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lunedì 13 marzo 2017

La labna e il cake con il suo latticello.

Mia madre, la più piccola di nove fratelli, quasi tutti maschi, di una famiglia maledettamente patriarcale e maschilista, nata in mezzo ai bombardamenti alla fine della seconda grande guerra, ha sempre detto, da che ho memoria, la prossima volta che nasco voglio nascere uomo. Da ragazza non capivo. La mia infanzia non era stata dura e faticosa come la sua, ma con il passare degli anni mi sono calata nei suoi panni e ho capito il motivo del suo desiderio. A quei tempi, nelle famiglie contadine era normale che gli uomini lavorassero nei campi e le donne si occupassero della casa. Ma non sempre questo accadeva in armonia. Mia madre non ha mai ricevuto una carezza dai suoi genitori, ma è sempre stata comandata a bacchetta, come una sorta di Cenerentola. La sua condizione era talmente mesta che quando, quattordicenne, ha conosciuto mio padre, un giovanotto molto più grande di lei, di buona famiglia e sempre con il sorriso tra le labbra, si è fatalmente innamorata e dopo pochi anni è convolata a nozze. Da quel momento la sua vita è cambiata, ma la sua infanzia l'ha segnata a tal punto da non riuscire a riconciliarsi fino in fondo con il genere maschile. Il ritornello, la prossima volta che nasco voglio nascere uomo, risuona quotidianamente tra le mura di casa.
Nonostante questo ho sempre pensato che nascere donna è bellissimo, proprio perché per noi tutto è più complicato rispetto a quello che devono passare gli uomini e la soddisfazione di essere sempre un passo avanti a loro è impagabile! 
Poi arrivano i cinquant'anni e questa certezza inizia a vacillare. Improvvisamente cominci ad invecchiare, il metabolismo smette completamente di funzionare, ti guardi allo specchio e non ti riconosci più. Ogni giorno un nuovo acciacco e se prima potevi mangiare anche i chiodi che non ingrassavi di un grammo, ora basta una sciocchezza e la bilancia s'impenna inesorabilmente. Se poi decidi di metterti a dieta e tentare di riprendere, anche solo vagamente, la forma che avevi un tempo, è come scalare la più ripida delle montagne, una fatica inimmaginabile e alla fine, il più delle volte, se ne esce perdenti. Mentre loro...gli uomini...continuano la loro vita, come se niente fosse. Si, forse qualche chilo lo prendono, ma poi bastano un po' di  corsette ai giardini, un calcetto con gli amici e eccoli li, di nuovo in forma.
Porca miseria Mamma, lo sai quanto mi costa pensare che hai sempre ragione tu! :))

Pace, tanto vale farsene una ragione e mettersi in testa che gli sgarri si pagano cari, che a una certa età l'alimentazione deve cambiare, che tanti cibi proprio te li devi dimenticare. Non è solo una questione di estetica, ma è soprattutto una questione di salute, di stare bene. Da quando sono ingrassata quei dieci chili, mi sento più stanca, se faccio due rampe di scale ho già il fiatone, a volte sono anche meno lucida. Insomma...bisogna cambiare, rimanere leggeri per stare meglio.



Adoro i formaggi, vivrei di quelli, ma, come tutti ben sappiamo, fanno parte di quei cibi che vanno assolutamente limitati, se non eliminati del tutto. Ma non si può proprio rinunciare a qualsiasi cosa - come diceva la mitica Sandra Mondaini? che vita grama, che grama vita...- , tanto vale allora ingegnarsi a trovare qualche escamotage.
Ho cominciato ha fare la labna. Già da tempo preparo in casa lo yogurt e il passo successivo non poteva essere che questo meraviglioso formaggio che si prepara in un minuto e che dà grandi soddisfazioni.
Serve un colino, un canovaccio di tela lavato solo con acqua e che non presenti residui di profumo di detersivo, uno spago e una ciotola alta. Servono anche 500 grammi di yogurt, magro o intero e un frigorifero.
Il procedimento è semplicissimo. Dovete coprire il colino con il canovaccio e appoggiarlo alla ciotola. Versate poi lo yogurt nel canovaccio e legatelo lento con uno spago. Riponete il tutto in frigorifero per circa sei ore. Io lo preparo alla sera e al mattino è pronto. Con questa quantità di yogurt ottengo circa 250 g di labna.


