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martedì 15 aprile 2014

ricomincio da qui...

Chi ha letto il post precedente o mi segue su instagram, avrà sicuramente visto che i giorni passati sono stati giorni difficilissimi... giorni pieni di dolore, di lacrime, di visite, di ospedali... giorni lunghissimi, densi, pesanti per le decisioni da prendere, per gli eventi che precipitano, per la tristezza della fine di quello che doveva essere un periodo di gioia, amore che si moltiplica, di attesa per una famiglia in crescita... 
Nel post precedente scrivevo di come una telefonata ti cambia la vita... di come una telefonata distrugge il castello di carta dei sogni che avevo iniziato a creare nella mia mente... di come una telefonata ti dia il senso dello tzunami che travolge la tua vita... che la cambia irrimediabilmente... che niente sarà più come prima...
Il cervello in quei momenti si rifiuta di capire fino in fondo quello che ti stanno dicendo... che a volte i medici hanno un modo tutto loro di comunicarti una notizia che devasterà i tuoi sogni, che distruggerà tutti i pensieri fatti sui mesi a venire... ti parlano di un "problema"... quando quel "problema" riguarda il tuo bambino, è il tuo bambino... già il mio bambino... il bambino che pensavo, che sognavo sano e sorridente, magari già con un dentino che faceva capolino tra le gengive, che mi guarda e sorride...
avevo iniziato a pensare ai nomi, aspettavo solo di sapere il sesso per scegliere quale e per dirlo a Giulia, fiduciosa com'ero che tutto sarebbe andato bene... mi sarebbe piaciuto chiamarlo Matteo o Riccardo... perchè si, il mio bambino era un maschietto... proprio come me lo sentivo io... 
Il mio bambino era un maschietto ed ora, invece, è un angelo nel cielo... si, perchè il mio piccolino non c'è più... a 13/14 settimane il suo cuoricino ha smesso di battere... ed ora è in cielo, insieme alla mia mamma...

E forse è stata proprio lei a venire a prenderlo, quando ha visto la sofferenza per i problemi di salute del piccolino... per evitare di mettermi di fronte alla decisione più difficile della mia vita... nella mia fantasia penso che lei sia venuta a prendere lui, il suo nipotino, così piccolino e speciale... perchè noi, i suoi genitori, non avremmo avuto la forza, il coraggio, i mezzi fisici e soprattutto psicologici per affrontare tutto quello che sarebbe stato... 
Ma la natura alla fine ha deciso per noi... il nostro piccolino ci ha evitato di portare a termine la decisione più orribile, atroce e devastante della nostra vita... il suo cuoricino si è spento e lui era già in pace... si è addormentato cullato nella mia pancia, fino alla fine coccolato, nutrito ed amato... fino all'ultimo... 

I giorni passati sono stati un vero incubo... medici, ospedali, visite, attese... vissuti in apnea, disperati e con l'unico desiderio di andare oltre... oltre le visite, oltre gli sguardi impietositi, oltre il "è stato meglio così" di alcuni medici, di alcune infermiere... meglio così di che?... sarebbe stato meglio che tutto fosse filato liscio, ecco cosa sarebbe stato meglio... che il mio bambino fosse stato vivo, sano... sgambettante nella mia pancia... e che io/noi non avessimo vissuto un inferno... ecco cosa sarebbe stato meglio...   sono stati giorni vissuti con l'unico desiderio di andare avanti, di superare la strettoia dell'imbuto per uscire di nuovo e poter respirare... per uscire di nuovo a guardarsi intorno, smarriti, e trovare i cocci da raccogliere, rimettendo ordine nella nostra vita, così devastata e frullata nel giro di pochi istanti, di pochi giorni... 
La sensazione, infatti, è proprio questa... quella di aver sognato, si di aver fatto un bel sogno che poi si è trasformato in incubo... vi capita mai?... la sensazione, lo smarrimento di aver dovuto reinventare per ben tre volte la mia vita, nel giro di pochi, pochissimi mesi... la prima a gennaio, quando ho scoperto di essere incinta... a febbraio la seconda, quando ho resettato la mia vita "normale" per stare a casa a "covare" il mio piccolino... per stare a riposo e permettergli di crescere dentro di me... l'ultima a fine marzo, quando iniziavo a rilassarmi, e finalmente ad entusiasmarmi per questa gravidanza, occupando le giornate di riposo cercando su internet passeggini, tutine, informazioni sui pannolini lavabili... di nuovo la doccia fredda, gelata... la palata in fronte mentre cammini sorridente e sereno... 
tante, troppe emozioni forti e contrastanti nel giro di troppo poco tempo...

