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giovedì 26 giugno 2014

Il vincitore è....

...per meglio dire sono! Le vincitrici sono:

Le chef allegre, Daniela e Silvia,
Congratulazioni!



Quando è arrivata la ricetta ce ne siamo subito innamorati. 
Siamo rimasti colpiti dalla cura con la quale questo dolce è stato pensato e costruito proprio per il contest.
La scelta attenta degli ingredienti, la descrizione precisa e professionale, la presentazione elegante e di gran classe fanno sì che la Goccia di Volubilis sia la nostra scelta.

Abbiamo anche la fortuna di avere Daniela e Silvia in persona alla premiazione ufficiale che avverrà domani durante l'evento Volubilis, un viaggio di sensi  presso il nostro Atelier,  il Concept Store Art'é... di Luca Righi e Fuocobio, calore di casa di Sabrina Gasparri in Via Frassinago a Bologna dalle ore 17.


Sarà presente la Signora Satù, collaboratrice della Bruno Acampora Profumi, che consegnerà a Le chef allegre una preziosa confezione di Olio di Volubilis da 20ml, ottava meraviglia in casa Acampora.


Durante l'evento sarà possibile degustare un assaggio della Goccia di Volubilis, preparata dalle vincitrici in persona, accompagnata da un bicchiere di Rosè della Tenuta Condè di Predappio (FC).

Voglio ringraziare tutte le blogger e non che hanno partecipato al contest. Siete stati tutti grandiosi, in così poco tempo siete riusciti a creare e a regalarci delle ricette meravigliose.
L'elenco aggiornato delle ricette lo trovate nel post di presentazione al contest a questo link.

Ancora tanti complimenti alle vincitrici e a domani! Non vedo l'ora di conoscervi! 


venerdì 4 ottobre 2013

ProgettoMondo Mlal 2013 : i cereali

"Il primo giorno di scuola della prima elementare lo ricordo come un incubo.
Mia madre il giorno prima mi ha portato dalla parrucchiera a tagliare a maschio i miei lunghi capelli che adoravo e che portavo da sempre, perché dice che non è possibile andare a scuola con i capelli che volano sugli occhi.
Mi ha anche dotata di una cartella di pelle stampata, che era stata di un mio cugino, anche quella molto maschile in stile azzeccagarbugli (non la potevo vedere, mentre ora mi piacerebbe da morire!).
Scarpe nere in pelle lucida con frappe, calzettoni bianchi come il grembiule con colletto all'uncinetto e via che si parte, con tappa obbligata al negozio dello zio fotografo per la foto ricordo.

Il piazzale della scuola è invaso da primini e parenti vari, sono tantissimi.
Mi guardo intorno e non conosco nessuno.
Nessuno ha una cartella dell'epoca di Garibaldi come la mia.
Vedo solo bambine con i capelli lunghi, spazzolati bene e raccolti in code, codini, treccine, piccoli chignon e io guardo mia madre con odio feroce.
Vedo solo bambine di altezza normale, mentre io mangio a tutte i maccheroni sulla testa, svettando di una spanna. Cerco di stare un poco gobba per sembrare più bassa.
Il Direttore comincia a chiamare i bambini e a formare così le classi per sezione...a, b, c, d, e, f, g, h...e ancora il mio nome non si sente.. i, l, m...e si ferma. Nel piazzale ci sono oramai solo una trentina di bambini e il Direttore comunica che non ci sono più aule disponibili. Quindi questi trenta, me compresa, saranno distaccati presso la canonica della parrocchia e si chiameranno sezione 'a distaccata'.
Sono basita, mi sento smarrita e molto sfigata.
Di positivo c'è che il cortile della chiesa confina con il cortile di casa mia. Dalla finestra dell'aula riesco ad intravedere la finestra della cucina di casa dei miei e questo mi rassicura un poco.
Entriamo in aula e chiaramente la maestra mi assegna un posto dietro, tra i compagni maschi più alti. Isorio è il mio compagno di banco, alto e secco come me. Sguardo feroce quando mi sembra di cogliere risatine di scherno da parte delle compagne davanti.
Voglio scappare! Mamma, mammina dove sei? Voglio tornare a casa!
Nei giorni seguenti devo combattere con un altro dramma, la noia, la noia bestiale.
(Non ho detto che ho cominciato le elementari sapendo leggere e scrivere perfettamente e anche con le tabelline andavo forte.) E qui però arriva la mia rivincita. Mentre i miei compagni combattono contro paginate di a e i o u, la maestra mi manda in giro per la canonica a svolgere improbabili commissioni, pur di tenermi impegnata e mi prende come esempio ogni qual volta qualcuno di loro sbaglia una virgola.
Della serie, finché c'è vita c'è speranza."

