Visualizzazione post con etichetta Città d'arte. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Città d'arte. Mostra tutti i post

lunedì 16 dicembre 2013

Rovesciata (o...ribaltata???) sono più buona!



Ma...davvero mancano solo nove giorni al Natale?

Il tempo passa così velocemente e non riesco mai a godere come vorrei del periodo dell'anno che preferisco che è quello che precede il Natale. Per il mio lavoro è un momento molto impegnativo e non mi lascia il tempo per fare tanto altro. Poi quest'anno devo anche prendere decisioni professionali importanti e definitive e sono ancora più scombussolata (o...ribaltata???) del normale.

Ieri però ho voluto staccare e concedermi un pomeriggio di relax. 
Ho deciso di fare un giro a Modena e immergermi nell'atmosfera di questa bellissima città, alla ricerca di un po' di spirito natalizio.
L'ho trovato passeggiando per le strade del centro finemente illuminate e allietate dalle musiche natalizie diffuse dai dehor degli eleganti cafè. 


L'ho trovando entrando nel Duomo, bello e suggestivo da togliere il fiato, una delle più importanti costruzioni romaniche in Italia, per la sua bellezza riconosciuto dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità. 
Nelle domeniche che precedono il Natale, la Cappella musicale del Duomo ospita una serie di concerti pomeridiani, preludio alla preghiera dei Secondi Vespri e ieri sono arrivata proprio mentre il soprano Martha Banks stava intonando arie di Schubert, regalando, a me e alle tante persone che in quel momento hanno avuto il privilegio di ascoltarla, un'atmosfera unica.

Ho trovato lo spirito natalizio entrando per puro caso in una piccolissima pasticceria, La Torteria di Tamara, che sembra un posto di altri tempi, dove la proprietaria Tamara è una deliziosa signora curatissima che offre le sue leccornie con simpatia e candore. Qui si trovano le torte della tradizione modenese, i piccoli panettoni, i classici biscotti natalizi e le scorze d'arancio più buone del mondo. Io e il mio compagno ne siamo rimasti affascinati, non volevamo più andare via. 



L'ho trovato concedendomi una cena di puro comfort food, realizzato con grande maestria, a Lo Stallo del pomodoro, antica osteria slow food dove amo andare ogni volta che vado a Modena.

Un pomeriggio così, fatto di piccole grandi cose, mi ha rimessa a nuovo e anche se sono ancora un po' rovesciata come una delle mie torte preferite, sto finalmente cominciando ad assaporare questo Natale e ho deciso che per un paio di settimane, le grandi decisioni possono aspettare.

Per la mia Tatin di mele questa volta ho utilizzato un impasto tipo quattro quarti, con la semola Senatore Cappelli che è di una bontà infinita, alla quale ho aggiunto un po' di farina di mandorle che ha dato un tocco in più a questa torta che è sempre favolosa.

Torta di mele rovesciata



per uno stampo da crostata di cm 26:

4 mele renette di media grandezza
gr. 100 di semola rimacinata Senatore Cappelli
gr. 70 di burro di centrifuga
gr. 70 di zucchero di canna
gr. 35 di mandorle
due uova bio 
la scorza di mezzo limone
un cucchiaino di lievito per dolci
un bicchierino di elisir d'arance
cannella in polvere 
3 cucchiai di zucchero di canna per il caramello

                              


Caramellare lo stampo con lo zucchero e un piccolo pezzetto di burro.
Tagliare le mele a fettine e disporle nello stampo. 
Montare il burro, a temperatura ambiente, con lo zucchero fino a renderlo bello spumoso. Aggiungere un uovo per volta continuando a montare. Unire la scorza del limone grattugiata e l'elisir d'arance (ricetta qui)
Tritare le mandorle fino a renderle farina. Aggiungerle alla semola setacciata con il lievito.
Unire le farine a poco a poco all'impasto.
Spolverizzare le mele con cannella in polvere a piacere e versare sopra l'impasto.
Cuocere in forno caldo a 170° per 25 minuti.

Buon inizio settimana a tutti.




venerdì 12 aprile 2013

hashtag fuorisalone milano

#milano
#fashion
#arts
#fuorisalone
#salonedelmobile
#madeinitaly
#italia
#creativitàitaliana
#designweek
#numeriuno
#fuckpolitica
#nonciaffonderete
#tantabellagente
#italianelmondo
#noncenèpernessuno
#ricordiamocelosempre
#eccellenzaitaliana
#qualitàitaliana
#orgoglioitaliano




























il mio fuori salone del mobile di milano
sabrina


martedì 29 gennaio 2013

Bologna, città d'arte e Dip di olive taggiasche.