ed allora eccomi qui... attorniata dai cocci... che cerco di raccogliere... ed andare avanti... eccomi ancora per qualche altro giorno a riposo, per recuperare forze fisiche e, soprattutto, psicologiche, emotive, per affrontare di nuovo la mia vita, i fantasmi sotto al letto...
per affrontare le domande di chi non sa... lo sguardo triste di chi ci è passato e mi racconta la sua storia... 
martedì prossimo tornerò al lavoro... e spero che questo mi aiuti a riprendere la mia vita in mano...
ricomincio da qui , con tanta paura e cercando in me tutto il coraggio di cui sono capace... 
ricomincio a vivere, godendo dei momenti felici... degli abbracci e sorrisi di Giulia e di mio marito... la vera ragione della mia vita...
ricomincio a vivere pur sapendo che non so ancora qual'è il senso di tutto quello che è successo... forse un senso non c'è o dovrò solo scoprire qual'è...
ricomincio a vivere tenendo per me l'insegnamento più grande che tutta questa storia mi ha dato... che nella vita MAI DIRE MAI... che per dire di una situazione devi solo passarci... che non ci sono scelte "cattive" o "buone" a prescindere... che tutto va contestualizzato... che ognuno di noi porta nel cuore una croce e non bisogna giudicare dall'esterno... che non ci sono "scelte più facili", che risolvono il problema, ma scelte sofferte, laceranti che nessuno deve permettersi di giudicare... 
che la vita è bella... nonostante tutto... nonostante i momenti difficili, orribili cui a volte ci pone di fronte... 
ricomincio da qui... ancora una volta...

lunedì 3 marzo 2014

il manuale della mamma perfetta, anche no

in questi giorni di riposo, dopo pranzo mi piace restarmene sul divano ad oziare... quando mi ricapita di avere un'alibi così infallibile? 
facendo zapping mi sono soffermata su una serie tv che mi piace molto, "brothers and sisters", la conoscete? 
era la puntata in cui una delle sorelle (Kitty) parla con l'altra (Sarah) di quanto c'era rimasta male che, in seguito al fatto che non riuscisse a rimanere incinta, il marito (il senatore Mc'Allister) la spronasse ad andare avanti, a pensare all'adozione... Kitty era arrabbiata con il marito e si sfogava con la sorella, perchè in quel momento il suo desiderio più grande era sentire un bimbo dentro di lei... e ricordava un giorno in cui Sarah, incinta di 7 mesi, le aveva fatto sentire il suo bambino muoversi nella pancia, in una bella giornata tra sorelle... Sarah di quel giorno ricordava solo l'acidità di stomaco, per un pranzo troppo piccante... 
e li, nel bel mezzo della storia, Sarah dice una cosa che mi ha fatto riflettere (e nel film fa cambiare idea a Kitty, riguardo l'adozione): tu ricordi i movimenti nella pancia, io l'acidità di stomaco... i ricordi sono relativi, quello che conta è che è nato un bambino, e questo è per sempre...

