Visualizzazione post con etichetta tristezza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta tristezza. Mostra tutti i post

sabato 27 settembre 2014

dpp


ti penso piccolino mio... in questi giorni tanto, tantissimo... molto di più che in passato... 
in questi giorni ti penso ed il cuore si rattrista... adesso avrei avuto un bel pancione grande grande, di quasi 40 settimane, così come si contano le settimane di gravidanza... sarebbe stato tondo tondo e chissà come lo avrei portato... se fiera, forte e serena come per la tua sorellina o chissà come, che è inutile pensarci...
domani sarebbe stata la data presunta del parto e, chissà, adesso saresti stato forse già pronto per venire al mondo, forse già in posizione o, come tua sorella, saresti stato ancora seduto al calduccio nella mia pancia, aspettando una capriola all'ultimo momento, quando già era programmato il cesareo... 
in questi mesi chissà cosa avremmo fatto insieme... mi avresti tenuto compagnia in questi lunghi e veloci giorni d'estate... mi avresti riempito di calci, di gomitate, di braccetti puntati qua e là... chissà forse avremmo passato notti insonni ad accarezzarci, tu da dentro ed io da fuori... avremmo ascoltato musica con le cuffiette, mentre il papà e la tua sorellina dormivano...
chissà come sarebbe andata piccolino mio... ti penso e ci penso e mi manchi... mi manca come sarebbero potuti essere questi mesi con te, di noi quattro in divenire...
ti amo e ti penso stellina mia... adesso che non sarai qui con noi fisicamente, ma che ci sei nei pensieri e nel cuore... 

martedì 15 aprile 2014

ricomincio da qui...

Chi ha letto il post precedente o mi segue su instagram, avrà sicuramente visto che i giorni passati sono stati giorni difficilissimi... giorni pieni di dolore, di lacrime, di visite, di ospedali... giorni lunghissimi, densi, pesanti per le decisioni da prendere, per gli eventi che precipitano, per la tristezza della fine di quello che doveva essere un periodo di gioia, amore che si moltiplica, di attesa per una famiglia in crescita... 
Nel post precedente scrivevo di come una telefonata ti cambia la vita... di come una telefonata distrugge il castello di carta dei sogni che avevo iniziato a creare nella mia mente... di come una telefonata ti dia il senso dello tzunami che travolge la tua vita... che la cambia irrimediabilmente... che niente sarà più come prima...
Il cervello in quei momenti si rifiuta di capire fino in fondo quello che ti stanno dicendo... che a volte i medici hanno un modo tutto loro di comunicarti una notizia che devasterà i tuoi sogni, che distruggerà tutti i pensieri fatti sui mesi a venire... ti parlano di un "problema"... quando quel "problema" riguarda il tuo bambino, è il tuo bambino... già il mio bambino... il bambino che pensavo, che sognavo sano e sorridente, magari già con un dentino che faceva capolino tra le gengive, che mi guarda e sorride...
avevo iniziato a pensare ai nomi, aspettavo solo di sapere il sesso per scegliere quale e per dirlo a Giulia, fiduciosa com'ero che tutto sarebbe andato bene... mi sarebbe piaciuto chiamarlo Matteo o Riccardo... perchè si, il mio bambino era un maschietto... proprio come me lo sentivo io... 
Il mio bambino era un maschietto ed ora, invece, è un angelo nel cielo... si, perchè il mio piccolino non c'è più... a 13/14 settimane il suo cuoricino ha smesso di battere... ed ora è in cielo, insieme alla mia mamma...

E forse è stata proprio lei a venire a prenderlo, quando ha visto la sofferenza per i problemi di salute del piccolino... per evitare di mettermi di fronte alla decisione più difficile della mia vita... nella mia fantasia penso che lei sia venuta a prendere lui, il suo nipotino, così piccolino e speciale... perchè noi, i suoi genitori, non avremmo avuto la forza, il coraggio, i mezzi fisici e soprattutto psicologici per affrontare tutto quello che sarebbe stato... 
Ma la natura alla fine ha deciso per noi... il nostro piccolino ci ha evitato di portare a termine la decisione più orribile, atroce e devastante della nostra vita... il suo cuoricino si è spento e lui era già in pace... si è addormentato cullato nella mia pancia, fino alla fine coccolato, nutrito ed amato... fino all'ultimo... 