Mentre pensavo a cosa preparare per il  ProgettoMondo Mlal  mi è tornato alla mente il mio primo giorno di scuola con i suoi patemi d'animo. Ho pensato a quanto siamo fortunati, noi, a vivere in una società che ci permette di studiare, di curarci, di lavarci, di nutrirci e di vivere in modo consapevole se solo lo vogliamo.
L'anno scorso siamo partiti dal pane,  l'elemento primario per la nutrizione, raggiungendo  un grande risultato   che ci ha riempito di orgoglio. Quest'anno abbiamo voluto andare ancora più a fondo, alle origini e abbiamo scelto i cereali.


La campagna è sempre la stessa,  il Progetto continua e va alimentato sempre. Per chi non la conoscesse la campagna Io non mangio da solo è un’insieme di progetti volti ad assicurare un’alimentazione adeguata al neonato e alla sua mamma, a promuovere la distribuzione di almeno un pasto al giorno nelle scuole per centinaia di comunità di America Latina a Africa, sostenere programmi di sicurezza alimentare, di accesso all’acqua potabile e di gestione delle risorse naturali.

A promuovere la campagna è Virginia del blog Lo Spilucchino, giovane mamma attenta e consapevole.

Il mio è un contributo dolce e ho scelto l'unico ingrediente che non è un vero cereale ma che soprattutto negli ultimi tempi è entrato in modo molto importante a fare parte della mia cucina, l'amaranto.
Insieme alla quinoa è il vegetale-cereale più antico dell'umanità, per questo motivo viene anche chiamato il cibo degli dei. A livello nutrizionale è ricco di proteine ad alto valore biologico, come la lisina, un amminoacido essenziale del quale i cereali sono piuttosto carenti. Contiene inoltre calcio, fosforo, ferro, magnesio e un buon quantitativo di fibre, che lo rende un alimento amico dell'intestino.
Privo di glutine, diventa protagonista nelle diete di chi è affetto da celiachia.
Una volta cotto l'amaranto assume una consistenza gelatinosa, tipo la tapioca. Prima si lava bene dalle impurità, poi si cuoce in tre parti di acqua con una presa di sale integrale, magari assieme ad un pezzetto di alga kombu. Si lascia bollire per 30 minuti e si lascia poi raffreddare coperto in modo che i chicchi si gonfino.
I chicchi possono anche essere tostati crudi con un filo d'olio e utilizzati come ingredienti per il muesli, per il loro sapore dolciastro che ricorda un po' la nocciola.
C'è anche una farina di amaranto che si può utilizzare preferibilmente spezzata con farina di farro o di frumento.


Tortino di amaranto al cioccolato e pere profumate alla cannella.




Ingredienti per 4 persone:

gr. 120 di amaranto
1 cucchiaio di olio extravergine
gr. 200 di latte d'avena + 2 cucchiai
gr. 30 di mandorle tritate finemente
gr. 40 di zucchero muscovado
gr. 60 di buon cioccolato fondente 65%
gr. 20 di fecola
gr. 10 di cacao amaro in polvere
cannella in polvere
2 pere non troppo mature
1 cucchiaio di zucchero di canna
rum



Tostare in una padella antiaderente l'amaranto con un cucchiaio di olio extravergine.
In un pentolino, scaldare 200 g di latte d'avena con lo zucchero, aggiungere l'amaranto e mescolare bene. Unire le mandorle e il cioccolato fondente spezzettato, mescolando fino a che si sarà sciolto. Unire il cacao, cannella a piacere e mescolare per farlo amalgamare bene. Miscelate la fecola con due cucchiai di latte d'avena e amalgamarla bene al composto. Mettere l'impasto sul fuoco e rimescolare sempre fino quasi a bollore.
Dividere il composto in bicchierini e raffreddare in frigo.
Al momento di servire, tagliare le pere a dadini, e saltarle velocemente in padella con un cucchiaio di zucchero di canna e la cannella a piacere. Sfumare con il rum.
Aggiungere la dadolata di pere ad ogni bicchierino, guarnire con pezzetti di cannella e schegge di cioccolato.



sabato 7 aprile 2012

Torta degli addobbi e Buona Pasqua.