beh, questa frase ha fatto l'eco dentro di me, chiamando a raccolta tante emozioni sopite... risvegliando corde dolenti... e mi ha fatto riflettere su quanto, nella maternità, nell'attesa e nel post nascita, ci facciamo coinvolgere dal "socialmente corretto", da quello che dicono/pensano gli altri... su quanto lasciamo che i loro giudizi, i loro sguardi, i loro "dovresti/potresti/perchè non fai?" ci facciano sentire "mamme di serie B"... 

quando ero incinta di Giulia, lei fino a quindici giorni prima della data presunta del parto, era seduta nella mia pancia... invece di stare "in posizione", a testa in giù e magari già incanalata, lei era tranquillamente seduta... la mia gine (a quei tempi un po' integralista, in quanto mamma di quattro, si quattro, bimbi avuti naturalmente) mi aveva programmato il cesareo quasi come si prenota il taglio di un braccio... io, scema (si, perchè a quel tempo ero "scema" e mi lasciavo condizionare anche da un ciglio alzato!) mi sono sentita in colpa, mi sono sentita "meno mamma" perchè avrei partorito col cesareo e non naturalmente, come se poi il cesareo fosse una passeggiata e non una vera e propria operazione... 
poi Giulia a due giorni dalla data del cesareo si è girata e messa in posizione ed è nata con parto naturale...
ma non è questo il punto...

il punto è che quelli che ci circondano (conoscenti e non) sono sempre prodighi di consigli non richiesti, sono pronti a sfoderare le loro perle di saggezza su cosa "è giusto" o meno... su cosa una mamma deve o non deve fare e sono pronti a massacrarci per le nostre scelte (volute o dovute) che non rispecchiano i canoni di un fantomatico "manuale della mamma perfetta", che tutti conoscono a memoria, tranne te, che tutti seguono o hanno seguito alla lettera, tranne te...

se partorisci naturalmente sei una brava mamma, perchè si partorisce con dolore e sofferenza... perchè se fai il cesareo hai scelto o avuto una strada privilegiata... ma de che? farsi tagliare la pancia, per quanto il taglietto possa oggi essere piccolo, è sempre un'operazione e vuoi mettere?!?...
se allatti al seno sei una brava mamma... parto naturale e allattamento al seno poi sono il top su tutti i libri della "brava mamma" o sui "manuali della mamma perfetta" che cercano tutti (vicini, suocere, madri, tv, giornali...) di inculcarci come la bibbia del comportamento materno, dell'essere e sentirsi mamma...

se allatti con il latte artificiale sei una mamma di serie B, che guarda solo alla praticità, alla comodità, magari perchè non ti va di rovinarti il seno o non hai pazienza o non capisci quanto è importante per la salute di tuo figlio il latte materno, per non parlare "dell'idillio amoroso" (???) che scatta, occhi negli occhi, con l'allattamento al seno... ma de che? che l'allattamento al seno sia ottimo per la salute del bimbo per carità, nessuno lo mette in dubbio, ma come vi permettete di giudicare la decisione di una mamma di non allattare? magari non può, non se la sente (è un impegno a volte devastante!), non ce la fa più, ha dei problemi di salute o organizzativi perchè magari è costretta a tornare al lavoro... magari ha solo deciso che per lei è meglio così... e ci sta tutto! ogni motivo è sacrosanto e va rispettato e non per questo deve essere messa sul rogo!
io ho allattato al seno, a richiesta... ed è stato devasante!... ero convinta di farlo perchè tutti mi dicevano che era il meglio per mia figlia, ed io sono passata sopra a tutto per farlo, anche alla mia lucidità mentale... fortuna che a cinque mesi ho smesso gradualmente... altrimenti diventavo pazza.... 
allattare a richiesta è significato che ogni mezz'ora Giulia si attaccava... e li duemila pensieri e paranoie sulla bontà del mio latte, i dubbi se avesse fame o fosse viziata, i problemi organizzativi per uscire, per fare qualsiasi cosa... che guai anche solo pensare di tirarselo il latte e farglielo dare con biberon, o a preparare una poppata con il latte artificiale...

