Visualizzazione post con etichetta matia barciulli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta matia barciulli. Mostra tutti i post

29 aprile 2012

Tomato filled Italian Ravioli - WHB # 331


la ricetta in italiano qui

This recipe is a personal performance by Matia Barciulli (a young brilliant Tuscan chef working at Osteria di Passignano) regarding one of the most classic and typical dishes of Tuscan cuisine: the tomato soup. 

Matia showed them bundle shaped, they are very scenographic, but a litle long to do. So I tried to get them even in different shapes like the classic crescent-shaped, square and triangular (I forgot the round :-), perhaps more easy and quick to prepare, and I must say that the dish with mixed ravioli is very decorative and very good-looking, culinary speaking, and you, what do you think?


ravioli con pappa al pomodoro

For the dough Matia suggests to follow this proportion: 500 g dry ingredients (flour) and 280 g wet ones (eggs). About flours he chooses a combination of 80% white flour and 20% remilled semolina flour (or just semolina if you like a more rustic texture), but you can chooses the flour mix you like more, so spelt, kamut, whole wheat flours are welcomeRavioli dough is made with eggs and egg yolks (they give more structure), while if you are making long pasta (such as noodles or tagliatelle) you will use 250/260 g eggs alone.

This dose will make approximately 150/170 ravioli.

For the dough:

100 g semolina flour

400 g all purpose flour
80 g egg yolks
200 g eggs
a pinch of salt

ravioli con pappa al pomodoro


Mix flour with eggs and salt, but do not work the dough too long otherwise it will dry out then. When all ingredients are amalgamated, let it rest on the work surface covered with a bowl for at least half an hour. Better, however, if the dough is prepared the day before, or even a couple of days before, it will become more elastic and better manageable, just wrap it in plastic wrap and store in refrigerator. Take to room temperature before use.



For the filling: a dose of cold Tuscan tomato soup

If too liquid, let it dry on the stove over medium heat, being careful it won't stick to the bottom of the pan. Then let cool.



facendo ravioli pappa pomodoro

Roll out the dough very thin (taking a piece at a time), roll it very long, then rewind and roll out again. Place it on the working surface (lightly dusted with flour), cut out the squares for ravioli (or shape into your favorite pttern), put a teaspoon of filling in the center.
With a brush, wet the edges of each raviolo with water, then first fold two opposite corners, then fold the other opposite onesthe  towards the center and seal tightly sides between them (water helps in this operation like a glue).

For the dressing:

1 large bunch of basil 

1 clove of garlic 
200 g grated Parmesan cheese 
100 g pine nuts, lightly toasted in a pan 
extra virgin olive oil 
parmesan to decorate

ravioli con pappa al pomodoro


In a mixer blend together pine nuts, garlic and Parmesan cheese, adding oil little by little until you get a creamy sauce. Then add the basil leaves. When basil is added at last, it won't oxidize and get dark and bitter because the dry amalgamated ingredients protect the leaves from the mechanical action.

Cook ravioli in salted boiling water for a few minutes, drain well, toss with some olive oil and serve over pesto sauce, garnish with parmesan cheese 


 

This recipe is my personal entry to WHB # 331
 hosted by Elena from Zibaldone Culinario
both for Italian & English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
Who's hosting
WHB Rules

Tortelli con pappa al pomodoro - WHB # 331


 English recipe here

Una divagazione personale di Matia Barciulli su uno dei piatti più classici della cucina toscana: la pappa al pomodoro.
Sono tortelli, o ravioli comunque li si voglia chiamare, abbastanza insoliti ma molto gradevoli, l'abbinamento col pesto esalta ed italianizza ancora di più la combinazione quasi scontatamente vincente con il pomodoro. 
Matia li ha presentati a forma di fagottino, così da avere una rilievo anche scenografico nel piatto. Ma ho provato a farli anche nelle forme più classiche, a mezzaluna, quadrati e triangolari (mi sono dimenticata la forma rotonda :-), forse più facili e veloci nella preparazione, e devo dire che il piatto presentato con i tortelli misti mi ha molto entusiasmato, lo trovo interessante anche esteticamente, voi che ne dite?