Ho fatto la torta di riso
Speravo nella fortuna dei principianti, ma la prima è finita nel rusco, immangiabile.
La colpa non è della ricetta, tutto sommato semplice anche per me che non sono una pasticcera, ma della mia presunzione. Al primo tentativo volevo, bella tronfia perché non mi passava neppure per l'anticamera del cervello di non essere assolutamente in grado di fare una cosa del genere, volevo, dicevo, emulare Bottura, scomponendo gli ingredienti della torta per creare la torta di riso destrutturata (uahahahahah...cretina!).
Risultato disastroso, il rusco era fin troppo chic, un grand hotel per quel obbrobrio che avevo creato!
Mesta mesta, son scesa dal pero e ho rifatto la torta seguendo la ricetta alla lettera ed è venuta squisita.
Questa è una ricetta che mi ha passato questa mattina Claudia, la moglie di Oriano il salumiere di via D'Azeglio, che la fa stupendissima, dolcemente succosa. Mi ha detto che se avessi seguito le dosi che mi passava, avrei fatto anch'io una torta perfetta. E così è stato.
Le tradizioni non si toccano, se non si è Bottura.

torta-di-riso

Un po' di storia.
Le parrocchie della diocesi di Bologna, le sole in Italia, ogni 10 anni celebrano a turno una festa per il SS Sacramento detta "degli addobbi", perché una volta, ma ancora oggi, si stendevano ornamenti di stoffa alle finestre delle case lungo le strade percorse dalla processione per il Corpus Domini.
In queste occasioni si preparava questa torta, certamente la più amata e antica di Bologna, che si vendeva anche per le strade e veniva offerta nelle case addobbate sempre aperte e pronte a ricevere amici e parenti.
Quando arrivava la primavera, ci si cominciava ad informare, ed era un continuo passaparola, sulle parrocchie che sarebbero state negli addobbi quell'anno, e ci si preparava a gustare la torta con un bicchierino: naturalmente si facevano molte critiche e si giudicava la migliore.
Gli addobbi esistono ancora ma....ahimé non c'è più nessuno che offre la torta....

Torta di riso.

torta-di-riso-piatto

Ingredienti:
1 lt latte
75 gr riso
250 gr zucchero
100 gr mandorle tostate
6 uova intere
100 gr cedro candito
100 gr amaretti
sale
scorza di limone
vaniglia
liquore mandorla amara
burro e zucchero di canna per la teglia

Mettere a bollire il latte con un pizzico di sale, la scorza di limone, un po’ di vaniglia e lo zucchero. 
Appena il latte comincerà a bollire unire il riso, mescolare spesso, il riso è pronto quando il latte sarà quasi 
assorbito. Togliere dal fuoco e aggiungere gli amaretti sbriciolati; lasciare raffreddare e unire il cedro candito, le mandorle tostate e tritate finemente. Aggiungere le uova senza lavorarle troppo e incorporandole un po’ alla volta. Imburrare la teglia e spolverarla di zucchero di canna. Versare l'impasto e infornare.
Claudia dice di cuocere in forno statico a 180° per un'ora, controllando verso la fine con la prova stecchino.
In realtà il mio forno scalda molto, quindi conoscendolo, ho cotto la torta a 150° per 45 minuti. In questo modo non si è asciugata ma è rimasta molto succosa.
Togliere la torta dal forno, farla intiepidire e bagnarla abbondantemente con la mandorla amara.

Buona Pasqua.

pasqua-part


Con questa ricetta partecipo al contest di Ely.





lunedì 19 dicembre 2011

Il Baileys e Il parfait alla crema al whisky.



Ieri sera mi arriva un messaggio verso le 18 da Flavia di Cuocucidici che mi dice di tenermi libera per le 21 e collegarmi con lei o con Alessandra di Menu Turistico, attraverso le loro pagine di facebook, per un regalo di Natale.
Diligentemente alle 21 sono sulla bacheca di Flavia e mi trovo questo messaggio:

"Questo Natale, vogliamo dire basta ai link che parlano di crisi, di ingiustizie, di sacrifici, di cose che vanno male, di orizzonti cupi e di futuri ancora più foschi...quindi alzate il volume dei vostri computer.... e cantate insieme a noi a SQUARCIAGOLA!!!"
I don’t want a lot for Christmas
There’s just one thing I need
I don’t care about the presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is…
You
I don’t want a lot for Christmas
There’s just one thing I need
I don’t care about the presents
Underneath the Christmas tree
I don’t need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won’t make me happy
With a toy on Christmas day
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
You baby
I won’t ask for much this Christmas
I don’t even wish for snow
I’m just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe
I won’t make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
I won’t even stay awake to
Hear those magic reindeers click
‘Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do
Baby all I want for Christmas is you
Ooh baby
All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of children’s
Laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won’t you bring me the one I really need
Won’t you please bring my baby to me…
Oh I don’t want a lot for Christmas
This is all I’m asking for
I just want to see my baby
Standing right outside my door
Oh I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is…
You
Beh..non potevo trovare regalo più bello, anche perché lo sto già dicendo da almeno una settimana qui nel mio blog.: giornalisti, lasciateci festeggiare il nostro Natale!!!!!

