quest'anno ho partecipato con piacere all'iniziativa di
Anna... il suo swap di Natale mi ha emozionato da subito... l'idea è stata quella di regalare, a chi la sorte ci avrebbe assegnato, un libro che ha significato qualcosa per noi, che ci ha emozionato, fatto sognare, pensare, che si è fatto amare... dentro il libro dovevamo mettere un segnalibro, un pensiero, una lettera destinata a qualcuno, qualcosa per noi importante...
l'idea è stata quella di mettere insieme pensieri, persone, libri, in uno scambio che è andato al di là del puro e semplice regalare un libro... a me l'emozione mi ha catturato fin dal momento in cui ho scritto il commento al post di Anna, già il
nome dello swap mi ha fatto sussultare...
mi ha riportato indietro nel tempo... mille anni fa... quando, quindicenne, scrivevo lettere chilometriche alla mia amica del cuore, Laura, che abitava lontano da me... a Roma... si, solo 60 km, ma a quei tempi mi sembravano un'enormità... come infinito l'inverno che ci separava, fino al suo ritorno con la primavera la domenica e poi per le vacanze l'estate... che bella amicizia... quanto abbiamo scritto... e che gioia arrivare a casa da scuola con la speranza in cuor mio di trovare, nella cassetta della posta, la sua lettera... profumata (vi ricordate le biro profumate?), colorata... con i messaggi anche sotto il francobollo!... quante righe scritte, quanti amori, quanti racconti... chissà poi che avevamo tanto da scriverci?!... amori, sogni, speranze di giovani ragazzette in crescita...
adesso è l'epoca di internet, mail, sms, mms... "what's up?", skype, e chi ne ha più ne metta... tutto è veloce, rapido, basta un click, un "I like"... ma vuoi mettere una bella lettera frusciante tra le mani?, l'attesa, la scoperta nella cassetta, aprirla e finalmente leggerla in un attimo tranquillo, tutto per noi... e poi riporla in una scatola, tra tutte le altre...
e così ecco perchè di buon grado ho partecipato ed apprezzato l'idea di Anna... i suoi abbinamenti hanno fatto arrivare il mio pacco fin sù nell'Italia del nord... tra le mani di Cristina...
ho preparato per lei un bel pacchetto... natalizio...
dopo qualche giorno dall'abbinamento è stato un piacere per me ricevere questo pacchetto giallo...
dentro un bel libro che spero di iniziare a leggere presto... e due lettere: una per me con gli auguri di Cristina, ed una a chissà chi... sicuramente per una persona per lei speciale... chissà...
come? quale libro ho inviato io?... sono stata molto indecisa perchè, nonostante abbia trascurato un pò la lettura ultimamente, io amo leggere e molti libri mi sono rimasti nel cuore... quello che ho scelto è stato questo: "Io & Marley" di J. Grogan...
è il libro che ho letto mentre la sera aspettavo che giulia si addormentasse vicino a me nel lettino... mentre saltava e non cedeva al sonno... è il libro che mi ha fatto capire che poteva essere normale, normalissimo, avere dei periodi bui dopo la nascita di un bambino... è il libro che mi ha convinto ad aprire questo blog... per lasciare traccia dei momenti, belli e brutti, della mia vita...
come? e cosa c'era scritto nella (chilometrica) lettera?... questo...
