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lunedì 3 marzo 2014

il manuale della mamma perfetta, anche no

in questi giorni di riposo, dopo pranzo mi piace restarmene sul divano ad oziare... quando mi ricapita di avere un'alibi così infallibile? 
facendo zapping mi sono soffermata su una serie tv che mi piace molto, "brothers and sisters", la conoscete? 
era la puntata in cui una delle sorelle (Kitty) parla con l'altra (Sarah) di quanto c'era rimasta male che, in seguito al fatto che non riuscisse a rimanere incinta, il marito (il senatore Mc'Allister) la spronasse ad andare avanti, a pensare all'adozione... Kitty era arrabbiata con il marito e si sfogava con la sorella, perchè in quel momento il suo desiderio più grande era sentire un bimbo dentro di lei... e ricordava un giorno in cui Sarah, incinta di 7 mesi, le aveva fatto sentire il suo bambino muoversi nella pancia, in una bella giornata tra sorelle... Sarah di quel giorno ricordava solo l'acidità di stomaco, per un pranzo troppo piccante... 
e li, nel bel mezzo della storia, Sarah dice una cosa che mi ha fatto riflettere (e nel film fa cambiare idea a Kitty, riguardo l'adozione): tu ricordi i movimenti nella pancia, io l'acidità di stomaco... i ricordi sono relativi, quello che conta è che è nato un bambino, e questo è per sempre...

beh, questa frase ha fatto l'eco dentro di me, chiamando a raccolta tante emozioni sopite... risvegliando corde dolenti... e mi ha fatto riflettere su quanto, nella maternità, nell'attesa e nel post nascita, ci facciamo coinvolgere dal "socialmente corretto", da quello che dicono/pensano gli altri... su quanto lasciamo che i loro giudizi, i loro sguardi, i loro "dovresti/potresti/perchè non fai?" ci facciano sentire "mamme di serie B"... 

quando ero incinta di Giulia, lei fino a quindici giorni prima della data presunta del parto, era seduta nella mia pancia... invece di stare "in posizione", a testa in giù e magari già incanalata, lei era tranquillamente seduta... la mia gine (a quei tempi un po' integralista, in quanto mamma di quattro, si quattro, bimbi avuti naturalmente) mi aveva programmato il cesareo quasi come si prenota il taglio di un braccio... io, scema (si, perchè a quel tempo ero "scema" e mi lasciavo condizionare anche da un ciglio alzato!) mi sono sentita in colpa, mi sono sentita "meno mamma" perchè avrei partorito col cesareo e non naturalmente, come se poi il cesareo fosse una passeggiata e non una vera e propria operazione... 
poi Giulia a due giorni dalla data del cesareo si è girata e messa in posizione ed è nata con parto naturale...
ma non è questo il punto...

il punto è che quelli che ci circondano (conoscenti e non) sono sempre prodighi di consigli non richiesti, sono pronti a sfoderare le loro perle di saggezza su cosa "è giusto" o meno... su cosa una mamma deve o non deve fare e sono pronti a massacrarci per le nostre scelte (volute o dovute) che non rispecchiano i canoni di un fantomatico "manuale della mamma perfetta", che tutti conoscono a memoria, tranne te, che tutti seguono o hanno seguito alla lettera, tranne te...

se partorisci naturalmente sei una brava mamma, perchè si partorisce con dolore e sofferenza... perchè se fai il cesareo hai scelto o avuto una strada privilegiata... ma de che? farsi tagliare la pancia, per quanto il taglietto possa oggi essere piccolo, è sempre un'operazione e vuoi mettere?!?...
se allatti al seno sei una brava mamma... parto naturale e allattamento al seno poi sono il top su tutti i libri della "brava mamma" o sui "manuali della mamma perfetta" che cercano tutti (vicini, suocere, madri, tv, giornali...) di inculcarci come la bibbia del comportamento materno, dell'essere e sentirsi mamma...

se allatti con il latte artificiale sei una mamma di serie B, che guarda solo alla praticità, alla comodità, magari perchè non ti va di rovinarti il seno o non hai pazienza o non capisci quanto è importante per la salute di tuo figlio il latte materno, per non parlare "dell'idillio amoroso" (???) che scatta, occhi negli occhi, con l'allattamento al seno... ma de che? che l'allattamento al seno sia ottimo per la salute del bimbo per carità, nessuno lo mette in dubbio, ma come vi permettete di giudicare la decisione di una mamma di non allattare? magari non può, non se la sente (è un impegno a volte devastante!), non ce la fa più, ha dei problemi di salute o organizzativi perchè magari è costretta a tornare al lavoro... magari ha solo deciso che per lei è meglio così... e ci sta tutto! ogni motivo è sacrosanto e va rispettato e non per questo deve essere messa sul rogo!
io ho allattato al seno, a richiesta... ed è stato devasante!... ero convinta di farlo perchè tutti mi dicevano che era il meglio per mia figlia, ed io sono passata sopra a tutto per farlo, anche alla mia lucidità mentale... fortuna che a cinque mesi ho smesso gradualmente... altrimenti diventavo pazza.... 
allattare a richiesta è significato che ogni mezz'ora Giulia si attaccava... e li duemila pensieri e paranoie sulla bontà del mio latte, i dubbi se avesse fame o fosse viziata, i problemi organizzativi per uscire, per fare qualsiasi cosa... che guai anche solo pensare di tirarselo il latte e farglielo dare con biberon, o a preparare una poppata con il latte artificiale...

