in questi giorni i giornali e la tv parlano della tragedia (l'ennesima, ahimè...) che ha colpito italiani in viaggio nel mondo... mi riferisco alla scomparsa di un aereo in Venezuela, con a bordo quattro italiani (ma il dramma è indipendente dalla nazionalità...)...
delle tante sciagure che sento quotidianamente dai telegiornali e che, è triste dirlo, ma ormai ho un po' fatto un "tappeto" sullo stomaco per sopravvivere a tante atrocità..., questa mi colpisce profondamente...
primo, per l'agghiacciante coincidenza con la medesima scomparsa, 4 anni fa, sempre il 4 gennaio, di un veicolo simile, sulla stessa rotta... secondo perchè quella rotta anche io l'ho fatta, per ben due volte...
parlo della rotta Caracas - Los Roques, si con quegli aeroplanini che sembrano giocattoli, alcuni usurati dai troppi voli, piccoli che se starnutisci fai svolazzare i capelli dei pochi altri passeggeri...
sono circa 45 minuti di volo... volo basso sull'oceano... 45 minuti di puro terrore, come diceva un nostro amico... ed è vero... ma le meraviglie che si vedono da lassù e quelle che ti aspettano una volta a terra, ti fanno dimenticare tutto (più o meno...)...
inoltre, è il pensiero che quelle persone tornavano da una vacanza, erano di sicuro tristi di rientrare, ma sazi di mare, sole, natura... erano rilassati ed abbronzati, carichi dell'energia che solo una vacanza in paradiso ti sa dare... gli occhi colmi di posti di una bellezza incredibile da vedere... e questo rende tutto più stonato con la tragedia che li ha colpiti... non erano in posti di guerra, non erano in posti da "bollino rosso"... erano al mare, in vacanza in un posto sicuramente difficile, ma non pericoloso, non Los Roques... sarà che io non credo molto nella tragedia di un aereo che si è inabissato (un pezzo, un bagaglio, qualcosa sarebbe riemerso, o no?)... penso di più che il veicolo sia stato dirottato... e questo è assurdo...
sicuramente il Venezuela è una realtà socialmente, politicamente ed economicamente difficile, ma questo tipo di avvenimenti per me sfugge da ogni comprensione... se qualcuno vuol rubare un aereo, lo facesse senza nessun passeggero a bordo... corrompesse un pilota o lo addestrasse e gli facesse rubare un apparecchio... non è meno difficoltoso di organizzare un dirottamento... o se, come dicono, è stato davvero un fulmine a colpire i veivolo è una fatalità sconvolgente...
il pensiero che poteva accadere a noi, poi, mi lascia senza fiato... è uno dei rischi che mai abbiamo pensato di correre... non un dirottamento... non di sparire così nel nulla... e ben due volte abbiamo percorso quelle miglia di oceano che separano Caracas dall'arcipelago di Los Roques... avevamo paura del volo... Roberto lo percorreva tutto ad occhi chiusi... ma questi eventi sono assurdi...
è per questo, allora, che ho pensato di fare questo post... per ricordarmi che Los Roques non è paura, attesa, ricerca di notizie, paura della realtà... Los Roques non è maledetta, come qualche giornalista ha scritto...
Los Roques oggi deve essere speranza di arrivare a sapere la verità... deve essere continuità nelle ricerche fino ad arrivare a sapere... magari a ritrovare...
Los Roques deve essere meraviglia da tutelare, turisti da proteggere e salvaguardare da incidenti o criminalità di qualsiasi genere... i venezuelani, purtroppo, non si rendono conto di quale paradiso si trovano a gestire...
perchè si, Los Roques per me è un paradiso...
il paradiso di un villaggio senza macchine, motorini, senza superfluo... il paradiso di strade di sabbia battuta... di case aperte e posada... di amicizie nate al tavolo comune della posada, a colazione o a cena, che a pranzo si è tutti in spiaggia con un panino al sacco... è il paradiso da vivere in ciabatte o dei piedi scalzi... simbolo di una vita semplice ed a contatto con la natura... simbolo di libertà e assenza di costrizioni...
Los Roques è il paradiso della natura... di animali visti solo in foto o nei documentari che, invece, son lì accanto a te...
Los Roques è il paradiso della natura... di animali visti solo in foto o nei documentari che, invece, son lì accanto a te...
Los Roques è mare cristallino, trasparente, brillante, caldo... è spiagge bianchissime, lunghe e deserte... è lingue di sabbia di un centinaio di metri in mezzo all'oceano...
è il silenzio del nulla intorno quando sei sui cay e, passeggiando sulla battigia, l'unico rumore che riesci a sentire è quello dei tuoi passi ed il fruscio delle onde a riva...
è il silenzio del nulla intorno quando sei sui cay e, passeggiando sulla battigia, l'unico rumore che riesci a sentire è quello dei tuoi passi ed il fruscio delle onde a riva...
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Los Roques è tramonti mozzafiato, ammirati seduti a terra davanti alla chiesetta... o al bar sopra i puff colorati...
Los Roques è nel mio cuore... per sempre...
ps
il pensiero ed un abbraccio vanno alle famiglie dei dispersi, di ieri e di oggi, con la speranza che presto possano conoscere la verità e trovare un pò di pace...