la rosa del marocco
la menta piperita
il bergamotto
il muschio
la vaniglia
il patchouli
Questi sono gli ingredienti che compongono il nuovo profumo di Bruno Acampora, il Volubilis, ma sono anche gli ingredienti che devono fare parte di una ricetta creata appositamente per il nuovo contest
Volubilis un viaggio di sensi
Bruno Acampora,
napoletano, imprenditore nella prestigiosa azienda di famiglia produttrice di guanti in pelle di antica tradizione partenopea, diventa profumiere per caso, dall'incontro sulla spiaggia di Saint Tropez con Giovanni Varon, un “naso” interprete di creazioni eccellenti. Giovanni regala a Bruno poche gocce di un'essenza preziosa, preludio di una bella amicizia e i profumi diventano la sua ossessione.
Nasce così la
Bruno Acampora Profumi, che non produce semplici profumi, ma essenze, oli profumati, creati per guidare chi li indossa in uno straordinario viaggio sensoriale.
Gli oli di Acampora hanno i sentori dei suoi viaggi: basta una goccia di profumo sui polsi ed ecco che i sensi si fondono con la cultura di Beirut, i safari in Kenya, la ricerca di resine e radici nei suq del Sahara. L'olfatto assapora la malinconica decadenza di Venezia e i party nella New York di Andy Warhol (che ad Acampora ha dedicato un ritratto), le spezie dell'Equatore, l’India, la Cina, il Giappone, per poi tornare all’isola magica: Capri con il blu del suo mare, ispiratore di un profumo che ruota intorno a un fiore aggressivo e mediterraneo come la tuberosa.
Le essenze, pensate indifferentemente sia per l'uomo che per la donna, sono racchiuse in un piccolo flacone di alluminio, all’interno del quale l’olio essenziale e il volume d'aria sono dosati in perfetto equilibrio.
La confezione è sigillata da un tappo di sughero che fa respirare il profumo e da una goccia di ceralacca rosa, seguendo l'uso degli artigiani profumieri.
Il Volubilis
deve il suo nome ad un'antica cittadina coloniale dell'impero romano in Marocco, lo stesso paese che produce una delle rose più preziose e profumate utilizzate in questa fragranza, la rosa centifolia. Dicono che quando soffia il vento del deserto il profumo delle rose del M'goun arrivi fino a Marrakech e io trovo questa cosa inebriante!
La dolcezza della rosa è il lato femminile di questo profumo che viene inaspettatamente sostenuto da un freschissimo sentore di menta piperita e trova il suo lato maschile quando arrivano muschio e bergamotto. L'oriente torna a legare questa sorprendente essenza, con le note del patchouli e della vaniglia.
Il Contest
Pochissime regole e pochissimo tempo:
Premio e premiazione
La Bruno Acampora Profumi mette in palio, per il vincitore del contest, una
preziosa confezione di olio di Volubilis da 20ml.
La premiazione della ricetta vincitrice avverrà il giorno 27 giugno, durante un evento degustazione presso il Concept Store Art'é... di Luca Righi, a Bologna in via Frassinago 2a.
Quel giorno dalle ore 17, avrà luogo il green tasting day dedicato all'ottava meraviglia in casa Acampora, il Volubilis, con omaggio profumato per le Signore che interverranno e degustazione della ricetta vincitrice.
Dopo mesi passati a dedicarmi al mio lavoro, finalmente uno stimolo forte mi ha riportata al blog.
Mentre Luca ed io pensavamo a come organizzare l'evento del 27 giugno, leggo i componenti di questo meraviglioso profumo che è il Volubilis e subito mi è volata alla mente l'idea del contest. Olfatto e gusto insieme, la cosa più naturale che ci sia, l'uno è conseguente all'altro, indissolubili e indivisibili.
Luca, appassionato di cucina e ottimo cuoco, abbraccia con entusiasmo l'idea.
Ed eccoci qui, il tempo è pochissimo ma mi auguro che l'idea vi piaccia e che riusciate a partecipare numerosi.
Ho preparato al volo un appetizer, prendendo spunto da una portata consumata l'altra sera durante una fantastica cena a Castenaso (BO) all'
Officina del gusto (se passate da quelle parti, consiglio vivamente di fermarvi!). L'idea dello spiedino feta e cocomero è dello chef, io ho aggiunto il mojito solido e il sale alla rosa.
Ho subito amato questo antipasto perché racchiude tutto quello che amo nella cucina: l'altissima qualità degli ingredienti, la tradizione, un pizzico di originalità che uniti insieme nella loro semplicità ne fanno un piatto sorprendente.
Spiedino greco con mojito solido
Ingredienti:
ottima feta
cocomero
cetriolo
cipolla Tropea
sale di Cervia
qualche oliva greca
petali di rosa colore rosa
olio evo
per gr. 700 di mojito solido
4 lime
due cucchiai di zucchero di canna
un mazzo di menta piperita
un bicchierino di rum
acqua qb
gr. 12 di colla di pesce
Per prima cosa preparare il mojto solido.
Mettere ad ammollare la colla di pesce in acqua a temperatura ambiente.
In un mortaio pestare i lime tagliati a spicchi, le foglie di menta e lo zucchero. Aggiungere un poco di acqua e filtrare tutto il succo. Unire il bicchierino di rum. Pesare il liquido. Mettere a scaldare l'acqua che manca per arrivare a 700 gr. Strizzare bene la colla di pesce e scioglierla delicatamente nell'acqua quasi bollente.
Unire il succo alla colla di pesce, mescolare bene e versarlo in una teglia grande tanto da fare arrivare lo spessore del mojto a un cm.
Mettere in frigorifero per almeno 4 ore.
Preparare l'appetizer.
Tritare grossolanamente quattro cucchiai di sale di Cervia con due cucchiai di petali di rosa. Conservare in un vasetto, tornerà utile per insaporire altre pietanze.
Tagliare a cubetti della ottima feta e dell'ottimo cocomero e infilzarli in uno spiedino alternandoli.
Lavare e asciugare un cetriolo e una cipolla Tropea. Tagliarli ad anelli e comporre il piattino mettendo una fetta di cetriolo, un'anello di cipolla, un'oliva greca, una lacrima di olio evo e un pizzico di sale alla rosa.
Servire con il mojito solido tagliato a cubetti.
Bene, spero che vi sia piaciuto.
Vi aspetto in tanti tanti tantissimi!
Sabrina