se non senti un amore travolgente nell'istante stesso in cui vedi quell'esserino urlante uscito da te, sei un mamma di serie "B", forse anche un mostro di mamma... io non so voi, ma quando ho visto Giulia per la prima volta, il mio primo pensiero è stato "e adesso tu chi sei?!"... quando me l'hanno data appena nata ho pensato che era carina, che era la nostra piccolina, che era lei che mi mollava i calci tra le costole... che, dio ti ringrazio, era sana, aveva cinque e cinque dita sulle mani e sui piedi... ma non ho sentito quell'amore che molte dicono di aver provato appena visto il loro piccolo...
io ho avuto anche paura a prenderla in braccio al primo allattamento alla nursery... e mi sono sentita in colpa per questo... non ho sentito subito l'amore idilliaco che leggevo sui giornali... ero più sopraffatta dalla responsabilità che quell'esserino mi chiedeva... dal "per sempre" che ci legava e che riempiva le mie giornate di poppate, pannolini e mi faceva girare per casa come una mucca zombie...
l'amore è venuto poi... pian piano... e per questo ancora oggi mi sento in colpa, mi sento una pessima madre...

se torni subito al lavoro, sei una mamma incosciente, che non c'è cosa migliore di una mamma a casa per la serenità del tuo bambino... ma de che?... per carità se è una libera scelta ed una ha la voglia e la possibilità di farlo, ben venga... ma chi decide di ritornare (o deve ritornare) al lavoro dopo tre mesi e, per questo, mette suo figlio al nido è "meno mamma"? ma fatemi il piacere!! anche qui ogni scelta, ogni decisione è sacrosanta, non sono scappatoie, non è che una fa un figlio e poi lo molla... le scelte possono essere dettate da mille ed una ragione, tutte da rispettare... ognuno ha diritto di fare le proprie, senza doversi sentire giudicare e marchiata come "mamma degenere"...

tutto questa valanga di parole e di ricordi per dire e, soprattutto dirmi, che non dobbiamo lasciarci mettere un bollino sulla nostra esperienza di mamme... non importa come siamo arrivate alla maternità, non importa quante cicatrici abbiamo nel cuore per il nostro vissuto... le cicatrici pian piano si rimarginano, a volte lasciano strappi o dei brutti segni, ma sono la nostra esperienza, unica e meravigliosa, seppur dolorosa che sia stata... ognuna di noi è diventata mamma a modo suo... non c'è giudizio esprimibile, solo ricordi, emozioni e vissuto... ognuna di noi ci è arrivata per strade diverse, ma quello che conta è che è nato un bambino (proprio come diceva Sarah nel film) e questo è quello che rimane per sempre...
ognuna di noi si è sentita mamma nel momento in cui si è sentita pronta... alcune prima, alcune subito, alcune dopo, altre pian piano, giorno dopo giorno...
io per molto tempo non concepivo la possibilità di dire o di dirmi "non ce la faccio più", "sono stanca", "non la sopporto"... perchè tutto mi faceva pensare che sbagliassi io qualcosa, che fossi solo io stanca, depressa, desiderosa di una doccia in solitaria, di una passeggiata sola con il marito... e, anche li, incoraggiamento esterno zero, che "questa è la vita", "hai voluto la bicicletta".... e santa la scoperta del mondo delle mamme blogger che "osavano" dire che palle 'sti marmocchi... mi hanno davvero salvato dalla depressione e dall'infermità mentale!...

non lasciamoci giudicare, etichettare... la gente, ahimè, non ha di meglio da fare che guardare agli altri... e allora lasciamoli guardare e parlare... almeno avremo dato un senso alle loro misere giornate...
non esistono mamme di serie "A" o "B", tanto meno esistono "mamme perfette"... ognuna è se stessa, nel bene e nel male e va bene così... ricordo con tanto affetto una mia collega che, ancora avevo il pancione, mi disse "ti chiederai mille volte al giorno ma chi me l'ha fatto fare? e diffida da chi ti dice che non l'ha mai pensato"! sagge parole!!

tutto questo anche per dirmi che stavolta per me voglio che sia tutto diverso... voglio essere serena e sicura delle mie decisioni, voglio scegliere cosa fare rispettando me stessa, le mie forze, le mie esigenze di "sopravvivere" alla nascita di mio/a figlio/a senza paranoie, senza la paura di sbagliare tutto, di fallire rispetto a quanto previsto dal manuale della "madre perfetta"... senza lasciarmi influenzare da tutti i dovresti/potresti/perchè non fai che mi propineranno tutti, conoscenti e non... senza sentirmi l'unica a pensare di essere stanca o stufa o che se non mi sento o vivo tutto in rose e fiori è perchè sbaglio io o non voglio bene a mio/a figlio/a... ho già dato, grazie...


e voi, qual'è la vostra esperienza, il vostro pensiero a riguardo?