Da ieri sera e per tutta la settimana fino al giorno di Natale, appuntamento sulle nostre bacheche di facebook per cantare tutti insieme a squarciagola!!!!! Stasera sarò in pizzeria con i miei ex compagni di liceo e ci collegheremo con i nostri telefonini per cantare virtualmente insieme.
Vi aspettiamo!!!

Ma veniamo ora al mio Baileys.
Se avete ancora qualche regalino da fare, tenetelo assolutamente in considerazione. E' veloce da preparare, molto adatto alla stagione e buonissimo!!!

Il Baileys, ovvero La crema al whisky.


Baileys

Ingredienti:

200 gr. panna fresca
200 gr . di latte intero 
200 gr. di zucchero, 
60 ml . di whisky, (in grammi sono 45)
60 ml . di alcool puro (in grammi sono 35)
1/2 stecca di vaniglia
1 caffè espresso un po' lungo



Mescolare bene lo zucchero e la vaniglia. Aggiungere gradualmente il latte, la panna e il caffè. Porre sul fuoco lento e lasciar andare per circa 5 minuti dal bollore continuando sempre a mescolare bene. Lasciare freddare ed unire gli altri ingredienti, mescolando molto bene. Travasare in una bottiglia da liquore e conservare in frigo ( si conserva un mese circa ).


A chi piace un gusto più delicato, sciogliere alla fine della cottura un quadretto di cioccolato fondente, altrimenti seguire la ricetta per un gusto di caffè più deciso.


Io ho sostituito i 35 gr di alcool puro con 45 gr di whisky. Lo preferisco.
Come whisky utilizzo il Jameson, un triplo distillato irlandese.


Parfait alla crema al whisky.

Ingredienti:

125 gr di tuorli
125 gr di zucchero semolato
125 gr di crema al whisky
200 gr di panna fresca semimontata
 
Lavorare brevemente a spuma i tuorli con lo zucchero, aggiungere la crema al whisky. 
Cuocere come uno zabaione a bagnomaria, a 82-85°C. Passare al setaccio, raffreddare a circa 35°C e poi unire la panna semimontata.
 
Spolverare il fondo dei bicchierini con cacao amaro. Riempirli con il parfait e metterli in congelatore per almeno tre ore. 
Al momento di servirli, decorarli con una spolverata di cacao e un biscottino di frolla.

Sabrina

mercoledì 26 ottobre 2011

28 anni e Profiteroles con latte alla portoghese e dulce de leche.

26 Ottobre 1983 ore 2, 57 a Castel San Pietro Terme,  nasce il mio unico adorato bambi, Enrico. 
Peso kg. 2,8 lunghezza cm. 53, capelli quasi nulli, occhioni grigi, naso schiacciato da una parte, giallo d'ittero, un delizioso mostricciatolo. Me lo portano via praticamente subito e per una settimana rimane in incubatrice finché il suo colorito diventa roseo e il peso di tre chili. 
E finalmente tutti a casa, una ragazzina di 19 anni e il suo bambolotto.
E' incredibile come il tempo passa veloce e come certi ricordi restano vivi nella mente, ricordo ogni dettaglio, ogni attimo, come se fosse successo ieri.
Oggi compie 28 anni, è un uomo di un metro e novanta, bellissimo, nel pieno della sua vita.

Tesoro ti auguro una giornata piena di gioia e di amore.
Se mi fosse concesso il potere di esaudire un desiderio, vorrei per te una vita serena, in salute e ricca di soddisfazioni. Chiederei di godere del risultato dell' impegno che metti nel tuo lavoro, di realizzarti come uomo e come professionista, di condividere l'amore con una persona che ti apprezzi e ti ami quanto sei in grado di farlo tu.
Ti voglio un bene dell'anima.
La tua mamma.

enri

Il dulce di leche è un dolce che evoca l'amore materno, è un caldo abbraccio, un grattino tra i capelli, una carezza amorevole, non c'è nessun altro sapore che trasmetta queste emozioni così intensamente.
Lo utilizzo per accompagnare un delicato latte alla portoghese e trasformo entrambi in profiteroles.

profiteroles-dulce-de-leche

Profiteroles con latte alla portoghese e dulce de leche.

