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8 ottobre 2012

Blecs ... are on the table for PPN # 285


la ricetta in italiano qui

Blecs are a type of handmade pasta of a Northern Eastern Italian region, Friuli Venezia Giulia. They are a sort of maltagliati, but made ​​with buckwheat. They are easy and fairly quick to make and may enjoyed with so many different sauces.
And just ready to fly overseas to Val who's hosting Presto Pasta Night this week, and to Ruth, the great founder of this wekly event.


 blecs di cjanal di guart

Serving 2:

80 g buckwheat flour
80 g wheat flour
50 g butter, softened
1 egg


 blecs di cjanal di guart


Mix the two flours with eggs and butter, adding a little water at room temperature if necessary. Leave the dough on a floured surface, covered with a bowl for at least half an hour.
A piece at a time, roll out the dough as thin as possible on a floured surface, or with a pasta machine (with a kenwood kneader stop at number 3 or 4), then cut pastry into triangles, 5cm. each side. Arrange bless on a lightly floured cloth or on a special pasta grid.
Cook blecs in boiling salted water for 3 minutes, then sauté in a large pan with your preferred sauce.


Blecs of Cjanal di Guart (Val Degano, a valley of the region):

50 grams corn flour
50 g grated aged Montasio cheese
a knob of butter

Fry the corn flour in butter for 7/8 minutes in a large pan, whengolden  add the blecs and sauté quickly, adding a tablespoon of cheese and a few tablespoons of the cooking water to make a nice creamy sauce. Serve immediately with another sprinkling of cheese (and a pinch of poppy seeds, they're just fine :-).

7 ottobre 2012

Blecs are on the table! :-)


 English recipe here

I Blecs sono un tipo di pasta fresca friulana. Si potrebbero paragonare a dei maltagliati, fatti però con grano saraceno. Sono facili e abbastanza veloci da fare e si prestano ad essere gustati secondo le fantasie più disparate di sughi. 
Interessante leggere nel dizionario friuliano l'etimologia della parola blec:

sm toppa (f), rappezzo 
- meti un blec: mettere una toppa 
# straccio, cencio 
- al jentrà te bančhe un malvivent cun t'un blec sui vôj e un rivolvar in man: entrò nella banca un malvivente con un cencio sugli occhi e una pistola in mano 
# straccio, briciolo 
- al è rivât là ch'al è rivât cence un blec di scuele: è arrivato dov'è arrivato senza un briciolo di scuola 
# pezzo, brandello, brindello, brano, lembo, frammento, squarcio 
- un blec di tiere: un pezzo di terra, un campicello; un blec di čharte: un pezzo di carta; un blec di seren: uno squarcio di sereno; un blec di nûl: un frantume di nuvola; lâ a blecs: andare a pezzi 
# brincio, brincello 
- fâ il blec: far greppo - al è diband che tu fasis il blec cumò: è inutile che tu faccia greppo ora.


L'anno scorso avevo visto questo post da Rossella e me l'ero appuntato perchè ero decisa a provare questa pasta fatta in casa. Poi, come spesso succede, mille impegni e imprevisti hanno fatto scadere l'ultimatum di partecipazione e mi sono ritrovata a rimpiangere l'occasione persa. Ma quando ho dovuto cercare una ricetta friuliana mi è subito tornato in mente che avevo ancora il link salvato nei preferiti e così presto letto, presto fatto, anche i miei blecs are on the table! ... the year after :-)
Ho solo adattato un attimino le dosi perchè la quantità di burro indicata era in effetti un po' troppa.
Dalla ricetta orginale di Gianni Cosetti pubblicata su Vecchia e Nuova Cucina di Carnia.


blecs di cjanal di guart


Ingredienti per 2 persone:

80 g di farina di grano saraceno
80 g di farina di frumento
50 g di burro morbido
1 uovo


blecs


Mescolare le due farine ed impastarle con le uova ed il burro, aggiungendo un filo di acqua a temperatura ambiente se necessario. Lasciare riposare la pasta sulla spianatoia infarinata e coperta con una ciotola per almeno mezzora.
Un pezzo alla volta tirare la pasta il più sottile possibile su una spianatoia infarinata, oppure tirarla con la sfogliatrice elettrica (col ken fermarsi al numero 3 o 4 a seconda se piacciono più o meno spessi) e ricavare dei triangolini di  5 cm, di lato circa. Disporre i pezzetti di pasta su un canovaccio leggermente infarinato o sull'apposita griglia.
Cuocere i blecs in acqua bollente salata per soli 3 minuti, poi spadellarli col sugo preferito.


