo malamente fallito di dialogare civilmente col marito di Virginia Raggi

5 luglio 2016

L'altro giorno, abbastanza increduli, iniziamo a ricevere messaggi privati da parte di un personaggio pubblico. Verifichiamo e riverifichiamo ed in effetti riscontriamo che proprio di lui si tratta: il marito del nostro sindaco. 
Cioè, voglio dire, sei la "first lady" (come si dice al maschile?) del Comune, tua moglie è stata eletta sindaco e ha mille difficoltà per far partire - speriamo presto alla grande - la sua nuova attività, c'è polemica su tutti i giornali perché è nuova e in qualche maniera il sistema gioca a metterla in difficoltà con critiche ingiuste (anche noi facciamo critiche, ma mai ingiuste e sempre costruttive, volte a correggere gli errori), e tu cosa fai? Ti metti a lasciare nero su bianco insulti e sciocchi comportamenti da bullo informatico? E andiamo un po'... Ma vi pare possibile? La conversazione inizia così come vedete, dal nulla esce un messaggio che recita "sei patetico". E poi il resto lo leggete qui sotto. 




Ma al di là del buon Severini, che evidentemente non riesce a contenersi, non riesce a ragionare in maniera pacata e costruttiva e non riesce a capire che questi suoi comportamenti servono solo a mettere in difficoltà sua moglie, questo post ci serve per riflettere su una questione che sta interessando la città da alcuni tempi, ma specialmente nelle ultime settimane. 

Sebbene attenuata negli ultimi giorni, quando errori e imbarazzi da parte della nuova amministrazione stanno fiaccando anche il sostegno dei più infoiati, il problema del "tifo politico" che è stato innescato dal Movimento 5 Stelle rappresenta un piccolo problema da gestire. Ed è soprattutto il M5S che deve gestirlo: avere dei supporter che interpretano la passione per la politica come micidiale tifo ultras cieco e violento può rappresentare e rappresenta un grave punto di debolezza. 

Questo blog da quasi 10 anni incalza i partiti al potere e quelli all'opposizione. Lo fa spesso con durezza. Forza Italia, AN, Fratelli d'Italia, Storace, il PD. Sono tutti partiti che abbiamo attaccato con una nettezza piuttosto spicciola, ai limiti - lo riconosciamo - della querela. Abbiamo attaccato tutta questa marmaglia politica romana con molta più forza di quella che abbiamo utilizzato per attaccare il M5S, ma solo dal M5S abbiamo avuto in cambio una reazione piena di violenza, di insulti, di attacchi privi di qualsiasi contatto con la realtà e del contenuto effettivo delle nostre critiche. 
Tra l'altro se a Roma il voto di protesta e di cambiamento fa risultati così rotondi una buona parte del "merito" (se così vogliamo chiamarlo) è anche nostro: Roma, infatti, grazie a questo blog, oggettivamente autentico caso editoriale raccontato dalle testate di tutto il pianeta, è l'unica piazza in Italia dove esiste una narrazione del declino e del degrado, dove c'è un costante racconto del fallimento delle classi dirigenti. E' grazie a noi se è maturato un sentimento di vendetta - da parte degli stessi elettori di centro sinistra - verso il PD, è grazie a noi se decine se non centiaia di migliaia di cittadini hanno guadagnato consapevolezza relativamente alle reali condizioni della città ed alle reali responsabilità della classe dirigente. Abbiamo, non ci vuole un raffinato analista antropologico per capirlo, contribuito culturalmente a questa fase di grande transizione. Ma non per questo ci asteniamo dal criticare e dal pungolare continuamente chi è al potere ora. Questo non fa di noi dei "patetici", lo saremmo facendo diversamente. 

La nostra azione quotidiana e costante, ormai quasi decennale, di "educazione civica" ha portato molte persone ad aprire gli occhi. Tanti tra questi, una volta presa coscienza, hanno votato Cinque Stelle. Dunque perché trattarci così?