se non senti un amore travolgente nell'istante stesso in cui vedi quell'esserino urlante uscito da te, sei un mamma di serie "B", forse anche un mostro di mamma... io non so voi, ma quando ho visto Giulia per la prima volta, il mio primo pensiero è stato "e adesso tu chi sei?!"... quando me l'hanno data appena nata ho pensato che era carina, che era la nostra piccolina, che era lei che mi mollava i calci tra le costole... che, dio ti ringrazio, era sana, aveva cinque e cinque dita sulle mani e sui piedi... ma non ho sentito quell'amore che molte dicono di aver provato appena visto il loro piccolo...
io ho avuto anche paura a prenderla in braccio al primo allattamento alla nursery... e mi sono sentita in colpa per questo... non ho sentito subito l'amore idilliaco che leggevo sui giornali... ero più sopraffatta dalla responsabilità che quell'esserino mi chiedeva... dal "per sempre" che ci legava e che riempiva le mie giornate di poppate, pannolini e mi faceva girare per casa come una mucca zombie...
l'amore è venuto poi... pian piano... e per questo ancora oggi mi sento in colpa, mi sento una pessima madre...

se torni subito al lavoro, sei una mamma incosciente, che non c'è cosa migliore di una mamma a casa per la serenità del tuo bambino... ma de che?... per carità se è una libera scelta ed una ha la voglia e la possibilità di farlo, ben venga... ma chi decide di ritornare (o deve ritornare) al lavoro dopo tre mesi e, per questo, mette suo figlio al nido è "meno mamma"? ma fatemi il piacere!! anche qui ogni scelta, ogni decisione è sacrosanta, non sono scappatoie, non è che una fa un figlio e poi lo molla... le scelte possono essere dettate da mille ed una ragione, tutte da rispettare... ognuno ha diritto di fare le proprie, senza doversi sentire giudicare e marchiata come "mamma degenere"...

tutto questa valanga di parole e di ricordi per dire e, soprattutto dirmi, che non dobbiamo lasciarci mettere un bollino sulla nostra esperienza di mamme... non importa come siamo arrivate alla maternità, non importa quante cicatrici abbiamo nel cuore per il nostro vissuto... le cicatrici pian piano si rimarginano, a volte lasciano strappi o dei brutti segni, ma sono la nostra esperienza, unica e meravigliosa, seppur dolorosa che sia stata... ognuna di noi è diventata mamma a modo suo... non c'è giudizio esprimibile, solo ricordi, emozioni e vissuto... ognuna di noi ci è arrivata per strade diverse, ma quello che conta è che è nato un bambino (proprio come diceva Sarah nel film) e questo è quello che rimane per sempre...
ognuna di noi si è sentita mamma nel momento in cui si è sentita pronta... alcune prima, alcune subito, alcune dopo, altre pian piano, giorno dopo giorno...
io per molto tempo non concepivo la possibilità di dire o di dirmi "non ce la faccio più", "sono stanca", "non la sopporto"... perchè tutto mi faceva pensare che sbagliassi io qualcosa, che fossi solo io stanca, depressa, desiderosa di una doccia in solitaria, di una passeggiata sola con il marito... e, anche li, incoraggiamento esterno zero, che "questa è la vita", "hai voluto la bicicletta".... e santa la scoperta del mondo delle mamme blogger che "osavano" dire che palle 'sti marmocchi... mi hanno davvero salvato dalla depressione e dall'infermità mentale!...

non lasciamoci giudicare, etichettare... la gente, ahimè, non ha di meglio da fare che guardare agli altri... e allora lasciamoli guardare e parlare... almeno avremo dato un senso alle loro misere giornate...
non esistono mamme di serie "A" o "B", tanto meno esistono "mamme perfette"... ognuna è se stessa, nel bene e nel male e va bene così... ricordo con tanto affetto una mia collega che, ancora avevo il pancione, mi disse "ti chiederai mille volte al giorno ma chi me l'ha fatto fare? e diffida da chi ti dice che non l'ha mai pensato"! sagge parole!!