 blecs di cjanal di guart



50 gr di farina di mais
50 g di Montasio vecchio grattugiato
una noce di burro


Rosolare la farina di mais nel burro per 7/8 minuti in una padella saltapasta, quando sarà dorata unire i blecs e saltare velocemente, unendo un cucchiaio di formaggio e qualche cucchiaio di acqua di cottura per fare una bella cremina. Servire subito con un'altra spolverata di formaggio (e un  pizzico di semi di papavero, ci stanno proprio bene :-).


Anche questa ricetta partecipa all'Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, per la regione Friuli Venezia Giulia ospitata della cara Fiordisale.

Minestra paparòt - WHB # 354


Ancora una ricetta friuliana per l' 'Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, ospiti fin alla mezanotte della cara Fiordisale che ci ha così golosamente illustrato questa regione.
Una minestra rustica, fatta di pochi ingredienti, come si usava una volta nelle campagne della zona di Pordenone, dove non manca la tradizionale farina di mais che la rende corposa ed avvolgente. Pensavo me la snobbassero per via anche del suo colore oscuro, invece è piaciuta moltissimo, sarà un ottimo trucco per mangiare i tanto bistrattati spinaci.
Aggiungendo un po' di salsiccia diventa un comodo patto unico, perfetto per le prime serate uggiose autunnali.
Dalla ricetta originale della Cucina Friuliana.


minestra paparòt


 Ingredienti per 4 persone:

500 g di spinaci freschi puliti
80 g di farina di mais
30 g di burro
olio extravergine di oliva
un paio di spicchi di aglio
sale/pepe
1 litro abbondante di brodo vegetale o di carne
(anche fatto con dado homedade)
Montasio stagionato grattugiato
(ma può andar bene anche parmigiano o pecorino)



 minestra paparòt


- Passare gli spinaci in padella per qualche minuto a fiamma vivace in modo che buttino fuori l'acqua e si cuociano. Scolare, strizzare e tagliarli finemente a coltello (se piace una minestra ancora più cremosa si possono passare al mixer).
- In una casseruola, meglio se antiaderente, sciogliere il burro con un paio di cucchiai di olio, fare soffriggere leggermente l'aglio, poi eliminarlo. Aggiungere gli spinaci, far rosolare un attimo ed allungare col brodo. Portare a bollore a fiamma bassa.
- Unire la farina di mais a pioggia, mescolando bene con una frusta in modo da non fare grumi. Cuocere per 30/40 minuti, sempre a fiamma bassa e con coperchio, rimescolando ogni tanto, se necessario aggiungere ancora un mestolo di brodo. Aggiustare di sale.
- Servire ben calda, con una spolverata di pepe e di formaggio, e un filo di olio.
- Se si vuole unire la salsiccia, basterà prima sbollentarla un attimo per sgrassarla (oppure usare quelle di pollo o coniglio), sbriciolarla ed unirla al soffritto con l'aglio. Quindi si uniscono gli spinaci ed il brodo e si prosegue come sopra.
- Si può preparar in anticipo, tenderà ad ispessirsi, al momento di riscaldarla basterà aggiungere ancora un paio di mestoli di brodo.




Paparòt Soup 
(Traditional Spinach & Polenta Soup)


A rustic soup with a few ingredients, as they once used in the countryside: It's a traditional recipe from a North Eastern Itlaian region, Friuli Venezia Giulia, where corn flour is one of the basic ingredient of the local cuisine.
And I as really surprised everybody looked it very much last night, despite its dark color.
Yo can add a little sausage, becoming a comfortable unique dish, perfect for these first gloomy autumn suppers.

 minestra paparòt


Serving 4:

500 g fresh washed spinach
80 g corn flour (polenta)
30 g butter
extra virgin olive oil
2 cloves of garlic
salt/pepper
1 liter of vegetable or meat broth
(or made with homedade stock cubes)
grated aged Montasio cheese
(or Parmesan or pecorino)



minestra paparòt



 - Quickly fry spinach in a large pan without any seasonig over high heat to eliminate the water. Then drain, squeeze and chop finely with a knife (if you like a creamier soup you can use a mixer).
- In a saucepan, preferably nonstick, melt the butter with a few tablespoons of olive oil, lightly fry garlic, then delete it. Add spinach, sauté a couple of minutes then add the broth. Bring to a boil over low heat.
- Combine the corn flour, mixing well  with a whisk to avoid any lumps. Cook for 30/40 minutes, still over low heat and covered with a lid, stirring occasionally, and adding a little more broth if necessary. Season with salt.
- Serve the soup hot with a sprinkling of pepper and cheese, and a drizzle of oil.
- You can prepare the soup in advance, it will thicken, but when ready for dinner just add a little more broth and warm it.




This recipe is my personal entry to WHB # 354
hosted this week by Haalo from Cook (almost) Anything for English edition,
Brigida from Briggishome for Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
Who's hosting
WHB Rules

6 ottobre 2012

Il Frico per l'Abbecedario Culinario


Prosegue il viaggio dell''Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, ormai siamo alle ultime regioni mancanti, fino a domani sera comunque ancora in Friuli Venezia Giulia ospiti della cara Fiordisale.
Una regione che presenta caratteristiche fisiche molteplici, affacciata sul mare ma circondata da un abbraccio montuoso imponente e maestoso, alle volte aspro e duro, testimone di efferati combattimenti durante la Grande Guerra, ma generoso e fiero della sua gente, sempre, anche nelle  situazioni più critiche e devastanti, come il grave sisma che lo colpì nel maggio del 1976.
 Ho cari amici recenti friuliani, da qualche anno trascorriamo insieme giornate spensierate nel nostro amato Forno, brindando alle vacanze col loro buon vinello.
Ho un vago ricordo di bambina, quando andavamo a trovare amici a San Daniele e tornavamo a casa con un prelibato prosciutto nel bagagliaio della macchina.  
Ho conosciuto Ravascletto con gli sci ai piedi,  seguendo Michele ai Campionati Italiani.
E qualche anno fa ho trascorso un pomeriggio autunnale a Udine, gironzolando da sola per il centro (gli uomini erano a sistemare gli sci dall'amico Daniele :-), ammirando chiese, vie, loggiati, facendo un sacco di foto ricordo ... e accorgendomi solo ora che le ho perse tutte (!), probabilmente nel passaggio dal pc al Mac.
Ma non ho perso il gusto ed il sapore (e qualche foto alla buona :-) del buon Frico che ci fece poi lo stesso Daniele una volta che scese dalle sua montagne fino alle sponde del nostro bel lago.
Il Frico è forse una delle preparazioni più tipiche di questa regione, una specie di frittata di patate e formaggio, e che sicuramente ha la propria versione in ogni casa e famiglia. Infatti lo si può arricchire con cipolla, mele, zucca, erbe aromatiche, porro o speck. C'è una sagra dedicata al Frico a Carpacco.



frico


Per una padella di 28 cm. di diametro:

500 g di patate (pelate)
250/300 g di montasio
(fresco, stagionato e stravecchio)
un filo di olio extravergine di oliva


frico pesamosca


frico


- Pelare ed affettare le patate, circa mezzo centimetro di spessore.
- In una padella capiente mettere un filo di olio e le patate, rosolare un attimo, salare e poi lasciare cuocere lentamente e con coperchio finchè diventano belle morbide. Con una paletta di legno ogni tanto dare una rigirata, schiacciandole leggermente in modo che si spappolino un pochino.
- Nel frattempo tagliare il formaggio cubetti.
- Quando le patat saranno ben cotte ed abbastanza spappolate unire il formaggio, mescolare, rimettere il coperchio e lasciare fondere. Ogni tanto dare un'occhiata e rigirare il composto.
- Quando il formaggio è fuso completamente e la preparazione sembra una frittata alzare la fiamma e lasciare senza coperchio, in modo che si formi una bella crosticina sotto. Rigirare poi la frittata aiutandosi col coperchio e sempre a fiamma vivace lasciare qualche minuto in modo che si formi la crosticina dorata anche dall'altro lato.
- Trasferire su un piatto da portata e servire subito, meglio se con della polentina fumante (ma viste le temperature ancora calde non mi sono sentita di farla :-).


frico  

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