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28 aprile 2013

Paté di mandorle - Almond Pâté


Ancora qualche giorno in compagnia di Francesca e delle mandorle, raccolta tutte le ricette con questo meraviglioso e salutare frutto, con la rubrica Salutiamoci si passerà alle golosissime e rossissime e allegrissime fragole!
Sto facendo la raccolta dei libri A Tavola con Marco Bianchi, per avere sempre nuove idee stuzzicanti e salutari.
Questo patè, peraltro molto gustoso, viene dal libro degli Antipasti.
E Marco sottolinea che: 
le mandorle sono molto ricche di fibre ed aiutano a combattere la stitichezza.
Sono un toccasana in caso di ansia, stanchezza ed insonnia.
Contengono moltissimo potassio, oltre a magnesio, ferro, calcio e soprattutto fosforo: tra tutti i frutti freschi sono quelli che ne contengono di più.



  paté mandorle


Ingredienti:

100 g di mandorle pelate
2 cucchiai di prezzemolo tritato
2 cucchiai di capperi sotto sale
1 spicchio di aglio
olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di olio di sesamo bio
mezzo cucchiaino di curcuma
un pizzico di peperoncino


Togliere il sale dai capperi lasciandoli a bagno in acqua leggermente tiepida per almeno un paio di ore.
Sciacquarli bene e tamponare con carta da cucina.
Mettere tutti gli ingredienti nel frullatore e frullare ad alta velocità, aggiungendo l'olio di oliva a filo, regolarsi per la consistenza (Marco consigliava 10 cucchiai, ne ho messo qualcuno in più).

Ottimo spalmato su pane tostato integrale, ed in stagione si possono guarnire pomodorini ciliegini o datterini tagliati a metà.








paté mandorle



 Almond Pâté


A different  but healthy pâté, quick and easy to do.
Almonds are very rich in fiber and help to fight constipation.
They are a cure-all in cases of anxiety, fatigue and insomnia.
They contain lots of potassium, along with magnesium, iron, calcium and phosphorus: among all the fresh fruits they are the richest.
Great spread on toast, or to garnish halved cherry tomatoes: they will be perfect as appetizer!



paté mandorle



You need:

100 g blanched almonds 
2 tbs chopped parsley 
2 tbs salted capers 
1 clove garlic
extra-virgin olive oil 
1 tspn sesame oil 
half tsp turmeric
a pinch of dried chili


Remove salt from capers: let soak in lukewarm water for at least a couple of hours, then rinse well and dry with kitchen paper.
Pour all ingredients in a blender and mix at high speed, adding olive oil to have a nice texture (about 10/12 tbs).






This recipe is my personal entry to WHB # 381
hosted by Terry from Crumpets & Co
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

29 marzo 2013

Gnocchetti di ceci alla crema di carciofi


English recipe here

Un giovane scienziato, che di nome fa Marco Bianchi, diventato star televisiva pure lui, dice che la salute comincia a tavola. Ho letto i suoi due magnifici libri e niente da eccepire: quello che scrive, come lo scrive, come lo spiega, è di facile approccio ed utilizzo per tutti.
Non contento, ora unisce alle sue ricette anche quelle suggerite da amici, aficionados, seguaci televisivi o internettiani.
Nasce così una bella collana di ricette gustose e salutari, che sono già in edicola dal 19 marzo, scorso a cadenza settimanale, col Corriere della Sera (ma non occorre comprare il quotidiano :-).
La prima uscita è stata dedicata ai primi piatti, e subito l'occhio mi è caduto sugli gnocchetti di ceci,  che non avevo mai fatto prima e quindi valeva la pena di provare.
Giusto appunto vanno bene per la raccolta di questo mese di Salutiamoci, dedicata unicamente a questo legume, a casa di Katia di Pappa e cicci
Ne ho fatta solo mezza dose di prova, condendoli con quello che avevo in casa: avevo dei carciofi in teglia e ho frullato così i gambi per ottenerne una crema, aggiunta poi a dei cipollotti stufati. 
Forse non è stato il condimento più azzeccato, almeno cromaticamente, ma la salsina di peperone che suggerisce Marco (che sicuramente avrebbe maggiormente vivacizzato gli gnocchetti) non è ancora di stagione, però mi stuzzica alquanto e prevedo un'abbondante produzione quest'estate per metterla sottovuoto, per altre occasioni improvvise o vogliose.