tutto questo anche per dirmi che stavolta per me voglio che sia tutto diverso... voglio essere serena e sicura delle mie decisioni, voglio scegliere cosa fare rispettando me stessa, le mie forze, le mie esigenze di "sopravvivere" alla nascita di mio/a figlio/a senza paranoie, senza la paura di sbagliare tutto, di fallire rispetto a quanto previsto dal manuale della "madre perfetta"... senza lasciarmi influenzare da tutti i dovresti/potresti/perchè non fai che mi propineranno tutti, conoscenti e non... senza sentirmi l'unica a pensare di essere stanca o stufa o che se non mi sento o vivo tutto in rose e fiori è perchè sbaglio io o non voglio bene a mio/a figlio/a... ho già dato, grazie...


e voi, qual'è la vostra esperienza, il vostro pensiero a riguardo?

mercoledì 5 giugno 2013

due mesi

oggi sono esattamente due mesi che siamo approdati a casa nuova... 
tante e tante volte avrei voluto pubblicare le foto, scrivere i miei pensieri, le mie emozioni relativamente a questo passaggio, ma è più forte di me... le emozioni, così come i pensieri, è un periodo che ho bisogno che "maturino" nel mio cuore e nel mio stomaco per poi farle uscire... e per rimuginarci su... 
forse è per questo che non ho ancora trovato il tempo ed il modo di raccontare il nostro trasloco, il passaggio da casa vecchia alla nuova... tante le emozioni in ballo...
ora, a distanza di due mesi, inizio a sentire il bisogno di finire di sistemare, di dare un posto alle cose, di abbellire le stanze, di ultimarle, di rifinirle... ed al tempo stesso sento il bisogno di vedere nero su bianco le parole relative a quei giorni, le foto del cambiamento...
memore dei tanti consigli letti su blog e su internet, ho cercato col marito di gestire questo trasloco nel migliore dei modi e, devo dire, ce la siamo cavata decisamente bene, per garantirci una vita pressoché normale fino all'ultimo giorno, dovendo comunque andare al lavoro noi e giulia a scuola... e non è stato semplice! avevamo gli scatoloni in ogni angolo, in più molti li abbiamo dovuti fare la mattina stessa del trasloco per togliere soprattutto le cose dal nostro armadio, da quello di Giulia ed i suoi giochi, che fino all'ultimo momento ha voluto le scatole aperte, non si sa mai...
è stato difficile dire "addio" alla quotidianità in quella casa... già più di un anno fa non riuscivo neanche solo a pensare di dirle ciao... vederla svuotarsi giorno per giorno, impacchettarla, è stato emotivamente duro... tanti ricordi, emozioni venivano a galla... tante, troppe forse tutte insieme, è per questo che ho voluto prendermi i miei tempi, fare tutto con calma... non sono ancora brava nel gestire le emozioni, i ricordi, gli stati d'animo a lungo repressi vanno dosati, centellinati... gestiti con calma...
mi è dispiaciuto togliere quanto negli anni avevamo costruito... i ricordi di passaggi di vita, di crescita della piccola Giulia... come la foto di George dietro la serratura di casa, messo da Giulia perché doveva fare la guardia a casa e non far entrare i mostri... oppure tutti gli adesivi di peppapig attaccati sulla libreria tanto tempo fa... o gli adesivi di winnie the pooh che avevo attaccato io al retro del mobile per abbellire la cameretta di Giulia, quando avevo ancora il pancione...