Ultimo week end di gennaio, come ogni anno Bologna si anima di creatività all'insegna di Arte Fiera.
Decine di eventi fuorisalone, file ai musei fino alla mezzanotte, migliaia di persone con il programma in mano, musica, immagini, colori, suoni,  gente che trasuda voglia di vedere, di conoscere, cibo nei ristoranti, cibo nelle tele, installazioni suggestive e commoventi, installazioni per ricordare e commemorare, installazioni per stupire.
L'arte è passione.
L'arte è coinvolgente, unisce, arricchisce.
L'arte è comunicazione, è materia ed energia.
L'arte è sinergia, è personalità, è esplosione.
L'arte è magia, è vita.
Questo è quello che Bologna ha regalato in questi giorni e che a me personalmente regala ogni giorno.
Qualche immagine.















Dip di olive taggiasche



Ingredienti:

1 vasetto da gr 350 di olive taggiasche snocciolate in salamoia
olio extravergine di olive taggiasche q.b.

Sgocciolare bene le olive dalla salamoia. Foderare una teglia con carta da forno e distribuire le olive ben distanziate l'una dall'altra.
Metterle in forno preriscaldato a 100°.
Fare asciugare completamente dalla salamoia, potrebbe volerci anche un'oretta.
Non devono seccarsi, ma devono risultare asciutte.
Farle raffreddare e tritarle con il coltello o la mezzaluna. Metterle in una ciotola e aggiungere olio extravergine di taggiasche quanto basta a dare una consistenza di una salsa. 
L'ho servito come accompagnamento ad un filetto di salmone cotto al vapore e condito con qualche grano di sale affumicato.



Questo dip può essere conservato a lungo, poichè avendo asciugato completamente l'umidità delle olive e sottolio, non rischia di ammuffirsi.
Sabrina


Con questo dip partecipo al contest di Cucinando e assaggiando.




venerdì 16 luglio 2010

Genova, una dolcissima amica e Coniglio alla ligure con lemon grass e pepe di Szechuan.

genova

Decido di partire in treno, perché la stanchezza accumulata in questi ultimi mesi, mi impedisce di guidare.
Bologna - Genova diretto, tre ore e mezza...una passeggiata. Arrivo e Patrizia mi aspetta fuori dalla stazione,  la mia mini vacanza sta per cominciare!
Subito ci avviamo verso la sua bellissima casa, con una sosta per una piccola colazione in un caffè panoramico a Castelletto, vicino l'ascensore, dal quale si domina tutta la città. Che meraviglia, sono rapita dalla miriade di terrazzi sui tetti, fioriti e allestiti a giardini pensili...la mia passione!

dall'ascensore

Dopo aver ritirato il pesce per il pranzo, un San Pietro delizioso, rientriamo a casa dove ci aspetta Margherita, la figlia di Patrizia, che mi accoglie come fossi una vecchia amica, anche se ci siamo appena conosciute. Mi viene mostrata la mia camera e io mi sento completamente a mio agio, le mie amiche sono delle ospiti squisite.
Dalla finestra della mia camera da letto, che scopro poi essere quella Patrizia..tesoro troppo carina...la vista è questa.

tetti-sei

Dopo l'ottimo pranzo (antipasti con focaccia ligure, trofie al pesto sublime,  San Pietro con patate, ciliegie di Vignola e gelato alla crema con pesca sciroppata, pistacchi e miele) gustato in compagnia delle mie ospiti e due amici, comincia la visita alla città.
Rigorosamente a piedi, si raggiunge il centro storico, il più grande d'Europa, tramite un romantico ascensore che ho fotografato più volte, ma lasciam perdere sull'esito delle foto..:(((

piazza-de-ferrari
La piazza grande, Piazza De Ferrari.