Per i bignè:
la ricetta è illustrata nel post precedente.

Per il dulce di leche:
1 litro di latte fresco intero
gr. 300 di zucchero
1/2 cucchiaino di bicarbonato

Mettere a bollire il latte con lo zucchero e il bicarbonato, mescolando frequentemente fino al bollore. Abbassare la fiamma e continuare a bollire fino a quando non si è ristretto, come a diventare una crema. 
Sono necessarie diverse ore, continuando a mescolare di tanto in tanto.

Per il latte alla portoghese:
1 litro di latte intero fresco
1 stecca di vaniglia
8 tuorli
4 uova intere piccole
8 cucchiai di zucchero

Bollire il latte con lo zucchero e la stecca di vaniglia, fino a quando non ha raggiunto un color caffèlatte e diminuito di volume di circa un terzo. Lasciar raffreddare, togliere la vaniglia. 
Sbattere le uova e i tuorli senza montarli e unirli al latte.
Versare il composto nello stampo e cuocere a bagnomaria a fuoco basso per circa un'ora, coperto con coperchio. Fare la prova stecchino, deve rimanere pulito.

Montare i profiteroles. 
Riempire i bignè con un cucchiaio di latte alla portoghese, versare a caduta tanto dulce di leche.

prof-dulce

Regalo questi profiteroles dell'amore mateno all'MTC di questo mese.
Sabrina

martedì 26 aprile 2011

Gnocchi dolci di semolino al profumo di mandorle con mirtilli e sciroppo d'acero.

Gnocchi-di-semolino

Confessione: non ho mai amato il semolino, l'ho sempre associato a quando da piccola avevo il mal di pancia o la febbre e mia madre lo preparava. Quella pappetta insapore mi demoralizzava alquanto e non vedevo l'ora di guarire, forse per questo mia madre mi obbligava a mangiarlo!
Quando ho letto il tema dell'MT di aprile ho tremato e in un primo momento avevo deciso di non partecipare. Poi mi son detta: che non sia mai che rinuncio solo per una madeleine negativa! Ci sarà pure un modo per rendere questo benedetto semolino mangiabile (e con questa mi son giocata i giudici..:)))). Così, aiutata anche dalla mia golosità, li ho pensati dolci, utilizzando gli ingredienti obbligatori e credo di aver reso omaggio al tema proposto questo mese dall'Araba Felice in cucina, perché son davvero gustosi. Non li vedo come dolce di chiusura ad un pranzo, ma come colazione...una sorta di pancakes all'italiana.

Gnocchi dolci di semolino al profumo di mandorle con mirtilli e sciroppo d'acero.

Gnocchi-con-cranberries

Ingredienti per 6 porzioni:


mezzo litro di latte intero fresco
gr. 125 di semolino
gr. 75 di zucchero
gr. 30 di farina di mandorle
1 tuorlo
1 pezzetto di stecca di vaniglia

mirtilli e cranberries disidratati a piacere
granella di zucchero
sciroppo d'acero

Gnocchi-con-mirtilli

Portare il latte ad ebollizione in una pentola capiente, con lo zucchero e la stecca di vaniglia. Togliere la pentola dal fuoco e versare a poco a poco, mescolando sempre con la frusta, il semolino. Riportare sul fuoco e continuare a cuocere mescolando, finché la crema non diventa compatta e si stacca dalla pentola.
Spegnere il fornello, aggiungere il tuorlo e la farina di mandorle. Amalgamare bene l'impasto con l'aiuto del minipiner.
Dividere in due il composto e unire da una parte i cranberries e dall'altra i mirtilli. Versare i due impasti in due fogli di carta da forno bagnata e strizzata; aiutandosi con la carta, formare due salsicciotti. Fare intiepidire.
Tagliare poi dei dischetti e cominciare a montare il piatto, mettendo un dischetto di semolino e sopra qualche frutto, poi ancora un dischetto e finire con qualche altro frutto, la granella di zucchero e abbondante sciroppo d'acero. Ripetere il procedimento per entrambi i salsicciotti.
E che semolino sia!
Sabrina