lunedì 24 febbraio 2014

quel ritardo

Ritrovarsi dopo tanto tempo davanti ad un foglio bianco, sebbene virtuale, incute sempre un pò di soggezione... non si sa mai come riprendere il discorso, come ricominciare a parlare, a raccontarsi, come ritornare a scrivere di sé, per sé...
In questi giorni però sono a casa, a riposo, perché si, quel ritardo non era un semplice ritardo, ma una nuova vita che sta crescendo dentro di me... un/una piccolino/a che arriverà tra diversi mesi... un nuovo/a componente di questa famiglia pazzerella, che ancora non si capacita della novità e di quello che succederà...
Quel ritardo, ora mi chiede di prendermi (già) cura di lui/lei, di me... mi fa stare a casa, a riposo, già da dieci giorni e per altre due settimane... per permettergli/le di assestarsi bene nella sua culla, nella mia pancia... per trovare spazio ed eliminare quello che è in più, per poi crescere dentro me, insieme a me...
Quel ritardo, ora piccolo/a fagiolino/a che prende forma, mi chiede attenzioni, mi dice "ehi ci sono!", mi dice "mamma fermati, guardami, io ci sono, prendiamoci un momento, qualche giorno solo per noi"... ed allora si, mi fermo, come fu per Giulia nei primi mesi della gravidanza... ma in modo diverso, cercando di sentirti già, di farti già partecipe della mia vita... di rendermi io partecipe della tua... 
Con Giulia fu tutto "normale", direi "dato per scontato"... ora non è così, io non sono più così... tu sei arrivato/a, voluto/a, ma come un fulmine a ciel sereno... che quando dici "ma tanto ti pare che per una volta", passa l'angelo e dice amen... e ben venga che sia stato così, che altrimenti non avremmo forse avuto il coraggio a "pianificarlo" razionalmente... si, sei arrivato/a come un fulmine a ciel sereno, ma adesso sei qui, che già "mi guardi" dal monitor della gine ed a me sembra che mi dici "tranquilla, andrà tutto bene"...
Sei arrivato/a come arrivano le cose belle, d'improvviso, quando meno te le aspetti... sei arrivato/a e io voglio che sia tutto diverso... nel semplice significato di questa parola... senza intendere peggio o meglio, ma solo "diverso"... più consapevole, più sentito, più vissuto... 
Sei arrivato/a e già hai cambiato tutto... mi "costringi" a fermarmi, a farti spazio dentro e fuori di me, a ripensare tutto: la mia vita, la nostra casa, le nostre relazioni che da triangolo si trasformeranno in quadrato... mi dici di prendermi cura di me... di riposare (letto-divano-sedia), di allargare il mio cuore per farti spazio, per moltiplicare amore ed attenzioni... mi chiedi di non aver paura di sentirti, di farti entrare nella mia vita, nel mio cuore, nella mia mente... mi chiedi di viverti per quello che è e che sarà, di non relegare le emozioni di questo momento di "assestamento", per la paura che qualcosa vada storto, perché queste sono emozioni che vanno vissute fino in fondo, per entrare in contatto, per iniziare a creare un legame e perché questa è la vita... e la vita va vissuta... così come le emozioni... 

domenica 21 luglio 2013

il troppo stroppia

stavolta non so davvero cosa fare... cosa è giusto per me, per mia figlia, per la mia famiglia...
da quando la scuola è finita Giulia va in colonia con le maestre del mini asilo (tra cui la sorella di mia suocera), fino alle 13.15 e poi sta a casa con i suoceri, mia cognata e mio cognato...
che dire?.... non sopporto più la situazione che giornalmente si crea... le tensioni, le lagne della suocera, il suo vittimismo, i battibecchi con il figlio... le incomprensioni... non voglio più che mia figlia sia esposta a tutto questo... sto seriamente valutando di cambiarle colonia... di portarla al centro dove va la figlia della mia amica... 
non voglio toglierle la vicinanza dei nonni, per carità, perchè sono la prima a riconoscere la valenza di un rapporto con i nonni, a me è mancato tanto... i miei nonni vivevano a più di 60 km di distanza... prima quando abitavamo a due piani sotto a noi era bellissimo... ma non voglio più esporre la mia bambina al vittimismo di mia suocera... al suo lagnarsi di continuo... al suo dirsi incompresa, sfruttata, incapace... è insopportabile!... non capisce che facendo così turba la bambina... inoltre le fa fare quello che vuole, mangiare come con un imbuto... non c'è regola, anzi le dice che "noi le regole le facciamo fritte"... non c'è orario, non c'è un minimo di guida,  amorevole guida e serenità... per lei non c'è mai problema per niente davanti a me ed a mio marito, salvo poi lamentarsi con tutto il mondo del fatto che ha milioni di cose da fare, da gestire, da sistemare, pulire... omettendo però che non si fa aiutare da nessuno ed in nessun modo... che le mille cose di cui si fa carico potrebbe tranquillamente evitarsele (tipo uscire n-volte al giorno, una volta per comprare il pane, una per fare la spesa, un'altra per chissà cos'altro!)... omettendo che ha una ragazza di vent'anni in casa con lei che non va servita e riverita perchè è sua nuora, ma che anzi potrebbe aiutarla tranquillamente sollevandola di mille piccole e grandi incombenze, ma a cui lei non fa muovere un dito e se fa qualcosa lei subito lo rifà a modo suo (il migliore, l'unico valido...)... lei ha una vita piena solo di cose da fare, da pulire e sistemare per la centomilionesima volta in uno stesso giorno... per poi lamentarsi che ha tante cose da fare, che non riesce a star dietro a tutto e che non sa come fanno gli altri che fanno tutto e lei non riesce a far niente... 
io penso che un po' per il carattere, un po' per il suo passato, un po' per l'età ha veramente dei seri problemi relazionali... ma io sono arrivata al capolinea della sopportazione...
ammetto che mi "approfitto" a volte della sua disponibilità per respirare un po', per avere un'ora libera o fare delle commissioni con mio marito.... ma il prezzo di questa libertà sta diventando troppo alto... il costo opportunità di questo mio relax e tempo libero inizia ad essere troppo alto rispetto al reale beneficio che ne traggo... si perchè da tutto questo mi scoraggio, da tutto questo mi critico come donna e come madre... da tutto questo traggo una profonda frustrazione ed un incacchiamento che la metà basterebbe a far correre un treno!...
perchè penso che dovrei farcela da sola... che dovrei pensare al male minore, che potrei mandare la mia bambina in un posto in cui è un po' più serena e dove non è esposta a continue discussioni... e mi domando: ma poi io ce la farei? io con le mie paure di star male, di non farcela, riuscirei ad andare tutti i giorni a prendere la mia bambina presto, rientrando dal lavoro e venire a casa ed affrontare un pomeriggio intero con lei? lo fanno tante, tantissime mamme... io penso che tutto sta nel cominciare, in fondo sono solo poche settimane, due al massimo tre... ma ce la farei a gestire le mie ansie? ce la farei a passare i pomeriggi con lei senza la paura di deluderla, annoiarla... forse si... probabilmente si... ma me la sento di provare? di fare questo passo che mi espone a così tanto? mi lamento sempre e tanto di mia suocera, ma le palle per affrontarla, per dirgliene quattro dove sono? mi spavento con le paure di non farcela, mi bracco dentro una routine collaudata e rassicurante, quando così non faccio altro che prepararmi la stessa minestra tutti i giorni, fino alla nausea... tutti i giorni pasta in bianco, buona, semplice, di sicuro successo... ma la pasta si può fare in mille altri modi, la si può condire di mille altri sapori... il rischio qual'è? di riconoscere che per una volta (o più di una) un'esperimento non mi piace? che cucinata in quel modo quel piatto di pasta non è buono? un pomeriggio con giulia o un gioco vanno male? ed allora?... la vera paura qual'è? quella di non essere nelle grazie di mia figlia solo perchè un giorno non avrò voglia di giocare con le barbie? sopravviverei di sicuro ed anche lei... di testa lo so, con il cuore, con la pancia un po' meno... 
è che forse sono arrivata davvero al capolinea di pazienza e di umanamente sopportabile... non sopporto più mia suocera con il suo comportamento ambivalente... con il "tutto apposto" davanti e mille critiche e lagne dietro e con gli altri, il suo essere dottor jekil e mister hide... non sopporto più la sua faccia "da crocefissa"... il suo cascare sempre in piedi... basta... è ora di dire basta davvero... 
ma riuscirò a tenere il punto ed a muovermi davvero?... o sarà solo l'ennesimo, annuale sfogo e poi tutto torna come prima?.... 