Potete utilizzarla come qualsiasi formaggio cremoso, sia in versione dolce che salata.
A me piace su un crostino di pane integrale con un filo d'olio toscano, una macinata di pepe fresco e qualche spezia a piacere, tipo la curcuma.


Oppure sempre spalmato sul pane integrale con qualche goccia di miele e una spolverata di cannella.


Potete utilizzarlo anche nel ripieno dei tortelli con le erbe, oppure aggiunto all'impasto di un polpettone, o unito a un poco di parmigiano grattugiato per farcire le verdure al forno, anche per fare una crema tipo mascarpone ma estremamente light. Insomma, sbizzarritevi come più vi piace!




Visto che sono per una cucina senza spreco, conservo il siero che si forma dalla colatura dello yogurt che per me è preziosissimo. Preparo i pancake integrali senza le uova (buonissimi!!!!), oppure lo utilizzo per sostituire l'acqua nell'impasto del pane o della piadina. Questa volta ho fatto un cake per la colazione. Buono, buono, buono, anzi di più, fantastico! Ho utilizzato le mie adorate farine integrali e di grani antichi e poco zucchero - cento grammi, ma la prossima volta ne metto ottanta - perché preferisco utilizzare le spezie per addolcire.

Cake di grano arso con latticello di labna

Ingredienti:
g 150 di farina 7 di Mulino Marino
g 60 di semola integrale
g 30 di grano arso miracolo (ne parlo qui)
g 100 di zucchero di canna
g 10 di lievito per dolci
g 100 di olio extravergine delicato
g 210 si latticello di labna
1 cucchiaio di cacao 
2 cucchiai di zenzero fresco grattugiato
la scorza di un limone bio
la scorza di un arancio bio



Procedimento:

In una ciotola, setacciate insieme le farine con il lievito e il cacao. Unite lo zucchero, lo zenzero grattugiato e le scorze di arancio e limone. Impastate velocemente con il latticello e l'olio, servendovi di un cucchiaio di legno.
Ungete bene una teglia da forno a cerniera di cm 20 e infarinarla con la semola. Versate il composto e cuocete in forno caldo a 170° per 40/45 minuti. Mi raccomando fate la prova dello stecchino! Sfornate e fate raffreddare il cake su di una gratella.

Questa volta non l'ho fatto, ma sapete come potete farcirla e diventa ancora più buona, magari la potete preparare per una cena con le amiche?
La tagliate a metà e la farcite con una farcia preparata con la labna unita ad un frullato di fragole fresche e poco zucchero di canna. Spolverate con poco zucchero a velo e voilà. Semplice ma buonissima! E di stagione!






giovedì 10 gennaio 2013

Crema di carote e zenzero, con spiedini di pollo e macadamia


Niente di nuovo sul fronte occidentale...ma questa ricetta non poteva mancare nel mio diario, perché la faccio spessissimo, soprattutto ora che sono nel mio periodo detox.
Come accompagnamento a questa delicata vellutata oltre ai soliti ma sempre gustosi crostini, ci si può veramente sbizzarrire: tofu per una versione vegan, quenelle di ricotta e robiola per una vegetariana chic, code di gamberi arrotolate nella pancettina croccante per una versione più...rock, capasanta al vapore che più light non si può e...ancora ancora ancora, spazio alla fantasia.

Recentemente mi sono appassionata alla noce macadamia, questo piccolo frutto secco che sembra sia indicato come elisir di lunga vita. 

Il perché si spiega in questo testo e immagine presi nel web: 
-L'acido palmitoleico contenuto in questi frutti sembra avere degli effetti molto positivi sul metabolismo portando all'organismo benessere e longevità.
L'alto contenuto di questo acido è da considerarsi molto prezioso visto che è una sostanza quasi assente nella dieta mediterranea (è contenuto in quantità minime nell'olio d'oliva).
Le noci di Macadamia contribuiscono a combattere i radicali liberi, quindi l'invecchiamento cellulare, e il colesterolo “cattivo”. Sono alleate della salute di fegato e muscoli e grazie al contenuto di fibre regolarizzano l'attività intestinale.
Originarie dell'Australia, le noci di Macadamia sono,  tra i semi oleosi, quelli con più alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi (quindi preziosi per il nostro benessere): ben il 70%.
Si tratta di un frutti molto nutrienti, ricchi di minerali (soprattutto calcio e fosforo) e vitamine A, B1 e B2. Contengono flavonoidi (preziosi antiossidanti naturali) e elevate quantità di acido palmitoleico.
Le noci di Macadamia vengono acquistate solitamente già sgusciate poiché il guscio non è facile da rompere. Il loro sapore è dolce e delicato e vengono utilizzate in cucina per accompagnare secondi di carne o per preparare dolci, gelati, torte e torroni poiché le noci di Macadamia si sposano molto bene con il miele e il cioccolato.
-
Non c'è che dire, un prodotto detox che più detox non si può. L'unico fattore deterrente è che sono buonissime, della serie una tira l'altra, quindi bisogna stare attenti a quante se ne mangia, perché il valore calorico è molto alto, come in tutta la frutta secca.

