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giovedì 20 marzo 2014

lettera a me...

qual'è il problema?
in questi giorni hai un'ansia galoppante... le palpitazioni sono tue fedeli compagne da ieri... che brutta sensazione, eh!... era tanto che non stavi così, agitata così...
qual'è il problema? cos'è quest'ansia?
è perché la tua vita si è sconvolta nel giro di qualche settimana e questo è solo l'inizio? è per le ansie, le preoccupazioni accumulate durante questi giorni di visite, controlli, screening prenatali?...
è per il fatto che dovrai andare in maternità anticipata, perchè quel disallineamento della parete della camera gestazionale ancora non si è risolto? 
è mancare dal lavoro che ti inquieta? che ti fa sentire "in colpa", che ti fa sentire meno professionista, meno in gamba?
respira... dentro l'aria, fuori l'aria... respira...
dentro l'aria, fuori l'aria... respira...
non è una colpa dover andare in maternità anticipata... è un'esigenza legata alla tua salute e (soprattutto) a quella del tuo/a bambino/a... cosa vuoi fare? l'eroe e tornare al lavoro, facendo km in macchina e rischiare il distacco della placenta? così da perdere il/la bimbo/a o finirti questi 6 mesi a letto?
sei meno professionista se ammetti di aver bisogno di staccare? se ammetti che è necessario per il vostro bene? 
si è vero, sono tanti mesi a casa... tanti... è per questo che sei preoccupata? per stare sola tutto questo tempo? sei in gamba, hai tanti interessi, cose da rivedere, sistemare, fare, preparare... guardare tutto quello che è in sospeso da tempo, proprio perchè non ne avevi per sfogliare, leggere, ascoltare, riordinare, fare spazio... 
è perché ti manca tua madre? certo che ti manca... lei in questi giorni a casa ci sarebbe stata, sempre (e ti ricordi di quando diceva "e quando mi ricapita di passare così tanto tempo con mia figlia?)... sarebbe venuta a tenerti compagnia, a portarti qualcosa di pronto da mangiare, avrebbe passato il tempo con te a parlare, a raccontare, a fantasticare sulle cose da fare, da comprare, su come sistemare la cameretta... sarebbe stata presente ed invadente... avrebbe aspettato con te in questi giorni di riposo... avrebbe riempito questi mesi di maternità anticipata di cose, progetti, racconti, giornali, tv da vedere insieme... 
lei non c'è, lo sai... eppure ogni tanto ti viene voglia di andare a chiamarla e parlarle... di raccontarle le tue paure e le cose che dovrai fare... ti viene voglia di dirle usciamo a fare un giro... ti torna alla mente tutto di lei, tutto... e pensare di passare questi mesi senza di lei vicino, ti strazia il cuore, ti rende lunghi ed insopportabili i giorni...
respira... dentro l'aria, fuori l'aria... respira...
dentro l'aria, fuori l'aria... respira...
quest'ansia è la paura di tornare a vivere, dopo un mese di riposo a casa? è la paura di essere di nuovo te, ma diversa, perchè ora non lavori e devi riempirti le giornate di emozioni, cose, fatti, gioia? è la paura di uscire per strada, di mostrare la pancia che inizia a vedersi, di raccontare, quasi giustificare il/la secondo/a bimbo/a in arrivo? non devi giustificare niente... non devi raccontare niente che non ti vada, non devi condividere niente e non devi vergognarti di nulla... c'è una nuova vita dentro di te... perchè avere paura di lei... è vita, è un nuovo inizio, è cambiamento... è un dono... lo so che spesso ti senti una quindicenne che è rimasta "fregata" da quella volta senza precauzioni... che non pensavi che a quarant'anni bastasse una volta, si una volta per sconvolgerti il futuro... e lo so che, proprio tu così avversa ai cambiamenti, questo sconvolgimento di tutto il tuo mondo, proprio ora che iniziavi a vivere in equilibrio, non lo volevi... ma un figlio/a è questo... quella sera in un angolino della tua mente lo sapevi che sarebbe potuto succedere... sapevi che era successo... l'hai capito subito nei giorni dopo, da mille piccoli segnali del tuo corpo... ed è così che funziona... l'amore tra due persone porta amore... si amore, sconvolgimento ma per amore...
lo so che hai paura... hai paura di perderti di nuovo, hai paura di essere sopraffatta dalle responsabilità, dalle cose da fare, dall'amore verso le tue creature... hai paura di non riuscire a ritrovare nuovi equilibri, di sentirti in bilico per tanto tanto tempo... di nuovo...
ma sai... questa gravidanza ti sta dimostrando che è tutto "diverso", proprio come volevi tu... a volte meglio, a volte peggio, altre solo "diverso"... e questo perchè non torni indietro a rivivere la nascita di giulia... non torni indietro ad affrontare le giornate buie, nere, sola nell'anima... non torni indietro ad aver paura di tutto... non torni indietro a sopravvivere (scansandolo) al dolore più grande che potessi avere... non torni indietro... questa gravidanza ti porterà avanti... con tutte le paure che ti fanno palpitare il cuore... ti porta avanti a vivere un nuovo inizio, una nuova maternità, a rendere migliore (e si, diverso) il tuo rapporto con giulia, che già oggi non è più figlia unica... questa gravidanza ti dice di aver fiducia, non solo paura... ti chiede di credere in te, di perdonarti per gli sbagli, le mancanze che credi di aver fatto... ti chiede di guardare dentro di te, per scoprire che ci sei, sei forte, ce la farai... respira... 

lunedì 3 marzo 2014

il manuale della mamma perfetta, anche no

in questi giorni di riposo, dopo pranzo mi piace restarmene sul divano ad oziare... quando mi ricapita di avere un'alibi così infallibile? 
facendo zapping mi sono soffermata su una serie tv che mi piace molto, "brothers and sisters", la conoscete? 
era la puntata in cui una delle sorelle (Kitty) parla con l'altra (Sarah) di quanto c'era rimasta male che, in seguito al fatto che non riuscisse a rimanere incinta, il marito (il senatore Mc'Allister) la spronasse ad andare avanti, a pensare all'adozione... Kitty era arrabbiata con il marito e si sfogava con la sorella, perchè in quel momento il suo desiderio più grande era sentire un bimbo dentro di lei... e ricordava un giorno in cui Sarah, incinta di 7 mesi, le aveva fatto sentire il suo bambino muoversi nella pancia, in una bella giornata tra sorelle... Sarah di quel giorno ricordava solo l'acidità di stomaco, per un pranzo troppo piccante... 
e li, nel bel mezzo della storia, Sarah dice una cosa che mi ha fatto riflettere (e nel film fa cambiare idea a Kitty, riguardo l'adozione): tu ricordi i movimenti nella pancia, io l'acidità di stomaco... i ricordi sono relativi, quello che conta è che è nato un bambino, e questo è per sempre...