venerdì 4 giugno 2010

A cena da Irene e Andrea - Semifreddo lime e sedano

2 Giugno 2010.
Mi sveglio al mattino con la testa in confusione totale, la lingua un po' grossa e sensi di colpa misti a vergogna, a causa dei danni provocati da un mega mojito bevuto in compagnia di amiche la sera prima per festeggiare il nuovo lavoro di una di loro in un ristorante brasiliano.
Mamma mia ma è possibile alla mia età fare ancora delle robe del genere? E ora che faccio? Vago per casa come uno zombie nella speranza che possa succedere qualcosa di stupefacente che mi rimetta in sesto velocemente e che mi si accenda anche una lampadina per il dolce che devo preparare per stasera. Si perché stasera c'è la paella da Irene e Andrea e io devo portare un dolce, anzi io ho anche promesso a Irene che sarei andata ad aiutarla nel pomeriggio (n.b. adoro preparare la paella..!).
Accendo il pc e comincio a scandagliare ad uno ad uno tutti i blog che ho tra i preferiti, trovando cose meravigliose e tra tutte rimango folgorata da questa: Semifreddo lime e sedano di La Fucina Culinaria.
E' lui, veloce, divertente, leggero e si abbina perfettamente alla paella.
Indosso velocemente la tuta, gli occhiali da sole anche se accenna a piovere (accidenti al mojito!), inforco la bici e corro alla Pam, unico super aperto il 2 giugno, compro tutto l'occorrente e torno a casa soddisfatta.
Preparo il semifreddo, cerco di aggiustarmi al meglio e mi avvio a casa degli amici.

Irene e Andrea abitano in una bellissima casa sui colli. Irene mi accoglie con la sua solita adorata dolcezza che mi fa sentire subito a mio agio nella sua splendida cucina.

Paella-1

Fortunatamente i fumi dell'alcol son svaniti e tra una chiacchera e l'altra, la paella comincia comincia a prendere forma. Irene ha già cotto le vongole e le cozze, i peperoni, la seppia e i calamari, tutto il resto del pesce è già pulito e gli antipasti pronti da servire.

Paella 2

Nel frattempo Andrea rientra dai lavori in giardino e corre in doccia, arriva Luca il mio compagno stanco dopo una giornata festiva passata in ufficio e una notte passata a raccogliere i cocci di una compagna ubriacotta... A lui subito il compito di aprire una bottiglia di rosso per farle prendere aria, un Pinot nero, che mentre la apre lo definisce "un vino eccezionale, da lacrima...".

pinot

Paella 3

Tovaglia di lino e sottopiatti color oro.

la-tavola

Gli antipasti prendono alloggio nei loro posti:
Pesto di pesce bianco con pinzimonio di verdure fresche
Friselle alla crudaiola
Guazzetto di vongole e cozze.

poisson-blanc

Ritorna Andrea dalla doccia, arrivano anche Giulia, suo marito Marco e la piccola Camilla e si aprono le danze con l'aperitivo: prosecco di Valdobbiadene Montesel....oddio no non posso bere...massì solo un goccetto, non posso non brindare alla serata....mamma mia quanto è buono...!!! Basta basta, son a digiuno, mica posso far la fine di ieri sera!

l'aperitivo

E la paella continua il suo percorso...

Paella 4

E la tavola si imbandisce...

gli-antipasti

E la paella è cotta!!!

Paella 5

Tutti a tavola!!!!

A-tavola

Gli antipasti sono tutti gustosissimi, complimenti alla cuoca.! Si fa il bis e a volte il tris di tutto.
Siamo intenti a goderci ogni boccone e non c'è tempo per le chiacchere, ora si mangia!

Il tempo di cambiare i piatti, fare un giro attorno la tavola per smaltire un po', che arriva la paella.
Fermi tutti! Devo fare le foto!
E Luca..." Ragazzi ma è possibile che uno debba vivere costantemente in scacco ad una pazza con la macchina fotografica in mano...?" Chi sarà mai la pazza...? :)))

Paella-in-tavola


Buona buonissima, cotta al punto giusto, i sapori sono nettamente separati, veramente deliziosa. Gli uomini si complimentano caldamente, la soddisfazione è grande, sia per il palato che per l'ego: per Irene hip hip hurraaa!!!

Anche la paella come gli antipasti è stata onorata con almeno un bis a testa...oddio aspetta fammi sentire un po' di quel vinello da lacrima...così...giusto per digerire meglio...uhhh cavoli aveva ragione Luca, nettare degli dei!!
una-tavola-di-dolcezze

Un altro giro di tavola e di piatti ed ecco arrivare i dolci:
I biscotti: le raviole con marmellata di more e pere, gli zuccherini e i taralli dolci preparati da Irene.
La frutta: dolcissime fragole, brillanti ciliege, ananas bruciagrassi e neri mirtilli.
Il Budino di arance, preparato da Giulia.