Patrizia è una guida turistica appassionata, che riesce a trasmettere l'amore immenso che ha per la sua città.
Mi racconta di tutto, conosce vita, morte e miracoli di ogni palazzo, di ogni angolo che incrociamo. E' un continuo saliscendi, tra stradine strettissime e improvvise piazzette, chiese del quattrocento, palazzi nobili tenuti alla perfezione.

san-matteo

portone

E' sorprendente passare di fronte ad un portone e scoprirne la magnificenza. I pavimenti perfetti in marmo di Carrara e ardesia, i soffitti affrescati, le vetrate e le arcate dipinte.

la-prefettura
L'ingresso del Palazzo di Antonio Doria, sede della Prefettura.

uno-scorcio

basilica

La sera aperitivo al porto vecchio, tra chiacchere e fiumi di parole, complice la levataccia e il solito moijto (detta così sembro proprio una vecchia ubriacona...:)) mi ritrovo un po' brilla, ma felice della splendida giornata, non ancora finita, perché le ragazze, che hanno deciso di mettermi all'ingrasso, mi portano a cena in un ristorante molto carino in Piazza delle erbe, dove mi concedo una sublime zuppa di cozze e vongole.

il-porto

Il giorno seguente comincia con la colazione tipica genovese, focaccia pucciata nel caffellatte e le marmellatine di Patrizia buone buonissime, la mia preferita quella all'uva.
E si riscende in città e si continua la visita ai Palazzi dei Rolli, l'antitesi degli odierni bed & breakfast. Si tratta di un universo di palazzi del '600, perfettamente conservati, vere e proprie reggie, destinate ad essere dimora per le visite di stato dei Signori dell'epoca. Abbiamo visitato Palazzo Spinola di Pellicceria, di cui sono riuscita a rubare una foto della cucina e, una volta salite fino in cima la torre, i tetti di Genova.

una-cucina-in-un-palazzo-dei-rolli

tetto-cinque

tetto-quattro

tetto-tre

tetto-due

tetto-uno

Sublimissimo pranzo all'Osteria I Tre Merli, dove ho gustato un cappon magro e dei ravioli di cernia deliziosissimi.

cappon-magro


Al pomeriggio del secondo giorno, Patrizia e Margherita hanno un impegno al quale non possono mancare, l'anniversario dei Moti di Genova del 1960 e io ne approfitto per fare un giro all'Acquario per far la conoscenza del lamantino....per il quale nutro un affetto particolare...il mio compagno dice che al mattino quando mi sveglio somiglio ad un lamantino...:))) e a me piace..è una cosa carina..
Ed ecco Pepe: che simpatico, anche un po' imbranato!

Pepe-il-lamantino

La sera stanche e con i piedi a pezzi, ci siamo concesse un aperitivo a Palazzo ducale poi di corsa a casa e chiacchere fino a notte!
La mattina del terzo giorno la dedichiamo alla visita di Palazzo ducale, il palazzo del Doge.

ingresso-palazzo-ducale

portico-degli-appartamenti-della-pricipessa

Patrizia ci tiene a farmi visitare gli appartamenti della principessa, ma ahinoi scopriamo che riaprono solo in occasioni d eventi e mostre, quindi ci avventuariamo in cima al palazzo sulla Torre Grimaldina, a visitare le carceri.
Munite di elmetto, entriamo in questi piccoli corridoi e stanzette, piene di storia, che hanno detenuto fino al 1930 soprattutto prigionieri politici. Era un carcere di massima sicurezza, le celle erano blindate e le pareti testimoniano la loro presenza, con scritte e disegni. Affascinante, ci siamo divertite.

prigioni

la-detenuta-Patrizia
La detenuta Patrizia.
la-detenuta-Sabrina
La detenuta Sabrina

graffiti-dei-detenuti
I graffiti dei detenuti: Ti amo per modo di dire..

Il pomeriggio è dedicato allo shopping...ritorno a Bologna con ben due paia di scarpe e una sfiziosa borsetta da sera, due pignatte in terracotta tipiche genovesi, una per lo stufato e l'altra per le zuppe; una deliziosa teiera in alluminio.

Gironzolando per le stradine rimango colpita dalla quantità di negozietti di gastronomia, forni, focaccerie, pescherie, pollerie e perfino la trippaia, un locale dove preparano la trippa in vecchi pentoloni di rame, tutti giovedì mattina. La bellezza di questi negozietti è che sono rimasti intatti, come una volta.

la-polleria
La polleria.

lo-stoccafisso
Lo stoccafisso.

gli-artigiani-delle-chiavi
L'artigiano delle chiavi.