La noce macadamia l'ho utilizzata per creare una panatura croccante a dei bocconcini di pollo, con i quali ho preparato dei piccoli spiedini per accompagnare la vellutata di carote.

Crema di carote e zenzero, con spiedini di pollo e macadamia

 Ingredienti per 4 cocottine:

8 carote di media grandezza
1 piccolo porro
acqua bollente q.b.
un pezzetto di zenzero fresco
il succo fresco di un'arancia
sale, pepe
olio evo
gr. 150 di petto di pollo
gr. 30 di noci macadamia
gr. 20 di pangrattato

Scaldare due cucchiai di olio evo in un tegame, unire il porro tagliato grossolanamente, salarlo leggermente e farlo appassire per qualche minuto a fiamma bassa.
Lavare bene le carote, asciugarle e tagliarle a rondelle. Aggiungerle al porro e fare insaporire per qualche minuto.
Coprire con acqua bollente, quanto basta per cuocere bene le carote che dovranno risultare tenerissime.
A fine cottura, grattugiare lo zenzero, il succo dell'arancia e passare nel mixer (o utilizzare il frullatore ad immersione) fino a renderla una vellutata molto liscia. Rimettere sul fuoco, aggiustare di sale e riportare a bollore, poi spegnere e coprire con il coperchio.

Tritare grossolanamente le noci e aggiungere il trito al pangrattato. Tagliare il petto di pollo in piccoli bocconcini e passarli nella panatura.
Scaldare poco olio evo in una pentola antiaderente e cuocere i bocconcini a fuoco vivo fino a rosolarli.
Creare dei piccoli spiedini.
Riempire 4 cocottine con la vellutata di carote, condirla con un filo d'olio evo e accompagnarla con gli spiedini di bocconcini di  pollo croccanti.

Ciao a tutti.
Sabrina
 
 

sabato 10 novembre 2012

I tartufi ed è già un po' Natale.

E' un sabato tipicamente autunnale, il cielo è plumbeo, gli alberi nei viali sono ricoperti di foglie dorate, l'aria è umida e fresca, il ristorante all'angolo ha il forno a legna che profuma la strada, i negozi già al mattino splendono di lampade vivide.
Percorrendo i portici verso il caffè, il profumo di pasticceria fitto e gustoso, avvolge le persone sedute ai tavoli a scaldarsi con un bollente cappuccino.
L'autunno sa mettere dei contorni precisi alle cose. 
L'odore di certe giornate di novembre sa di di terra smossa, di pino resinoso, di giorno dei morti, di mosto e castagne, di festa di San Martino, che ne fanno un preludio al Natale.
Mi piace assaporarlo, fino a goderlo pienamente.
Mi piace ricevere gli ospiti a negozio, accogliendoli con il calore delle fiamme dei camini accesi e la dolcezza di un pasticcino appena fatto.

Oggi ho preparato dei tatufini in tre versioni, un'idea carina che pensa già al Natale, deliziosa per preparare piccole scatoline gustose da regalare ad amici e parenti.
Oggi un tartufino e domani che è San Martino, la festa dei becchi, mi raccomando, marroni arrosto e vino nuovo! 
Buona domenica a tutti.


I Tartufi.