Le reazioni poi, come in ogni pericolosa setta che si rispetti, vengono condite tutte dagli stessi argomenti, spesso dalle stesse frasi ripetute a pappagallo. E tutti se ne fanno interpreti, dall'ultimo degli elettori fino al marito del sindaco. È inquietante anche se, bisogna dirlo, si tratta comunque di una minoranza dell'elettorato (oggi maggioritario o quasi) del Movimento. Una minoranza però rumorosa e, a nostro modo di vedere, potenzialmente pericolosa. Si tratta, in tutta evidenza, di una forma di fondamentalismo politico assolutamente inedito nell'Italia repubblicana, qualcosa forse di assimilabile al Partito Fascista non tanto per i metodi e per l'aggressività (che pure c'è ed è un problema), quanto per la totale incapacità di razionalizzare, di leggere i contenuti, di stare ai fatti staccandoli dalla propria distorta percezione. 

Una critica costruttiva diventa un "attacco" (non lo è, ma anche se lo fosse? È forse vietato fare attacchi a chi governa? Non è forse quello che da anni fanno i pentastellati con una durezza talvolta così intensa da essere scomposta?); una analisi dei fatti diventa "spalare merda" o "gettare fango"; una opinione espressa un "giudizio" (notate come fa presente che noi non abbiamo il "diritto" di giudicare); una nota sull'attuale amministrazione fa immediatamente di te un adepto dell'amministrazione precedente oppure un piddino, un pidiota, un pidocchio nel ricorsivo servirsi di giochi di parole da scuola elementare. Se provi a portare la discussione fuori dalla tifoseria e dentro ad un dibattito sano, svaniscono: "non ti rispondo perché non ne vale la pena". Ma come, santo cielo, sei venuto tu a parlarmi qualche minuto fa tra l'altro insultando, io ti rispondo in maniera civile e tu scappi via? Sarei semmai dovuto scappare io. Boh...

Siamo stati costretti, ed è una cosa inedita, a bloccare in questi giorni decine e decine di persone che passavano la giornata a insultare il prossimo e il lavoro del nostro blog su Facebook. Anche questa è una cosa totalmente inedita. Abbiamo passato anni a darle di santa ragione al PD, abbiamo passato 5 anni a dire peste e corna di Alemanno e della destra, ma mai ci era successo di dover avere a che spartire con un gruppo di facinorosi estremisti che volevano semplicemente impedirci di esprimere la nostra opinione mandando alle ortiche qualsiasi tentativo di dibattito civile. Nulla di simile ci era mai successo neppure quando ci siamo fronteggiati con Casa Pound o con i movimenti antagonisti e i centri sociali. 

I dirigenti di questo partito, i vari Di Maio, Fico o Lombardi, invece di immischiarsi più del dovuto nel governo delle città, dovrebbero curarsi maggiormente di gestire i propri supporters e il proprio elettorato. Aver convinto gli stupidi e i tarati che la loro importanza "vale uno" esattamente come valgono le persone ragionevoli, intelligenti e preparate ha delle conseguenze che vanno governate prima che degenerino. Se la passione politica giustifica lo squadrismo tutto diventa possibile.


P.S. Con ogni probabilità Andrea Severini era arrabbiato per quello che stiamo facendo emergere riguardo a come è gestito il Movimento 5 Stelle nel XIV Municipio (leggete con attenzione qui e qui), ma se aveva qualcosa da ridire sulle nostre ricostruzioni - indubbiamente e comprensibilmente per lui imbarazzanti - non poteva farlo con un testo in cui spiegava la sua versione dei fatti? Lo avremmo pubblicato con piacere e magari molti lettori sarebbero stati aiutati a capire meglio. Non era meglio fare così invece che comportarsi come l'ultimo degli attivisti invasati che, invece di far del bene, rischiano di essere proprio la cosa che fa alla lunga più del male al Movimento?

Siete liberi di non crederci ma queste foto non si riferiscono ad un'area di guerra. Sono state scattate l'altro ieri nel XIV Municipio, nell'area che costeggia il campo nomadiXIV

1 settembre 2014



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