Arrivate a Sottoripa, il portico sul porto sotto il livello del mare,  mi sembra di sentire l'atmosfera di secoli fa, quando i marinai sbarcavano dopo mesi e mesi di mare e si perdevano tra i vicoli con un boccale di birra in mano, il pugnale nella fondina, a caccia di piacere.

vicolo

sotto-ripa

Verso sera passeggiata sul lungo mare di Nervi, uno spettacolo di colori e profumi.

vista-su-camogli
Vista su Camogli.

sotto-lungomare

la-panchina

il-tramonto

Stanche morte, ma con una forza stoica che non so proprio dove abbiamo preso, raggiungiamo Margherita e il suo ragazzo Yurik per cena sempre dai Tre Merli, ma questa volta nel ristorante sul porto.

E' l'ultima mattina, raggiungo Patrizia in sala da pranzo per la colazione e mi rendo conto che anche lei come me accusa la stanchezza per questi intensissimi tre giorni. Lo so cosa vorrebbe fare, c'è ancora tanto da vedere e scoprire di questa bellissima città, ma le propongo una gita tranquilla a Camogli e un giro al mercato orientale di Via Venti, ometto settembre come fanno loro, perché dopo soli tre giorni ho voglia di sentirmi un po' ligure anch'io.

Percorrendo in auto la città, non potevo non salutare loro...Cristoforo Colombo e Garibaldi...:)))

garibaldi

la-casa-di-cristoforo-colombo

Lungo la strada per Camogli, Patrizia continua a raccontarmi di Genova e dei luoghi che stiamo oltrepassando in auto, è una fonte infinita di informazioni e i suoi racconti sono appassionati e mi fanno amare sempre di più questa città.
E' una giornata molto calda, arriviamo a Camogli, piccola Portofino, proprio per pranzare sul porto.
Improvvisamente sono assalita dalla malinconia, sono stati giorni molto belli, intensi, ho visto e imparato tantissime cose e cosa più importante che non dimenticherò mai, poche volte nella mia vita mi son sentita così coccolata e al centro dell'attenzione come Patrizia mi ha fatto sentire.
Grazie di cuore.

camogli

Ci rendiamo improvvisamente conto che è tardissimo e che dobbiamo andare ancora al mercato e a casa a prendere le valige e di li a tre ore ho treno per tornare a Bologna. Corriamo a Genova e come per incanto si infila tutto, poco traffico e parcheggio di fronte al mercato. Il mercato, come i negozi di caccavelle, è il nostro habitat naturale e ora si che rischiamo di perdere la cognizione del tempo. Compro di tutto: basilico, rabarbaro, lemon grass, aglio, origano, pinoli,olio, olive, acciughe. Oddio mioooo  ma sono in treno!!!! Dove la metto tutta sta roba? Ma non riesco a fermarmi, sono in trans agonistico da shopping compulsivo e non resisto....si si si uno stoccafisso intero ammollato!

mercato-orientale

basilico

Corriamo a casa, manca poco più di mezz'ora alla partenza e devo anche fare il biglietto. Valige in macchina, raduniamo gli acquisti in due borse e mettiamo lo stoccafisso nella borsa freezer e via in stazione! Biglietto, corsa al binario..il 19 naturalmente, cariche come muli, ce l'abbiam fatta! Grandiose.
Son commossa, trattengo le lacrime, grazie ciccina cara, è stato bellissimo, non so come ringraziarti. Spero di poter ricambiare prestissimo. Sono felice di averti conosciuta.


Coniglio alla ligure con lemon grass e pepe di  Szechuan in cocotte di coccio genevose.

Coniglio-al-lemon-grass-e-pepe-di-Szechuan

Ingredienti per 4 persone :

un coniglio di circa Kg.1,2
due spicchi d'aglio
tre cucchiai di olive taggiasche
un lemon grass
una decina di frutti di capperi
un mazzetto di timo e maggiorana
aceto di vino bianco
un cucchiaino di pepe si Szechuan

Tagliare il coniglio a pezzetti. Scaldare in una cocotte in terracotta genovese due cucchiai di olio evo con gli spicchi d'aglio, i capperi, le erbe, il lemon grass a pezzetti e il pepe. Soffriggere per qualche minuto e aggiungere poi il coniglio. Rosolare da entrambe le parti, bagnate con l'aceto di vino bianco e lasciare evaporare. Coprire col coperchio e cuocere a fuoco basso per circa un'ora, comunque fino a quando la carne non sarà tenerissima. Aggiungere un po' di brodo vegetale se si asciuga troppo. A metà cottura unire le olive. Servire caldo ma è buono anche a temperatura ambiente.
Buon appetito. Sabrina