Dino non dar loro retta. Si tratta, nella maggioranza dei casi, di gente che -come dice tutto il movimento antidegrado- fa più danni della grandine. Non dare retta alle indicazioni che ti vengono date (e riportate oggi su Repubblica) dalle solite, trite, egoiste, incapaci associazioni del Centro Storico.
Il primo problema del centro. Il motivo per cui la gente normale non ci viene più. Il motivo per cui il turismo di qualità non ci viene più. Il motivo per cui il quoziente di violenza sale a livelli inusitati, è la sosta.
Se continuate a lasciarli sostare addosso a Palazzo Massimo alle Colonne, capolavoro di Baldassarre Peruzzi su Corso Vittorio, è ovvio che poi si sentiranno autorizzati anche ad uccidere. Se permettete ulteriormente di fargli buttare giù i paletti dissuasori per mettersi a Via degli Specchi, a Via di Monte della Farina sul percorso pedonale, a Piazza di Santa Chiara, a Piazza della Maddalena ormai parking per i camion-frigo (vedi le foto)...
La Ztl va allungata, è ovvio, ma non è quello il punto. Il punto è osservare le migliaia di auto che entrano in Ztl contromano eludendo le telecamere. Ma perché la gente entra in Ztl? Entra perché sa che tanto "un buco" per la "maghina" da qualche parte lo trova. Entra perché sa che l'amministrazione acconsente alla trasformazione di Via Giulia, la strada più bella e importante del mondo, in un parking lineare di un chilometro su due file, entrambe abusive. Queste sono le azioni da fare. E queste azioni i residenti non te le chiederanno mai perché molte di quelle macchine, tutte abusive, sono le loro. Di questa gentucola che abita nel Tridente e che vuole pure parcheggiarci la macchina. Come se io e te, caro Dino, comprassimo casa dietro al Ponte di Rialto a Venezia e poi pretendessimo il parcheggio per il suv sotto casa. Roma, come Venezia, non è compatibile alle vetture. E' lì la chiave del problema. Non negli orari della Ztl o negli orari degli esercizi commerciali. Quelle sono solo le cagate abnormi che comitati privi di materia grigia sostengono e che Repubblica -un giorno capiremo perché- continua a rimbalzare mediaticamente.