è stato triste vedere svuotarsi la nostra piccola casetta... i mobili pian piano portati via dalla ditta del trasloco, smontati velocemente e messi tutti in un furgone, pronti per una nuova destinazione..


ma la cosa più strana è stata per me, vedere quelle stesse cose a casa nuova come se ci fossero sempre state... ed allora forse aveva davvero ragione Roberto quando diceva che casa siamo noi tre... il nostro nido lo facciamo noi, dovunque... 



e siamo stati bravi ad organizzarci in modo tale da vivere quasi normalmente, anche la nuova casa fin da subito, preparando normalmente la cena anche il giorno del trasloco, stabilendo nuove routine per giulia, il più possibile uguali alle vecchie, svegliandoci a casa nuova e facendo colazione tutti e tre insieme, con un piccolo regalino di benvenuto alla piccola di casa... 


Giulia devo dire mi ha veramente sorpreso, come sempre e solo i bimbi riescono a fare... pensavo accusasse di più il colpo del cambiamento, magari non volendo dormire da sola nella nuova camera, o svegliandosi la notte... invece è stata fin da subito molto tranquilla... sembra aver vissuto questo cambiamento con molta naturalezza... con gioia... forse perchè l'abbiamo sempre coinvolta in ogni fase del passaggio... forse perchè ci ha sentiti tranquilli a noi... o forse semplicemente perchè per lei "casa" è solo dove sono mamma e papà e le sue cose... 
si è rilassata subito a casa nuova, smettendo anche quel continuo balbettare che aveva ripreso a fare nelle settimane subito precedenti il trasloco e che, probabilmente, è stato il suo modo di esternare la tensione, lo stress, la paura del cambiamento... il disagio per l'incognita di questo importante passaggio... è stata brava, molto più di me!


si, molto più di me che solo da poco mi sto "rilassando"... che apprezzo i vantaggi dell'abitare qui, che "mi piace vincere facile", uscendo a piedi a qualsiasi ora... anche per andare a prendere giulia a scuola e che tutto è a portata di mano... 
io che ero torturata da i "se" e dai "ma"... soprattutto dai "e se poi non mi piace/non ci troviamo bene"?....
io che spero di sistemare al più presto tutte le pendenze...  
io che in questi giorni mi frullano in testa mille e mille pensieri... è vorrei avere un apparecchio che si attacca al cervello e traduce nero su bianco i pensieri, per non perderli nessuno...
io che alla fine di tutto (o è solo l'inizio?) mi sento davvero un pò stanca... ed allora, nonostante le rogne della cappa da gestire e le n-mila cose da voler fare, per fortuna che da domani, per due giorni, sto in ferie!

venerdì 10 maggio 2013

this moment


{this moment} - A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember. 
da un'idea di SouleMama.

domenica 4 novembre 2012

Halloween

Ma da quant'è che non scrivo?!?... Mamma santa è quasi un mese!!...
Il tempo mi è praticamente volato!! Tante cose fatte e da fare, tanti pensieri da voler fermare nero su bianco, ma poco tempo per farlo... e la sera sono troppo stanca per scrivere qualcosa di sensato ed allora preferisco fare un salto qua e là tra i tanti bei blog nel web...
Se penso che questo post l'ho iniziato a scrivere più di 15 giorni fa... tant'è che lo avevo intitolato "aspettando halloween"!.. ed ora halloween è bello che passato!... pigra me!!...
Ed anche se è vero quel che mi dice Chiara nel mio commento, "l'importante sono i festeggiamenti", il post su halloween voglio comunque farlo per tenere aggiornato il mio diario, non solo on line... ed anche perchè halloween è stata la scusa per fare tanti lavoretti con Giulia!
Infatti, se lo scorso anno ci siamo limitate a qualche zucca su un foglio bianco ed a qualche maschera per le barbie... quest'anno mi sono fatta completamente contagiare e trascinare dalle decorazioni per la festa di halloween!... in verità è stata un pò "la scusa" per fare insieme a Giulia tanti bei lavoretti che rimandavo sempre di fare...
un pomeriggio, allora, sono andata a prenderla a scuola e l'ho portata da buffetti per comprare il cartoncino, il das e le tempere ed una volta a casa ci siamo messe all'opera!
Abbiamo tagliato il cartoncino, fatto le zucche col pennarello nero e le abbiamo ritagliate con le forbici... farle è stato uno spasso... con Giulia che, ad ogni occhio, bocca o naso, tirava su la sua zucca urlando "uuuaaa!!" per farmi spaventare dalla mostruosità della sua creazione!!