 ravioli con pappa al pomodoro


Per la pasta Matia suggerisce di mantenere questa proporzione: 500 g di secco (farine) e 280 g di umido (uova). Per le farine sceglie una combinazione di 80% di farina bianca e 20% di semola rimacinata (o normale se piace una trama più rustica), ma nulla vieta di miscelare le farine che piacciono o ispirano di più, quindi benvenuti i farri, i kamut, le integrali. Per la pasta per tortelli, oltre alle uova intere, si aggiungono dei tuorli per avere più sostegno e corposità, mentre in caso di utilizzo per pasta lunga (tagliatelle) usare 250/260 g di sole uova intere.
Con questa dose si fanno circa 150/170 tortelli.

Per la pasta:

100 gr di semola rimacinata
400 gr di farina 0
80 gr di tuorli
200 gr di uova intere
un pizzico di sale

Impastare le farine con uova e sale, ma non lavorare non troppo a lungo l'impasto altrimenti la pasta tende poi a seccare. Quando ben amalgamato, lasciare riposare sul piano di lavoro coperto da una ciotola per almeno mezzora. Meglio però se la pasta viene preparata il giorno prima, o anche un paio di giorni prima, diventerà più elastica e si lavorerà meglio, basterà avvolgerla nella pellicola e conservarla in frigorifero. Farla rinvenire a temperatura ambiente prima dell'utilizzo.

Per il ripieno: una dose di pappa al pomodoro fredda

Se fosse troppo liquida, farla asciugare sul fuoco a fiamma moderata facendo attenzione che non attacchi sul fondo della pentola. Fare poi raffreddare bene.

 facendo ravioli pappa pomodoro

Stendere la pasta sottilissima prendendone un pezzo alla volta: tirare la sfoglia lunga, riarrotolarla e ritirarla lunga. Appoggiarla sul piano di lavoro leggermente infarinato con la semola, ritagliare i quadrati per i fagottini (oppure nella forma scelta), mettere al centro un cucchiaino di ripieno, con un pennello tamponare con acqua  i bordi della pasta, poi unire due angoli opposti, quindi ripiegare gli altri angoli verso il centro e sigillare bene i lati della pasta tra loro (l'acqua facilita questa operazione e fa da collante). 


 ravioli con pappa al pomodoro


 Per il condimento:

1 mazzo grande di basilico
1 spicchio di aglio
200 gr di parmigiano grattugiato
100 g di pinoli, tostati leggermente in un padellino
olio extra vergine d'oliva
scaglie di grana per decorare

In un robot o in un minipimer frullare insieme i pinoli, l'aglio e il parmigiano, aggiungendo l'olio a filo fino ad ottenre una crema, quindi aggiungere anche le foglie di basilico. Unito per ultimo, non si ossiderà perchè la parte secca protegge le foglie dall'azione meccanica.

 ravioli con pappa al pomodoro

Cuocere i tortelli, scolarli bene, condirli con un filo di olio e servirli su un letto di pesto, decorando con scaglie di grana. Oppure spadellarli velocemente nel pesto.


ravioli con pappa al pomodoro



 

This recipe is my personal entry to WHB # 331
 hosted by Elena from Zibaldone Culinario
both for Italian & English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
Who's hosting
WHB Rules

19 aprile 2012

W la pappa col pomodoro! ... per l'Abbecedario Culinario!


English recipe here

Eh già, quanti bei ricordi indelebili nella memoria al solo pronunciare questa frase! 
Come non può venire in mente quel motivetto così orecchiabile, cantato da quella piccola rossa scatenata, diventato ben presto l'inno simbolo delle irrequietezze giovanili, delle piccole ribellioni familiari, quasi un precursore del poi più famoso movimento contestatorio mondiale di qualche anno più tardi?
E come non ricordare quel diario di avventure così spassose ed esilaranti da sembrare quasi irreali, frutto di un'esuberanza giovanile incontenibile che sfociava in un comportamento irrequieto e tumultuoso, tale da procurare al malcapitato giovinetto un soprannome infieroso come Gian Burrasca?