I giorni passati sono stati un vero incubo... medici, ospedali, visite, attese... vissuti in apnea, disperati e con l'unico desiderio di andare oltre... oltre le visite, oltre gli sguardi impietositi, oltre il "è stato meglio così" di alcuni medici, di alcune infermiere... meglio così di che?... sarebbe stato meglio che tutto fosse filato liscio, ecco cosa sarebbe stato meglio... che il mio bambino fosse stato vivo, sano... sgambettante nella mia pancia... e che io/noi non avessimo vissuto un inferno... ecco cosa sarebbe stato meglio...   sono stati giorni vissuti con l'unico desiderio di andare avanti, di superare la strettoia dell'imbuto per uscire di nuovo e poter respirare... per uscire di nuovo a guardarsi intorno, smarriti, e trovare i cocci da raccogliere, rimettendo ordine nella nostra vita, così devastata e frullata nel giro di pochi istanti, di pochi giorni... 
La sensazione, infatti, è proprio questa... quella di aver sognato, si di aver fatto un bel sogno che poi si è trasformato in incubo... vi capita mai?... la sensazione, lo smarrimento di aver dovuto reinventare per ben tre volte la mia vita, nel giro di pochi, pochissimi mesi... la prima a gennaio, quando ho scoperto di essere incinta... a febbraio la seconda, quando ho resettato la mia vita "normale" per stare a casa a "covare" il mio piccolino... per stare a riposo e permettergli di crescere dentro di me... l'ultima a fine marzo, quando iniziavo a rilassarmi, e finalmente ad entusiasmarmi per questa gravidanza, occupando le giornate di riposo cercando su internet passeggini, tutine, informazioni sui pannolini lavabili... di nuovo la doccia fredda, gelata... la palata in fronte mentre cammini sorridente e sereno... 
tante, troppe emozioni forti e contrastanti nel giro di troppo poco tempo...

ed allora eccomi qui... attorniata dai cocci... che cerco di raccogliere... ed andare avanti... eccomi ancora per qualche altro giorno a riposo, per recuperare forze fisiche e, soprattutto, psicologiche, emotive, per affrontare di nuovo la mia vita, i fantasmi sotto al letto...
per affrontare le domande di chi non sa... lo sguardo triste di chi ci è passato e mi racconta la sua storia... 
martedì prossimo tornerò al lavoro... e spero che questo mi aiuti a riprendere la mia vita in mano...
ricomincio da qui , con tanta paura e cercando in me tutto il coraggio di cui sono capace... 
ricomincio a vivere, godendo dei momenti felici... degli abbracci e sorrisi di Giulia e di mio marito... la vera ragione della mia vita...
ricomincio a vivere pur sapendo che non so ancora qual'è il senso di tutto quello che è successo... forse un senso non c'è o dovrò solo scoprire qual'è...
ricomincio a vivere tenendo per me l'insegnamento più grande che tutta questa storia mi ha dato... che nella vita MAI DIRE MAI... che per dire di una situazione devi solo passarci... che non ci sono scelte "cattive" o "buone" a prescindere... che tutto va contestualizzato... che ognuno di noi porta nel cuore una croce e non bisogna giudicare dall'esterno... che non ci sono "scelte più facili", che risolvono il problema, ma scelte sofferte, laceranti che nessuno deve permettersi di giudicare... 
che la vita è bella... nonostante tutto... nonostante i momenti difficili, orribili cui a volte ci pone di fronte... 
ricomincio da qui... ancora una volta...

