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giovedì 21 ottobre 2010

I germogli: la coltivazione, la raccolta e Straccetti di pollo allo zenzero e anacardi.

Come ogni anno a settembre ho visitato la mia fiera preferita, il Sana, il paradiso del biologico. Quest'anno l'ho proprio goduta. L'ho visitata tutti i 4 giorni, con calma e ho fatto incetta di qualsiasi cosa, per la casa, per la dispensa, per il frigorifero, per il viso e per il corpo... praticamente ho lascito uno stipendio! Tra tutte queste cose ho comprato il germogliatore. Era tanto che lo desideravo e finalmente eccolo qua, il produttore di germogli freschi ogni settimana e senza tanta fatica. Per cominciare ho seminato la classica soia, il fieno greco e l'erba medica, detta anche alfa alfa. I germogli sono realmente vitamine fatte in casa, una grande fonte di energia, di facile digestione e poi non si butta via nulla, si usa tutto, sia il seme che rimane che il germoglio. Se vi va di saperne di più, sul web trovate tantissime informazioni. Qualcosa vi dico anch'io a proposito delle varietà che ho seminato.

Germogli di soia: autentici integratori naturali, in grado di aiutare il fisico a drenare i liquidi, a tonificare i muscoli e a stimolare il metabolismo.
Germogli fieno greco: aprendo la busta, si sente un odore molto forte di liquirizia, che poi si perde nella crescita dei germogli,  che mantengono comunque un sapore forte e pungente. Sono ricchi di vitamine del gruppo B1, B2, PP, inoltre contengono calcio, zinco, fosforo e ferro. Favoriscono la digestione.
Germogli di erba medica, alfa-alfa:  i più completi dal punto di vista nutrizionale e integratore. Ricchi di vitamine, minerali, aminoacidi, oligoelementi e clorofilla, sono un valido aiuto per rinforzare unghie e capelli. E' depurativa, aiuta a prevenire l'invecchiamento, l'osteoporosi e l'arteriosclerosi. Queste sono solo alcune delle proprietà di questi gustosissimi germogli.

La coltivazione è molto semplice. Il primo passaggio è quello dell'ammollo: ogni seme è rivestito da una pellicola che ha la capacità di assorbire grosse quantità di acqua e mantenerne l'umidità a lungo. Mettere i semi per una notte, 12 ore circa, in una ciotola con l'acqua sufficiente a ricoprirli di un centimetro.
semi-l'ammollo


Al mattino disporre ogni varietà di seme ne proprio contenitore, versandoli semplicemente. Fate attenzione a non sovrapporli. Non è necessario che ce ne sia un gran quantitativo, se rimangono radi è meglio.

la-semina

Terminata la semina, porre il germogliatore in un punto della casa molto luminoso e annaffiare un paio di volte al giorno. I tempi di germinazione dipendono dalla varietà del seme, ma di solito in 3/4 giorni si ha la raccolta.

la-soia

il-fieno-greco

l'erba-medica

L'utilizzo in cucina è molteplice, basta dar sfogo alla fantasia. Si possono unire ad insalate di verdura  e di frutta, al condimento del riso, ali'impasto delle polpette, alla preparazione di frullati e centrifugati oppure consumare semplicemente da soli, conditi con citronette alla senape, qualche cappero e anacardi tostati, come accompagnamento di un saporitissimo e dietetico pollo allo zenzero.

Straccetti di pollo allo zenzero e anacardi.

il-pollo-allo-zenzero-e-anacardi

Ingredienti per 4 persone:

gr. 600 di petto di pollo
2 cucchiai di zenzero fresco grattugiato
una manciata di anacardi
farina di riso
sale - olio evo

Preparazione:

Tagliare il petto di pollo a straccetti molto piccoli e infarinarli con farina di riso. L'utilizzo della farina di riso me l'ha insegnata la chef di un ristorante bio di Bologna e in effetti il pollo mantiene tutta la sua leggerezza. Scaldare quattro cucchiai di olio evo in una padella  e cuocere gli straccetti. A parte tritare gli anacardi e tostarli qualche minuto. Quando il pollo sarà quasi cotto unire lo zenzero e gli anacardi. Abbassare la fiamma, aggiustare di sale e cuocere ancora qualche minuto.
Servire con l'insalatina di germogli misti.
Un abbraccio. Sabrina

martedì 4 agosto 2009

Le terme, l'aria condizionata e la Caesar salad di pollo.

Quest'anno mi ritrovo con ben 6 settimane di ferie! Ci sono arrivata piena di aspettative, con l'idea di sfruttarle al meglio, ma in questo ultimo anno ho accumulato così tanta stanchezza che alla fine ho deciso di fare le cose con calma, day by day, riservando le ultime due settimane di agosto alle ferie vere e proprie.