dopo averle create e tagliate, le abbiamo attaccate alla porta di casa, per spaventare chi viene a suonare!
dopo le zucche col cartoncino, ne abbiamo create due con il das... erano secoli che non lo usavo!, maneggiarlo, odorarlo, mi ha portato indietro nel tempo, a quando facevo i lavoretti a scuola... che nostalgia!.. a Giulia è piaciuto molto... insieme abbiamo fatto due zucchette che, poi, abbiamo pitturato di arancione e nero...






















questa è la nostra porta di casa... se veniste oggi a trovarci vi spaventereste di sicuro: fantasmi, zucche "mostruose", ragni, pipistrelli... uno spasso crearli insieme alla mia piccolina... un modo per lei di affrontare qualche sua paura, capire che si può superare, prendendosene cura e tirarandola fuori...


ed eccola la mia streghetta alle prese con un altro lavoretto...
i pomeriggi dopo scuola, infatti, spesso son lunghi da riempire ed halloween ha scatenato la mia fantasia, la voglia di cercare nel web qualche idea carina da proporre a Giulia per realizzarla insieme... sicuramente un'abitudine da continuare per tutto l'inverno!...
questa volta l'idea per questo lavoretto l'ho rubata ad Ester... quando ho visto le sue bellissime lanterne non ci ho pensato due volte!... all'idea di base ho, però, fatto qualche modifica, utilizzando le tempere ed i pennelli al posto della carta velina per creare i volti dei "mostri"...




anche a Giulia è stata entusiasta di questo lavoretto... tutta concentrata, seria, seria ha dipinto il barattolino... si è un pò arrabbiata quando non riusciva a fare le linee nere del viso del "mostro", ma con un pò di pazienza e un mio aiutino ce l'abbiamo fatta!...
da quel pomeriggio creativo son venuti fuori anche qualche fantasmino volante per casa (idea presa da pinterest) e qualche faccia da mostro...




una sera a casa di amici... la mia streghetta indecisa tra essere angelo o streghetta... nell'indecisione ha fatto entrambe!



il 31 ottobre è venuto giù il diluvio universale... un vero peccato perchè i commercianti dei negozi fuori scuola di Giulia e di tutto il borgo avevano organizzato degli spettacoli per i bimbi, con giocolieri, la merenda, l'immancabile "dolcetto o scherzetto"... la pioggia, purtroppo, ha rovinato tutto... che peccato!... e che pioggia! non so da voi, ma qui dalle mie parti è venuta giù tanta di quell'acqua che mai nella vita!... le strade erano tutte allagate ed ho veramente avuto paura a guidare con l'acqua per strada tipo fiume!... avevo paura che la macchina si fermasse... che esperienza!
per fortuna siamo arrivate a casa sane e salve anche se fradicie!... era presto... ed una volta asciutte ci siamo dedicate agli ultimi lavoretti di halloween!...
cosa mancava? ma un "dolcetto mostruoso" di sicuro!!.. il solito impasto del ciambellone, cotto in delle formine singole... decorate con lo zucchero a velo!...




mostruose, ma buonissime!!... mannaggia alla dieta, ne ho assaggiato solo un velo! ggrrr....
l'ultima cosa da fare era la nostra prima zucca intagliata!... veramente una rivelazione!... facile e bellissima!!...



ed eccola la mia streghetta/fatina pronta per le sue magie...  un sorriso furbetto che strega il cuore, quale incantesimo migliore??..


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