gnocchetti di ceci


Gnocchetti per 4 persone:

500 g di ceci lessi *
100 g circa di farina integrale di grano saraceno bio
(la mia era mista saraceno/farro)
sale
poco latte di soia, circa mezzo bicchiere

* peso da cotti e scolati, si possono usare quelli sottovetro bio




Frullare i ceci fino a ridurli a polvere finissima, aggiungere il sale ed impastarli con la farina e il latte (aggiungendolo poco alla volta) fino ad ottenere un composto compatto e che non si sbriciola. Regolarsi con il latte, ne può servire un goccio di più o un goccio di meno.
Come per gli gnocchi di patate, tagliare un pezzo di composto e arrotolarlo sotto i palmi delle mani sul piano infarinato formando un bigolo. Col coltello tagliare gli gnocchi della grandezza desiderata e disporli su un canovaccio leggermente infarinato. Proseguire fino ad esaurimento del composto.


Per la crema di carciofi:

gambi di carciofi trifolati in padella
3 o 4 cipollotti
olio extravergine di oliva
semi di sesamo tostati
peperoncino
lievito in fiocchi
qualche mandorla tritata


gnocchetti di ceci


Affettare i cipollotti, soffriggerli leggermente in poco olio e poi stufarli 5 minuti aggiungendo un goccio di acqua. Tenerne una metà da parte per la guarnizione.
Nella metà restante aggiungere i gambi di carciofo, far insaporire e poi frullare tutto con il minipimer.
Cuocere gli gnocchetti in abbondante acqua salata, sono pronti quando vengono a galla.
Scolarli morbidi e spadellarli con la crema di carciofi, unendo un goccio di acqua di cottura (se necessario) per mantenere la crema ben morbida.
Impiattare e servire con una spolverata di mandorle, sesamo e lievito ed un pizzico di peperoncino. Completare con i cipollotti stufati tenuti da parte, se ben accetti.



gnocchetti di ceci


Se non piace avere i cipollotti stufati nel piatto, basterà frullarli tutti insieme ai carciofi.



Per la crema arancione (in estate):

1 peperone rosso
1 peperone giallo
500 g di carote
olio extravergine di oliva
sale
peperoncino secco frantumato o fresco a fettine
lievito in fiocchi
 

Lessare le carote e tagliarle a tocchetti.
Scottare in acqua bollente i peperoni per 15 minuti, spelllarli, eliminare i semi.
Frullare insieme carote e peperoni, salare ed usare questa salsa per spadellare gli gnocchetti, aggiungendo dell'acqua di cottura se risultasse troppo asciutta.
Spolverare con peperoncino e un pizzico di lievito in fiocchi.

17 marzo 2013

Zuppa di orzo e daikon - WHB # 375


Et voilà ... finalmente una ricettina che ha messo d'accordo tutti, anche se seriamente dubitavo che sarebbe piaciuta così tanto!  Per cui mi tocca correre ai ripari e rifornirmi di daikon al più presto! :-)
Ho scoperto questa grossa radice, come la chiamano i giapponesi, seguendo e leggendo i libri di Marco Bianchi.
E' stata una piacevole sorpresa, doppia perchè, come dicevo, è piaciuta molto anche ai palati esigenti dei miei uomini (e non ci avrei mai scommesso il più piccolo cent! :-) e fa parte di quegli alimenti salutari a cui dovremmo affidarci sempre più spesso per regolare al meglio la nostra alimentazione..
Ora cercherò/imparerò ad utilizzare questo ravanello fuori misura anche in altre preparazioni, fa così bene che conviene approfittarne.

Il daikon (in giapponese 大根  - grossa radice, nel Regno Unito e in Asia continentale chiamato mooli) è un ravanello bianco gigante (Raphanus sativus) originario dell'Asia orientale, presente nella cucina coreana, cinese, filippina, vietnamita e indiana.
Ma è in Giappone dove viene maggiormente usato, essendo l'ingrediente principale di moltissimi piatti. Il più comune è l'aokubi-daikon, sempre a forma di carota gigante, di circa 20/35 cm di lunghezza e 5/10 cm di diametro.
E' un ottimo diuretico e drenante del fegato, spesso preferito per eliminare l'eccesso di acqua nei tessuti, ed agisce come bruciagrassi naturale. Per questo è spesso indicato in accompagnamento ad alimenti fritti. 
E' un alimento a bassissimo contenuto calorico, ma ricchissimo di vitamina C (da Wikipedia).