Confesso che all'epoca dello sceneggiato televisivo, avevo solo 7 anni ma ne rimasi alquanto rapita, puntata dopo puntata, tanto poi da godermelo ancora con le repliche seguenti in età più cresciuta. E il diario cartaceo l'avrò letto e riletto non so quante volte, rivivendo le scene lette con i personaggi fisici dello sceneggiato, che ormai avevano lasciato la loro impronta caratteriale indelebile: vi ricordate la Bice Valori/direttrice geltrude del collegio che camminava in ginocchio per essere piccola come da copione? Troppo forte! All'epoca non ne ero consapevole, ma ho scoperto poi che la regia era della mente geniale e prorompente di Lina Wertmüller!
Qui la pagina del diario del 6 febbraio, in cui è riportato anche il disegno dei convittori insorti contro la malacucina del collegio.
Ho cercato di coinvolgere anche i miei figli, regalando il libricino verde e provando anche a leggerlo con loro ma ahimè, sono figli del terzo millennio e le bischerate raccontate non li scuotono, non c'è l'azione rumorosa e incalzante degli action movies moderni, la monocromia li annoia, la mancanza di armi, sangue, catastrofi naturali o inventate li sorprende ... che peccato, la loro gioventù scivola via nella frenesia bombardante di luci, colori, suoni che si riflettono da ogni apparecchio o marchingegno elettronico ...  non c'è più il sapore dell'attesa speranzosa e tranquilla, della sorpresa semplice senza effetti speciali.

 pappa al pomodoro

Ma questa pappa al pomodoro li ha sorpresi davvero ieri sera (ancora so come prendere i miei polli per la gola :-), dopo sguardi sbiechi, qualche ni indeciso e dubbioso, una volta affondato il primo cucchiaio ... si sono stupiti che fosse finita nelle loro pance così in fretta! :-).
Merito dell'Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente  Trattoria MuVarA,  che mi ha dato la spinta giusta per provarla, e della ricetta di Matia Barciulli chell'è proprio ganza! :-)

L'idea in più? fatela apposta per preparare poi un'altra ganzata spettacolosa: i tortelli con la pappa al pomodoro! ... e buon appetito!

pappa al pomodoro


Ingredienti per 5/6 persone:

1 kilo di pomodori ramati maturi
250 g di pomodori pelati (meglio se fatti in casa)
2 cipolle bianche tritate finemente
200 g di pane toscano raffermo, senza crosta e tagliato a dadini
sale/pepe
basilico fresco
olio extravergine di oliva

 pappa al pomodoro

- Soffriggere inizialmente in olio le cipolle, lasciandole poi stufare lentamente ed aggiungendo un goccio di acqua quando necessario, fino a quando diventano completamente trasparenti e morbide, quasi una crema.
- Aggiungere i pomodori freschi sbucciati (tuffarli in acqua bollente per pochi minuti dopo averli incisi a croce sul fondo, scolarli, si sbucceranno con facilità), senza semi e tagliuzzati e i pelati col loro sugo.
Cuocere lentamente finchè diventa quasi una salsa, anche 45 minuti/1 ora (dipende dalla morbidezza dei pomodori), aggiustare di sale. Se asciuga troppo in cottura allungare con un bicchiere di acqua.
- Aggiungere il pane e cuocere ancora a fuoco basso e coperto per circa un'ora, o fino a quando il pane è completamente sfatto. Il grado di densità della zuppa è molto personale, a me non piace troppo brodosa.
- Profumare con foglie di basilico e se piace spolverare con una macinata di pepe. Una spolverata di parmigiano grattugiato a piacere, anche se per alcuni è un'eresia! :-)

Come tutte le preparazioni lente e fatte con amore, è buona oggi, ma migliore se gustata il giorno dopo, il riposo la arricchisce in corposità e sapore.

pappa al pomodoro



pappa al pomodoro




Questa ricetta partecipa alla raccolta Un coccio al mese per 12 mesi di Max.

