venerdì 17 maggio 2013
this moment
{this moment} - A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember.
da un'idea di SouleMama.
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venerdì 10 maggio 2013
vigilia
alla vigilia del mio 40° compleanno (oh.mio.dio) voglio lasciare qui tutta la nostalgia che mi avvolge sempre nelle "occasioni" importanti... e questo perchè domani la giornata me la voglio godere, voglio che sia piena di cose belle da ricordare, di sorrisi e di amore di famiglia (quella di noi tre) e di amici... perchè domani sarà anche la festa per la comunione del mio figlioccio e sarà grande festa, tutti insieme... ed allora voglio tirar fuori adesso tutta la nostalgia che sento far capolino e spingere nel mio cuore... la nostalgia per la mancanza di mamma che vela il mio sorriso ed il mio cuore... che offusca l'aspettativa di un giorno sereno ed allegro...
sarà perchè questo è un compleanno "importante"... non che gli altri non lo siano, ma questo è uno di quelli "speciali"... una sorta di spartiacque, un "cambio numero davanti" che sembra essere premessa di chissà quali cambiamenti, di chissà quale crescita... un pò come quando abbiamo compiuto diciotto anni... chissà che ci aspettavamo e poi era tutto come il giorno prima...
sarà perchè questo è il compleanno che mia mamma aspettava per farmi un bel regalo... quando mio fratello ha compiuto quarant'anni (oddio questo numero mi mette l'ansia!) abbiamo girato il mondo per decidere quale regalo fargli... alla fine mamma ha scelto un quadro... a me, scherzando, aveva promesso un "damiani"... ed io un pò me lo sognavo questo "damiani".... magari il più microscopico di tutto il negozio, ma sarebbe stato il simbolo del suo amore per me, del nostro legame al di là del tempo, una di quelle cose che avrei custodito nel tempo, che guardandolo mi avrebbe ricordato un momento speciale tra noi.... domani il damiani non arriverà... e non arriverà neanche il suo buon compleanno... il suo raccontarmi com'era andata tanti anni fa... e questo mi rende tanto, tanto triste... e mi fa sentire una gran solitudine di affetti familiari...
papà il regalo me lo ha dato settimane fa, "togliendosi di torno" uno dei suoi quadri che mi ha fatto scegliere... non un biglietto, non due parole carine d'accompagnamento... ora è appoggiato in un angolo del salone tra le tante cose da sistemare e guardarlo mi mette un pò di tristezza...
mio fratello non lo sento da due settimane, che se non sono io a mandargli un messaggio... e magari poi neanche ti risponde, ma se gli serve qualcosa allora il tempo di scrivermi lo trova...
fortuna ci sono gli amici... fortuna ci sono marito e figlia che hanno preparato qualche sorpresa... anche se so che domani mi toccherà consolare giulia che non ha un regalino da scartare anche lei...
fortuna che ci sono... che a questi 40 anni ci sono arrivata, nonostante le vicissitudini, i malesseri, le ansie...
e mi sembrano tantissimi 40 anni... anche se a volte me ne sento duecento... altre (la maggior parte) solo 5, tanto fragile ed indifesa mi sento...
ed allora auguri a me per domani... auguri mia cara... eccoti qui che sei ancora in cerca di te.... ancora in cerca di un equilibrio, in bilico tra tutti i tuoi vorrei/dovrei/potrei...
auguri a me... che mi possa trovare presto, che possa riscoprirmi forte e coraggiosa, serena di essere semplicemente me stessa, mamma, donna, moglie serena e felice, senza paura di vivere il quotidiano, senza paura di non piacere, di non essere amata, di star male, di dover dimostrare..
auguri a me... che possa scoprire cosa vuol dire volermi bene e, una volta capito, possa amarmi con tutto il cuore...
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this moment
{this moment} - A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember.
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lunedì 6 maggio 2013
sulla barca di carta
mentre il marito vede i programmi di calcio alla tv, mi siedo qui a scrivere un pò sul mio trascurato blog...
sono successe tante cose in questi giorni... finalmente siamo a casa nuova, ci stiamo conoscendo, ambientando, anche se a volte mi sembra di esserci sempre stata ed altre mi sembra tutto diverso da prima e difficile da gestire...
vorrei avere più tempo ed energie la sera per raccontare, per raccontarmi questa vita che mi vola tra le mani... ma la sera son stanca, faccio zapping tra i vari blog, ma il sonno è troppo per articolare qualche racconto, pubblicare foto, organizzare ricordi, emozioni...
stasera però sono un po' triste, un po' amareggiata e, si sa, le parole escono più facili quando sono sfoghi...
è che è arrivata quella mail (perchè poi una mail?) che nelle ossa me la sentivo che sarebbe arrivata... perchè tra parenti le questioni economiche vengono sempre al pettine... ed è comprensibile, ma non mi aspettavo il tono... o forse io lo interpreto male... e questo mi amareggia...
perchè non stiamo con le mani in mano... perchè il momento economico è quello che è...
perchè se fai il generoso poi non puoi rinfacciare o ricriminare...
ma, soprattutto, perchè mi da sui nervi l'ergersi in cattedra e sparare a zero... non comprendendo le situazioni, non chiedendo, ma sentenziando... la modalità di chi da giudizi e non opinioni mi demoralizza ed amareggia...
mi sento triste ed amareggiata appunto, per la poca comprensione, per il non chiedere, per il voler tutto e subito, la botte piena e la moglie ubriaca... solo a dimostrazione di quanto loro sian bravi ed intelligenti e che tu non è che ci capisci poi tanto, non ti impegni, sbagli...
sono stanca dei problemi e dei pensieri... ho bisogno e voglia di leggerezza, di tranquillità, di comprensione... mai qualcuno che ci dica "bravi", che ci sollevi di un pensiero... solo a caricare....
ed io prego che la situazione si sblocchi, che si risolva... anche se significherà dargli anche la soddisfazione di dire "vedi se non li pungolavo stavano ancora li"...
che tristezza...
e prego la mia mamma... che da lassù mi dia una mano... che mi manca tanto e stanotte mi sembrava di sentirla camminare veramente nella stanza, tanto era vero il sogno che facevo...
e mi vengono i nervi perchè avrei voglia di spensieratezza, di assaporare finalmente un pò di tranquillità, di "facilità di vivere"... e quando mi risollevo da un periodo brutto, da una nuova caduta, quando inizio a pensare che sto meglio, che va meglio, che è passata, che ce la faccio... ecco un'altra ondata che mi riporta ad annaspare alla ricerca di un appiglio, di nuove forze, di un nuovo equilibrio....
ed allora sospiro cercando di scacciare l'onda e gli spruzzi che mi levano il fiato e mi guardo intorno alla ricerca di un ramo, di un tronco, di una scialuppa di salvataggio... e trovo mio marito e mia figlia che mi tendono la mano... sulla barca di carta che non vuole affondare....
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