 zuppa orzo daikon


Per 4/6 persone:

300 g di orzo *
mezza radice di daikon a cubetti
2 carote a rondelle
1 cipolla rosse affettata fine
3 cucchiai di concentrato di pomodoro
olio extravergine di oliva
brodo vegetale o dado vegetale homemade
prezzemolo tritato

* non ne avevo abbastanza, ho fatto metà orzo e metà riso integrale


Mettere le verdure in una casseruola insieme all'orzo e al concentrato di pomodoro.
Aggiungere un litro e mezzo di brodo (o acqua), un pochino di dado e sobbollire per 40/50 minuti.
Le verdure non devono stracuocere.
Condire con un filo di olio e un picolo trito di prezzemolo al momento di gustare la zuppa.



zuppa orzo daikon



Daikon & Barley Soup



Et voilà … eventually I found a 100% total harmony recipe , although I was seriously in doubt that everybody would have liked so much! 
Have to hurry up and stock up my fridge with daikon soon.
I discovered this large root, as Japanese call it, reading Marco Bianchi's books.
It was a pleasant surprise, as I said before, because all my men had a positive feeling with it (and I would have never bet the smallest cent!:-).
Now I will try/learn to use this outsized radish also in other preparations, it's very healthy and we should take advantage of i more often.

Daikon (大根 - large root in Japanese,  mooli in UK and continental Asia) is a giant white radish (Raphanus sativus) native to Eastern Asia, used in Korean, Philippine, Vietnamese, Chinese and Indian cuisine.
But it's Japan the largest consumer, being the main ingredient of many dishes. The most common is aokubi-daikon, carrot-shaped giant, about 20-35 cm long and 5-10 cm in diameter.
It's an excellent diuretic and detoxifying for liver, often preferred to eliminate excess water from human tissues and it acts as natural fat burners too. For this reason it is often suggested with fried food. 
It is very low in calories, but rich in vitamin C (fromWikipedia).



zuppa orzo daikon


Serving 4/6 people: 

300 g of barley * 
half daikon, diced
2 carrots, sliced 
1 red onion, finely sliced
3 tablespoons concentrated tomato paste 
extra virgin olive oil 
vegetable stock or homemade stoch cubes
chopped parsley 
 
* didn't have enough, used half rice 


Put vegetables in a large saucepan along with barley and tomato paste.
Add one liter and a half of stock (or water), a bit of homemade stock cube 
and simmer for 40-50 minutes.
Vegetables should not be overcooked but a little crunchy yet.
 Drizzle with a little oil and some parsley just before serving.






è diuretico e drenante del fegato, utile per eliminare l’eccesso d’acqua nei tessuti, come bruciagrassi naturale, ottimo a tavola per accompagnare i fritti e nelle insalate.

Tratto da: http://www.alimentipedia.it/daikon.html
Copyright © Alimentipedia.it
è diuretico e drenante del fegato, utile per eliminare l’eccesso d’acqua nei tessuti, come bruciagrassi naturale, ottimo a tavola per accompagnare i fritti e nelle insalate.

Tratto da: http://www.alimentipedia.it/daikon.html
Copyright © Alimentipe

whb7  
This recipe is my personal entry to WHB # 375
hosted by Kris from Tutto a Occhio for Italian edition.
and Brii from Briggishome for English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

29 settembre 2012

Involtini di melanzane - Eggplant Rolls - MLLA # 51


Di  Marco Bianchi avevo già parlato in uno dei primi post dedicati alla rubrica Salutiamoci, e l'altro giorno, mentre me ne stavo accovacciata sul divano per un riposino veloce col telecomando in mano zappando di qua e di là, me lo sono rivisto spuntare sotto gli occhi e nientepopodimeno che a casa di ... Benedetta Parodi! :-)
Ha proposto questi involtini di melanzane, un piatto leggero e gustoso, pensando ad una periodo di depurazione dopo i bagordi estivi. Se lo volete rivedere dal vivo, qui il video,  dal minuto 7.20 al minuto 23.25.
E' un piatto leggero e gustoso, un antipasto insolito, e se abbinato ad una macedonia di frutta fresca diventa l'ideale per un pranzo nutriente e soddisfacente.