2 aprile 2012

Happy Oil @ Happy Taste :-)




Untitled

Un Taste un pochino veloce quest'anno,  
fuori dalla pazza folla del week-end (ma la presenza umana era comunque molto numerosa :-), 

 Untitled

ad assaggi mirati, solo salumi e formaggi,

 Untitled

 Untitled

con la mia cara cugina fiorentina,
 in cerca di prelibatezze e prodotti di nicchia per i suoi ristoranti parigini.

con mario luca giusti
con Mario Luca Giusti

Untitled

Bellissimo e coloratissimo l'allestimento di Mario Luca Giusti nel ristorante, 
caraffe e bicchieri sospesi sopra il banco,

Untitled

ciotole e piatti come un lungo immaginario runner tra i tavoli.

Untitled



Per il Fuori di Taste invito gradito a Happy Oil

 Untitled
I sei sensi dell'Olio Exrtravergine di Oliva


Matia Barciulli, chef stellato dell'Osteria di Passignano, in collaborazione con Giorgio Franci del Frantoio Franci di Montenero d'Orcia, ha organizzato un Happy Hour, anzi, un Happy Oil nell'esclusiva cornice del'hotel J.K. Place, a due passi da Santa Maria Novella.

 Untitled

Per i suoi ospiti una melodia di sapori e consistenze gustose,
 scegliendo l'abbinamento migliore tra le diverse etichette del frantoio.

 Untitled

Il Gran Cru, la migliore produzione del frantoio,  dalla prestigiosa persistenza aromatica, 
è stato abbinato ad un'insolita versione dell'Uccelletto Spray, in rappresentanza dell'udito, 
ed al Mignon di Panino di Lampredotto, simbolo dell'olfatto.

 Untitled

 Il delicato Villa Magra, fruttato intenso, 
ha aromatizzato il Gelato all'Olio, appagante per la vista, 
e l'Extrafondente all'Arancia per colmare il gusto.

 Untitled

Le Trebbiane, fruttato medio, ha insaporito una piccola Tartare di Manzo, delicata al tatto,
e l'Olivastra, fruttato leggero, ha saputo lasciar spazio
all'intuito di una speciale Frolla d'Olio con Fichi in Cupola di Zucchero.


Untitled


tutte le foto di Taste su Flickr

17 ottobre 2011

La schiacciata all'olio per il 6° World Bread Day

16 ottobre 2011
Giornata Mondiale del Pane

E' dal 2006 che la nostra cara Zorra ha organizzato  un coinvolgente World Bread Day e da quando la seguo non ho mai smesso di  parteciparvi, anzi, mi sono prodigata per diffondere l'annuncio in italiano, e l'anno scorso siamo stati così numerosi da essere la nazione con più pani condivisi (80)! Qui la pagina dove sono raccolti. 
Purtroppo ieri non ce l'ho fatta a postare la mia partecipazione e non sono riuscita a programmarla nei giorni antecedenti perchè ero via e non proprio con la connessione comoda (quando la chiavetta deve funzionare manco a farlo apposta si indigna e fa le bizze!), per cui oggi mi candido come Cheer Leader dell'evento, tifando per una raccolta finale sempre più tricolore!
Se poi siete una pane dipendente come me e vi piace così tanto farlo, potete sempre seguire l'evento mensile Bread Baking Day, dove la padrona di casa cambia mensilmente ed invita a panificare nel suo forno dando un tema da seguire (ma che sempre lascia ampia libertà di interpretazione). il  tutto sempre sotto l'abile guida di Zorra. Se vi stuzzica l'idea, potete dare un'occhiata all'archivio di questi anni, oppure all'edizione natalizia, a quella pasquale da me ospitate, ed all'ultima dedicata al famoso pane senza impasto (No-Knead Bread).
La schiaccia all'olio è una focaccia tipicamente toscana, anche se poi altre regioni italiane producono le propre versioni ugualmente apprezzabili, come la focaccia genovese, per esempio, o quella barese con pomodorini e olive, e patate nell'impasto.
Questa è la ricetta di Matia (sempre lo stesso Barciulli della schiacciata all'uva di ieri, chef dell'Osteria di Passignano) che ci aveva presentato al suo primo corso del pane, quando ha voluto farci gustare le sue croccanti emozioni. D'obbligo l'uso di un buonissimo olio extravergine di oliva, toscano per l'appunto in questo caso, ma campanilisticamente del Garda in casa mia! :-)