beh, questa frase ha fatto l'eco dentro di me, chiamando a raccolta tante emozioni sopite... risvegliando corde dolenti... e mi ha fatto riflettere su quanto, nella maternità, nell'attesa e nel post nascita, ci facciamo coinvolgere dal "socialmente corretto", da quello che dicono/pensano gli altri... su quanto lasciamo che i loro giudizi, i loro sguardi, i loro "dovresti/potresti/perchè non fai?" ci facciano sentire "mamme di serie B"... 

quando ero incinta di Giulia, lei fino a quindici giorni prima della data presunta del parto, era seduta nella mia pancia... invece di stare "in posizione", a testa in giù e magari già incanalata, lei era tranquillamente seduta... la mia gine (a quei tempi un po' integralista, in quanto mamma di quattro, si quattro, bimbi avuti naturalmente) mi aveva programmato il cesareo quasi come si prenota il taglio di un braccio... io, scema (si, perchè a quel tempo ero "scema" e mi lasciavo condizionare anche da un ciglio alzato!) mi sono sentita in colpa, mi sono sentita "meno mamma" perchè avrei partorito col cesareo e non naturalmente, come se poi il cesareo fosse una passeggiata e non una vera e propria operazione... 
poi Giulia a due giorni dalla data del cesareo si è girata e messa in posizione ed è nata con parto naturale...
ma non è questo il punto...

il punto è che quelli che ci circondano (conoscenti e non) sono sempre prodighi di consigli non richiesti, sono pronti a sfoderare le loro perle di saggezza su cosa "è giusto" o meno... su cosa una mamma deve o non deve fare e sono pronti a massacrarci per le nostre scelte (volute o dovute) che non rispecchiano i canoni di un fantomatico "manuale della mamma perfetta", che tutti conoscono a memoria, tranne te, che tutti seguono o hanno seguito alla lettera, tranne te...

se partorisci naturalmente sei una brava mamma, perchè si partorisce con dolore e sofferenza... perchè se fai il cesareo hai scelto o avuto una strada privilegiata... ma de che? farsi tagliare la pancia, per quanto il taglietto possa oggi essere piccolo, è sempre un'operazione e vuoi mettere?!?...
se allatti al seno sei una brava mamma... parto naturale e allattamento al seno poi sono il top su tutti i libri della "brava mamma" o sui "manuali della mamma perfetta" che cercano tutti (vicini, suocere, madri, tv, giornali...) di inculcarci come la bibbia del comportamento materno, dell'essere e sentirsi mamma...

se allatti con il latte artificiale sei una mamma di serie B, che guarda solo alla praticità, alla comodità, magari perchè non ti va di rovinarti il seno o non hai pazienza o non capisci quanto è importante per la salute di tuo figlio il latte materno, per non parlare "dell'idillio amoroso" (???) che scatta, occhi negli occhi, con l'allattamento al seno... ma de che? che l'allattamento al seno sia ottimo per la salute del bimbo per carità, nessuno lo mette in dubbio, ma come vi permettete di giudicare la decisione di una mamma di non allattare? magari non può, non se la sente (è un impegno a volte devastante!), non ce la fa più, ha dei problemi di salute o organizzativi perchè magari è costretta a tornare al lavoro... magari ha solo deciso che per lei è meglio così... e ci sta tutto! ogni motivo è sacrosanto e va rispettato e non per questo deve essere messa sul rogo!
io ho allattato al seno, a richiesta... ed è stato devasante!... ero convinta di farlo perchè tutti mi dicevano che era il meglio per mia figlia, ed io sono passata sopra a tutto per farlo, anche alla mia lucidità mentale... fortuna che a cinque mesi ho smesso gradualmente... altrimenti diventavo pazza.... 
allattare a richiesta è significato che ogni mezz'ora Giulia si attaccava... e li duemila pensieri e paranoie sulla bontà del mio latte, i dubbi se avesse fame o fosse viziata, i problemi organizzativi per uscire, per fare qualsiasi cosa... che guai anche solo pensare di tirarselo il latte e farglielo dare con biberon, o a preparare una poppata con il latte artificiale...

se non senti un amore travolgente nell'istante stesso in cui vedi quell'esserino urlante uscito da te, sei un mamma di serie "B", forse anche un mostro di mamma... io non so voi, ma quando ho visto Giulia per la prima volta, il mio primo pensiero è stato "e adesso tu chi sei?!"... quando me l'hanno data appena nata ho pensato che era carina, che era la nostra piccolina, che era lei che mi mollava i calci tra le costole... che, dio ti ringrazio, era sana, aveva cinque e cinque dita sulle mani e sui piedi... ma non ho sentito quell'amore che molte dicono di aver provato appena visto il loro piccolo...
io ho avuto anche paura a prenderla in braccio al primo allattamento alla nursery... e mi sono sentita in colpa per questo... non ho sentito subito l'amore idilliaco che leggevo sui giornali... ero più sopraffatta dalla responsabilità che quell'esserino mi chiedeva... dal "per sempre" che ci legava e che riempiva le mie giornate di poppate, pannolini e mi faceva girare per casa come una mucca zombie...
l'amore è venuto poi... pian piano... e per questo ancora oggi mi sento in colpa, mi sento una pessima madre...

se torni subito al lavoro, sei una mamma incosciente, che non c'è cosa migliore di una mamma a casa per la serenità del tuo bambino... ma de che?... per carità se è una libera scelta ed una ha la voglia e la possibilità di farlo, ben venga... ma chi decide di ritornare (o deve ritornare) al lavoro dopo tre mesi e, per questo, mette suo figlio al nido è "meno mamma"? ma fatemi il piacere!! anche qui ogni scelta, ogni decisione è sacrosanta, non sono scappatoie, non è che una fa un figlio e poi lo molla... le scelte possono essere dettate da mille ed una ragione, tutte da rispettare... ognuno ha diritto di fare le proprie, senza doversi sentire giudicare e marchiata come "mamma degenere"...