mercoledì 10 luglio 2013

quando abbiamo smesso di sentirci belle?

questo NON è un post sponsorizzato!...

giravo su youtube, alla ricerca di una canzone che mi ronza in testa da questa mattina, e mi sono imbattuta in questa pubblicità....



ma quant'è bella?!? 
ma quant'è vera?!?!... a prescindere dalla bontà dei prodotti che questa marca pubblicizza (e a dir la verità con quelli che ho usato mi son sempre trovata bene), questa pubblicità mi piace tantissimo!...
mi ritrovo nel nascondermi davanti all'obiettivo, davanti ad una telecamera... mi fanno sorridere e commuovere le bimbe che, invece, si mostrano più o meno spavaldamente, che ostentano la loro acerba femminilità, che si sentono belle e non hanno paura di mostrarlo e goderne!...
questa pubblicità dovrebbe farci riflettere, e mi fa pensare: ma quante occasioni ci perdiamo perché non ci sentiamo in ordine, sistemate... ma quanti problemi ci facciamo per i chili in più, per la pancetta, le rughe, i capelli in disordine, un po' di cellulite?!?!
ma quanto siamo "sceme"?!?! ma quando abbiamo smesso di pensarci e vederci belle?!?!....
io tanto, troppo tempo fa... 
ed è per questo che ho voluto postare questo video... per ricordarmi che sono bella come sono... che io sono io... con i miei pregi e difetti, con le mie bellezze e non.... questo video me lo ricorderà... 
e per sentire che ne pensate voi... 

venerdì 10 maggio 2013

vigilia

alla vigilia del mio 40° compleanno (oh.mio.dio) voglio lasciare qui tutta la nostalgia che mi avvolge sempre nelle "occasioni" importanti... e questo perchè domani la giornata me la voglio godere, voglio che sia piena di cose belle da ricordare, di sorrisi e di amore di famiglia (quella di noi tre) e di amici... perchè domani sarà anche la festa per la comunione del mio figlioccio e sarà grande festa, tutti insieme... ed allora voglio tirar fuori adesso tutta la nostalgia che sento far capolino e spingere nel mio cuore... la nostalgia per la mancanza di mamma che vela il mio sorriso ed il mio cuore... che offusca l'aspettativa di un giorno sereno ed allegro...
sarà perchè questo è un compleanno "importante"... non che gli altri non lo siano, ma questo è uno di quelli "speciali"... una sorta di spartiacque, un "cambio numero davanti" che sembra essere premessa di chissà quali cambiamenti, di chissà quale crescita... un pò come quando abbiamo compiuto diciotto anni... chissà che ci aspettavamo e poi era tutto come il giorno prima...
sarà perchè questo è il compleanno che mia mamma aspettava per farmi un bel regalo... quando mio fratello ha compiuto quarant'anni (oddio questo numero mi mette l'ansia!) abbiamo girato il mondo per decidere quale regalo fargli... alla fine mamma ha scelto un quadro... a me, scherzando, aveva promesso un "damiani"... ed io un pò me lo sognavo questo "damiani".... magari il più microscopico di tutto il negozio, ma sarebbe stato il simbolo del suo amore per me, del nostro legame al di là del tempo, una di quelle cose che avrei custodito nel tempo, che guardandolo mi avrebbe ricordato un momento speciale tra noi.... domani il damiani non arriverà... e non arriverà neanche il suo buon compleanno... il suo raccontarmi com'era andata tanti anni fa... e questo mi rende tanto, tanto triste... e mi fa sentire una gran solitudine di affetti familiari...
papà il regalo me lo ha dato settimane fa, "togliendosi di torno" uno dei suoi quadri che mi ha fatto scegliere... non un biglietto, non due parole carine d'accompagnamento... ora è appoggiato in un angolo del salone tra le tante cose da sistemare e guardarlo mi mette un pò di tristezza... 
mio fratello non lo sento da due settimane, che se non sono io a mandargli un messaggio... e magari poi neanche ti risponde, ma se gli serve qualcosa allora il tempo di scrivermi lo trova...
fortuna ci sono gli amici... fortuna ci sono marito e figlia che hanno preparato qualche sorpresa... anche se so che domani mi toccherà consolare giulia che non ha un regalino da scartare anche lei...
fortuna che ci sono... che a questi 40 anni ci sono arrivata, nonostante le vicissitudini, i malesseri, le ansie... 
e mi sembrano tantissimi 40 anni... anche se a volte me ne sento duecento... altre (la maggior parte) solo 5, tanto fragile ed indifesa mi sento...
ed allora auguri a me per domani... auguri mia cara... eccoti qui che sei ancora in cerca di te.... ancora in cerca di un equilibrio, in bilico tra tutti i tuoi vorrei/dovrei/potrei... 
auguri a me... che mi possa trovare presto, che possa riscoprirmi forte e coraggiosa, serena di essere semplicemente me stessa, mamma, donna, moglie serena e felice, senza paura di vivere il quotidiano, senza paura di non piacere, di non essere amata, di star male, di dover dimostrare..
auguri a me... che possa scoprire cosa vuol dire volermi bene e, una volta capito, possa amarmi con tutto il cuore...