Il semifreddo lime e sedano preparato dalla sottoscritta.
La ricetta è di Sadler, la fonte è la Fucina Culinaria.

semifreddo--e-budino

Ingredienti:

Per la crema di sedano:
400g di sedano
200g di zucchero
500ml di acqua
3 lime
300g di panna montata
25g di cedro candito
15g di tequila (io metto grappa)

Per la meringa:
50g di albumi
75g di zucchero semolato

In un tegame far bollire il sedano con l’acqua e lo zucchero fino a quando diventa traslucido ed il fondo di cottura uno sciroppo denso,ma non caramellato.
Frullare il tutto,aggiungere il succo dei lime e la tequila. Passare al setaccio e far raffreddare.
Aggiungere al composto il cedro e la scorza grattugiata dei lime.
Montare gli albumi,aggiungere lo zucchero e continuare a montare a neve.
Unire al composto la panna montata e successivamente la meringa,lavorare bene.
Versare nello stampo scelto e congelare per almeno ¾ ore.
Sadler consiglia di servirlo con una crema di lime (tipo lime curd) e coulis di lamponi.
Rita ha optato per la sua salsa densa alle fragole.E io l'ho semplicemente guarnito con pezzetti di cedro candito e frutta fresca.

pedro-ximenez

La serata è continuata chiaccherando piacevolmente tra una fragola e un sorso di Pedro Ximenez.
Siam stati bene e la cena è riuscita benissimo.


Buon week end  a tutti.

Sabrina

le-rose

martedì 25 maggio 2010

Cenetta gourmet per due : Il trionfo delle erbe aromatiche.

Un antipasto :

Farro con aspargina e erba cipollina.
Euro 1,20

farro-con-asparagi

Ingredienti per 2 persone :

gr. 60 di farro perlato Euro 0,40
gr. 100 di aspargina già pulita Euro 0,80
un cucchiaio di erba cipollina
sale- olio evo - qualche goccia di salsa worchester

Cuocere il farro in acqua salata, scolarlo, asciugarlo bene e lasciare raffreddare.
Tagliare l'aspargina a pezzetti da un centimetro e cuocerla al vapore per una decina di minuti (deve risultare al dente). Aggiungerla al farro con un trito abbondante di erba cipollina, olio evo e qualche goccia di salsa worchester.


Un'insalata :

La Favetta.
Euro 7,03

insalata-favetta

Ingredienti per 2 persone :

1 piccolo caspo di insalata riccia Euro 1,20
1 mazzetto di rucola Euro 0,60
20 baccelli di fave Euro 0,40
gr. 50 di parmigiano Euro 0, 90
gr. 100 di pancetta magretta Euro 2,78
2 uova Euro 0,70
8 olive verdi grosse Euro 0,45
un cucchiaio di erbe aromatiche miste (timo, santoreggia, maggiorana, erba cipollina)
sale - olio evo - aceto di vino

Sgranare le fave dai loro baccelli, metterli in una ciotolina con le erbe aromatiche, 1 cucchiaio di olio e una presa di sale.
Pulire l'insalata e la rucola, lavarla e asciugarla bene.
Cuocere le uova sode.
In una padella antiaderente cuocere la pancetta a straccetti fino a che non risulti bella croccante, spruzzandola con aceto di vino. Tenere al caldo.
Con la mandolina rendere il parmigiano a scaglie.
Una volta che gli ingredienti sono tutti pronti, cominciare a comporre l'insalata.
In ogni piatto disporre l'insalata mista alla rucola, l'uovo tagliato a spicchi, le scaglie di formaggio, le favette marinate, le olive e per ultima la pancetta croccante. Condire con olio evo e un pizzico di sale.



Un dolce :

Panna cotta al basilico con pistacchio di Bronte.
Euro 1,65

panna-cotta-al-basilico

Ingredienti per 2 persone :

gr. 150 di panna fresca Euro 0,95
1 albume Euro 0,20
gr. 60 di zucchero 0,10
4 foglie di basilico
un cucchiaio di pistacchi di Bronte 0,40

Scaldare il forno a 140°
In un tegamino mettere la panna con le foglie di basilico e cuocere senza bollire.
Con gr 20 di zucchero preparare il caramello e versarlo in due stampini di alluminio.
Tritare i pistacchi, tostarli leggermente, dividerli a metà e disporli nel fondo degli stampini.
Montare l'albume con lo zucchero rimanente e incorporare la panna delicatamente.
Versare il composto negli stampini e cuocerli a bagnomaria in forno per circa 25/30 minuti.




Questo è il mio menù per il contest di Giulia, Rossa di sera, ma mi sa che non ho fatto le cose per bene perché il mio totale è di Euro 9,88.