Ingredienti per circa 45 dolcetti:

gr. 150 di cioccolato fondente di ottima qualità con percentuale di 60% di cacao
gr. 150 di nocciole del piemonte pelate e tostate
gr. 50 di albicocche disidratare
gr. 50 di zenzero candito
gr. 50 di scorza d'arancia candita
polvere di cacao amaro, farina di cocco, granella di pistacchio
gr. 200 di acqua
gr. 100 di zucchero di canna

Preparare uno sciroppo con l'acqua e lo zucchero, facendolo bollire finchè non raggiunge la giusta densità.
Lasciare raffreddare.
Dividere il cioccolato e le nocciole in 3 parti uguali e al ogni parte aggiungere separatamente le frutte.
Tritare bene, ottenendo così 3 impasti differenti.
Aggiungere ad ogni impasto due cucchiai di sciroppo e amalgamare per bene.
Formare delle palline che andremo poi a confezionare nel seguente modo:
cioccolato, nocciola e zenzero le passeremo nella farina di cocco;
cioccolato, nocciole e albicocca le passeremo nella polvere di cioccolato amaro;
cioccolato, nocciola e scorza di arancio le passeremo nella granella di pistacchio.
Ecco fatto, veloci, buonissime e di grande effetto.
Ricordatevi che la base è sempre cioccolato fondente, nocciole e sciroppo per legare. A queste base potete sbizzarrirvi creando gli abbinamenti che più vi stuzzicano.
Grazie.
Sabrina




venerdì 2 dicembre 2011

Zenzero: pollo marinato in salsa di soia e lime.

La storia d'amore con Zenzero è una storia giovane, nata da pochi anni, ancora fresca e passionale e anche se, come è noto, la fase di innamoramento dura due anni, io e lui, dopo 5 anni sentiamo ancora le farfalle nello stomaco. 
Lo amo in tutte le sue forme, essiccato, candito, in sciroppo, sott'aceto, ma grattugiato fresco è  il mio preferito. 
Migliora i miei piatti di pesce, contribuisce a sgrassare le carni di maiale e di anatra, esalta i sapori nelle vellutate di verdure. E che dire dei dolci? Il suo inebriante sapore viene sprigionato in modo perfetto e ora che siamo in periodo natalizio, diffonde il suo profumo dai biscotti di pan di zenzero appesi al mio albero di Natale. 
Per finire tutte le sere unito al miele di mandarino, impreziosisce la mia irrinunciabile tisana pre nanna e se invece voglio qualcosa di più trasgressivo lo aggiungo, sempre con il miele, ad una corroborante cioccolata fumante.
Che dire...Zenzero, il perfetto compagno di vita.

Pollo marinato in salsa di soia e lime al profumo di zenzero.

pollo-marinato

Per 4 persone:

4 cosce e 4 anche di pollo
4 cm di radice di zenzero fresco
2 spicchi di aglio
4 cucchiai di salsa di soia
3 cucchiai di miele di agrumi (mandarino)
3 lime
1 pizzico di peperoncino
2dl di brodo vegetale

Tagliare a piccoli pezzi le cosce e le anche di pollo e pulirlo dagli eventuali eccessi di grasso.
Sbucciare lo zenzero e l'aglio e grattugiarli insieme con una grattugia a foro medio.
Mescolare il composto ottenuto con la salsa di soia, il miele, il succo dei lime e il peperoncino e fare marinare in frigorifero per 8 ore.
Scaldare un tegame antiaderente, scolare il pollo dalla marinata e cuocerlo coperto da un coperchio di vetro per circa 40 minuti, girandolo e bagnandolo di tanto in tanto con la marinata. 
Versare il brodo nella marinata rimasta, aggiungere il fondo di cottura del pollo e fare ridurre la fiamma a fuoco vivace fino ad ottenere una consistenza sciropposa.
Versarla sul pollo e servirle con spinaci saltati in padella con aglio e burro.

 P.S.: la foto è orribile, sgranata e sfuocata. La mia macchina fotografica ha qualche problema a me sconosciuto che unito al mio scarso talento offre questo pietoso risultato. Ma il pollo, credetemi, è gustosissimo!
Sabrina

giovedì 21 ottobre 2010

I germogli: la coltivazione, la raccolta e Straccetti di pollo allo zenzero e anacardi.

Come ogni anno a settembre ho visitato la mia fiera preferita, il Sana, il paradiso del biologico. Quest'anno l'ho proprio goduta. L'ho visitata tutti i 4 giorni, con calma e ho fatto incetta di qualsiasi cosa, per la casa, per la dispensa, per il frigorifero, per il viso e per il corpo... praticamente ho lascito uno stipendio! Tra tutte queste cose ho comprato il germogliatore. Era tanto che lo desideravo e finalmente eccolo qua, il produttore di germogli freschi ogni settimana e senza tanta fatica. Per cominciare ho seminato la classica soia, il fieno greco e l'erba medica, detta anche alfa alfa. I germogli sono realmente vitamine fatte in casa, una grande fonte di energia, di facile digestione e poi non si butta via nulla, si usa tutto, sia il seme che rimane che il germoglio. Se vi va di saperne di più, sul web trovate tantissime informazioni. Qualcosa vi dico anch'io a proposito delle varietà che ho seminato.

