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Un giro alle Poste per dire "amavo questa città prima di venire a viverci"

9 marzo 2017


Sono Maura S., giornalista pubblicista trapiantata nella Capitale dalla Lombardia (amavo questa città, prima di venire a viverci!).

Vorrei segnalare un malfunzionamento presso l'Ufficio Postale di Roma - Laurentina, Via di Tor Pagnotta, 4. Nell'area ritiro pacchi e raccomandate da oltre 1 anno non funziona il numeratore elettronico: i clienti devono ritirare un semplice tagliando di carta, come fossero in coda alla gastronomia, attendendo di essere chiamati a voce dagli impiegati. Allego foto del Dicembre 2015, nelle quali si vede chiaramente un primo AVVISO MANOSCRITTO Agli utenti, con tanto di data e timbro risalenti al 14.11.2015.

Naturalmente quando l'ufficio è affollato, dato il numero degli sportelli  (è un salone ampio, con almeno dieci sportelli e decine di clienti presenti nell'ora di punta) e la distanza delle sedie dove attendono i clienti, si genera una certa confusione e gli utenti stessi sono costretti a chiamare i numeri tra loro per verificare continuamente l'ordine di attesa.Pare per un verso quasi una commedia di Totò o Aldo Fabrizi, con scene tragicomiche e persone che stemperano l'attesa e il disservizio con risate amare. 

Gli impiegati fanno quel che possono, qualche volta con difficoltà. Regna comunque un senso di disordine.
La cosa più curiosa e - per un verso - poco gradevole per un ufficio pubblico e per un servizio pubblico come quello delle Poste Italiane, è che questo guasto perduri dal NOVEMBRE 2015. Non stiamo parlando di qualche settimana, ma di oltre 1 anno.

Il progresso che abbiamo notato io e mio marito, frequentando l'ufficio al pari di molti altri romani, è che l'altro giorno, 25.02.2017, il numeratore elettronico risulterebbe ancora guasto e si prosegue col sistema chiamata vocale e ritiro di tagliando cartaceo, con i consueti disagi per l'utenza. Tuttavia l'AVVISO ALL'UTENZA (è un progresso?) è stato reso SEMIPERMANENTE; con bell'avviso STAMPATO su foglio giallo, che detta istruzioni ai clienti e conferma la chiamata a voce.

La domanda, se lecita è: ma Poste Italiane trova così gravoso - in termini economici ed organizzativi - provvedere alla riparazione o sostituzione di un numeratore elettronico del quale ormai si sono dotati anche il panettiere e il salumiere di borgata? Tale è la spesa da non poter essere sostenuta da un colosso finanziario come Poste Italiane?
Dunque la successiva domanda, se lecità, è: può una città dove non si riempiono le buche stradali, dove i tombini killer e gli alberi killer mettono a repentaglio quotidianamente la vita delle persone, dove non si riesce a riparare un numeratore in un ufficio pubblico nonostante il decorso di un anno ... pensare ad ORGANIZZARE OLIMPIADI o PENSARE A REALIZZARE EX NOVO un'area urbana e uno stadio di calcio?

Non andrebbe data priorità a quanto necessità di cura, senso civico e manutenzione?
La domanda non è retorica.
Maura

Cosa sta combinando Poste Italiane su Roma? Ormai se ti consegnano una racomandata e non ci sei ti tocca pigliare un giorno di ferie. Faranno tornar di moda i postini

1 ottobre 2012
Ho fermato la postina lungo il marciapiede, domandandole:
"Ha raccomandate per la mia famiglia? Sa, se trovo l'avviso di giacenza mi vengono le lacrime agli occhi, l'ultima volta sono stata in coda più di tre ore, in piedi, tra proteste e spintoni, scoprendo che in Via Pozzuoli si accumulano le raccomandate di SETTE numeri di CAP!".
La postina mi ha risposto, tristissima:
"Da qualche giorno il ritiro è stato spostato in via di Portonaccio…"
Neppure sapevo dove si trova, via di Portonaccio, benché viva a Roma da quattro anni.
Il mese scorso credevo che la situazione fosse insostenibile, invece la situazione è stata ampiamente peggiorata, portando ciò che dovrebbe essere un servizio ad essere un disservizio, quasi una punizione. Dovrò ritirare le raccomandate a circa 10 km da casa mia????
Non aggiungo altro.
Cerco il modo per protestare.

Elisabetta

Per chi domenica sera l'ha perso. Lo speciale di "Presa Diretta" sulla sanità romana

1 marzo 2011
Dovete seguire questo servizio mozzafiato di Presa Diretta (trasmissione realizzata dal giornalista Riccardo Iacona). Non fate domande, dovete seguirlo e basta. Andate al minuto 23.14 e mettetevi comodi, che poi ne parliamo...

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