schiaccia all'olio

Per una teglia da forno di circa 30x40 cm.:

350 g di farina manitoba
50 g di pasta acida *
6 g di lievito di birra *
200 g di acqua
45 g di olio extravergine di oliva

olio extravergine di oliva e sale (meglio se Maldon o fleur de sel) per la copertura

* se non si usa la pasta acida mettere in totale 8 g di lievito di birra

schiaccia all'olio

- Nella ciotola dell'impastatrice mettere la farina, i lieviti e l'olio, iniziare a mescolare a velocità bassa, aggiungendo l'acqua a filo. Impastare poi a velocità media finchè l'impasto si incorda (attacca) al gancio. Trasferire in una ciotola leggermente unta, coprire bene e lasciare lievitare per un paio di ore. Se si impasta a mano avere l'accortezza di sciogliere bene i lieviti nell'acqua prima di iniziare ad impastare.
- Ribaltare la pasta lievitata sul piano di lavoro e con delicatezza trasferirla nella teglia leggermente oliata al centro, con le mani allargare la pasta per tutta la superficie della teglia. Ungere la superficie della schiaccia con l'olio e lasciar cadere qualche fiocco di sale. Far lievitare per un'oretta.
- Infornare la schiaccia in forno ben caldo a 230° (ventilato se possibile ed in ambiente umido, mettendo un contenitore con acqua sul fondo del forno) e cuocere 5 minuti in teglia, poi altri 5 minuti trasferendo la schiaccia direttamente sulla griglia.
- Tirare fuori la schiaccia e lasciarla intiepidire su una griglia, se necessario irrorarla con ancora un po' di olio, quindi tagliare a fette e servire ... con formaggi e salumi è DIVINA!

facendo la schiaccia all'olio

schiaccia all'olio


Questa ricetta partecipa per la regione Toscana all'Abbecedario Culinario
organizzato dalla Trattoria Muvara.




October 16th, 2011
World Bread Day

First  World Bread Day in the Web was back in 2006 and from then every year Oct, 16th has been known as World Bread Day by Zorra, the founder, and her followers. I am one of those since 2008, baking a multipurpose dough first, then Freselle (a popular bread originated in South Italy regions) and Carasau Bread (typical Sardinian bread) last year. But also can't miss any Bread Baking Day, the monthly event carried on by numerous supporters, each different every month deciding a new baking theme. I have hosted in the past  (Christmas and Easter edition in 2009 and a recent one last May about No-Knead bread) and probably will again,  so much fun and fragrant baking flavors coming from the screen of my computer!
Unfortunately I could not blog my entry yesterday and I had not the opportunity to program it before as I was on vacation and not really comfortable with internet connection, so tIam sending my recipe today as the biggest fan of the event, a sort of Cheer Leader,  supporting so much world bread baking!
Can't wait to see the amazing recap Zorra is going to collect, and let me allow to cheer particularly my dear Italian blog-friends, last year they were the most numerous, 80 breads from Italy on Zorra's huge WBD basket! :-)
This schiaccia all'olio (focaccia) is a typical Tuscan bread, but you can find similar in other regions, for example in Genoa they make theirs, around Bari (Puglia, South Italy) they have a rich version, very soft with cherry tomatoes and olives in a potato dough.
This recipe belongs to Matia Barciulli (chef in Osteria di Passignano, should you ever be in the neighbouroughs do not miss to visit him!) and the most important thing to realize a good schiaccia is about the oil, just use an excellent extravirgin olive oil, better if from Tuscany, but I live in a very good olive oil production area (Garda Lake) and Matia kindly allows me the change! :-)

schiaccia all'olio

For a 30x40 cm. baking pan:

350 g strong flour (high percentage of protein/gluten)
50 g of sourdough *
6 g fresh yeast
200 g water
45 g of extravirgin olive oil

some more extravirgin olive oil and Fleur de Sel or Maldon Salt for topping

* if you do not use sourdough bake with 8 g fresh yeast

facendo la schiaccia all'olio

- In the bowl of tyour stand mixer: flour, yeasts and oil, start to mix at low speed, adding water tlittle by little. Then knead at medium speed until the dough is firmly attached onto the hook. Transfer to a lightly oiled bowl, cover and leave to rise for a couple of hours. If you knead by hand please dissolve yeasts in the water before adding to the flour.
- Pour the dough on the working surface and gently place it in a lightly oiled baking pan (oil only in the center), then expand the dough with your hands throughout the pan. Grease the surface of the  focaccia with oil and sprinkle with salt flakes. Let rise for about an hour. 
- Bake focaccia in hot oven at 230° (if possible turn on ventilation and put an oven container with water at the bottom of the oven) for 5 minutes in  then pan, then 5 minutes tdirectly onto the rack. 
- Get the focaccia off the oven and let it cool on a wire rack, if necessary sprinkle with a little  moreoil, then cut into slices and serve ...  just DIVINE with cheese and salami!

16 ottobre 2011

La Schiacciata all'uva secondo Matia - WHB # 305


 scroll down for English version


La schiacciata con l'uva è il dolce tipico dell'autunno in Chianti. Come ci ha raccontato lo stesso Matia (Barciulli per chi non lo conosce, chef dell'Osteria di Passignano) durante la grande  giornata di festeggiamenti alle Tamerici : ovviamente ua terra povera non si poteva permettere il lusso di un dolce libidinoso, per cui, pasta di pane, miele e uva, rosmarino tanto per non dimenticare. Ma oggi, questa proposta, risulta un po' ostica, per cui ecco la mia versione, più che una schiacciata, un "clafoutis".
In effetti ho provato anche io negli anni scorsi a fare la classica schiacciata con pasta di pane ma il risultato è sempre stato abbastanza deludente,  era buona solo calda appena fatta e comunque non ci aveva molto entusiasmato. Forse non ho trovato la ricetta giusta, se qualcuno che passa di qua la conosce e me ne vuole dare lieta novella ... potrei fare salti di gioia prima ... e riprovarci poi! :-)
Abito in una terra dove non manca di certo l'uva, si è appena conclusa a Bardolino la tradizionale Festa dell'uva (quest'anno molto affollata ed apprezzata!) nel clou della vendemmia dei campi vicini, e quale migliore occasione per fare (e rifare) questa torta? La prima volta l'ho fatta con l'uva del campo vicino a casa, classica nera da vinificazione ... ma ho un debole per l'uva fragola e fino a qualche anno fa ero fortunata perchè in un campo vicino a noi c'era qualche vite labrusca ancora coltivata. Ma ora non più e, dopo qualche momento di piccolo sconforto (anche perchè non la trovavo neanche più in vendita), sono tornata a sorridere (e a produrre ancora schiacciate) quando la Mari e la Luciana mi hanno omaggiato di quella rimasta sulle loro viti di casa (letteralmente saccheggiate a piene mani e trasformata anche in marmellata e coulis per rifare nei prossimi giorni il tiramisu all'uva fragola) ... e mi sono poi talmente eccitata alla vista della bellissima pergola della Patty così fitta di grappoli fragolosi (di cui ho già fatto un primo raccolto e messo in freezer, dovevo partire per una breve vacanza e non avevo tempo di produrre) che sono corsa al mio vivaio preferito (Banterla di Incaffi) e gongolato quando ho trovato sia la vite di uva bianca che quella nera ... sperando di riuscire ad avere un domani una bella pergola anche io (è una pianta molto forte e soprattutto resistente alll'Oidio e alla Peronospora, e produce abbondantemente, quindi ... perfetta! :-), ha un profumo molto penetrante, sotto quella pergola era quasi inebriante, non si può vinificare arbitrariamente ma solo per uso familiare, a tale proposito è interessante leggere le vicessitudini burocratiche susseguitasi).