mi giro intorno e ti vedo... sei tu... il mio nido... la casa che in questi dieci anni ha visto la mia, le nostre vite essere vissute, i nostri giorni passare uno dopo l'altro... hai custodito e protetto giorni difficili, serate storte, umori variabili... hai spalancato le finestre al sole di giornate allegre, affaccendate, indaffarate, a momenti d'amore, di litigio, di risate e pianti... hai accolto due ragazzi innamorati che, finalmente, coronavano il loro sogno d'amore: sposarsi, finalmente dopo tanti anni di fidanzamento... due ragazzi che avevano solo tanta voglia di stare insieme, di passare il resto della loro vita insieme... e per questo non gli importava non avere neanche un divano su cui sedersi... l'importante erano la cucina, il bagno e la camera da letto... il resto è venuto dopo, pian piano... giorno per giorno ed insieme... e così ti sei popolata, riempita, colorata, disordinata di tante cose, di tanti oggetti utili e meno, di ricordi, di foto, di musica, di rumore, di sole... ci hai accolto che neanche sapevamo, immaginavamo che fossi tu la nostra casetta... tutti i giorni per mesi, anni, passavamo davanti a te e non sapevamo fossi tu... che ci aspettavi, tranquilla, placida...
ora e da dieci anni ci sei, viviamo con te, grazie a te... e ti riempiamo di noi, in ogni angolo...
tu hai visto sbocciare il nostro amore di sposi, consolidarsi e crescere, e materializzarsi nella nostra bambina... mi hai coccolato quando, col pancione, giravo da una stanza all'altra pensando a dove, a come far entrare anche la camera per lei... mi hai fatto l'occhietto e mi hai mostrato il modo... che questa casa è come il cuore: c'è sempre il modo, lo spazio in più per chi si vuole bene...
hai accolto anche la nostra piccola, allargandoti e dividendoti, per creare spazio alle sue cose, a lei... a noi un pò diversi ora che c'è lei... hai custodito i suoi vagiti, i suoi versi, le sue risate, i suoi capricci, le sue parole e poi le frasi, le canzoncine cantate per lei ed ora da lei...
ti guardo e vedo tutto il mio mondo, i miei pensieri, i miei sogni, i miei ricordi, le mie gioie, i miei dolori, il mio sconforto, la mia pace, il mio cuore, si tutto il mio mondo è racchiuso in te...
ed ora ho paura a pensare di lasciarti... ho paura di perdere un pezzo di me, capito, trovato, conquistato con tanta fatica e tanto impegno...
sebbene piccola, incasinata, sempre "work in progress"... tu sei il mio, il nostro gioix... come posso lasciarti?... come posso pensare che estranei vengano qui... dormano in questa stanza dove mettevamo la tenda per proteggerci dal freddo nei pomeriggi di coccole... dove c'è l'eco delle nostre parole, delle nostre risate, delle nostre promesse, dei nostri sogni, delle nostre lacrime... oppure stiano nel nostro salone, dove abbiamo sonnecchiato vedendo la tv, dove abbiamo accolto amici, dove di notte allattavo giulia... o che mangino nella nostra cucina o sul nostro terrazzo... dove c'è tutta la nostra vita... o nel nostro bagno... dove abbiamo fatto discorsi seri seduti io sulla tazza e lui sul bidet... dove ci sono gli abbracci e le lacrime di felicità e paura alla vista di quel test positivo...
qui c'è tutto di noi... come posso lasciarlo? è qui che sento mia mamma vicina... che la sento entrare con la chiave nella toppa... che la vedo seduta sul divano quando vedevamo la tv con giulia piccolissima... e lei "ma che giulia ha fatto la cacca?" ed io sollevandola e mostrandole che ce l'aveva fino alla schiena "ti basta?" e le nostre risate... è qui che la sento ancora viva e vicina...
è qui che guardo fuori e vedo il mare, uno spicchietto di mare e tramonti bellissimi con colori impensabili... è qui che abbiamo fatto le cene a lume di candela... i lettini a prendere il sole... è qui che ci sono le mie piante da corso di sopravvivenza...
è qui il mio mondo... ed ho paura ad andare avanti, a voltar pagina cercando qualcos'altro per noi... ho paura che sia un cambiamento che, seppur desiderato, sia troppo, emotivamente parlando, per me... ho paura di fare questo salto... la mia casa mi da calore, sicurezza, tranquillità e, sebbene, desideri spazi più grandi ed aria nuova che a volte i ricordi sono soffocanti, ho paura...