lunedì 31 dicembre 2012

vivere: buon 2013!

ho messo lo smalto con i brillantini d'oro prima di scrivere questo post... perchè, a differenza degli anni passati, quest'anno un "buon proposito" da esprimere ce l'ho: voglio che questo 2013 brilli!!...
brilli di tanti momenti belli, vissuti con la mia piccola famiglia, con gli amici, con i colleghi...
brilli di momenti speciali, vissuti salutando il mio nido per arrivare a far splendere casa nuova... che è li, ci aspetta...
brilli di momenti goduti, vissuti, assaporati, memorizzati nel cuore per sempre...
brilli di abbracci, baci, carezze, sorrisi, col mio amore e la mia piccola, con gli amici più cari...
brilli e riecheggi di risate, di chiacchiere, di canzoni...
brilli di presenze e pensieri positivi...
brilli di sogni e speranze...
brilli di racconti e favole... di libri e musica... di foto fatte e da fare...
e se, come dice Ester, forse è vero che la paura uccide i desideri, allora mi auguro e vi auguro di non aver paura... di lasciare aperto il cuore ai desideri più profondi, più sentiti e di viverli fino in fondo!... 
care blog-amiche, auguro a tutte noi di vivere... con passione, con amore, con forza, superando la paura, il dolore, la malinconia, mettendo a fuoco solo il buono di ogni giorno che, sicuramente, ci sarà... e viviamo! nel senso più pieno e passionale del termine!
si... è questo il mio buon proposito per il 2013: vivere con passione ogni giorno!

domenica 23 settembre 2012

una valigia pronta... di nuovo...

lo zainetto è pronto con il cambio, l'acqua e la merenda...
i vestiti di giulia sono pronti sul divano... i pantaloni blu e la maglietta bianca, la "divisa" che domani le metterò in fretta prima di farle la coda, darle un bacio ed uscire per andare al lavoro... 
anche i miei vestiti per domani son pronti... sulla sedia, sopra gli altri panni da stirare, e nella mia mente, così domattina non vegeterò davanti all'armadio aperto per dieci minuti, domandandomi "che mi metto? che cavolo mi metto?"....
eh si perchè domani inizia una nuova settimana... domani inizia la mia ultima settimana di lavoro nella sede dove mi hanno mandato qualche mese fa... 3 mesi fa per la precisione e poco, pochissimo più... 
eh si... la mia valigia è di nuovo pronta... dal primo ottobre si cambia... cambierò sede di lavoro...
oggi marito e pargola mi hanno accompagnato a vedere dove si trova la mia nuova filiale... e che dire? è bella lontanuccia... ufff... una stradaccia... la pontina... che non è certo come vedere il mio bel mare...
non mi va, decisamente non mi va di ricominciare in una nuova realtà... già avevo digerito male il trasferimento dello scorso giugno, questo proprio non mi va giù...
e se la scorsa settimana sono stata serena e non ci ho pensato... oggi l'ombra di questo cambiamento ha iniziato a rannuvolare i miei pensieri, il mio umore...
non mi va di ricominciare tutto da capo... di cercare di far bella figura con colleghi e clienti che non conosco... che non mi conoscono... che ho paura nutrano delle aspettative troppo elevate sulle mie capacità e competenze (o forse sono io?)... ho paura di non rispondere alle loro esigenze, alle loro necessità ed aspettative... di colpo mi sento incompetente, insicura ed indifesa come se fosse davvero il primo giorno di lavoro e non l'ennesimo primo giorno dopo ben 13 anni di lavoro...
ho paura perchè questo trasferimento mi mette di fronte alle mie mancanze, a quanto penso di essere superficiale nell'approfondire il mio lavoro, di quanto credo di sapere, ma penso sia solo un "saper fare"... insicurezza compagna fidata...
è che dove sono ora mi sento a casa... tra colleghi amorevoli e simpatici... con clienti che conoscono e che mi stimano ed apprezzano... ed è questo che mi serve in questo periodo: tranquillità di ambiente lavorativo... familiarità e non un nuovo scossone, che di cambiamenti questi anni ne ho avuti bene troppi!...
e poi mi ha dato proprio fastidio questo nuovo trasferimento dopo solo 3 mesi... mi hanno mandato qui per fare, per aiutare, per dare una mano, per risolvere... e poi?... praticamente mi hanno fatto fare da tappabuchi per le ferie che, ovviamente, a turno abbiamo fatto tutti... ma che è??... e quella rimba del personale "ma no non la vedere in questo modo?" ah no? ed in che modo la devo vedere?... dopo 13 anni di banca mi fate fare la tappabuchi come il primo entrato? d'estate al mare e d'inverno in mezzo al nulla??... mah... non ho proprio parole... o meglio, le ho, ma non è educato dirle!...
e mi sento impotente... stavolta ho provato a difendere il mio punto di vista, ma non è servito... la lettera di trasferimento è arrivata... la circolare pure... e lunedì prossimo vado... vado...
l'altra volta avevo concluso il post del cambio sede con questa frase:
"non voglio rimuginare sul perchè e "percome" del mio trasferimento, delle scelte che ci sono dietro, voglio guardare con fiducia al futuro ed a questa nuova avventura... e vedremo che ne viene..."
e chiudo così anche questo... per darmi coraggio... per darmi forza di guardare con fiducia avanti...
avanti sempre...

martedì 19 giugno 2012

si cambia...