uva fragola
la pergola della Patty e ... un simpatico intruso

Per una teglia di 26 cm. di diametro o rettangolare 30x25:

500 g di uva nera (sgranata) *
2 uova
250 g di zucchero
130 g di farina 00
150 g di latte a temperatura ambiente
6 g di lievito per dolci (un cucchiaino raso)

* ma potrebbero poi essere more, mirtilli, ribes

 schiacciata uva fragola

- Lavare e schiccare l'uva, asciugare gli acini sopra un canovaccio. Disporli nella teglia ricoperta di carta forno.
- Preparare la pastella: lavorare bene le uova con lo zucchero (anche col frullino), poi aggiungere un po' di farina e un po'di latte per volta, sempre mescolando, fino ad esaurimento degli ingredienti. Aggiungere alla fine il lievito setacciato, amalgamarlo bene e trasferire la pastella sull'uva.
- Cuocere in forno a 170° per circa 30 minuti, se si dovesse colorare troppo coprire con un foglio di alluminio.
- Lasciare raffreddare nella teglia (fuori dal forno), rigirarla su un vassoio e delicatamente staccare la carta forno.
- Ottima anche con del gelato alla vaniglia.

schiacciata uva fragola-whb305


schiacciata uva

Grapes Schiacciata (Cake)


Grapes schiacciata is the typical Chiantishire cake in Autumn. Matia Barciulli (chef in Osteria di Passignano) showed us his version during the great celebration day at  Tamerici's : in ancient time obviously a poor country could not afford the luxury of a smart cake, but only simple ingredients such as bread dough, honey and grapes, and a little rosemary, always present in Tuscany culture. But nowdays, this kind of sweet sounds a little odd and unpleasant, so I'd rather propose a sort of clafoutis.
I have also tried to make the classic schiacciata with bread dough, but the result has always been pretty disappointing, it was edible just only freshly made, still warm, then turning to be hard and  stiff, we were not very impressed. Maybe I have not found the right recipe, if anybody passing by has a good one please be so kind to leave the right link in the comments, I will appreciate and maybe give a try again! :-)
I am very fond of foxy grapes, and lucky to have friends that kindly give me much of their home production! I love the fragrant flavors of these grapes, with eyes shut you could say they smell and taste like wild strawberries. 
In the last days I made very appreciated schiacciate, jam and coulis to prepare foxy grapes tiramisu (very special!). And I was doubled lucky to find in my favorite garden nursery vitis labrusca plants, both red and white grapes! So, if I am third times lucky, I will have my nicely fragrant pergola in the next years!

uva fragola
my dear friend Patty's pergola and ... a funny curious!

For a 26 cm diameter pan or 30x25 rectangular:

500 g black grapes berries *
2 eggs
250 g sugar
130 g flour 00
150 g milk, room temperature,
6 g baking powder (a teaspoon)

* substituting then with blackberries,  cranberries, redcurrants

schiacciata uva fragola-whb305
- Wash grape berries and allow to dry on a cloth. Arrange in baking pan lined with parchment.
- Prepare the batter: mix well eggs with sugar (even with electrical whisk), then add a little flour and a little milk at a time, stirring constantly, until all ingredients are well amalgamated. Add softed baking powder, mix well and then pour the batter onto the grape berries.
- Bake at 170° for about 30 minutes, if the cake gets too much golden cover with aluminum foil.
- Allow to cool in the pan (out of the oven), turn on a cake plate and gently remove the parchment paper.
- Delicious if served with vanilla ice cream.


This recipe is my personal entry to WHB # 305 I am hosting,
both Italian and English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
and to Brii for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

Template Design | Elque 2007