Allora ho cominciato le mie vacanze con qualche giorno alle Terme di Montegrotto con la mia cara amica Michela per una remise en forme. Abbiamo alloggiato alle Terme Neroniane, quattro ettari di parco curatissimo, tre piscine con idromassaggio molto belle e spaziose. Anche la cucina è stata ottima, un menù vario e molto leggero. Per ricaricare le pile è il posto ideale e la scelta di andare dal lunedì al giovedì è stata vincente, perché era pressoché deserto, mentre cominciava ad affollarsi proprio quando stavamo rientrando. Qualche massaggio, un paio di fanghi, tanto nuoto. Bello, mi è piaciuto molto.

Una volta a casa ho dovuto pensare alla spesa, il frigorifero era vuoto, quindi giri per negozi e supermercati. E qui è successo quello che temevo, tutto il benessere ricevuto dalle terme è volato via a causa dell'aria condizionata che in certi locali è veramente assurda. Per fare un esempio, c'è qua a Bologna un super "Acqua e sapone" dove sono solita andare perché i prezzi sono ottimi e la scelta dei prodotti è molto ampia. Vado a piedi, essendo vicino a casa, ma con 38° di temperatura esterna è normale arrivarci un po' accaldati... Non appena si apre la porta arriva una botta di freddo che è peggio di uno schiaffone! Ma è possibile una roba del genere? Le commesse indossano tutte la felpa con maniche lunghe! Per forza, è come essere al Polo Nord! E mi chiedo, è questo il rispetto che certi posti hanno per i loro clienti? L'escursione termica è di 18°, si rischia veramente un infarto! Avrei voglia di chiedere un risarcimento danni, visto che da due giorni sono a pezzi, con febbre e mal di gola!

Va beh...ommmm, ommmm....niente stress, training autogeno....

Allora si continua la remise en forme con cucina leggera e una buona insalata.


Caesar salad di pollo

ceasar-salad

Ingredienti per 4 persone :

gr. 300 di petto di pollo
1 cespo di insalata romana
gr. 60 di parmigiano reggiano
2 fette di pane pugliese
1/2 limone
1 cucchiaio di aceto di mele
4 cucchiai di maionese
2 filetti di acciughe sotto'olio
4 cucchiai di olio evo
timo
sale

Disponete il petto di pollo in un doppio foglio di carta stagnola, aggiungete il sale, lo spicchio d'aglio a fettine, le foglie di timo e un cucchiaio di olio. Chiudetelo e mettetelo in forno già caldo a 180° per 30 minuti. Aprite il cartoccio e lasciate raffreddare il pollo. ( Io per non accendere il forno, ho tagliato il pollo a straccetti e l'ho cotto in padella con gli stessi ingredienti).

Nel frattempo tagliate le fette di pane a dadini, scaldate 3 cucchiai di olio in una padella antiaderente e tostarli fino a che risultano dorati e croccanti.

Mondate l'insalata, spezzettate le foglie e disponetele in una ciotola.

Grattugiate gr. 20 di parmigiano e frullatelo con la maionese, l'aceto di mele, una presa di sale, le acciughe e due cucchiai di acqua.

Riducete il pollo a striscioline, aggiungetelo all'insalata con il resto del formaggio fatto a scaglie.
Servire in tavola l'insalata accompagnata dalla salsa preparata a parte.

Sabrina

lunedì 15 giugno 2009

Dall'orto del mio babbo.

Da quando è andato in pensione, il mio babbo si dedica con amore al suo orticello dove coltiva , in stile rigorosamente biologico, frutta e verdura di vari tipi, vale a dire solo quella che piace a lui...che fortunatamente è anche quella che piace a me, mentre mia madre, a cui piace una cucina più moderna e innovativa, tenta di spingerlo a coltivare cavoli rossi, cetrioli bitorzoluti e lunghissimi, zucchine di tutti i tipi e tanti altri ortaggi di cui non conosciamo neppure il nome..!
Ma babbo nulla, da questo orecchio non ci sente, anche perché si, gli piace tanto coltivare il suo orticello, ma anche andare al circolo a giocare a biliardo, trovarsi con i commilitoni a ricordare i bei tempi della naja (circa 55 anni fa..!) insomma, farsi come si suol dire gli affari suoi..!

Ora il suo orto pullula di fave, piselli, cipolline tropea, patate, le piante di zucchine sono cariche di fiori, il basilico è rigoglioso, i fagiolini cominciano ad arrivare, come i borlotti, per i pomodori siamo ancora un po' indietro ma quando arriveranno, ne saremo sommersi, il discorso vale anche per le melanzane e i peperoni. E' una vera gioia quando mi telefona e mi dice "zvetta, l'è prota na casittina" (traduzione dal dialetto romagnolo: "civetta, è pronta una cassettina"). Corro subito a prenderla e tutto è ordinato come nei banchi più belli del mercato, i fagiolini sono addirittura puliti e pronti per essere cotti!