stanotte giulia mi ha svegliato alle 4.20 chiamandomi e piangendo... ha detto che è caduta dal letto, chissà se è vero o se se l'è solo sognato... comunque dopo non mi sono quasi più riaddormentata... pensavo a che oggi sarebbe stato l'ultimo giorno in sede... e mi venivano in mente le n-mila cose che avrei voluto/dovuto fare... ed il sonno si è dileguato... anche perchè mi dispiaceva veramente tanto vivere il mio "ultimo" giorno... e si "ultimo è per chi muore", come mi ha detto il direttore, ma in fondo partire, salutarsi, non è un pò morire? muore la quotidianità che mi aspettava ogni mattina... il caffè "adesso o mai più" con la collega laura... mi mancheranno i discorsi "da mamme" tra una pratica e l'altra... i casi da "stato di famiglia" ereditati da anna...
mi sembra ieri che sono arrivata maledicendo il trasferimento, che non so cosa avrei dato per ritornare in filiale, si la stessa dove domani torno... ma da quel giorno sono passati ben due anni e mezzo... e di cose in questi due anni e mezzo ne sono cambiate eccome... sono cambiata io... sono cresciuta, personalmente e professionalmente... ed ho paura di mescolare un pò i due piani temporali... che ritornare in filiale non è ritornare al passato, quando ero indifesa ed impaurita, quando c'era mamma, quando giulia era appena nata... domani sarà un nuovo inizio... con dubbi, paure, incertezze, ma un nuovo inizio... non si ritorna indietro, purtroppo e per fortuna!...
ed oggi, quindi, eccomi andar via con la scatola piena di circolari, appunti, agende, penne, calendari... mi sembravo una di quei film americani, dove si vedono quelli che abbandonano il lavoro e riempiono le scatole con i loro averi...

la cosa che mi ha fatto davvero piacere e che, sinceramente, non mi aspettavo sono state le manifestazioni di affetto di tanti, tutti i colleghi... i loro bellissimi regali, i fiori, le lettere, gli abbracci sinceri, gli occhi lucidi, le telefonate, il loro passare a salutarmi... mi hanno commosso ed è stata dura non piangere...




mi mancheranno tutti perchè, nel bene e nel male, mi sono stati tutti vicini in questi due anni e mezzo... dal primo giorno che sono arrivata li, non sapendo che pesci prendere, non avendo neanche una scrivania ed un computer... nei quattro mesi senza posto, quando stavo in piedi dietro anna, rubando con gli occhi e cercando di farmi apprezzare e benvolere... mi sono stati vicino nel periodo più brutto e difficile della mia vita: la malattia e la morte di mia mamma... molti di loro c'erano, molti di loro hanno condiviso la loro esperienza simile, il loro dolore è diventato sollievo al mio (perchè mi faceva capire che si poteva sopravvivere) e viceversa il mio dolore è diventato il loro...
ho stabilito un punto di contatto con persone che reputavo scontrose e spocchiose... e questo mi ha fatto capire quanto, a volte, si è pieni di preconcetti sulle persone, su quanto cerchiamo di capire tutto, di quanto poco guardiamo al di là di un gesto, un atteggiamento... io cerco sempre di andare d'accordo con tutti, cerco sempre di stabilire rapporti amichevoli o, almeno, educati con tutti e questo, a volte, ripaga con "amicizie" inaspettate, con sentimenti sinceri anche dove mai avrei creduto...
in questi due anni e mezzo sono cresciuta, maturata, professionalmente e personalmente non sono di certo più la stessa.... la mia vita ha avuto un brusco cambiamento e questo mi ha profondamente cambiato, nel bene e nel male... non avrei pensato di essere con la valigia pronta proprio adesso... me lo sarei aspettato magari il prossimo anno... ma va bene così...
non voglio rimuginare sul perchè e "percome" del mio trasferimento, delle scelte che ci sono dietro, voglio guardare con fiducia al futuro ed a questa nuova avventura... e vedremo che ne viene...

giovedì 10 maggio 2012

convalescenza e giardinaggio

come sospettavo, giulia questa settimana è dovuta stare a casa: la febbretta di sabato scorso, lunedì si è trasformata in un febbrone a 39 e mezzo... quando sono andata a prenderla dalla suocera e me l'ha detto x poco non mi prende un colpo... non l'ho mai vista così abbacchiata... povera patata! il dottore (mauro santo subito) ha detto che ha le tonsille e le adenoidi infiammatissime... mannaggia!...
inutile dire che ci ha fatto fare due notti belle movimentate... la notte, nonostante l'inizio di antibiotico, la febbre le risaliva ed iniziava a chiamarci di continuo... per l'acqua, per un pò di compagnia ("non mi sento molto bene qui"...), e per la prima volta, ho ceduto subito e l'ho messa a dormire nel lettone con me... marito auto-sfrattato sul divano!
a parte strascichi di lagna e "accozzamento" alla mamma, per fortuna sta già molto meglio... da due giorni senza febbre e meno tosse... e speriamo d'averla sfangata!...
martedì e ieri è rimasta a casa con la nonna la mattina... al mio rientro dal lavoro era tutto un "mamma giochiamo", ma senza idee e forza per fare nulla (e figuriamoci io che avrei solo dormito!!)... martedì ci siamo rilassate col film di "ratatouille" e poi abbiamo giocato, ma ieri che fare di divertente e un pò diverso dal solito?... giardinaggio? si, giardinaggio!! giulia era abbastanza in forma (!!!) per pasticciare un pò!...







abbiamo iniziato prendendo la terra con un cucchiaio per metterla nel vasetto... lei era un pò perplessa.. poi ha provato con le mani... "mamma! ma si appiccica tutta!"... certo giulia è terra!... ma poi se lavi le mani va via... è come la sabbia...
ma la faccia schifata era tutto un programma...