lunedì 6 maggio 2013

sulla barca di carta

mentre il marito vede i programmi di calcio alla tv, mi siedo qui a scrivere un pò sul mio trascurato blog... 
sono successe tante cose in questi giorni... finalmente siamo a casa nuova, ci stiamo conoscendo, ambientando, anche se a volte mi sembra di esserci sempre stata ed altre mi sembra tutto diverso da prima e difficile da gestire...
vorrei avere più tempo ed energie la sera per raccontare, per raccontarmi questa vita che mi vola tra le mani... ma la sera son stanca, faccio zapping tra i vari blog, ma il sonno è troppo per articolare qualche racconto, pubblicare foto, organizzare ricordi, emozioni...
stasera però sono un po' triste, un po' amareggiata e, si sa, le parole escono più facili quando sono sfoghi...
è che è arrivata quella mail (perchè poi una mail?) che nelle ossa me la sentivo che sarebbe arrivata... perchè tra parenti le questioni economiche vengono sempre al pettine... ed è comprensibile, ma non mi aspettavo il tono... o forse io lo interpreto male... e questo mi amareggia...
perchè non stiamo con le mani in mano... perchè il momento economico è quello che è... 
perchè se fai il generoso poi non puoi rinfacciare o ricriminare...
ma, soprattutto, perchè mi da sui nervi l'ergersi in cattedra e sparare a zero... non comprendendo le situazioni, non chiedendo, ma sentenziando... la modalità di chi da giudizi e non opinioni mi demoralizza ed amareggia...
mi sento triste ed amareggiata appunto, per la poca comprensione, per il non chiedere, per il voler tutto e subito, la botte piena e la moglie ubriaca... solo a dimostrazione di quanto loro sian bravi ed intelligenti e che tu non è che ci capisci poi tanto, non ti impegni, sbagli...
sono stanca dei problemi e dei pensieri... ho bisogno e voglia di leggerezza, di tranquillità, di comprensione... mai qualcuno che ci dica "bravi", che ci sollevi di un pensiero... solo a caricare....
ed io prego che la situazione si sblocchi, che si risolva... anche se significherà dargli anche la soddisfazione di dire "vedi se non li pungolavo stavano ancora li"...
che tristezza...
e prego la mia mamma... che da lassù mi dia una mano... che mi manca tanto e stanotte mi sembrava di sentirla camminare veramente nella stanza, tanto era vero il sogno che facevo...
e mi vengono i nervi perchè avrei voglia di spensieratezza, di assaporare finalmente un pò di tranquillità, di "facilità di vivere"... e quando mi risollevo da un periodo brutto, da una nuova caduta, quando inizio a pensare che sto meglio, che va meglio, che è passata, che ce la faccio... ecco un'altra ondata che mi riporta ad annaspare alla ricerca di un appiglio, di nuove forze, di un nuovo equilibrio....
ed allora sospiro cercando di scacciare l'onda e gli spruzzi che mi levano il fiato e mi guardo intorno alla ricerca di un ramo, di un tronco, di una scialuppa di salvataggio... e trovo mio marito e mia figlia che mi tendono la mano... sulla barca di carta che non vuole affondare.... 

giovedì 15 dicembre 2011

amiche nemiche...

oggi sono decisamente incavolata... il motivo? le mie amiche... sono due anni e mezzo dall'ultima volta che siamo riuscite ad uscire una sera a cena insieme... e loro che fanno? la organizzano oggi, proprio oggi che, per me, è stata una giornata da frullatore!... abbiamo sempre rimandato per gli impegni lavorativi, casalinghi, da mamme, per le influenze, le tossi, le resistenze dei figli, gli impegni dei mariti... etc... etc... e tra 365 giorni, dopo tutto questo tempo, quando si organizzano loro?... oggi... già il fatto che abbiano deciso punto, mi da il nervoso... di solito si dice "che ne pensate se il giorno x facciamo una cena?" e si cerca di trovare il giorno che vada bene a tutte... non si comunica "il giorno y andiamo a cena", della serie "se puoi bene altrimenti anche..."...

mi sono sentita esclusa dal progetto, dalla programmazione, che già è mezzo entusiasmo per la serata... mi sono sentita esclusa perchè, di tutta la settimana, sanno benissimo che x me il giovedì è il giorno peggiore... ed ancor di più oggi... glielo avevo detto che oggi avrei corso x tutto il giorno: mattinata impegnativa al lavoro, di corsa a casa, di corsa dalla persona saggia, di corsa a prendere giulia a casa dei nonni per portarla ad un'altra festa della sua amichetta del cuore (giuliai. tutto attaccato!)... insomma alle 8 sarei (e sono!) stramazzata di stanchezza e di uscire di nuovo, seppur per una bella occasione, proprio non jel'avrei fatta... e loro? e lei che mi ha detto? cerca di liberarti (magari negando la festa a giulia) che viene anche m.poppins.... ed oggi il suo messaggio: "pronta per il pomeriggio di fuoco? se ce la fai ci vediamo alle 8 al ristorante tal dei tali... spero di vederti arrivare"... non credo proprio... avete scelto proprio il giorno sbagliato... "si, ma è stato tutto un gioco di incastri..." si dei cazzz vostri... che fino a che ci sono i vostri lavori, studi, convegni e cazzz vari allora si posticipa tutto... e per una, dico una, volta che non posso io... anche chissenefrega?... le ho detto: capisco gli incastri, ma mi dispiace che mi ritrovo fuori io... mi dispiace perchè mi faceva piacere (avevo davvero bisogno, e TU lo sai...) stare una serata sole a chiacchierare... e mi ha risposto? col cavolo!...