tutto questa valanga di parole e di ricordi per dire e, soprattutto dirmi, che non dobbiamo lasciarci mettere un bollino sulla nostra esperienza di mamme... non importa come siamo arrivate alla maternità, non importa quante cicatrici abbiamo nel cuore per il nostro vissuto... le cicatrici pian piano si rimarginano, a volte lasciano strappi o dei brutti segni, ma sono la nostra esperienza, unica e meravigliosa, seppur dolorosa che sia stata... ognuna di noi è diventata mamma a modo suo... non c'è giudizio esprimibile, solo ricordi, emozioni e vissuto... ognuna di noi ci è arrivata per strade diverse, ma quello che conta è che è nato un bambino (proprio come diceva Sarah nel film) e questo è quello che rimane per sempre...
ognuna di noi si è sentita mamma nel momento in cui si è sentita pronta... alcune prima, alcune subito, alcune dopo, altre pian piano, giorno dopo giorno...
io per molto tempo non concepivo la possibilità di dire o di dirmi "non ce la faccio più", "sono stanca", "non la sopporto"... perchè tutto mi faceva pensare che sbagliassi io qualcosa, che fossi solo io stanca, depressa, desiderosa di una doccia in solitaria, di una passeggiata sola con il marito... e, anche li, incoraggiamento esterno zero, che "questa è la vita", "hai voluto la bicicletta".... e santa la scoperta del mondo delle mamme blogger che "osavano" dire che palle 'sti marmocchi... mi hanno davvero salvato dalla depressione e dall'infermità mentale!...

non lasciamoci giudicare, etichettare... la gente, ahimè, non ha di meglio da fare che guardare agli altri... e allora lasciamoli guardare e parlare... almeno avremo dato un senso alle loro misere giornate...
non esistono mamme di serie "A" o "B", tanto meno esistono "mamme perfette"... ognuna è se stessa, nel bene e nel male e va bene così... ricordo con tanto affetto una mia collega che, ancora avevo il pancione, mi disse "ti chiederai mille volte al giorno ma chi me l'ha fatto fare? e diffida da chi ti dice che non l'ha mai pensato"! sagge parole!!

tutto questo anche per dirmi che stavolta per me voglio che sia tutto diverso... voglio essere serena e sicura delle mie decisioni, voglio scegliere cosa fare rispettando me stessa, le mie forze, le mie esigenze di "sopravvivere" alla nascita di mio/a figlio/a senza paranoie, senza la paura di sbagliare tutto, di fallire rispetto a quanto previsto dal manuale della "madre perfetta"... senza lasciarmi influenzare da tutti i dovresti/potresti/perchè non fai che mi propineranno tutti, conoscenti e non... senza sentirmi l'unica a pensare di essere stanca o stufa o che se non mi sento o vivo tutto in rose e fiori è perchè sbaglio io o non voglio bene a mio/a figlio/a... ho già dato, grazie...


e voi, qual'è la vostra esperienza, il vostro pensiero a riguardo?

venerdì 28 febbraio 2014

Febbraio


ecco febbraio in qualche scatto più significativo!... mi sembra incredibile che domani inizi marzo!... ma anche a voi il tempo scorre così velocemente?!?...

domenica 21 luglio 2013

il troppo stroppia

stavolta non so davvero cosa fare... cosa è giusto per me, per mia figlia, per la mia famiglia...
da quando la scuola è finita Giulia va in colonia con le maestre del mini asilo (tra cui la sorella di mia suocera), fino alle 13.15 e poi sta a casa con i suoceri, mia cognata e mio cognato...
che dire?.... non sopporto più la situazione che giornalmente si crea... le tensioni, le lagne della suocera, il suo vittimismo, i battibecchi con il figlio... le incomprensioni... non voglio più che mia figlia sia esposta a tutto questo... sto seriamente valutando di cambiarle colonia... di portarla al centro dove va la figlia della mia amica... 
non voglio toglierle la vicinanza dei nonni, per carità, perchè sono la prima a riconoscere la valenza di un rapporto con i nonni, a me è mancato tanto... i miei nonni vivevano a più di 60 km di distanza... prima quando abitavamo a due piani sotto a noi era bellissimo... ma non voglio più esporre la mia bambina al vittimismo di mia suocera... al suo lagnarsi di continuo... al suo dirsi incompresa, sfruttata, incapace... è insopportabile!... non capisce che facendo così turba la bambina... inoltre le fa fare quello che vuole, mangiare come con un imbuto... non c'è regola, anzi le dice che "noi le regole le facciamo fritte"... non c'è orario, non c'è un minimo di guida,  amorevole guida e serenità... per lei non c'è mai problema per niente davanti a me ed a mio marito, salvo poi lamentarsi con tutto il mondo del fatto che ha milioni di cose da fare, da gestire, da sistemare, pulire... omettendo però che non si fa aiutare da nessuno ed in nessun modo... che le mille cose di cui si fa carico potrebbe tranquillamente evitarsele (tipo uscire n-volte al giorno, una volta per comprare il pane, una per fare la spesa, un'altra per chissà cos'altro!)... omettendo che ha una ragazza di vent'anni in casa con lei che non va servita e riverita perchè è sua nuora, ma che anzi potrebbe aiutarla tranquillamente sollevandola di mille piccole e grandi incombenze, ma a cui lei non fa muovere un dito e se fa qualcosa lei subito lo rifà a modo suo (il migliore, l'unico valido...)... lei ha una vita piena solo di cose da fare, da pulire e sistemare per la centomilionesima volta in uno stesso giorno... per poi lamentarsi che ha tante cose da fare, che non riesce a star dietro a tutto e che non sa come fanno gli altri che fanno tutto e lei non riesce a far niente... 
io penso che un po' per il carattere, un po' per il suo passato, un po' per l'età ha veramente dei seri problemi relazionali... ma io sono arrivata al capolinea della sopportazione...
ammetto che mi "approfitto" a volte della sua disponibilità per respirare un po', per avere un'ora libera o fare delle commissioni con mio marito.... ma il prezzo di questa libertà sta diventando troppo alto... il costo opportunità di questo mio relax e tempo libero inizia ad essere troppo alto rispetto al reale beneficio che ne traggo... si perchè da tutto questo mi scoraggio, da tutto questo mi critico come donna e come madre... da tutto questo traggo una profonda frustrazione ed un incacchiamento che la metà basterebbe a far correre un treno!...
perchè penso che dovrei farcela da sola... che dovrei pensare al male minore, che potrei mandare la mia bambina in un posto in cui è un po' più serena e dove non è esposta a continue discussioni... e mi domando: ma poi io ce la farei? io con le mie paure di star male, di non farcela, riuscirei ad andare tutti i giorni a prendere la mia bambina presto, rientrando dal lavoro e venire a casa ed affrontare un pomeriggio intero con lei? lo fanno tante, tantissime mamme... io penso che tutto sta nel cominciare, in fondo sono solo poche settimane, due al massimo tre... ma ce la farei a gestire le mie ansie? ce la farei a passare i pomeriggi con lei senza la paura di deluderla, annoiarla... forse si... probabilmente si... ma me la sento di provare? di fare questo passo che mi espone a così tanto? mi lamento sempre e tanto di mia suocera, ma le palle per affrontarla, per dirgliene quattro dove sono? mi spavento con le paure di non farcela, mi bracco dentro una routine collaudata e rassicurante, quando così non faccio altro che prepararmi la stessa minestra tutti i giorni, fino alla nausea... tutti i giorni pasta in bianco, buona, semplice, di sicuro successo... ma la pasta si può fare in mille altri modi, la si può condire di mille altri sapori... il rischio qual'è? di riconoscere che per una volta (o più di una) un'esperimento non mi piace? che cucinata in quel modo quel piatto di pasta non è buono? un pomeriggio con giulia o un gioco vanno male? ed allora?... la vera paura qual'è? quella di non essere nelle grazie di mia figlia solo perchè un giorno non avrò voglia di giocare con le barbie? sopravviverei di sicuro ed anche lei... di testa lo so, con il cuore, con la pancia un po' meno... 
è che forse sono arrivata davvero al capolinea di pazienza e di umanamente sopportabile... non sopporto più mia suocera con il suo comportamento ambivalente... con il "tutto apposto" davanti e mille critiche e lagne dietro e con gli altri, il suo essere dottor jekil e mister hide... non sopporto più la sua faccia "da crocefissa"... il suo cascare sempre in piedi... basta... è ora di dire basta davvero... 
ma riuscirò a tenere il punto ed a muovermi davvero?... o sarà solo l'ennesimo, annuale sfogo e poi tutto torna come prima?.... 