poi è corsa a lavarsi le mani e, tranquillizzata dal fatto che si togliesse velocemente tutta la terra che c'era appiccicata, si è lasciata andare ed ha iniziato a pasticciare improbabili vasetti con di tutto un pò... rametti, sassi, avanzi di foglie cadute... e si è divertita! "mamma, ma è proprio divertente!" ed il suo sguardo sorridente dal basso verso l'altro, mentre lavavamo le sue manine...





abbiamo finalmente piantato le piantine comprate quella domenica alla fiera... abbiamo messo nella terra dei semini comprati al supermercato, per far scoprire a giulia la magia della nascita della piantina dal semino messo nella terra... infine ho approfittato per ridare un pò di speranza e di vita alle mie piantine che, ormai, agonizzavano sul terrazzo...
io amo molto fare giardinaggio... mi ha sempre rilassato e rimesso in pace col mondo... tuttavia, da quando è nata giulia, ho trascurato molto questo mio "hobby" e le mie piante... prima compravo i fiori ogni primavera, i ciclamini d'inverno per dare sempre un tocco di colore alla terrazza... poi ho scoperto la passione per le piantine grasse... molto meno impegnative e tanto, tanto belle... ma con giulia ho sempre pensato (ahimè!) che fosse impossibile coltivare questa passione...



ora so che mi sbagliavo:  perchè se non vuole fare con me, giulia può comunque fare altro, ma soprattutto perchè ho visto quanto si è divertita ieri!... peccato che a casa nuova non avremo il bel terrazzo di oggi... ma va beh... le mie piantine grasse ed il mio ritrovato hobby ci seguiranno comunque!

giovedì 9 febbraio 2012

punto e a capo

ieri sera sono finita al pronto soccorso: di nuovo un attacco di tachicardia o palpitazioni o come diamine le vogliamo chiamare!... che palle! ero un pò stanca ieri: giornata pesante al lavoro, pranzo al volo, poi al computer per creare e comprare i nuovi calendari... roberto è andato a prendere lui giulia dalla mamma... stavamo giocando quando, appena mi sono abbassata per aiutarla a prendere i giochi caduti, ecco li che il batticuore fa capolino e poi il cuore inizia ad andarsene per conto suo, a battere all'impazzata... sono stata attenta a non spaventare giulia... ma dopo mezz'ora mi sono fatta accompagnare al ps dal vicino... morale della favola: li per fortuna in poco tempo tutto si è risolto, tachicardia rientrata, ma sono rimasta in osservazione ed in attesa dei risultati delle analisi e del tracciato fino alle 22.30.... giulia ha mangiato, si è lavata e si è addormentata senza di me... e mi dispiace tanto... stamattina ho sentito i suoi passi per il corridoio ed è entrata nella mia camera al buio un pò perplessa... come a dire "ma ci sei?" ed è stato bello farci le coccole nel lettone sole io e lei...

ritornata dal ps mio marito mi ha fatto un "caziatone".... ed ha ragione: è arrivato per me il momento di dire basta.... di riprendere in mano la mia vita, di capire dove mi sono persa ed andare a prendermi... ha ragione... io sono un leone, l'ho dimostrato risollevandomi da una difficile operazione, partorendo giulia... solo che quel leone non so più dove è andato... forse è in letargo, anche se i leoni non vanno in letargo!... voglio ritrovare quella forza, quell'energia, quella voglia di vivere e vivere bene che so che ho... solo non ricordo dove... è che da quando mamma è morta io mi sono persa, ed è normale che sia così... non posso biasimarmi o far finta di niente... la morte di mia madre è un evento che mi ha segnato per sempre... la sua mancanza la sento da togliermi il fiato... è un vuoto nel mio cuore, nella mia anima che non posso colmare con nulla, almeno per ora... ci sto lavorando, mi sto dando tempo... anche se son passati due anni... sentivo ieri un dottore alla tv che diceva che chi è depresso annulla il tempo, e questo è vero... a volte mi sembra che sia ieri che mia mamma c'era... a volte mi aspetto ancora di vederla per strada... come qualcuno che è via da un pò....

ma ora è arrivato il momento di riprendere le redini ad una situazione che mi è sfuggita di mano... la mia vita... che va avanti ed io la guardo passare... e così non mi va più.... voglio vivere... voglio volermi bene di nuovo, voglio capire cosa significa questo e cosa comporta...

sicuramente da oggi mi voglio "vedere"... mi voglio vedere per quello che sono... una donna con la paura di tornare a vivere, vivere veramente... ma che vuole farlo davvero e stavolta il mio malessere è il punto ad una situazione che non mi piace più.... punto e a capo... si volta pagina, si inizia tutto di nuovo...

prima cosa: l'alimentazione... basta schifezze, basta mangiare per riempire il vuoto, per calmarmi, per vedermi... basta... 77kg... stamattina la bilancia diceva questo... basta!... voglio ritrovare il mio corpo da amare e far amare, da coccolare... da mostrare... senza vergogne, senza coprirmi... basta!...

basta computer per leggere le vite degli altri, voglio vivere la mia... seguirò comunque i miei amati blog-amici... ormai sono di famiglia, ma basta ore ed ore qui sopra a leggere le bellezze di vite non mie... voglio le mie emozioni, le mie avventure, i miei dolori, i miei momenti belli con la mia famiglia... condividendoli sempre, ma non passandoci le sere ed i pomeriggi interi...

più movimento, più cose da fare, organizzare... voglio vedere i miei amici che mi mancano, non li vedo (causa malanni dei bimbi a catena) da più di un mese... e basta!....

insomma... questo malessere che mi ha preso ieri sera forse "ci voleva" per darmi una sferzata di energia, per dirmi di ascoltare il mio corpo, per mettere tante cose in pausa... per ricominciare a vivere, a volermi bene...

punto e a capo...

giovedì 23 dicembre 2010

una stagione: l'inverno

partecipo anch'io al rinnovato appuntamento del giovedì con Ester... da pochi giorni è arrivato ed allora si inizia con una stagione: l'inverno...