sono proprio delusa... delusa ed incakkiata soprattutto perchè adesso tutti questi rimuginamenti e nervoso me li sto facendo solo io... loro saranno al ristorante a chiacchierare, raccontarsi, ridere e scherzare, magari anche prendendomi per il culo che tanto potevo anche andare... mavvvaafff... mi da pure il senso che non hanno davvero non hanno idea di quello che vivo, di come sto, di cosa provo... per loro sono quella troppo attaccata alla figlia, che dovrei questo e quello... non capiscono, non ascoltano quanto per me è difficile vivere i pomeriggi... e quante volte ho chiesto compagnia, ma per un cacchio e l'altro son sempre sola... e poi mi dice di chiamarla io... che lei aspetta un mio invito per la merenda... ma quante volte l'ho fatto... mi sono anche invitata ad un pranzo... e quello di domenica era solo per sdebitarti di una promessa?... voglio proprio sperare e credere di no... ma certe volte ne dubito...

stavolta non gliela lascio passare... stavolta glielo dico quanto ci sono rimasta male... e se è questa l'amicizia che hanno da offrirmi, anche no.. io ho voglia, bisogno di affetto, di calore, di famiglia... ho bisogno di qualcuno che mi chieda "come stai?" per ascoltare quello che ho da dire... per confortarmi nei miei momenti di difficoltà... non ho bisogno di chi mi dice cosa fare... cosa pensare, come fare... ho bisogno di calore umano, di un abbraccio che valga più di tante parole... di un sorriso comprensivo, di un incoraggiamento... di una spalla su cui piangere... di occhi dolci da spronarmi ad andare avanti... e so che voglio anch'io dare tutto questo...

ed in questa situazione che è successa mi sento lasciata da parte... indietro... forse sono io che sono cambiata... forse sono io che sbaglio nel modo di chiedere... forse... proverò a cambiare... proverò ad essere più chiara nelle mie richieste, cercando in primis di capire cosa di cui ho veramente bisogno e chi può darmelo... ma spero anche che davvero lei non sia quel bluff che un giorno mi ha detto ha paura di essere... e forse anch'io ho davvero paura che lo sia...

e aspetto domani per vedere che succederà...

domenica 18 settembre 2011

che tranvata!

in questo blog/diario ho spesso parlato di mia cognata... si della zia/tata/babysitter/ziamilla... avevo accennato che è ai ferri corti col marito... lei è brasiliana... lui le ha spesso detto, nei litigi, di andarsene... ieri le ha comprato il biglietto: x il 29 novembre...

non ho parole... o meglio ce le avrei, ma iniziano tutte con degli spropositi e non voglio che mi chiudano il blog x sproloquio....

gli vorrei dire che è un deficiente, ma di quelli da competizione!... che posso capire che due persone possano non amarsi più... ma non capisco davvero cosa gli passa e gli sia passato quando, dopo solo pochi mesi di conoscenza, è tornato in italia con l'idea di sposarsi una ragazza poco meno che maggiorenne... noi pensavamo, all'inizio quando neanche la conoscevamo, che fosse (scusatemi se qualche straniero/a dovesse leggere il mio blog!, ma se ne sentono di ogni!) una di quelle che trova l'italiano (sebbene assolutamente non benestante!! anzi!!) e si vuole accasare... ma non è stato così... assolutamente, anzi!