venerdì 14 giugno 2013

di foto perdute e recite scolastiche

fortuna c'è il blog... si per fortuna qualche post quest'anno l'ho scritto: il mio pc è morto, stecchito, seccato da un virus ed ora è in assistenza... non mi hanno garantito che riusciranno a recuperare le foto e tutti i file che ci sono in memoria... posso anche uccidermi!!...
di solito faccio un back up delle foto su una memoria esterna, ma quest'anno tra il trasloco nostro e di papà, tra il lavoro, la scuola, corri a destra e sinistra, tieni a bada i mostri sotto al letto... insomma mi è proprio passato di mente ed ora rischio che tutte le foto fatte vadano perdute... noooo!!!... sto pregando in sette lingue perchè questo non succeda!
fortuna che qualche foto del 2013 l'ho postata qui sul blog che, altrimenti, ero completamente fritta!...
ahimè non sono tante, ma meglio di niente!...
ed allora mi sbrigo a postare gli scatti della recita di fine anno di Giulia, che c'è stata sabato scorso!
grande fermento, grandi preparativi, prove, vestiti, organizzazione che neanche a broadway!... 
devo dire però che alla fine è stato davvero un bello spettacolo, organizzato bene e con passione dalle maestre di tutta la scuola e dai bambini di tutte le classi che sono stati davvero bravi!...
eh già perchè, come per la recita di due anni fa, quest'anno è stata organizzata un'unica grande recita per tutta la scuola (mini asilo, asilo ed elementari), al campo di baseball, di sera... una grande organizzazione che è iniziata mesi prima con la realizzazione dei costumi da parte di una sarta, la ricerca di fiocchi, scarpe, spalline, calze... insomma neanche per cats penso che si sono agitati così! 
il tema della recita era "mi ritorna in mente", dalla famosa canzone di battisti, ed è stato un viaggio nel tempo, dagli anni '50 al 2010, dove ogni classe portava un decennio di avvenimenti, storia, musica e canzoni... con relativi balletti! 
la classe di giulia ha portato in scena gli anni '90... ed il loro costume era scintillante, pronto per la discoteca!


inutile dire l'emozione e la gioia di giulia! a lei piace tanto il teatro, e finalmente doversi esibire è stata una grande gioia!... ovviamente per completare il look da discoteca, le ho dovuto cotonare ben bene i capelli... tanto che per pettinarglieli il giorno dopo gliel'ho dovuti lavare due volte!!..


ma era troppo contenta!... ed anche emozionata di entrare in scena!... vederla tutta truccata, con la minigonna, pronta per uscire, mi ha fatto pensare che nel giro di una manciata d'anni lo farà per davvero, e non solo per la recita di fine anno!!
a dirla tutta era anche un pò agitata ed allora le ho detto che il trucco è di non pensare al pubblico, ma solo a divertirsi... e mi ha preso in parola!...


lo spettacolo è stato bellissimo... ci sono state tante, tantissime canzoni e balli... coordinati bene e gestiti con entusiasmo ed allegria da tutte le maestre, che sono state le prime a mettersi in gioco ed a divertirsi come matte... ci sono state anche tante sorprese, come l'arrivo dei motociclisti del raduno delle harley... la presenza del vincitore dell'argento alle olimpiadi del 2008, Francesco D'Aniello, e di quella di alcuni giocatori di baseball..
è stato tutto così coinvolgente e bello che per fortuna ho dimenticato le lacrime versate per l'assenza di mio padre (preso dalla terapia di gocce per l'intervento all'occhio di qualche giorno dopo....) e di mio fratello (a cena con un amico)... per l'assenza di quel briciolo di famiglia che mi resta, di fronte ad un evento che comunque era importante... che se non era per i miei suoceri eravamo solo io e marito a vedere la piccola di casa....




i ragazzi ed i più piccoli sono stati bravi davvero a ballare le musiche degli anni '50, '60 e così via fino agli anni nostri... è stato bello e commovente sentire le canzoni che canticchiava mia madre... è stato un modo per sentirla li con me, anche se non c'era...
è stato divertente vederli ballare vestiti da Elvis o al ritmo degli anni '70... le canzoni degli Abba... 