involtini melanzane-aubergine rolls


Ingredienti:

una melanzana
150 g di cannellini lessati *
150 g di caprino
mezzo spicchio di aglio
origano 
1 cetriolo
3 cucchiai di yogurt greco 0% grassi
un pezzetto di cipolla rossa
sale/pepe
olio extravergine di oliva

questi della Valfrutta sono cotti a vapore e non contengono zucchero

Tagliare la melanzana a fette e grigliarle sulla piastra. Far raffreddare le fette su un vassoio pennellandole leggermente di olio solo su un lato  per mantenerle morbide.
Frullare i cannellini scolati e sciacquati con l'aglio e un cucchiaio di olio. Profumare con l'origano e il pepe e poi unire il formaggio. Spalmare un cucchiaio di crema su ogni fetta di melanzana ed arrotolare come un involtino, se necessario fermare con uno stuzzicadente.
Grattugiare il cetriolo (con la buccia se di quelli dolci), salare e metterlo a scolare. Strizzarlo bene ed unirlo allo yogurt. Aggiungere anche un pochino di cipolla tritata finemente (se piace), salare e pepare, unire un goccio di olio se necessario. Secondo me ci starebbero bene nella salsa allo yogurt anche un paio di spicchi di mela Granny Smith grattugiata.
Servire gli involtini accompagnati dalla salsa allo yogurt.


involtini melanzane-aubergine rolls



Eggplant Rolls


We all need a purification time after the long summer food raids.
Vegetables and legumes will greatly suit and can be combined in balanced meals like this fresh dish, with a fruit salad aside could be a light lunch.
The recipe goes to Jaya from Desi Soccer Mom for MLLA # 51 she's hosting this month, thanks to Susan, the founder of this lovely monthly event.


involtini melanzane-aubergine rolls


You need:

an eggplant
150 g boiled cannellini beans
150 g fresh soft goat cheese

(but you can use any light fresh  soft vheese)
half a clove of garlic
oregano
1 cucumber
3 tablespoons of greek yogurt 0% fat
a piece of red onion
salt/pepper
extra virgin olive oil


Slice eggplant and grill. Allow to cool on a tray, brushing the slices lightly with oil only on one side to keep them soft.
Drain and rinse beans and blend with garlic and a tablespoon of oil. Season with oregano and pepper and then add the cheese and mix until well amalgamated. Spread a tablespoon of cannellini cream on each slice of eggplant and roll up,  sealing with a toothpick if necessary.

Grate the cucumber (unpeeled if sweet), add salt and put in a colander to drain. Squeeze it well and add to yogurt. Also add some finely chopped onion (if desired), season with salt and pepper and a little oil if necessary. I suppose that some grated Granny Smith apple would suit to the sauce as well.
Serve the rolls accompanied by yogurt sauce.



30 giugno 2012

Salute e bellezza con Marco Bianchi: l'orzo


Sono molto contenta della nuova iniziativa Salutiamoci partita il mese scorso perchè mi ha aperto gli occhi verso una nuova dimensione del cibo e conseguentemente un diverso approccio ed una più cosciente interrelazione con esso. Alcune cose le sapevo, ma mai approfondite più di tanto, altre si leggono ma probabilmente superficialmente e non si immagazzinano abbastanza. Inoltre, godendo di una più che buona salute, sia mia che dei ragazzi (e con questo tocco ferro/legno/attributi/cornetti e quant'altro mi è concesso :-), si è portati a pensare quasi sempre all'immediato roseo (e fortunato!) con leggerezza e, forse, un pochino di incoscienza, come una subdola convinzione di beata e quasi dovuta immortalità … un tipico atteggiamento giovanile che, nonostante l'età non più fresca, si fa fatica ad abbandonare :-).