è una ragazza d'oro che ha investito tutto in questo rapporto e stravolto la sua vita per venire qui da noi, in un paese straniero, senza nonoscerne la lingua, gli usi, i costumi... è venuta credendo di stare qui per un mesetto, per il viaggio di nozze... ma invece è qui da quasi tre anni (salvo i 10 mesi che lui ha voluto stesse li per finire la scuola e cercare lavoro...)...

è la ragazza che non si è tirata indietro a fare qualsiasi tipo di lavoro per guadagnare qualche soldo... è la ragazza che è stata più di un anno a casa con i miei suoceri (e questo vale la santità!)... è la ragazza che ha studiato e portato avanti (ahimè da sola!) il sogno di una famiglia, di un progetto comune, di un futuro insieme, qui o nella sua terra...

è la ragazza che ha cresciuto con dedizione e tanto tanto amore ed impegno, la mia bambina... prendendola quando non aveva neanche 9 mesi... e facendola giocare, dormire, mangiare, come solo io avrei potuto fare... e di questo la ringrazierò a vita... perchè è stata (ed è!) fantastica con giulia... con lei giulia ride di cuore come con nessun altro... con lei si diverte a giocare alle principesse, a calcio, a qualsiasi dei suoi "tutti" (tutti ninna, tutti parco, tutti pappa....), con lei colora, corre, salta, pasticcia... con lei va al parco a giocare alle signore al bar... con lei gioca "ad un gioco diffffficilissssimo!" (indovinare cos'è che è di un certo colore...)... con lei fa tutte le cose pazze che si fanno con le zie... si truccano, ridono per le parole "vietate", raccontano storie strampalate e serie, cantano canzoncine sceme e ridono, ridono tanto!...

lei è un treno che a quel cretino di mio cognato non passerà mai più... non troverà di certo una ragazza che ancora crede di poter risolvere le cose, nonostante tutte le paturnie di un cretino, immaturo e senza testa sulle spalle qual'è lui... che pensa solo ai problemi, a realizzare progetti campati in aria, che pensa che siamo pazzi a ore in ufficio, al tran tran quotidiano, i figli, il mutuo... che pensa che la vita è vivere in un posto bello, con i soldi di un lavoro di altri che ti fanno fare la bella vita e rilassarti e stare a cazzeggiare in giro e su internet tutto il giorno...

è quella che crede che lui sia il bel ragazzo con tanti progetti concreti e sogni che ha conosciuto 4 anni fa sulla spiaggia di rio... dopo un'infanzia terribile... e col quale pensava, sognava una nuova vita, di sacrifici si (che a lei non spaventano e non si vergogna a fare i lavori anche i più umili!), ma con tanto amore e sogni da inseguire... pensa che quello è il vero lui... ma ahimè è questo, quello di oggi il ragazzo che ha sposato.. il pacco gliel'ha fatto bello bello... che li era tutto rose e fiori... come solo in vacanza può essere...

ed io mi trovo a pensare a quanto per me sia difficile digerire la sua partenza... non posso credere che realmente sarà così... ma lei prepara gli scatoloni da spedire e questo qualcosa vuol dire...

e mi sento sola... pronta per un arrivederci che sa di addio... che i "ci sentiamo, scriviamo, manteniamo i contatti" a centinaia, migliaia di km di distanza sanno tanto di promesse di marinaio...

e mi sento sola... perchè con lei avevo imparato ad aprirmi come con nessuno... perchè lei mi parlava di mia madre, che nessuno vuol farlo che pare sia un peccato mortale!... lei mi racconta quello che mia madre diceva, faceva e raccontava a giulia... lei me la fa sentire ancora vicina a me...

e mi sento sola... perchè su di lei potevo contare sempre... per parlare di giulia, dei suoi progressi e della sua "puzzolenza", della sua furbizia e delle cose buffe che dice e fa... con lei posso fare la "mamma sborona" che i figli so' piezz'e core, che in fondo un pò mamma di giulia lo è anche lei...

e mi sento sola... perchè potevo chiederle aiuto quando avevo bisogno di qualche ora di break, di tranquillità... senza aver paura di dover raccogliere i cocci di un pomeriggio di giulia coi nonni... sapendo che lei segue le nostre linee guida... sapendo che lei non fa il doppio gioco della suocera... potendomi fidare di ritrovare giulia allegra e serena... ed in lei una persona di cui mi fido, che reputo sincera ed affezionata, senza interessi di sorta...