e, quasi alla fine, è arrivata la classe di Giulia, gli anni '90, sulle note dell'immancabile "notti magiche", con le bandiere delle diverse nazioni... giulia con quella della norvegia, tutta fiera e contenta di essere finalmente in scena!...




e finalmente ho visto in scena le canzoni che ha canticchiato per casa per mesi... "sotto questo sole", "barbie girl", "mr bombastic", "the summer is magic" e forse qualcun'altra che ora mi sfugge!...
è stato davvero emozionante vederla ballare e cantare, tutta presa!... bella l'amore mio... come è cresciuta! me la ricordo ancora e mi sembra ieri quando, due anni fa, zompettava su quello stesso prato sulle note della banda d'affori!... 
i giorni, i mesi, gli anni stanno letteralmente volando... basta che mi distraggo un attimo e già tra un mese compie 5 anni... 5, ma ti rendi conto?!?... mamma mia!!


la recita si è poi conclusa con tutti i bimbi sulla scena... uniti a formare la parola "pace"...


mentre la maestra di giulia leggeva un bellissimo testo di madre teresa di calcutta...

La vita è un'opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è una promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, vivila.
La vita è una gioia, gustala.
La vita è una croce, abbracciala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è pace, costruiscila.
La vita è felicità, meritala.
La vita è vita, difendila.




mercoledì 5 giugno 2013

due mesi

oggi sono esattamente due mesi che siamo approdati a casa nuova... 
tante e tante volte avrei voluto pubblicare le foto, scrivere i miei pensieri, le mie emozioni relativamente a questo passaggio, ma è più forte di me... le emozioni, così come i pensieri, è un periodo che ho bisogno che "maturino" nel mio cuore e nel mio stomaco per poi farle uscire... e per rimuginarci su... 
forse è per questo che non ho ancora trovato il tempo ed il modo di raccontare il nostro trasloco, il passaggio da casa vecchia alla nuova... tante le emozioni in ballo...
ora, a distanza di due mesi, inizio a sentire il bisogno di finire di sistemare, di dare un posto alle cose, di abbellire le stanze, di ultimarle, di rifinirle... ed al tempo stesso sento il bisogno di vedere nero su bianco le parole relative a quei giorni, le foto del cambiamento...
memore dei tanti consigli letti su blog e su internet, ho cercato col marito di gestire questo trasloco nel migliore dei modi e, devo dire, ce la siamo cavata decisamente bene, per garantirci una vita pressoché normale fino all'ultimo giorno, dovendo comunque andare al lavoro noi e giulia a scuola... e non è stato semplice! avevamo gli scatoloni in ogni angolo, in più molti li abbiamo dovuti fare la mattina stessa del trasloco per togliere soprattutto le cose dal nostro armadio, da quello di Giulia ed i suoi giochi, che fino all'ultimo momento ha voluto le scatole aperte, non si sa mai...
è stato difficile dire "addio" alla quotidianità in quella casa... già più di un anno fa non riuscivo neanche solo a pensare di dirle ciao... vederla svuotarsi giorno per giorno, impacchettarla, è stato emotivamente duro... tanti ricordi, emozioni venivano a galla... tante, troppe forse tutte insieme, è per questo che ho voluto prendermi i miei tempi, fare tutto con calma... non sono ancora brava nel gestire le emozioni, i ricordi, gli stati d'animo a lungo repressi vanno dosati, centellinati... gestiti con calma...
mi è dispiaciuto togliere quanto negli anni avevamo costruito... i ricordi di passaggi di vita, di crescita della piccola Giulia... come la foto di George dietro la serratura di casa, messo da Giulia perché doveva fare la guardia a casa e non far entrare i mostri... oppure tutti gli adesivi di peppapig attaccati sulla libreria tanto tempo fa... o gli adesivi di winnie the pooh che avevo attaccato io al retro del mobile per abbellire la cameretta di Giulia, quando avevo ancora il pancione...



è stato triste vedere svuotarsi la nostra piccola casetta... i mobili pian piano portati via dalla ditta del trasloco, smontati velocemente e messi tutti in un furgone, pronti per una nuova destinazione..


ma la cosa più strana è stata per me, vedere quelle stesse cose a casa nuova come se ci fossero sempre state... ed allora forse aveva davvero ragione Roberto quando diceva che casa siamo noi tre... il nostro nido lo facciamo noi, dovunque... 



e siamo stati bravi ad organizzarci in modo tale da vivere quasi normalmente, anche la nuova casa fin da subito, preparando normalmente la cena anche il giorno del trasloco, stabilendo nuove routine per giulia, il più possibile uguali alle vecchie, svegliandoci a casa nuova e facendo colazione tutti e tre insieme, con un piccolo regalino di benvenuto alla piccola di casa... 


Giulia devo dire mi ha veramente sorpreso, come sempre e solo i bimbi riescono a fare... pensavo accusasse di più il colpo del cambiamento, magari non volendo dormire da sola nella nuova camera, o svegliandosi la notte... invece è stata fin da subito molto tranquilla... sembra aver vissuto questo cambiamento con molta naturalezza... con gioia... forse perchè l'abbiamo sempre coinvolta in ogni fase del passaggio... forse perchè ci ha sentiti tranquilli a noi... o forse semplicemente perchè per lei "casa" è solo dove sono mamma e papà e le sue cose... 
si è rilassata subito a casa nuova, smettendo anche quel continuo balbettare che aveva ripreso a fare nelle settimane subito precedenti il trasloco e che, probabilmente, è stato il suo modo di esternare la tensione, lo stress, la paura del cambiamento... il disagio per l'incognita di questo importante passaggio... è stata brava, molto più di me!


si, molto più di me che solo da poco mi sto "rilassando"... che apprezzo i vantaggi dell'abitare qui, che "mi piace vincere facile", uscendo a piedi a qualsiasi ora... anche per andare a prendere giulia a scuola e che tutto è a portata di mano... 
io che ero torturata da i "se" e dai "ma"... soprattutto dai "e se poi non mi piace/non ci troviamo bene"?....
io che spero di sistemare al più presto tutte le pendenze...  
io che in questi giorni mi frullano in testa mille e mille pensieri... è vorrei avere un apparecchio che si attacca al cervello e traduce nero su bianco i pensieri, per non perderli nessuno...
io che alla fine di tutto (o è solo l'inizio?) mi sento davvero un pò stanca... ed allora, nonostante le rogne della cappa da gestire e le n-mila cose da voler fare, per fortuna che da domani, per due giorni, sto in ferie!