Germogli di soia: autentici integratori naturali, in grado di aiutare il fisico a drenare i liquidi, a tonificare i muscoli e a stimolare il metabolismo.
Germogli fieno greco: aprendo la busta, si sente un odore molto forte di liquirizia, che poi si perde nella crescita dei germogli,  che mantengono comunque un sapore forte e pungente. Sono ricchi di vitamine del gruppo B1, B2, PP, inoltre contengono calcio, zinco, fosforo e ferro. Favoriscono la digestione.
Germogli di erba medica, alfa-alfa:  i più completi dal punto di vista nutrizionale e integratore. Ricchi di vitamine, minerali, aminoacidi, oligoelementi e clorofilla, sono un valido aiuto per rinforzare unghie e capelli. E' depurativa, aiuta a prevenire l'invecchiamento, l'osteoporosi e l'arteriosclerosi. Queste sono solo alcune delle proprietà di questi gustosissimi germogli.

La coltivazione è molto semplice. Il primo passaggio è quello dell'ammollo: ogni seme è rivestito da una pellicola che ha la capacità di assorbire grosse quantità di acqua e mantenerne l'umidità a lungo. Mettere i semi per una notte, 12 ore circa, in una ciotola con l'acqua sufficiente a ricoprirli di un centimetro.
semi-l'ammollo


Al mattino disporre ogni varietà di seme ne proprio contenitore, versandoli semplicemente. Fate attenzione a non sovrapporli. Non è necessario che ce ne sia un gran quantitativo, se rimangono radi è meglio.

la-semina

Terminata la semina, porre il germogliatore in un punto della casa molto luminoso e annaffiare un paio di volte al giorno. I tempi di germinazione dipendono dalla varietà del seme, ma di solito in 3/4 giorni si ha la raccolta.

la-soia

il-fieno-greco

l'erba-medica

L'utilizzo in cucina è molteplice, basta dar sfogo alla fantasia. Si possono unire ad insalate di verdura  e di frutta, al condimento del riso, ali'impasto delle polpette, alla preparazione di frullati e centrifugati oppure consumare semplicemente da soli, conditi con citronette alla senape, qualche cappero e anacardi tostati, come accompagnamento di un saporitissimo e dietetico pollo allo zenzero.

Straccetti di pollo allo zenzero e anacardi.

il-pollo-allo-zenzero-e-anacardi

Ingredienti per 4 persone:

gr. 600 di petto di pollo
2 cucchiai di zenzero fresco grattugiato
una manciata di anacardi
farina di riso
sale - olio evo

Preparazione:

Tagliare il petto di pollo a straccetti molto piccoli e infarinarli con farina di riso. L'utilizzo della farina di riso me l'ha insegnata la chef di un ristorante bio di Bologna e in effetti il pollo mantiene tutta la sua leggerezza. Scaldare quattro cucchiai di olio evo in una padella  e cuocere gli straccetti. A parte tritare gli anacardi e tostarli qualche minuto. Quando il pollo sarà quasi cotto unire lo zenzero e gli anacardi. Abbassare la fiamma, aggiustare di sale e cuocere ancora qualche minuto.
Servire con l'insalatina di germogli misti.
Un abbraccio. Sabrina

lunedì 30 marzo 2009

La magia delle spezie.


"Io sono una Maga delle Spezie.
So usare anche il resto, minerali, metallo, terra e sabbia e pietra(...), ma la mia passione sono le spezie.
Ne conosco le origini, significato dei colori, profumi(...) I semi di vaniglia ammorbiditi nel latte di capra e strofinati sui polsi, proteggono dal malocchio. E un altro ancora: una dose di pepe a forma di mezzaluna ai piedi del letto tiene lontani gli incubi.
Ma le spezie davvero efficaci vengono dalla terra in cui sono nata, una terra di poesia ardente, di pime d'acquamarina, di tramonti rossi come il sangue.
Se vi mettete in piedi al centro di questa stanza e girate pian piano su voi stessi, vedrete allineate sui miei scaffali, tutte le spezie indiane mai esistite: perfino quelle perdute nella notte dei tempi.
Non credo di esagerare se affermo che non esiste al mondo un posto simile a questo."
LA MAGA DELLE SPEZIE - Chitra Banerjee Divakaruni.