sto sotto ad un treno... in un angolo del mio cuore spero davvero che i miracoli esistano... che qualche impossibile avvenimento faccia "aggiustare tutto" (aspettativa magica, lo so...)... prego tanto che mia madre, da lassù, mi dia una mano... se non altro a trovare la forza di affrontare questa nuova separazione... in un periodo in cui le separazioni proprio non mi vanno giù...

mercoledì 23 febbraio 2011

x Anna

"è arrivato il tempo, x me, di affrontare una nuova, dolorosa separazione... di fare i conti con un "arrivederci" in un periodo in cui sono diventata "addiopatica"...
è arrivato il tempo, x me, di salutare (ma solo con un "a presto"), una collega... un'amica a cui devo molto... tutto.... a cui devo dire GRAZIE per tutto quello che mi ha insegnato, x i consigli, le dritte, professionali e non... x essermi stata vicino nel periodo più brutto della mia vita, in cui ho dovuto iniziare a fare i conti con una realtà che mi va sempre più stretta e che ora rende ancora più difficile salutare te, che la mia mamma me la ricordi così tanto... e che, con te, mi sembrava di averla ancora vicino ogni giorno...
è arrivato il tempo, x me, di dire "ciao" anche ad una bellissima quotidianità... ai nostri "non ce la posso fare", ai nostri sguardi d'intesa al di là dello schermo del mio computer, al mio "paracadute" pronto ad aprirsi per aiutarmi e sostenermi... al nostro confidarci e consigliarci sulle marachelle dei nostri piccoli, sulla loro salute... sapendo che una spalla era sempre pronta da offrire o su cui appoggiarsi...
ma al tempo stesso, non posso non gioire per te, per questo treno che passa ed a cui non puoi, non devi rinunciare!... non posso non gioire nel vederti di nuovo (dopo tanto, troppo tempo!) sorridere e sapendo che andrai in una realtà molto diversa da questa e sicuramente più serena...
per te è arrivato il momento di iniziare una nuova avventura, che ti auguro possa darti tante, tantissime soddisfazioni e felicità...
per te è arrivato il momento di prendere il volo, come quella piccola farfalla, di brillare e volare in alto in alto, come solo tu meriti di andare!
per te è arrivato il momento di volare al di là di quella finestra, oltre quel giardino di cui mi scrivevi in quel tuo sms... ora spiega le tue ali, che sono forti e pronte, meravigliosamente belle, come la tua persona...
e non avere paura di "fare il salto", di mostrare a tutti quanto di dolce e bello c'è in te...
e non temere: quel giardino sarà sempre vivo nei nostri cuori e la distanza non ne farà appassire i fiori o ingiallire le foglie...
vola amica mia!
ti auguro ogni bene ed ogni felicità!
mi mancherai tantissimo e spero che le nostre vite professionali possano rincrociarsi presto... le vite del cuore, invece, saranno legate per sempre!
TVB"

mercoledì 30 giugno 2010

certe volte... post triste...