venerdì 10 maggio 2013

this moment


{this moment} - A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember. 
da un'idea di SouleMama.

lunedì 6 maggio 2013

sulla barca di carta

mentre il marito vede i programmi di calcio alla tv, mi siedo qui a scrivere un pò sul mio trascurato blog... 
sono successe tante cose in questi giorni... finalmente siamo a casa nuova, ci stiamo conoscendo, ambientando, anche se a volte mi sembra di esserci sempre stata ed altre mi sembra tutto diverso da prima e difficile da gestire...
vorrei avere più tempo ed energie la sera per raccontare, per raccontarmi questa vita che mi vola tra le mani... ma la sera son stanca, faccio zapping tra i vari blog, ma il sonno è troppo per articolare qualche racconto, pubblicare foto, organizzare ricordi, emozioni...
stasera però sono un po' triste, un po' amareggiata e, si sa, le parole escono più facili quando sono sfoghi...
è che è arrivata quella mail (perchè poi una mail?) che nelle ossa me la sentivo che sarebbe arrivata... perchè tra parenti le questioni economiche vengono sempre al pettine... ed è comprensibile, ma non mi aspettavo il tono... o forse io lo interpreto male... e questo mi amareggia...
perchè non stiamo con le mani in mano... perchè il momento economico è quello che è... 
perchè se fai il generoso poi non puoi rinfacciare o ricriminare...
ma, soprattutto, perchè mi da sui nervi l'ergersi in cattedra e sparare a zero... non comprendendo le situazioni, non chiedendo, ma sentenziando... la modalità di chi da giudizi e non opinioni mi demoralizza ed amareggia...
mi sento triste ed amareggiata appunto, per la poca comprensione, per il non chiedere, per il voler tutto e subito, la botte piena e la moglie ubriaca... solo a dimostrazione di quanto loro sian bravi ed intelligenti e che tu non è che ci capisci poi tanto, non ti impegni, sbagli...
sono stanca dei problemi e dei pensieri... ho bisogno e voglia di leggerezza, di tranquillità, di comprensione... mai qualcuno che ci dica "bravi", che ci sollevi di un pensiero... solo a caricare....
ed io prego che la situazione si sblocchi, che si risolva... anche se significherà dargli anche la soddisfazione di dire "vedi se non li pungolavo stavano ancora li"...
che tristezza...
e prego la mia mamma... che da lassù mi dia una mano... che mi manca tanto e stanotte mi sembrava di sentirla camminare veramente nella stanza, tanto era vero il sogno che facevo...
e mi vengono i nervi perchè avrei voglia di spensieratezza, di assaporare finalmente un pò di tranquillità, di "facilità di vivere"... e quando mi risollevo da un periodo brutto, da una nuova caduta, quando inizio a pensare che sto meglio, che va meglio, che è passata, che ce la faccio... ecco un'altra ondata che mi riporta ad annaspare alla ricerca di un appiglio, di nuove forze, di un nuovo equilibrio....
ed allora sospiro cercando di scacciare l'onda e gli spruzzi che mi levano il fiato e mi guardo intorno alla ricerca di un ramo, di un tronco, di una scialuppa di salvataggio... e trovo mio marito e mia figlia che mi tendono la mano... sulla barca di carta che non vuole affondare.... 

lunedì 22 aprile 2013

sunday morning...


domenica mattina... casa nuova in divenire... relax.... ritmi più lenti... giulia ed il cellulare del papi...

venerdì 29 marzo 2013

this moment



{this moment} - A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember. 

da un'idea di Soulemama.


giovedì 4 ottobre 2012

un bel regalo

in questa prima settimana del nuovo posto di lavoro, la sveglia suona inesorabile alle 6.00... dico "inesorabile" perchè tutti i giorni mi sveglia a quell'ora, ma prima potevo  farla suonare (si accende la radio) almeno fino alle 6.30... ora no... la tabella di marcia è più serrata e rigorosa!...
purtroppo anche giulia si è dovuta adattare ai cambiamenti mattutini e deve alzarsi un pò prima, per permettermi di prepararla senza scapicollarmi... le ho spiegato che vado a lavorare in un posto più lontano, è venuta con me a vedere dov'è ed ha visto che ci vuole tanto tempo per arrivare, le ho chiesto di collaborare e, per quanto piccolina, devo dire che mi sta aiutando davvero tanto...
certo la sera vuole una dose in più di coccole, ma va bene! servono anche a me... sta crescendo così in fretta... i discorsi che fa, le domande, i racconti degli amici e della scuola... mi fa davvero emozionare... è incredibile quanto sia cambiata nel giro di qualche mese...
e la scorsa mattina, aprendo la serranda, il cielo ci ha fatto un bellissimo regalo di buon giorno...

uno straordinario arcobaleno luminoso che ci ha donato il sorriso, l'energia e la carica per il resto della giornata!...
e devo dire che, nonostante la fatica, questo nuovo lavoro mi ha dato una nuova carica e positività... ed è bello sentirmi viva... stanca, ma viva!...
finalmente...