Questo lo dedico a Essenza di vaniglia, che mi ha stuzzicata per l'ennesima volta con una sua ricetta, provata sabato sera e piaciuta all'istante.

Bocconcini di pollo speziati con yogurt e verdure



Ingredienti per 2 persone:

300 g di petto di pollo
1 carota
1 zucchina
1/2 cipolla rossa
1 vasetto di yogurt bianco naturale
1/2 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
1/2 cucchiaino di curcuma
1/2 cucchiaino di coriandolo
1 rametto di rosmarino
1 cucchiaio di olio evo
farina q.b.
1/2 bicchiere di vino bianco
Brodo vegetale q.b.
sale

Tagliare il petto di pollo in bocconcini, salarli, infarinarli e rosolarli in una padella con l'olio e un rametto di rosmarino. Sfumare con il vino e aggiungere la cipolla tritata e la carota tagliata a julienne. Cuocere per 10'/15' a fuoco medio e bagnare con un mestolo di brodo(aggiungerne dell'altro se necessario).
Quindi unire la zucchina tagliate a julienne e cuocere ancora 5'. Unire lo yogurt e le spezie, dopo 2' spegnere e servire, magari, accompagnato da un'insalata.
Sabrina

martedì 17 marzo 2009

La prima volta...



Mamma mia che emozione..! Un'emozione mista a timore...dopo mesi passati ad incantarmi davanti a tanti meravigliosi blogs, mi sono finalmente decisa a cominciarne uno tutto mio, Les Madeleines di Proust.
Un titolo impegnativo, ma solo così si poteva chiamare il mio blog, in onore a quei profumi e sapori che percorrono la vita, che ritornano immancabilmente e ti riportano indietro nel tempo.

E' un periodo che sono innamorata dello zenzero, lo metterei ovunque e, quando ho trovato questa ricetta sul forum della Cucina Italiana, ho deciso immediatamente di provarli.
Sono veramente buonissimi, molto friabile e speziati, buoni sia da inzuppare che mangiati soli soletti.
Maura nella ricetta dice di lasciarli raffreddare, ma non ho resistito, una volta sfornati e sentito il profumino nell'aria, ad assaggiarne uno ancora bollente...favoloso..

Posto anche la foto, ma immagino non sia necessaria la premessa che come fotografa lascio molto a desiderare (questo uno dei motivi che mi rendevano titubante e timorosa a intraprendere questa avventura)...ma lo faccio ugualmente e, visto che sono testarda come un mulo, non mollerò e imparerò a fare delle foto stupefacenti!

Questa è la ricetta originale di Maura, Comfort food, tra parentesi le mie modifiche.

COOKIES ZENZERO E CIOCCOLATO
ricetta presa dal libro Biscotti Muffins e Dolcetti - Giunti Demetra Edizioni

Ingredienti :
gr. 200 di farina di frumento (io ho usato farina 00 biologica - Alce Nero)
gr. 120 di burro (gr. 80)
gr. 60 di zucchero
1 uovo grosso
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 cucchiaini di zenzero in polvere (gr. 50 di zenzero fresco grattugiato)
gr. 130 di cioccolato fondente (gr. 80)
un pizzico di sale

Procedimento :
Lavorate il burro, ammorbidito a temperatura ambiente e tagliato a pezzettini, insieme allo zucchero fino ad ottenere una consistenza morbida e cremosa.
A parte mescolate delicatamente l'uovo con la vanillina e aggiungerli al burro.
Setacciate la farina con il lievito, aggiungetevi lo zenzero, un pizzico di sale e il cioccolato spezzettato a piccoli tocchi. Quindi unite il tutto alla crema di burro, mescolando.
Distribuite il composto a cucchiaiate (io, data la consistenza dell'impasto, ho formato delle "polpettine" schiacciate) su una teglia coperta con carta da forno e mettere a cuocere in forno presiscaldato a 180° per una decina di minuti (nel mio forno 20 minuti).
Lasciare raffreddare prima di servirli.