è vero... da quando seguo l'iniziativa di Eniko ed anche facendo un percorso personale difficile e lungo, sto cercando di focalizzare le energie e l'attenzione sui momenti felici delle mie giornate, cercando di non lasciarmi sopraffare dai brutti pensieri, dalla nostalgia, dal dolore per la perdita di mamma...
ma certe volte è proprio dura... certe volte hai quei momenti che spaccheresti tutto... che ti manca tutto... che hai voglia di scappare via o di rinchiuderti in un angolo a pensare e piangere...
ieri è stata una volta di queste... non che sia successo nulla di particolare... ma basta quell'attimo a rendere la giornata pesante... tutto più faticoso...
al pomeriggio sono sola con giulia... io adoro stare con lei, ma capitano quei pomeriggi dove tutto non va bene... iniziamo un gioco, ne vuole fare un altro, vuole che canti una canzone, inizi e ci sono solo "gno" perchè non è quella che vorrebbe lei... e così via...
ed allora gira l'umore e sei stanca di tutto... stanca che nessuno si preoccupi se sei viva o morta, se ce la fai o no ("ognuno ha la sua croce"... papà non è proprio così....), se avresti bisogno di un break, del perchè poi quel break non ti organizzi per averlo, se "che ci vuole", ma io sono stanca e depressa e triste e questo sorriso non è lo specchio della mia anima... li c'è un buco nero che a volte mangia tutto... la bellezza di tanti momenti... i sorrisi col naso arricciato di giulia, le parole preoccupate del marito... tutto viene risucchiato...
e ti accorgi che non ne puoi più dei giorni tutti uguali, dell'avere solo mezz'ora contata al pomeriggio se lei dorme per le milioni di cose che vorresti/dovresti fare... dell'odiare tutti quelli del palazzo che sbattono le porte, e ad ogni tonfo pregare che non si svegli se no anche quella mezz'ora te la sogni... di fare la pipi con lei in giro per il bagno o che batte alla porta, che certe volte neanche ti rendi conto se l'hai fatta o no... e di tante altre cose sei stanca, ma al tempo stesso non riesci a mollare... che in fondo amo stare con la mia bambina... ma certe volte è così difficile...
e sei stanco anche di chi ti circonda, che una parola di incoraggiamento o di calore mai eh?... tutti si credono che siamo forti, che "la vita è così" "coi bambini è così"... queste le frasi più gettonate.. ma così che??... che ne sapete di me, di noi... perchè non andate al di la dei risultati, del sorriso che incontrate... la porta è socchiusa... sbirciate dietro... non vedete quanto siamo stanchi?.. ma quanto vorremmo ancora fare?... non vedete quanto abbiamo bisogno di un abbraccio, di un "come stai?" per ascoltare veramente come va...
sono stanca... sono triste... mi manca mia madre... tanto... tantissimo.... mi manca maledettamente... perchè lei (a suo modo...) ci sarebbe comunque stata... lei in qualche modo (anche malandato) mi avrebbe aiutato... mi manca così tanto da togliermi il respiro... le parole... solo le lacrime scendono se penso a lei ed a tutte le cose che facevamo e che avremmo voluto fare... non è giusto che sia andata così... non è giusto... e mi manca così tanto...
ma "la vita è così"... ecco come mi consolano... ed io da sola ancora non trovo un pò di pace... di forza... e mi chiedo se questo dolore si attenuerà mai... dicono che devo risolvere il passato per poter dire "addio" a mia madre... dove addio non è dimenticare, ma trovare un nuovo equilibrio... spero di riuscirci... voglio riuscirci... ma non voglio dire addio.... non ce la faccio...

mercoledì 2 giugno 2010

quant'è difficile...

l'iniziativa di Eniko mi sta aiutando a cogliere solo quello che c'è di bello, di felice in queste settimane che stanno trascorrendo veloci... è una bella abitudine, un nuovo punto di vista per vedere e valutare le cose... ma quanto è difficile...
è difficile cercare di focalizzare l'attenzione solo su questi momenti e non vedere tutti gli altri...
tutti gli altri momenti in cui sono triste, stanca, sola, depressa... in cui tutto mi sembra inutile, vuoto, nero... in cui vorrei stare sola con le mie cose, i miei momenti, i miei interessi che stanno li e mi guardano, mi aspettano ed io non ho voglia, tempo, forza...
i momenti in cui mi sembra di non sentire niente... in cui sento un buco nero nell'anima che mangia tutto il bello che ho accanto...
i momenti in cui mi manca mia madre tanto da sentirmi soffocare.... tanto che le lacrime mi scendono da sole sulle guance, tanto che urlerei e butterei tutto all'aria... tanto che mi viene da urlare "ma voi che ne sapete di quanto sto male io??..." quanto mi sento sola, quanto mi sento triste, quanto vorrei solo rivederla un momento per abbracciarla... per dirle quanto mi manca, per fare le nostre quattro chiacchiere... per illudermi che tutto sarà più facile... che c'è lei con cui posso sfogarmi, parlare, raccontare, chiedere...
i momenti in cui mi sento sola da morire... senza davvero nessuno... e mi ritrovo a guardare il cellulare in continuazione, sperando in un messaggio, uno squillo... una mail...
i momenti in cui penso che a settembre giulia andrà al nido... e, sebbene sia convinta che lei starà benissimo, sono io che non sono pronta anche a questo distacco... ho bisogno di più tempo per prepararmi... ed al tempo stesso non sono in grado di prendere 4 mesi di maternità facoltativa e stare con lei fino al ritorno di mia cognata... non ce la faccio, non ho la forza, l'equilibrio mentale per stare con la mia bambina, sole, x 4 mesi... e di questo mi sento profondamente in colpa...