spero di ammirare anche questa stagione, trovando scorci o momenti da immortalare... girerò con la macchina fotografica in borsa, per poter cogliere gli aspetti più belli di questa stagione di letargo, di riposo, di calma prima del risveglio di tutta la natura in primavera...


ed ecco la mia foto per questo appuntamento di oggi... è iniziato l'inverno è vero, ed è anche l'antivigilia di natale... domani non so se riuscirò a collegarmi... ed allora i miei auguri ve li faccio fin da oggi...
buon natale a m,e a mio marito, a noi due insieme, al frutto del nostro amore...
auguri a te mammina mia che, sono sicura, mi guardi da lassù e ti immagino seduta su di un bel divano, con una coperta sulle gambe, la tua sciarpa bordeaux sulle spalle, gli occhiali, a leggere un bel libro...
auguri a tutti i parenti, anche se in questo anno avrei desiderato sentire di più il loro affetto, la loro presenza...
auguri a tutti gli amici, che invece ci sono, anche se presi dal loro lavoro, dalle loro famiglie, dai loro problemi, ci sono...
auguri a tutti voi, perchè questa possa essere una festa di gioia, l'occasione per riscoprire il vero senso della famiglia, del volersi bene, dello stare insieme...
auguri a voi che mi seguite e lasciate un (graditissimo) commento, a voi che leggete in silenzio, a voi che passate di qui per caso...
auguri a tutti, di cuore...
p.s. oggi una persona saggia mi ha detto "se lo goda questo natale"... ho risposto: "ci proverò... anzi no.... LO FARO' "... ed ho tutta l'intenzione di mantenere la promessa!...

giovedì 14 gennaio 2010

18 mesi

oggi giulia compie 18 mesi...
un anno e mezzo con la mia patata!... oggi ha giocato alla sfilata di moda con la zia babysitter... si è vestita e fatta fotografare con tre diversi abiti... sai che spasso! si sarà divertita da matti... che puzzola!! le piace giocare con la zia, si fa certe risate di cuore che ti scaldano l'anima... e anche se non la vedi, il solo sentirla ti fa sorridere a tua volta... amore di mamma!
18 mesi... un anno e mezzo... e adesso ti piacciono i crackers col philadelphia spalmato sopra...
oggi l'avventura col calabrone dentro casa, scappare per il salone e poi fuori alle scale del palazzo... aspettando papà che ci venisse a salvare... il mio panico, il tuo pianto, la conseguente mammite acuta... scusa tesoro.. ma mamma ha il terrore degli insetti!...
18 mesi... e mamma ha deciso di dire "punto e a capo"... ricomincio da me... mi vado a cercare che mi sono persa qua e là... avrò una guida... a lei voglio affidarmi con fiducia, seguirla sulla mappa che cerco di delineare... vedrò dove porta... spero che li troverò la mia forza, la fiducia in me stessa, la gioia di vivere di nuovo la mia, la nostra vita....

giovedì 31 dicembre 2009

arriva il 2010... AUGURI!

31 dicembre 2009... si chiude un altro anno... tempo di bilanci e buoni propositi... di pensieri a quello che è stato ed a quello che sarà...
eccomi qui allora, dopo un 2009 che non è stato proprio una passeggiata... un anno di assestamento, di cambiamenti, adattamenti, scossoni, fermate e riprese, di paure, di gioie immense e profondi scoramenti, di lacrime e sorrisi, di riflessioni, di baci, di attese e conferme, di saluti e nuovi inizi...
un 2009 pieno di "prime volta": primi passi, prime pappe, primi sorrisi, prima candelina, prime parole ed interazioni, primi cartoni preferiti, primi tiri di pallone, primi gusti da affermare, primi capricci, prime conquiste, prime ninna nanna al bambolotto, primo aereo, primi viaggi, primi bagni al mare ed in piscina...
un 2009 faticoso: il nuovo ambiente di lavoro..., salutare i vecchi colleghi, il tran tran a volte soffocante a volte magico dei pomeriggi con giulia sole a casa... le incomprensioni con i miei.. il sentirmi a volte così sola, in un modo così profondo da far male all'anima... il sentirmi andare a fondo e poi risollevare... affondare in un mare agitato ed ogni volta che torno su a prender fiato arriva un'altra onda....
questo 2009 si chiude con l'onda più grossa, proprio quando speravo in pò di respiro e di tranquillità, la diagnosi a mia madre... e lì sono affondata proprio...
ed il 2010 che arriva??... sarà un anno duro da affrontare... lo vedo con timore... ho paura che sarà l'anno in cui perderò definitivamente la mia mamma, dopo averla persa x strada altre volte... spero sia un anno clemente e avaro di brutte nuove... spero sia un anno tranquillo senza scossoni...
non sono solita fare buoni propositi alla fine di un anno... mi è sempre piaciuto farli al rientro delle vacanze estive.. x me è lì che inizia un nuovo anno, non a gennaio... comunque quest'anno voglio farne, perchè vorrei metterne in pratica almeno qualcuno...
quindi... vorrei di questo 2010 godermi ogni attimo, giorno per giorno, senza pensare al domani, senza rimandare, senza paura di quello che sarà; vorrei passare tutto il tempo libero con giulia e mio marito, ridere, cantare, giocare con loro, senza dover pensare e dire "dobbiamo" o "è tardi"...; voglio rilassarmi e prendere del tempo anche per me, per riprendere il discorso lasciato in sospeso con me stessa.. ritrovarmi dopo gli tzunami dei mesi passati... concentrarmi su dove voglio andare...; voglio un anno vissuto con amore, con gli amici e le persone a cui voglio più bene; vorrei un anno di cambiamenti positivi, soprattutto in me stessa...
pretendo un pò troppo da questo 2010 neanche iniziato??... spero di no... e mi (e vi, se ci siete!) auguro ogni bene... e tanta tanta serenità ed amore!...
ci leggiamo l'anno prossimo!....
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