lunedì 1 ottobre 2012

si volta pagina

ero spaventata... lo ammetto: io non amo i cambiamenti... o almeno, non sempre...
ho i miei tempi, devo abituarmi all'idea, ambientarmi... mi affeziono alle situazioni, ai posti, alle persone, alle cose, alle strade... ho bisogno della mia routine perchè mi da sicurezza, conforto, tranquillità...
sapere di dover ricominciare da capo con un nuovo posto di lavoro, una nuova filiale, nuovi colleghi, nuovi clienti, mi ha destabilizzato... impaurito...
avevo (ho?) mille ansie, mille preoccupazioni: la strada, i clienti, i colleghi, le loro aspettative, le mie... mille paure...
ieri però mi sono sfogata... nell'abbraccio del marito ho pianto... di cuore... senza remore... ho buttato fuori le mie paure... la più grande? non rispondere alle aspettative dei nuovi colleghi... non avere nessuno che conosco e, di conseguenza, sentirmi ancora più sola...
ed ho pianto... anche l'altra sera dopo essermi schiacciata il dito chiudendo la finestra... un dolore incredibilie, ma anche la scusa per singhiozzare di cuore... per piangere veramente...
ed ho scoperto che piangere fa bene... sfogare tutto con le lacrime, se ce l'abbiamo nel cuore, fa bene... oh come fa bene!...
ed oggi sono andata... ed è andato tutto bene... la strada è lunga... 30 km... ci ho messo 45 minuti... ma è andata... i colleghi sono stati molto carini: mi hanno accolto con affetto (solo perchè il direttore gli ha parlato gran bene di me)... mi hanno preparato la postazione con tutto il necessario per iniziare... mi hanno illustrato il budget ed i programmi per la fine dell'anno, mi hanno detto di cosa mi dovrò occupare... e finalmente mi sembra di avere un progetto lavorativo in testa e non stare li in balia degli eventi...
sono tornata a casa un pò stanca per la tensione accumulata nei giorni scorsi, per i km percorsi, un pò trafelata nell'orario (quando andrò a prendere giulia a scuola sarà tutta una corsa!), ma contenta... con la sensazione di aver fatto un passo importante dentro la mia testa: l'indipendenza... si, l'indipendenza dallo stereotipo di me che ho nel cervello, dall'idea che ho di me e che mi limita e blocca...
ed è ora di dire basta, di avere un pò più di fiducia e di incoraggiarmi!...
oggi si volta pagina... inizia una nuova avventura!...

venerdì 28 settembre 2012

this moment


{this moment} - A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember.
da un'idea di SouleMama .

venerdì 21 settembre 2012

this moment


{this moment} - A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember.

da un'idea di SouleMama.

giovedì 20 settembre 2012

il primo giorno di scuola (post retroattivo n.1)

(post retroattivo n.1)
il tempo in questi giorni sta letteralmente volando... mi accorgo sempre più quanto, nonostante abbia mille idee, emozioni e racconti di giorni passate da scrivere sul blog, il tempo mi sfugga dalle mani!... appena accendo il pc, faccio il giro tra mail, fb e blog, passo a trovare le mie "amiche blogger" e poi il tempo (e la fantasia) per dedicarmi al mio puf, svanita!... oppure è già tardi e mi si chiudono le palpebre (sempre prima ultimamente!)....
è per questo che ho iniziato una nuova rubrica, quella dei "post retroattivi"...
il primo è questo, lo sto scrivendo il 22 novembre, ma sarà pubblicato i primi di settembre, per non perdere la cronologia degli eventi per il mio diario... si, lo so, non sono normale!
questo post parla del primo giorno di asilo di giulia... il secondo anno... quello della "squadra dei medi" (la sua è una classe disomogenea, ci sono bimbi di 3, 4 e 5 anni, rispettivamente i "piccoli", i "medi" ed i "grandi")...
quest'anno il rientro a scuola è stato abbastanza tranquillo... nei giorni subito prima dell'inizio era emozionata, ed alternava momenti di euforia e di trepidazione per rivedere tutti i suoi amici/che, a momenti in cui voleva stare a casa con me, con la nonna (...), o ritornare in vacanza (e come darle torto?)...



e così siamo andati al suo primo giorno, con lo zainetto, il giacchetto ed anche l'ombrello che minacciava pioggia... è partita tutta baldanzosa... io nel cuore mille pensieri... sta crescendo, inizia un nuovo anno...






anche lei era emozionata... per strada la sua mano stretta alla mia... a quella del papà... si è "sciolta" solo una volta fuori della scuola, quando ha rivisto tutti i suoi amici, la zia, il "solito ambiente" con la confusione tipica dei bimbi fuori dalla scuola!...







quest'anno, una volta accompagnata in classe, l'emozione ha preso il sopravvento... mi commuoveva vederla così piccola e grande al tempo stesso... così bella nel suo grembiulino... così indecisa tra lasciarmi e lanciarsi in una nuova avventura o starmi stretta alla gamba... mi ha emozionato il vederla così cresciuta, il sapere che questo è un altro piccolo passo al suo futuro volo dal nido!...
ora ormai sono due mesi e più che la scuola è iniziata (ricordate? oggi è 22 novembre!!)... devo dire che ci va tranquilla e contenta... anche se quando la vado a riprendere è molto stanca e spesso inizia delle lagne assurde perchè vuole il gelato, non vuole andare a casa o qualsiasi altra sciocca scusa...
non siamo arrivate alle crisi del primo anno di mini-asilo, ma un piantarello di sfogo quando esce o quando mi vede che la vado a prendere dai nonni, se lo fa sempre... ma va anche bene... probabilmente durante il giorno accumula molta tensione emotiva e, quando mi vede, si sente nella possibilità di sfogarsi... amore...
spero solo che la scelta di questa classe disomogenea si confermi la scelta giusta... la maestra non mi convince al 100%... ma su alcune cose lascio stare, fin tanto che vedo giulia serena e contenta... comunque occhi aperti sempre...

mercoledì 19 settembre 2012

è pura vita...

siamo tornati dalle vacanze da quasi due settimane e settembre, ormai, ci ha quasi riportato alla vita di tutti i giorni...
i torridi giorni di quest'estate hanno lasciato il posto a giornate fresche e piacevoli, ancora calde ed assolate... oggi è il primo giorno di pioggia... si avvicina l'autunno?... il tempo, dopo i week end passati praticamente ancora estivi, forse ce lo vuole ricordare...
settembre ha anche riaperto le porte della scuola... il secondo anno di asilo per giulia, che giovedì scorso ha avuto il primo giorno di scuola... giulia che è tornata tra i banchi contenta di rivedere i suoi amici, le maestre, di fare i lavoretti... "mamma, quest'anno sono media!!" eh già sei "media"... e mi sembra ieri che ti accompagnavamo al mini-asilo!...

ma parliamo ancora di vacanze, di mare, di sole e relax!... come accennato, quest'anno la vacanza l'abbiamo decisa all'ultimo momento... destinazione? la scorsa dei precedenti due anni... la Sardegna... nostro vecchio amore...
quest'anno, memori della troppa stanchezza dello scorso anno, siamo partiti di mercoledì... avere quattro giorni dall'inizio delle ferie per sbollire lo stress di un anno di lavoro e di rompimenti ed ansie varie, è stato una mano santa! ci ha permesso (soprattutto a me!) di arrivare alla vacanza già un pò rilassati... anche il rientro è stato meditato in modo di avere tre giorni per riprendere le abitudini quotidiane, in modo che anche giulia potesse abituarsi al distacco da noi per il rientro al lavoro...