Dall'ultima casittina ho preparato questa insalatina, semplice semplice come tutta la mia cucina, ma buona e saporita che per i suoi valori nutrizionali, può diventare un piatto unico per il pranzo.


insalata-estiva

Ingredienti :

fagiolini
zucchine
patate novelle
fagioli borlotti
capperi
acciughe
aglio, olio evo
erbe aromatiche e peperoncino a piacere
una spruzzata di aceto di vino

Pulire le verdure, tagliarle a listarelle grosse e cuocerle a vapore. Sgranare i fagioli borlotti e cuocerli in acqua con un cucchiaio di aceto per un'ora.
Imbiondire uno spicchio d'aglio schiacciato in tre o quattro cucchiai d'olio evo, aggiungere le acciughe spezzettate, i capperi, le erbette aromatiche, il peperoncino e una spruzzata di aceto.
Cuocere a fuoco lento per qualche minuto aggiungendo se necessario un po' di acqua calda fino al completo scioglimento delle acciughe. Togliere l'aglio.
Condire le verdure con la salsina ottenuta, aggiustando di olio evo e sale se necessario.
Servire tiepida, ottimo contorno per pesce al forno o alla griglia.

Sabrina

domenica 24 maggio 2009

Il friggione romagnolo.

Il friggione è una ricetta tipica della cucina povera emiliana, ma anche da noi in Romagna è tradizione prepararlo seguendo una ricetta un po' modificata.
Quella che propongo io è il friggione della mia nonna Stellina che alla ricetta tradizionale con solo cipolla bianca e pomodoro aggiungeva anche il peperone.
E' ottimo per accompagnare le salsicce e le costine di maiale cotte alla brace, sui crostini di pane e, perché no, per condire la pasta.

Con il friggione della mia nonna partecipo al concorso Sottovetro di Virginia.





Il friggione romagnolo.


Ingredienti per due vasetti da gr.300 :

4 cipolle bianche di media grossezza
2 peperoni rossi
3 o 4 pomodori pelati (io ho usato la passata di pomodoro del mio babbo)
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di aceto
4 cucchiai di olio evo
sale e pepe, un pizzico di zucchero




Tagliare le cipolle e i peperoni a listarelle. Scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio e aggiungere le cipolle, soffriggerle per qualche minuto, salare e bagnare con l'aceto. Cuocere per 10 minuti e unire i peperoni. Coprire con un coperchio e continuare la cottura per circa una mezz'ora, se si asciugano molto, aggiungere un po' di acqua calda.
A questo punto versare il pomodoro con un pizzico di zucchero per toglierne l'acidità e regolare di sale e pepe. Cuocere ancora per una mezz'ora. Versare il friggione nei vasetti sterilizzati e chiuderli immediatamente.




Se si utilizzano vasetti diversi dai Bormioli, consiglio di sterilizzarli, una volte riempiti, a bagnomaria per 15 minuti.
Sabrina

giovedì 23 aprile 2009

Insalatina di finocchi, puntarelle e pompelmo rosa.


Eh va beh sono nuova, non conosco ancora bene le dinamiche dei blogs e così mi accorgo sempre all'ultimo momento quando sta per scadere una raccolta. Partecipo con onore a questa sulle insalate lanciata da Pasticci e Deliri di una Strega in cucina.


La primavera è una stagione meravigliosa, finiscono le nebbie, la natura si risveglia, i profumi e i colori dei fiori invadono le strade, anche in una città "smoggosa" come Bologna.
Tutto riprende vita, anche lo spirito.
L'unica nota negativa è "il cambio di gestione" di frutta e verdura, dal fruttivendolo si trova poco e niente che sia di stagione, o primizie o gli ultimi residui dell'inverno. Ma con un po' di pazienza, cercando nei banchi al mercato, qualcosa di buono si trova.
Ed ecco qua allora un'insalatina che ricorda i sapori invernali, ma con un preludio alla primavera.

Insalatina di finocchi, puntarelle e pompelmo rosa.


1 finocchio
1 decina di puntarelle
1 pompelmo rosa

per la citronette :
olio evo delicato, io ho utilizzato un olio ligure
poco limone spremuto
sale, pepe, salsa worcester

Taglio il finocchio a fettine, le puntarelle a rondelline. Spello il pompelmo spicchio per spicchio.
Preparo una citronette con l'olio, il limone, il sale, il pepe e qualche goccia di salsa worcester.
Condisco l'insalata e servo immediatamente.
Sabrina