E' vero che qualche piccola attenzione, già diventata un modus vivendi (ma così difficile da trasmettere totalmente ai ragazzi fuorviati da alimenti insani sempre più fast&fat), la seguo da tempo e senza sacrifici, ma non basta. Arriva il momento che un episodio, una lettura, un avvenimento speciale, un mancanza improvvisa, la coincidenza ed il susseguirsi delle cose successe in quel momento e non in un altro, ti porta inevitabilmente ad una fermata obbligata, ad una riflessione più ponderata.
Io sono molto fatalista, niente è dovuto al caso senza una ragione esplicita, magari nascosta (o poco capibile) inizialmente, ma che poi, alle volte molto lentamente, si esprime nella sua interezza. E così è stato, questi ultimi due mesi sono stati abbastanza tosti da meritare più attenzione ed energie, da costringermi quasi ad una rivalutazione di pensieri ed opinioni. Ed il cibo ne fa parte.
Sarà un cammino lungo e non facile, la tabella degli alimenti permessi è abbastanza restrittiva (o insolita, secondo i punti di vista), soprattutto la grande scommessa sarà riuscire a coinvolgere emotivamente e stomachevolmente i ragazzi, purtroppo culinariamente troppo viziati e coccolati, ma si prova, e con perseveranza … già al primo (ed unico finora :-) dessert senza zucchero (ma molto fruttuoso) mi hanno preso in giro più del solito, anche se è finito in velocità nelle loro pance comunque (forse perchè c'era solo quello? :-).
Ho letto questo libro, dietro valido suggerimento suo, e lo consiglio vivamente anche io, forse è stata la lettura più illuminante del nuovo millennio! Conoscevo già le turbe fisiche dello zucchero raffinato (chissà perché nei test per le intolleranze alimentari è l'alimento più frequentemente vietato in quasi la totalità delle persone :-) ma non ne avevo mai approfondito le cause e l'evoluzione della sua produzione e commercializzazione.
Lo scorso marzo avrei dovevo conoscere Marco Bianchi in un incontro ravvicinato organizzato da un'amica proprio a Verona ma all'ultimo non ho potuto seguire la sua conferenza, mi è molto spiaciuto perché, forse, avrei potuto aprire gli occhi un paio di mesi prima. Ho già ordinato prima di partire due suoi magnifici libri che saranno la mia prossima lettura sotto l'ombrellone, cercando di assimilarne appieno il messaggio. Qui una breve intervista all'autore.
E pochi giorni fa, dopo aver seguito il Tg, un veloce zapping mi ha fatto scoprire che su FoxLife tutti i giorni alle 14.50 Marco è in onda con In linea con Marco Bianchi, una trasmissione quotidiana dedicata al benessere  attraverso una corretta alimentazione, dal lunedì al venerdì alle 14.50. Non importa essee presenti fisicamente davanti al televisore, on-line si possono rivedere le puntate trasmesse e gli argomenti trattati, ed avere anche qualche anticipazione sui prossimi.
E proprio l'altro giorno parlava anche dell'orzo, questo mese ospitato da Lo, non è stata una piacevole fortuita coincidenza?
Se ne può fare un salutare decotto, una gustosa zuppa ed una crema rigenerante.



L'orzo è uno dei cereali più antichi al mondo, ricco in vitamina B ed E, salutare perchè aiuta a mantenere giovani le cellule. E' altamente digestivo, diuretico e drenante, emolliente, energeico e rinfrescante. Un vecchio rimedio pediatrico per i bambini allattati artificialmente e solitamente stitici era quello di aggiungere nel biberon del latte uno o due cucchiaini di fiocchi di orzo (funziona davvero, testato personalmente su 6 bambini :-).

Decotto:

Mettere a bollire per un'ora uno o due etti di orzo in abbondante acqua, filtrare, raffreddare e bere 2 o 3 bicchieri al giorno.


Crema rigenerante:

Non si butta nulla, con l'orzo cotto si può fare una crema rigenerante per le zone più secche del corpo come gomiti, ginocchia e talloni. I sali minerali contenuti in questo cereale ridaranno morbidezza ed elasticità alla cute.

Frullare l'orzo cotto con un cucchiaio di olio di mandorle ed un cucchiaio di aceto bianco. Massaggiare a lungo sulle zone ruvide, 2 o 3 volte alla settimana.


Zuppa
  • 300 g di orzo
  • mezza radice di daikon
  • 2 carote
  • 1 o 2 cipolle rosse
  • 3 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • Olio extravergine di oliva
Tagliare le carote a rondelle, il daikon a cubetti e le cipolle rosse a fettine sottili. Mettere tutto in una casseruola insieme all'orzo, aggiungere il concentrato di pomodoro e far bollire in 1 litro e mezzo di acqua per 40/50 minuti. Le verdure dovranno restare abbastanza croccanti. Condire con l'olio solo al momento di gustare la zuppa.

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