il 29 agosto, quindi, siamo volati via... giulia ormai in aereo è tranquilla... da quando aveva un anno lo prende in tutta tranquillità... anzi, adesso non vede l'ora che le hostess le portino da bere e da sgranocchiare!... ah ah!!..

quest'anno anche gloria (la sua bambola) ha viaggiato con noi... notare il suo biglietto speciale, fatto con le targhette che ti danno per metterle sulle valigie!...



eccoci in terra sarda... sardegna delle meraviglie!, sardegna delle tante, tantissime vacanze fatte sulle sue spiagge, fin da quando ero piccola, con mamma e papà sulle spiagge di stintino... io sdraiata a riva che bevevo!... già sapevo che quel mare, quella sabbia mi avrebbero stregato per sempre!... sardegna delle vacanze da fidanzati, soli o con tutti gli amici... che ricordi!...
da tre anni la nostra destinazione è il Calaserena... un villaggio molto bello ed attrezzato per le famiglie... un oasi di relax!... non è nostra abitudine andare per vari anni di seguito nello stesso posto, tanta è la voglia di conoscere e vedere posti nuovi, ma quest'anno avevamo bisogno solo di coccole, di tranquillità e volevamo andare sul sicuro...



in effetti (e per fortuna!!) quest'anno è andato tutto bene... a parte il tempo che, con la sua pioggia, ci ha fatto passare qualche pomeriggio fino a tardi in camera o ad oziare con gli altri ospiti al coperto... abbeh!.. comunque quasi tutte le mattine siamo riusciti a goderci il mare ed il sole... anche non facendo il bagno, dato che c'era parecchio vento, ci siamo inventati tanti giochi: la caccia al tesoro delle principesse, i castelli di sabbia, la pista delle palline (e li non so chi si è divertito di più se giulia o il papà! :-)  ), le torte, la ginnastica ed i balli degli animatori, la ricerca dei sassi in delle splendide passeggiate... insomma, con un pò di impegno e fantasia, il mare ce lo siamo goduto, anche se ogni mattina era una lotta con giulia che preferiva la piscina per fare i suoi mille/duemila tuffi!!.. giulia pesciolino!!







ogni mattina era una corsa a vedere il colore della bandiera messa dal bagnino ed a chiedere al poveretto di turno se si poteva fare il bagno o meno... e giulia mi ha ricordato quando ero piccola io che, con mio fratello, correvo al cancello dello stabilimento di ostia per vedere il colore della bandiera a riva... e che festa se era bianco!!...



































il relax in camera... "mamma, tu dormi?" forse... (sicuro!!)... "no io non voglio dormire".... ehmmm!...


i tanti animali del villaggio: i pony Ciccio e Milady, i cavalli, gli asini, gli struzzi, i pavoni (ull, la mamma col papà e la zia), le papere a cui davamo sempre il pane e i cereali della colazione...






le colazioni fatte con calma e tutti insieme... soli soletti che i compagni di tavolo (dei ragazzi del belgio con la loro bambina) erano un pò più mattinieri!.. il cornetto o la crostata gustati con una vista bellissima... come mi manca!...



i giochi, tantissimi!, sempre insieme al suo papà... in questi giorni gli ha dato il "tormento"... e sono contenta di come hanno, ancora di più, cementato il loro rapporto... lo cercava per i tuffi in piscina, per andare a prendere da mangiare al buffet, per giocare alle carte del memory, per tutto... forse aveva capito che io avevo bisogno di rallentare, di andare con calma per godermi tutto... per stare serena...

 








la piscina: il suo grande amore!... avrà fatto un milione di tuffi... ora si è proprio lanciata: inforca i braccioli e via un tuffo dietro l'altro, senza paura, sott'acqua, ridendo e ricominciando da capo dopo la nuotata per arrivare al bordo!...





i tuffi!!... ed era la volta anche del papà, da spingere nelle posizioni più strane... e poi la sua posa di soddisfazione.... che tipa!...



ed eccola con Mara, la bimba conosciuta al villaggio (compagna di tavolo ai pasti)... una bimba dolcissima di tre anni... una chiacchierina!... peccato parlasse in francese... ma riuscivano comunque a giocare insieme, perchè la voglia di divertirsi non si ferma davanti ad una lingua straniera!
la sera sempre insieme: a cena, alla baby dance, allo spettacolo a teatro!... giulia era la prima sia ad arrivare a ballare che allo spettacolo... adora il teatro! e, anche quando gli spettacoli erano un pò difficili per lei, non se ne perdeva nemmeno un momento ed era tutta un chiedere chi era chi, che cosa aveva fatto, perchè...

e dei fotografi ne vogliamo parlare?... con noi per fare le foto o la prendi in un momento favorevole oppure ti puoi anche sparare (sarà perchè gliene faccio milioni? ops...)!, ma se arrivava un fotografo del villaggio... beh le foto si commentano da sole (e non era lui a dirgli le pose!)...



fortuna che almeno abbiamo rimediato qualche bella foto tutti e tre insieme, che è assai difficile farne!...


la mia principessa... (la vedete in basso a destra la foto dove sta imbacuccata sul passeggino? la dimostrazione che neanche il freddo la fermava quando c'era lo spettacolo al teatro!)...

 



noi... insieme... finalmente rilassati, sereni, sorridenti... visti da giulia nelle sue foto rubate (lo "smack" è strategico, così sembro più magra!!)...

la baby dance (alle 21... con la cena ad "imbuto!")... e l'incontro con lei, la sua beneamina: Serenella!...





purtroppo la vacanza è volata, ma quest'anno ce la siamo goduta tutta... finalmente... il pieno d'energia per un inverno che, spero, sia solo portatore di cose belle e tante novità positive...
e per addolcire il rientro (neanche giulia voleva ripartire e domenica si è fatta un super pianto dicendo che le mancava il calaserena)... qualche faccia buffa all'aeroporto in attesa dell'imbarco (un'ora di ritardo!) e qualche "schifezza" da mangiare, perchè la vacanza è vacanza pure nel mangiare!...
dall'alto a sinistra: una faccia felice... pausa morso, faccia sorpresa, faccia perplessa, faccia triste stile "non voglio lasciare il calaserena", faccia spaventata... giulia pagliaccio di mamma!!...
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