mercoledì 31 marzo 2010

uffa...

sono stanca... veramente stanca...
oggi è una di quelle giornate che prenderei la porta e me la chiuderei dietro per andare a rifugiarmi in un posto tranquillo, silenzioso, dove posso fare solo quello che mi va...
sono stanca... di quella stanchezza che senti nelle ossa, che senti nella testa, che senti nel cuore...
sono stanca... ho bisogno di una parola amica, di un conforto, di qualcuno che si prenda cura di me... non ce la faccio più a rimboccarmi le maniche ed essere quella che da forza, che da un sorriso, che da coraggio...
sto male nel cuore e nel fisico... e devo ancora essere quella che è forte, che porta avanti tutto...
giulia ha il raffreddore ed un inizio di tosse... il marito è ko... tonsillite... 38 di febbre, in coma a letto... io ho mal di gola.. una stanchezza cronica... la depressione più totale... ma devo essere qui presente, cercando di sorridere... pronta a giocare, ridere, scherzare, consolare, cucinare, lavorare... quando tutto quello che vorrei è stare sola... in silenzio a fare le mie cose...
mi mancano i giorni che avevo i pomeriggi tutti per me e non con i minuti contati prima che giulia si svegli... mi mancano i pomeriggi di totale cazzeggio al computer, al mio quaderno di appunti, conti, foto... i ritagli, gli incolli... senza pensare, senza dover fare, senza responsabilità e doveri...
mi manca passeggiare ed una pizza con gli amici, tranquilli su un divano a far due chiacchiere...
mi manca mia madre... a cui avrei potuto raccontare i miei malumori, le mie paure, che sarebbe venuta con la sua bicicletta a darmi una mano, a prepararmi qualcosa di caldo, a prendere i panni da asciugare nel suo bagno...
mi manca il rumore del suo infilare la chiave nella porta di casa e dirmi "chicchi??" a chiedermi dove fossi, mi mancano le sue telefonate, mi manca i suoi "vieni che ti ho preparato "la palla"(il macinato condito per farci le polpette)... mi manca così tanto... mi mancano le nostre passeggiate a fare la spesa.. mi manca tutto, pure le sue uscite infelici, il suo essere pesante e poco comprensiva...
mi manca tutto. maledettamente tutto... ed in giorni come questi ancora di più....
ma questo sembrano non capirlo... perchè mi sforzo di sorridere, la gente pensa che sto bene, che ho superato il momento peggiore... non sanno che sorrido per non buttarmi per terra e piangere tutto il giorno, non sanno che nel buio ci sto dentro con tutte le scarpe... il dolore e la sofferenza fanno paura alla gente.. non capiscono, non capisci forse neanche più tu, marito mio... tu ched da sempre "sopporti" tutti i miei malumori, ma che ultimamente, stanco anche tu, fraintendi i miei sguardi, le mie parole, le mie intenzioni... non sai che terrore oggi a vederti a letto dolorante e con la febbre alta.. ti ho associato subito al letto di dolore di mia madre.. e quanto avrei voluto sprofondare li accanto a lei, abbracciata a lei... tornare bambina nelle sue braccia per sapere che lei c'era e che sarebbe andato tutto bene...
tutto bene non è andato... ed io ho paura che mi sto perdendo... che mi sto perdendo e non ce la faccio a tornare da te... ho paura che senza di lei non ho la capacità e la forza di capire dove andare, che fare... come uscire da tutto questo... ho paura di come la mia vita sarà diversa senza di lei.. lei che, nonostante le divergenze, era comunque la mia bussola... il mio navigatore... il mio punto di riferimento... lei che mi dava indicazioni, leggeva, si informava su tutto... e poi spiegava, consigliava... ora chi mi aiuterà al posto suo?.. chi mi guiderà?... ho paura... e mi manca davvero troppo... troppo...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...