E' stato un bel gioco, dividere a volte per pochi grammi il prezzo dei singoli cibi, mi son divertita molto.
Vista la stagione che sembra finalmente infilarsi, ho creato un menù leggero e fresco, dando largo spazio alle erbe aromatiche che in questo periodo godono del loro momento migliore.

E....anche se ho rimasto 5 Euro....il vino lo porta lui....

Un abbraccio a tutti.

Sabrina

martedì 6 aprile 2010

Latte alla portoghese con amaretti per le 99 Colombe.




E' incredibile come questa iniziativa di solidarietà sia letteralmente volata in alto in poco più di un mese! Il fan club su facebook ad ora conta 1.630 fans, gli amici bloggers che si sono attivati per pubblicare oggi 6 aprile, anniversario del terremoto d'Abruzzo dello scorso anno, la ricetta con i prodotti delle Sorelle Nurzia, hanno ben superato le 99 Colombe...e poi ancora menzioni su importanti quotidiani, trasmissioni televisive e radiofoniche! Insomma, una gran soddisfazione!

Il giorno che ho ordinato il mio pacco di leccornie ho parlato con Mara, la persona che si occupa degli ordini nell'azienda delle Sorelle Nurzia. E' stato proprio emozionante, lei era completamente frastornata ma felicissima del riscontro ottenuto e non vi dico quante volte mi ha ringraziato durante la telefonata. Ma sono io che devo ringraziare lei e tutte le persone coinvolte nell'iniziativa, è stata un'esperienza che mi ha riempito l'animo.
E poi, diciamola tutta, i prodotti sono assolutamente fantastici. La colomba ha avuto il posto d'onore nella nostra tavola pasquale ed è stata apprezzatissima da tutti. I biscotti accompagnano piacevolmente le nostre colazioni mattutine. Personalmente ho dato fondo agli amaretti che sono di una bontà indicibile, per la cronaca ne sono rimasti tre di numero.

Con il mio post mando un augurio di cuore di serenità e di ripresa a tutte le persone che stanno ancora soffrendo per la terribile tragedia che hanno subito e alle Sorelle Nurzia di volare sempre più in alto.

Per stare in tema ho preparato un dolce tipico della tradizione romagnola, il Latte alla portoghese, con una piccola variante, l'aggiunta degli amaretti.

latte-alla-portoghese


Ingredienti :

1 litro di latte intero fresco
1 stecca di vaniglia
8 tuorli
4 uova intere piccole
8 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di zucchero di canna per il caramello
8 amaretti morbidi Sorelle Nurzia

Bollire il latte con lo zucchero e la stecca di vaniglia, fino a quando non ha raggiunto un color caffèlatte e diminuito di volume di circa un terzo. Lasciar raffreddare, togliere la vaniglia e sbriciolare gli amaretti. Preparare il caramello con lo zucchero di canna e un paio di cucchiai di acqua. Una volta pronto, versalo in uno stampo da budino con il buco.
Sbattere le uova e i tuorli senza montarli e unirli al latte con gli amaretti.
Versare il composto nello stampo e cuocere a bagnomaria a fuoco basso per circa un'ora, coperto con coperchio. Fare la prova stecchino, deve rimanere pulito.
Lasciar raffreddare nel tegame. Girarlo poi nel piatto da portata e servire.

Sabrina

venerdì 20 marzo 2009

Mousse di ricotta e yogurt con fragole



Che illusione e che delusione! Le giornate calde e soleggiate dell'ultima settimana, hanno annunciato un preludio alla primavera...ma è stato solo un attimo, oggi di nuovo freddo e vento gelido... Ma non mi perdo d'animo e continuo ad invocare la bella stagione con questa mousse inventata al momento, con quello che ho nel frigorifero.

Mousse di ricotta e yogurt con fragole

Dosi per 2 persone:

1 albume
2 cucchiai colmi di zucchero
1 cucchiaio colmo di ricotta di mucca
4 cucchiai di yogurt bianco intero
gr. 200 di fragole

Lavare le fragole, tagliarle a pezzetti piccoli, aggiungere un cucchiaio di zucchero e porle in frigorifero. Montare l'albume a neve, aggiungere lo zucchero e la ricotta e continuare a montare con le fruste a bassa velocità fino ad ottenere una crema vellutata. Unire poi lo yogurt e amalgamare. Versare la mousse in due coppette e riporle in frigorifero.
Al momento di servirle, aggiungere le fragole.

A me è piaciuta molto, delicata e very light, oltre che veloce da preparare.